Gregorius PP. IX,
Decretales cum glossa, Venezia, Battista Torti, 1491, 448x302x82 mm
segnatura
Inc. 1 27 (già P 6 7)
Provenienza: famiglia Tiraboschi, Bergamo; frate Paolo, Albino.
In Biblioteca Civica dalla metà dell'Ottocento.
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 575, p. 159.
Riutilizzo di una legatura della fine del XV secolo, eseguita a Bergamo, del genere "a placchetta"
Legatura su cui sono stati applicati i piatti di una coperta rinascimentale italiana in marocchino marrone, dalla spiccata perdita di sostanza e spellature, decorato a secco. Cornici concentriche decorate a piastrella, raffigurano esternamente delle volute fogliate, internamente delle rosette quadrilobate. Al centro dei piatti, due coppie di simboli raggiati con la dicitura "IHS" entro due fasci di filetti circolari provvisti di cerchielli interni. Una placchetta circolare (15 mm di diametro) negli angoli, raffigura un capo virile di profilo sinistro. Tracce di quattro fermagli. Dorso a quattro nervi rilevati, rivestito da un lembo in cuoio nero. In testa, la dicitura in caratteri dorati "DECRETALI/1491". Capitelli e taglio grezzi. Carte di guardia bianche, parzialmente rifatte.
Lo stemma denota un'esecuzione bergamasca dell'incunabolo, documentando che esso appartenne ad un membro della famiglia Tiraboschi
1. Eseguito dopo il 1491, il riquadro di f. 2r, caratterizzato da Papa Gregorio che consegna le
Decretali, testimonia il perdurare stilemi anacronistici fino alla fine del Quattrocento: un gusto tardivo che doveva tuttavia ancora trovare mercato più nel territorio bergamasco che non in città. La miniatura dell'incunabolo era probabilmente di basso costo, la fattura è inaccurata, difetta l'uso dell'oro ed abbondano le superfici trattate ad acquerello. L'artigiano dimostra di conoscere la produzione bergamasca della seconda metà del secolo. Per i riferimenti alle opere del Balsemo, l'autore della decorazione si configura come un ripetitore di formula già note
2.
Le volute fogliate
3 della cornice e le placchette
4 testimoniano l'origine bergamasca
5 della legatura. Volume ritenuto bergamasco da T. De Marinis
6.