Quintilianus, Marcus Fabius, Declamationes. [Precede:] Jacobus Grasolarius, Epistola Christophoro de Priolis, Venezia, Luca di Domenico, 1482, 332x223x68 mm
segnatura Inc. 1 192 (già O 6 24)
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 1040, p. 290.



Legatura della fine del secolo XV, eseguita in Italia, del genere (impropriamente) "monastico"

Lembo di marocchino testa di moro, con parziale perdita di sostanza, su assi, decorato a secco. Piatti indeboliti lungo le cerniere, specie in testa. La cornice decorata a piastrella, raffigura un fregio cuoriforme. Al centro, specchio allungato ornato con fregi a palmetta. In testa ed al piede, una coppia di quadrati decorati con un nodo centrale entro una losanga e rosette accantonate. Tracce di quattro fermagli: incavi sul piatto anteriore ed impronte di contrograffa a foggia di trapezio. Dorso, dal cuoio in testa in fase di distacco, a tre nervi in pelle allumata tagliata a metà. Capitelli e taglio grezzi. L'anima dei capitelli prosegue sui piatti. Compartimenti ornati a seminato di losanghe. Carte di guardia bianche, raffigurano il collo allargato di un contenitore, sormontato da un' urna a base allargata.

I quattro fermagli testimoniano l'esecuzione italiana della coperta. Inusuali i fregi della cornice esterna¹ e dello specchio centrale². Per la nozione di legatura del genere "monastico", cfr. la segnatura MA 144.