Perotto, Nicola, Cornucopiae; Libellus quo Plinii epistola ad Titum Vespasianum corrigitur, comm. Cornelius Vitellius; M. T. Varro, De lingua latina liber tertius (-quintus); De analogia; S. P. Festus, Fragmenta; Marcellus Nonius, Compendia; De generibus, cur Giocondo Veronese, Venezia, Aldo Manuzio e Andrea Torresano, 1513, 322x218x60 mm
segnatura Cinq. 6 553
LE CINQUECENTINE 1973, p. 264.
Provenienza: Bergamo, convento di S. Agostino.



Legatura della prima metà del secolo XVI, eseguita in Italia, del genere (impropriamente) "monastico"

Banda di marocchino dal fiore parzialmente scomparso, su assi, decorato a secco. La cornice decorata a piastrella raffigura corolle stilizzate alternate a palmette, entro una coppia di volute. Nello specchio, quattro mazzi di crocette con pendagli. Tracce di due fermagli: bindelle in pelle allumata rivestite in cuoio e contrograffe tetralobate dal margine zigrinato con finestrella laterale di aggancio. Dorso a quattro nervi in pelle allumata e ricamata, tagliata in corrispondenza della porzione mediana, sono collocati entro incavi rettangolari sui piatti. Materiale di copertura diffusamente scomparso. Alette cartacee orizzontali di recupero. Capitelli e taglio grezzi. Carte di guardia bianche con una filigrana caratterizzata dalla lettera "M" e da un serpente avvolto attorno ad un bastone, entro un cerchio; la lettera "I" al piede.

Il fiore stilizzato entro una coppia di volute¹ della cornice (ricorda quello² in uso nella bottega vaticana Soresini attiva tra il 1585 ed il 1630 ca.), non informa sull'origine della legatura. Di tradizione arcaica, l'anima del capitello³ che prosegue per essere fissata nell'asse, in quanto presente anche sulle legature romaniche⁴ (XI-XII secolo). Questa Biblioteca possiede diversi volumi di questo genere⁵. Per la nozione di legatura del genere "monastico", cfr. la segnatura MA 144. Caratteristiche per il periodo, le contrograffe zigrinate⁶ e i nervi in pelle allumata e ricamata⁷. Rilevante il peso del blocco dei fascicoli rispetto alla coperta. Volume appartenuto al convento di S. Agostino in Bergamo⁸.