Priscianus, [Opera], cur Io. de Aingre e Daniel Caietanus, Milano, Leonardo Pachel, 1511, 322x217x65 mm
segnatura Cinq. 7 306
LE CINQUECENTINE 1973, p. 287.
Provenienza: Febo Colleoni, 1677; Antonia Suardi Ponti.



Legatura della prima metà del secolo XVI, eseguita a Bergamo, del genere (impropriamente) monastico

Cuoio marrone dal fiore scomparso, su assi, decorato a secco. Quattro rettangoli disposti verticalmente caratterizzati da una coppia di filetti incrociati: negli spazi coś formati, un nodo di tipo moresco. In testa del piatto anteriore, uno stemma dipinto sormontato dalla scritta "PRISCIANVS". Tracce di quattro fermagli con contrograffe tetralobate. Dorso a tre nervi rilevati in pelle allumata alloggiati entro un incavo rettangolare. Capitelli e taglio grezzi. Carte di guardia assenti.

L'impianto ornamentale – di genere corrente- costituito dai compartimenti suddivisi da una coppia di filetti incrociati, ciascuno provvisto di un fregio¹ – modulo pure ripreso sul dorso²-, non informa sul luogo di esecuzione della legatura. Per la nozione di legatura del genere monastico, cfr. la segnatura MA 144. Questa Biblioteca possiede diverse legature di questo genere³. Secondo le aspettative per le legature italiane del periodo, le bindelle in pelle allumata rivestite in cuoio⁴ e le contrograffe di foggia tetralobata⁵. Volume appartenuto a Febo Colleoni⁶.