Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - CINQUECENTINA 1 38
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Cinquecentina 1 38


Pentatevchvs Moysi; Iosue, Liber Iudicum; Ruth; Proverbia Salomonis; Ecclesiastes; Cantica Canticorum; Liber Sapientiae; Ecclesiasticus; Libri Prophetarum; Machabeorum libri, Lione, Jehan Clein, 1529, iniziali illustrate, 110x75x48 mm
segnatura Cinq. 1 38
LE CINQUECENTINE 1973, p. 53.

Cinq. 1 38 piatto anteriore Cinq. 1 38 piatto posteriore

Riutilizzo di una legatura del secondo quarto del secolo XVI, eseguita a Bologna

Legatura sulla quale sono stati applicati i piatti ed il dorso di una legatura rinascimentale italiana in marocchino bruno decorato a secco. Tre filetti concentrici. Cornice interna ornata con un motivo a torciglione. Al centro dei piatti, un braciere ardente. Foglia aldina accantonata. Dorso mobile, a tre nervi rilevati, evidenziati da un filetto orizzontale sovra e sottostante. Tracce di due bindelle. Capitelli bianchi, rifatti. Taglio grezzo. Carte di guardia bianche, rifatte.

Il cuoio di colore scuro, la cornice a torciglione1, di derivazione greca2, ed il braciere ardente3 suggeriscono un'origine bolognese del manufatto.


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segnatura Cinq. 1 38, dettaglio
Segnatura Cinq. 1 38, dettaglio
Fregio utilizzato anche dalla bottega bolognese di "Pflug & Ebeleben" (cfr. la segnatura Cassaforte 2 20), attiva dal 1535 (?) al 1570 ca., (BRESLAUER 104 A, pp. 241-242, n. 154; BRESLAUER 1987, tav. I & IV; BIBLIOTECA CASANATENSE 1995, I, n. 291, II, p. 81, fig. 124; Brescia, Biblioteca Queriniana, Vegetio, De l'arte militare ne la commvne lingva, Venetia, MDXL, 155x107x25 mm, segnatura Cinquecentine G 54 m 1-2- cfr. la riproduzione "infra").

Brescia, Biblioteca Queriniana, segnatura Cinquecentine G 54 m 1-2
Brescia, Biblioteca Queriniana, segnatura Cinquecentine G 54 m 1-2

Brescia, Biblioteca Queriniana, segnatura Cinquecentine G 54 m 1-2, dettaglio
Brescia, Biblioteca Queriniana, segnatura Cinquecentine G 54 m 1-2, dettaglio
Tale fregio si manifesta anche nell'iconografia delle legature rinascimentali vaticane eseguite da Niccolò Franzese (BIBLIOTECA CASANATENSE 1995, I, n. 175, II, p. 51, fig. 73).
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FACHE 1956, p. 97, fig. 64.
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Il braciere ardente costituisce un motivo, frequente in Italia settentrionale, delle legature della prima metà del XVI secolo: si presenta, con alcune varianti, sotto forma di vaso da cui escono fiamme, ed è posto di solito entro compartimenti. Era particolarmente diffuso a Venezia nei primi decenni del Cinquecento, a Bologna ed a Roma negli anni Trenta dello stesso secolo. Questo motivo simboleggia l'amore sacro, o anche, allorché è affiancato da Cupido saettante, quello profano (HOBSON A. 1989, pp. 165-166), così come la devozione dell'autore verso il proprio mecenate o protettore. Compare pure su legature rinascimentali francesi (DE MARINIS 1960, I, p. 54, n. 604, tav. CIII).
Questa Biblioteca custodisce altre legature rinascimentali italiane – tra esse una bergamasca (segnatura MIA 1270)- provviste di questo motivo:

segnatura Cinq. 1 38, dettaglio
Segnatura Cinq. 1 38, dettaglio

segnatura Cinq. 2 280, dettaglio
Segnatura Cinq. 2 280, dettaglio

segnatura Cinq. 2 1033, dettaglio
Segnatura Cinq. 2 1033, dettaglio

segnatura Cinq. 2 1236, dettaglio
Segnatura Cinq. 2 1236, dettaglio

segnatura Cinq. 3 184-188, dettaglio
Segnatura Cinq. 3 187-188, dettaglio

segnatura MIA 1270, dettaglio
Segnatura MIA 1270, dettaglio
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