Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - MA 148
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MA 148


Bergamo, Convento di S. Stefano, Antoninus S., Confessionale
ms. membranaceo sec. XV, cc. 160 con a carta 1 una miniatura, 160x113x40 mm
segnatura MA 148 (già Psi 2 57)
Provenienza: Bergamo, convento di S. Stefano.

MA 148 piatto anteriore MA 148 piatto posteriore

Riutilizzo di una legatura della seconda metà del secolo XVII, eseguita a Bergamo

Legatura su cui sono stati applicati i piatti di una coperta rinascimentale bergamasca in cuoio marrone con diffuse spellature, decorato a secco ed in oro. Tre fasci di filetti concentrici. Coppia di cornici ornate con candelabre. Nello specchio, motivi a mensola accantonati. Coppia di fermagli costituiti da bindelle e da contrograffe zigrinate, di foggia pentalobata con tre fori ornamentali interni . Dorso a tre nervi rilevati. Nel secondo compartimento, campeggia la scritta dorata "S. ANTONINUS". Capitelli bianchi e nocciola. Taglio grezzo. Carte di guardia bianche, rifatte, e membranacee. Provenienza: Bergamo, convento di S. Stefano. Restauro: P. Brena e C. Valli, Bergamo.

Il codice è stato molto probabilmente eseguito per il convento domenicano di S. Stefano a Bergamo, come attestano la coeva nota di possesso a f. IIIv. e la trascrizione di un privilegio pontificio conservato presso il convento stesso. Si accorda con queste indicazioni, la decorazione miniata costituita da due iniziali figurate del tipo più frequente nei codici prodotti nella bottega del Balsemo. Collocato ad introdurre un testo di verifica sull'osservanza dei precetti cristiani, il santo che aveva subito il martirio per la sua difesa della vera fede, è raffigurato con un volto allungato ed ossuto dai lineamenti sottili1.
Le candelabre nelle cornici2 ed i motivi a mensola3 inoltre, pure presenti in diverse legature bergamasche seicentesche di questa Biblioteca, indicano una realizzazione orobica4 della coperta.
Caratteristici per le legature cinquecentesche italiane, i fregi a mensola accantonati5, in uso anche nel secolo successivo, circostanza presente in questo volume. Come testimoniano alcune superfici annerite dell'impianto ornamentale, il decoro a secco è stato realizzato con alcuni ferri eccessivamente riscaldati. Le contrograffe pentalobate e zigrinate con tre fori centrali ornamentali6 sono correnti sulle legature rinascimentali italiane, meno tuttavia in uso su legature seicentesche: è quindi verosimile un loro riutilizzo oppure un rifacimento in stile cinquecentesco.


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CODICI E INCUNABOLI 1989, n. 86, pp. 207, 209.
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segnatura MA 148, dettaglio
Segnatura MA 148, dettaglio
Motivo derivato da matrici classiche romane, sviluppato verticalmente e simmetricamente rispetto all'asse centrale. Assai diffuso nel periodo umanistico-rinascimentale in ambito architettonico, fu impiegato nelle cornici delle pagine dei libri, sovente impresso su fondo nero e poi mutuato come elemento decorativo - a secco e in oro - sulle legature di quegli anni. Riprende generalmente motivi architettonici associati a fregi di ispirazione classica. Costituisce un elemento caratteristico delle legature rinascimentali tedesche: è pure presente nelle legature veneziane della fine del secolo XVI e degli inizi del XVII. Questa Biblioteca possiede alcune legature rinascimentali di area nordica così decorate (segnature Cinq. 1 1889; Cinq. 1 2112; Cinq. 3 704; Cinq. 5 659). Cfr. QUILICI 1989 B, p. 182.
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segnatura MA 148, dettaglio
Segnatura MA 148, dettaglio
Motivo della prima metà del Cinquecento, frequente nelle legature veneziane e romane; ma anche, in anni successivi, in quelle francesi e tedesche. Di forma triangolare, ha disegni ad arabeschi ed è posto a mensola - di qui il nome - negli angoli interni delle cornici che delimitano lo specchio.
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segnatura MIA 1283, dettaglio
Segnatura MIA 1283, dettaglio
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segnatura MIA 1821, dettaglio
Motivi a mensola: segnatura MIA 1821, dettaglio
Cfr. anche le segnature Cinq. 7 109, MIA 1516, MIA 111, MIA 1149, MIA 1150, MIA 1151, MIA 1152, MIA 1153, MIA 1164, MIA 1197, MIA 1198, MIA 1199, MIA 1200, MIA 1277, MIA 1278, MIA 1279, MIA 1280, MIA 1283, MIA 1821.
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segnatura MA 148, dettaglio
Segnatura MA 148, dettaglio
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