Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - INCUNABOLO 1 56
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Incunabolo 1 56


Gratianus, Decretum seu Concordantia discordantium canonum, cum apparatu Bartholomaei Brixiensis, Venezia, Battista Torti, 1496, 499x291x83 mm
segnatura Inc. 1 56 (già M 7 5)
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 561, p. 156.

Inc. 1 56 piatto anteriore Inc. 1 56 piatto posteriore

Legatura della fine del secolo XV, eseguita a Bergamo, del genere "a placchetta"

Marocchino testa di moro, spellato e con parziale perdita di sostanza, su assi, decorato a secco. Quattro filetti concentrici. Cornice esterna a volute fogliate, interna a nodi di tipo moresco. Nello specchio, umbone metallico di foggia circolare dal margine zigrinato, collocato entro due mazzi costituiti da cinque nodi di genere moresco. Una placchetta circolare (diametro 15 mm) raffigura un capo virile di profilo sinistro, negli angoli dello specchio. Sul piatto posteriore, una lunetta reca il titolo dell'opera calligrafato in caratteri gotici "Decretum". Due borchie metalliche zigrinate accantonate residue, a testa globosa. Quattro fermagli: tracce di bindelle e contrograffe pentalobate a finestrella di aggancio laterale, delle quali residua un solo esemplare. Dorso rifatto a quattro nervi rilevati, rivestito da un lembo di cuoio nero. Nel secondo compartimento, la dicitura "DECRETUM/1496". Capitelli e taglio grezzi. Carte di guardia rifatte. Rimbocchi rifilati con discreta cura; angoli con linguette in cuoio giustapposte.

La cornice a volute fogliate1, i nodi di gusto moresco2 e le placchette3 - parte integrante di un gruppo di esemplari4 eseguiti da una medesima bottega-, testimoniano l'origine bergamasca5 della legatura. Secondo le aspettative per le coperte italiane di questo periodo, la zigrinatura presente sulle borchie6. Il piatto posteriore è stato rimontato con il piatto posteriore in luogo di quello anteriore, in posizione rovesciata rispetto a quella originale, dato che la lunetta7 compare al piede e non, come avviene di regola, in testa. Volume citato da T. De Marinis8.


1
segnatura Inc. 1 56, dettaglio
Segnatura Inc. 1 56, dettaglio
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2
segnatura Inc. 1 56, dettaglio
Segnatura Inc. 1 56, dettaglio
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3
segnatura Inc. 1 56, dettaglio
Segnatura Inc. 1 56, dettaglio
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4
Cfr. la segnatura AB 51.
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5
segnatura Inc. 1 27, dettaglio
Volute fogliate: segnatura Inc. 1 27, dettaglio

segnatura Inc. 1 186, dettaglio
Segnatura Inc. 1 186, dettaglio

segnatura Cinq. 7 248, dettaglio
Segnatura Cinq. 7 248, dettaglio

segnatura MIA 556, dettaglio
Segnatura MIA 556, dettaglio

segnatura MA 321, dettaglio
Segnatura MA 321, dettaglio

segnatura Inc. 2 70, dettaglio
Placchette: segnatura Inc. 2 70, dettaglio
Cfr. anche le segnature Cinq. 7 248, Inc. 1 37, Inc. 1 186, Inc. 2 70, Inc. 3 2.
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6
segnatura Inc. 1 56, dettaglio
Segnatura Inc. 1 56, dettaglio
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7
segnatura Inc. 1 56, dettaglio
Segnatura Inc. 1 56, dettaglio
Compartimento di forma rettangolare, protetto spesso da un bordo metallico, posto sulla parte superiore o centrale del piatto anteriore di legature medievali, destinato a contenere un'etichetta in cuoio con il titolo del libro; talvolta questa è coperta da una sottile lamina trasparente di corno. La lunetta può anche comparire sul piatto posteriore: ciò secondo L. Gilissen (GILISSEN 1983, pp. 53-54), è dovuto al fatto che i messali erano posti sul lato destro dell'altare, il lato dell'Epistola, con il dorso volto liturgicamente dal lato opposto al tabernacolo. A libro chiuso, la parte più visibile del libro era quindi la coperta posteriore, che perciò veniva meglio decorata e su cui era scritto il titolo. I libri del coro e anche molti volumi non liturgici dell'epoca seguirono questa regola.
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8
DE MARINIS 1960, III, n. 2895.
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