Inventario
(1455 - 1850)



Notizie storiche

Il presente inventario si riferisce all'archivio della famiglia Terzi relativamente al ramo di cui è capostipite Bernardo Terzi (morto 1512?), discendente diretto di 6° grado di Pasino Terzi (cfr. gli alberi genealogici allegati Specola doc 700a (file .jpg 104KB), Specola doc 700b (file .jpg 78KB), Specola doc 700c (file .jpg 75KB)).
I beni posseduti da questo ramo della famiglia Terzi (il cui erede sarà agli inizi dell'Ottocento il conte Pietro fu Giuseppe Locatelli Lanzi(1)) erano per lo più situati nella bassa Val Cavallina, in Borgo di Terzo e nei comuni limitrofi di Berzo S. Fermo e di Vigano. La gestione di questi beni avveniva a livello familiare: vendite, acquisti, retrovendite, livelli more veneto, livelli perpetui eccetera erano quasi sempre conclusi a nome anche di fratelli e nipoti.

Note:
  1. Pietro fu Giuseppe Locatelli Lanzi, cugino ed erede di Laura Nembrini Bon vedova di Ludovico Giuseppe Terzi, nipote ed erede di Antonio Terzi, professore dello studio di Padova.
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Notizie sull'archivio

L'archivio Terzi è probabilmente pervenuto nella Civica Biblioteca Angelo Mai nel 1924: il Minutario della Biblioteca, infatti, il 30 maggio 1924 segnala l'invio di una lettera di ringraziamenti al marchese Terzi "per il dono di pergamene qui recato dal Presidente Avvocato Luigi Locatelli"; la Relazione del commissario al Consiglio Comunale che copre il periodo agosto 1923-gennaio 1926 segnala, tra gli altri, il "dono di pergamene ed atti di famiglia delle marchesine Terzi di Trescore Balneario".
La consistenza dell'archivio era stata originariamente individuata in 3 faldoni (solo il 3° esplicitamente numerato) contenenti fascicoli già numerati, ordinati e sommariamente regestati.
Nel corso di ulteriori ricerche è stato individuato nel catalogo manoscritti (alla voce "Proprietà famiglia Terzi IN Vigano. Raccolta di documenti") un faldone (con segnatura Specola Doc 1257) che è divenuto il faldone 4 dell'Archivio Terzi, in considerazione delle sue caratteristiche formali di condizionatura, della regestazione dei fascicoli chiaramente eseguiti dalla stessa mano, della tipologia degli atti contenuti. È stato rispettato l'ordinamento che era stato dato alle carte; la tipologia dell'archivio (archivio familiare contenente per lo più strumenti di beni situati in una ristretta area geografica) ha determinato la decisione di procedere ad una regestazione analitica.
Il faldone 1 raccoglie vendite nel Padovano (1777-1818), Berzo (1531-1640), Grone (1530-1608), Mologno (oggi Casazza) (1592-1638), Borgo di Terzo e Vigano (1574-1736), retrodati e livelli(1648-1776) ed un fascicolo di strumenti di beni venduti (1586-1840); i faldoni 2, 3 e 4 contengono, rispettivamente, strumenti relativi a beni in Borgo di Terzo (1538-1850), Grone e Colognola Molini (1455-1826) e Vigano (1461-1841).

La segnatura è costruita secondo la seguente struttura:
Numero del faldone
Numero del fascicolo
Numero della unità (semplice o complessa)
Numero della sottounità
La segnatura completa è apposta a matita in alto a destra su tutti i fascicoli, unità e sottounità.

Poiché tutti i fascicoli sono rilegati, i documenti devono essere così richiesti:
Autore (o Titolo): Archivio Terzi
Segnatura: Faldone numero…, Fascicolo numero…
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