Concilio fiorentino (gr.),
Sancta ac ecumenica Synodus Florentiae celebrata, Roma, Francesco Zanetti, 1577, 300x205x38 mm
segnatura
Cinq. 5 659.
LE CINQUECENTINE 1973, p. 103.
Provenienza: Collegio Romano.
Legatura della fine del secolo XVI, eseguita in Polonia, da "TP"(?)
Vitello nocciola dal fiore parzialmente scomparso, su assi smussate in corrispondenza delle parti mediane, decorato in lega d'oro e argento. La cornice a rotella raffigura scene bibliche entro candelabre circostanti con le scritte "RESURR/PECAT/PASIO". Al centro del piatto anteriore, un ampio medaglione circolare raggiato con il Bambino. La scritta circostante il medaglione recita "IN SOLE POSVUIT TABERNACVLVM SVVM PS 18", "IHS" in quello del piatto posteriore. Circostanti fioroni. Angolari di tipo orientaleggiante su sfondo azzurrato accantonati. Dorso arrotondato a cinque nervi rilevati. Materiale di copertura parzialmente scomparso in testa e al piede. Alette orizzontali cartacee di rinforzo. Capitelli grezzi. Nel secondo compartimento, un'etichetta recita "Conciliu/Florentin/Graece/Rom. edit". Compartimenti ornati con motivi fogliati stilizzati. Taglio dorato brillante e cesellato, a raffigurare delle volute filigranate. Carta bianche provviste di una filigrana a forma di croce entro un arco a
tre quarti di cerchio, sormontata da una corona a tre punte. Rimbocchi rifilati senza particolare cura; angoli giustapposti. Margine dei contropiatti, ornato con un motivo ondivago continuo.
La placca
1 di Gesù Bambino sul piatto anteriore e le candelabre
2, presenti in identica foggia su una legatura eseguita polacca per il cardinale Stanislaw Hozjusz, oltre al riquadro con le scene "Satisfactio/Peccatum/Iustificatio" pure notato in una legatura polacca alle armi del re Sigismondo III Vasa
3 (1587-1632) nella terza cornice interna, testimoniano la medesima origine del manufatto proposto.
Confortano questa convinzione
4, i motivi circostanti le placche circolari centrali; l'acronimo "TP"
5 rilevato, può riferirsi sia alla bottega che ha provveduto alla realizzazione della legatura che all'artigiano responsabile della fusione
6 delle placche circolari centrali
7, la cui elevata qualità ne testimonia l'abilità.
Il vitello bruno decorato in lega d'oro, la cornice a rotella
8 con motivi biblici
9, le candelabre
10 ed il tipo di fiorone
11 circostante il medaglione del piatto anteriore sono propri delle legature rinascimentali tedesche. Gli angolari a sfondo azzurrato
12, considerate le dimensioni, sono state impresse con l'ausilio di un torchio. I compartimenti del dorso arrotondati e riccamente ornati
13 sono caratteristici delle legature di area tedesca. A differenza delle legature rinascimentali italiane in cui prevale una doratura di colore pallido a causa dell'utilizzo di una lega d'oro, il taglio di questo manufatto è stato apparentemente realizzato con una foglia d'oro ad elevata caratura
14. Il decoro a fregi ondivaghi
15 lungo il margine dei contropiatti,
testimoniano la cura riposta nel confezionamento del manufatto. Questa Biblioteca possiede un'altra legatura rinascimentale polacca
16. Volume appartenuto al collegio gesuita in Roma(?)
17 e a frate Silvestro
18.
1
LINDBERG 1973, Liste VI, Reliures grolieresque en Pologne (1545-1580), n. 12; Hosius,
Opera omnia, Anversa, 1572, Biblioteca reale di Svezia di Stoccolma.
2
LINDBERG 1973, Liste VI, Reliures grolieresque en Pologne (1545-1580), n. 12; Hosius,
Opera omnia, Anversa, 1572, Biblioteca reale di Svezia di Stoccolma.
3
LINDBERG 1973, tav. 35, Liste VIII, B, Reliures polonaises dans les Bibliothèque suèdoises, n. 13, Wujek,
Postilla catholicka Mnieysza, Kraków, 1590, in-folio.
4
POOLSE BOEKBINDKUNST 1990;
HAMANOVÀ 1959, p. 78, 261,
Auli Gellii Nocts atticae, Coloniae, 1526, Praga, Knihovna kláštera brevnovského;
MACCHI F. - MACCHI L. 1999, p. XXXIII, n. 61,
Aristotelis Ethicorum Nicomachiorum…, Basileae, Eusebii Episcopi opera, 1582 (legatura erroneamente ritenuta tedesca).
5
Segnatura Cinq. 5 659, dettaglio
In legatoria il termine acronimo (dal greco "ákros", estremità, e "ónoma", nome) indica la sigla formata dalle iniziali del nome di un legatore identificato; con criptonimo (dal greco "kryptós", nascosto) si intende invece il nome abbreviato di un legatore non identificato. L'uso della sigla composta dalle lettere iniziali di un nome incise su rotelle e placche in metallo si affermò nel XVI secolo, specie in Germania, per identificare, solitamente, l'incisore, il legatore o raramente il committente. Per esempio, l'acronimo "AB" va riferito al legatore Andreas Bernutz, TK al legatore Thomas Krüger. Più raramente, una terza lettera ne designa il luogo di residenza. L'acronimo "SRW", per esempio, si riferisce al legatore Severin Rötter, attivo a Wittenberg, in Sassonia (
HAEBLER 1928-1929, II, pp. 388-389).
Le iniziali, impresse a secco o in oro e in lettere capitali sulle legature in pelle, indicano di solito il nome del legatore; tuttavia, specie in Germania, possono indicare anche quello del possessore del libro. Così, per esempio, "OHP" sta per Otto Heinrich Pfalzgraf (Ottone Enrico conte palatino). Le iniziali, specie in area nordica, possono riferirsi anche al motto del possessore: "MDZ" ("Mit der Zeit", con il tempo), oppure costituire l'abbreviazione di un'invocazione religiosa: VDMIE (
Verbum Domini manet in eternum). Se su una stessa legatura compaiono sigle impresse da rotelle diverse, ciascuna con diverse iniziali, ciò significa che il materiale d'incisione è in parte pervenuto da un altro legatore: spesso per eredità, oppure per un nuovo matrimonio delle vedove o, meno frequentemente, per acquisto dei ferri.
6
Uno studio di Staffan Fogelmark (
FOGELMARK 1990), generalmente accettato, ha dimostrato che le placche venivano fuse, non incise, procedimento quest'ultimo riservato a palette e punzoni.
7
Segnatura Cinq. 5 659, dettaglio
Segnatura Cinq. 5 659, dettaglio
8
MACCHI F. - MACCHI L. 2002, p. 418. Per la nozione, cfr. la segnatura
AB 105.
9
Segnatura Cinq. 5 659, dettaglio
10
Segnatura Cinq. 5 659, dettaglio
Per la nozione, cfr. la segnatura
MA 148.
11
Segnatura Cinq. 5 659, dettaglio
Cfr.
SCHUNKE 1979, pp. 51-57, Blattwerk, mit Knospe offen.
12
Segnatura Cinq. 5 659, dettaglio
13
Segnatura Cinq. 5 659, dettaglio
14
Segnatura Cinq. 5 659, dettaglio
15
Segnatura Cinq. 5 659, dettaglio
16
Segnatura
Cinq. 1 383.
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Segnatura Cinq. 5 659, dettaglio
18
Segnatura Cinq. 5 659, dettaglio