Psalmi davidici ad hebraicam veritatem castigati, Venezia, L. A. Giunta, 1530, 328x225x60 mm
segnatura Cinq. 6 1647
LE CINQUECENTINE 1973, volume ingressato dopo il 1973.
Provenienza: Bergamo, Seminario.



Legatura del secondo quarto del secolo XVI, eseguita a Bergamo, alle armi di Pietro Lippomano, del genere (impropriamente) "monastico"

Lembo di marocchino marrone dal fiore parzialmente scomparso, su assi, decorato a secco. Piatto anteriore staccato dal blocco dei fascicoli. La cornice a reticolato delimita tre rettangoli disposti verticalmente: il primo e terzo caratterizzati da una coppia di filetti incrociati a formare spazi provvisti di un motivo fogliato stilizzato, il secondo dallo stemma prelatizio di Pietro Lippomano con il monogramma "PL". Tracce di quattro fermagli: due bindelle e quattro contrograffe tetralobate dal margine zigrinato e con tre fori ornamentali interni. Dorso a tre nervi in pelle allumata e ricamata, tagliata a metà nella porzione centrale, alloggiati entro fori rettangolari nelle assi. Alette orizzontali di rinforzo in pergamena, parzialmente riutilizzate. Capitelli grezzi. L'etichetta cartacea reca la scritta "Caiet/In Psalm"; una coppia di filetti incrociati in quelli rimanenti. Taglio blu. Carte di guardia bianche ed in pergamena.

La cornice a reticolato¹, i motivi fogliati² e lo stemma di Pietro Lippomano³ suggeriscono un'origine bergamasca⁴ del volume. Per la nozione di legatura del genere "monastico" e "alle armi", cfr. rispettivamente, le segnature MA 144 e AB 52. Caratteristiche per il periodo, le alette orizzontali cartacee⁵ e la foggia delle graffe⁶ e delle contrograffe⁷ zigrinate. Usuale accordo cromatico scuro tra il materiale di copertura e il taglio⁸.