Perez, Jaime, Centum ac quinquaginta Psalmi Davidici; In cantica officialia et evangelica; In canticum Te deum laudamus, Contra Iudaeos; In Cantica Canticorum; Expositio psalmi Quicumque vult, Lione, ed. Estienne Gueynard, tipografo Jehan Cambray, 1517, 280x175x88 mm
segnatura Cinq. 5 660
LE CINQUECENTINE 1973, p. 264.
Provenienza: Bergamo, convento di S. Agostino; frate Lorenzo de Rumaro (?).



Riutilizzo di una legatura della prima metà del secolo XVI, eseguita in Italia, del genere (impropriamente ) "monastico"

Banda di cuoio su assi su cui è stata incollato un lembo in marocchino marrone decorato a secco di una legatura rinascimentale italiana. Quattro rettangoli disposti verticalmente, caratterizzati da una coppia di filetti obliqui intrecciati, affiancati da una serie di cordami di genere moresco. Quattro contrograffe, due lanceolate e due pentalobate. Dorso a tre nervi rilevati. Capitelli bianchi. Taglio grezzo. Una carta bianca ed una originale anteriore. Due carte di guardia posteriori rifatte.

I rettangoli disposti verticalmente¹, caratteristici per il decoro di questo genere di legatura, ed i cordami non caratterizzanti, non forniscono indicazioni in merito alla sua origine. Per la nozione di legatura di genere "monastico", cfr. la segnatura MA 144. In evidenza la legatura applicata inversamente rispetto al normale verso del blocco dei fascicoli: il piatto posteriore è collocato in corrispondenza del frontespizio, mentre il "colophon" fronteggia il piatto anteriore. L'utilizzo dei due coppie di contrograffe tra loro diverse², testimoniano il riutilizzo. Cornici analoghe a quelle del frontespizio³, hanno la fonte iconografica per il decoro delle legature di quel tempo del frontespizio ha Volume appartenuto al convento di S. Agostino⁴ e S. Paolo d'Argon⁵ in Bergamo e a frate Agostino de Rumaro⁶.