Leone, Ambrogio da Nola,
De vrinis actvarii Ioannis Zachariae filij, medici, praestantissimi, libri VII, Basileae, Andrea Cratander, 1529, 167x104x30 mm
segnatura
Cinq. 2 280
Provenienza: V. Fabricius.
LE CINQUECENTINE 1973, volume ingressato dopo il 1973.
Legatura del secondo quarto del secolo XVI, eseguita a Bologna
Marocchino testa di moro decorato a secco. Tre filetti concentrici. Cornice decorata a piastrella raffigurante a foglie mosse bucate. Al centro dello specchio, un braciere ardente. Fregio a staffa accantonato. Tracce di quattro bindelle in velluto nero bruno. Dorso a tre nervi rilevati, alternati a quattro mezzi nervi. Carte di guardia bianche. Taglio spruzzato in policromia. Rimbocchi rifilati con discreta cura; quelli laterali sono collocati sopra i rimbocchi di testa e di piede.
Il cuoio testa di moro
1, le foglie bucate della cornice
2, il braciere ardente
3, il dorso a nervi alternati a falsi mezzi nervi
4 orientano verso un'origine bolognese. Il ferro a chiavistello
5 accantonato, ampiamente utilizzato dal legatore vaticano Luigi de Grada
6, attivo tra il 1535 ed il 1570 circa, rafforza la verosimile origine bolognese: noto il vicendevole influsso stilistico tra le legature rinascimentali eseguite a Bologna e Roma. Compare anche su legature rinascimentali veneziane
7. Come frequentemente occorre su legature rinascimentali italiane, in evidenza l'accordo cromatico scuro tra il materiale di copertura e il taglio
8. Passata proprietà di V. Fabricius
9.
1
BRESLAUER 97, n. 34, Haymo, vescovo di Halberstadt,
In Divi Pauli Epistolas omnis Interpretatio, Colonia, Est. Cervicornus, 1531;
BADISCHE LANDESBIBLIOTHEK KARLSRUHE 1974, pp. 32-33.
2
Segnatura Cinq. 2 280, dettaglio
Per altri esemplari così decorati: Brescia, Biblioteca Queriniana:
Divi Johannis Chrysostomi in omnes Pauli Apostoli epistolae (testo in greco), segnature 2° GG III 7 – 2° GG III 9, tre legature;
D. Basilium vere magnum sua lingua, Basileae, officina Frobeniana, 1532, segnatura C 34 (cfr. la riproduzione "infra");
Pontificale del vescovo Domenico Domenichi con stemma, sec. XV, membranaceo, scrittura gotica libraria, segnatura Ms. A III 11 (cfr. la riproduzione "infra"); Giovanni Giacomo Martinengo,
Successi in Bs. e trattato con Venezia, ms. cartaceo del 1511, 323x220x48 mm, segnatura Ms. H IV 1;
BRESLAUER 107, n. 276;
DE MARINIS 1966, pp. 182-183,
Psalterium romanum, Venetiis, apvd Ivntas, 1576;
DE MARINIS 1960, I, n. 1273, tav. CCXXI, n. 1291 F, tav. A13;
HOBSON A. – QUAQUARELLI L. 1998, p. 61, n. 9;
MACCHI F. - MACCHI L. 1999, p. XXIV, n. 29,
Missale Romanum, Venetiis, impressum in officina heredum Antonii Junte, 1560, Milano collezione privata (cfr. la riproduzione "infra");
MACCHI L. 1995, p. 19;
MALAGUZZI 1998, tav. 40, p. 95, Galeno,
Recettario… tradutto in volgare per maestro Zuane Saracino, Venezia, s.d., Vercelli, Museo Leone, segnatura 388.
Brescia, Biblioteca Queriniana, segnatura Cinquecentine C 34, dettaglio
Brescia, Biblioteca Queriniana, segnatura Ms. A III 11, dettaglio
Dettaglio della legatura su testo Missale Romanum, Venetiis, 1560, Milano, collezione privata, dettaglio
3
Segnatura Cinq. 2 280, dettaglio
Per la nozione, cfr. la segnatura
Cinq. 1 38.
4
Segnatura Cinq. 2 280, dettaglio
Dorsi di questo genere compaiono, tra l'altro, su legature rinascimentali eseguite a Bologna, Milano, Roma, Venezia.
5
Segnatura Cinq. 2 280, dettaglio
6
HOBSON A. 1975, fig. 29, p. 65. Questo motivo è stato così chiamato dallo studioso inglese Geoffrey Dudley Hobson (
HOBSON G. D. 1926, p. 138, fig. 37, p. 147, n. XXX) in quanto compare su una legatura romana che riveste una
Commedia stampata a Venezia nel 1544.
7
Segnatura
Cinq. 3 201.
8
Segnatura Cinq. 2 280, dettaglio
9
Segnatura Cinq. 2 280, dettaglio