Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - ANTISALA E 7 32
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Antisala E 7 32


Pel Crocisticale. Canto primo della Cronistoria ovvero gli Sfortunatti Amor (- ......Sesto ed ultimo Canto
ms. cartaceo sec. XVII (?), cc. 112, 217x148x15 mm
segnatura Antisala E 7 32
Provenienza: Collegio di S. Rosario (etichetta cartacea rettangolare sul contropiatto anteriore).

Antisala E 7 32 piatto anteriore Antisala E 7 32 piatto posteriore

Riutilizzo di una legatura del secolo XVII, eseguita a Bergamo (?), del genere "a ventaglio"

Marocchino bruno dal fiore parzialmente scomparso, decorato in oro ed in argento. Coppia di cornici, esterna a volute, interna ad archetti gotici. Un ovale al centro dei piatti entro un rosone di garofani stilizzati e di volute fiorite, ripetute in forma di quarti di cerchio negli angoli. Tracce di due bindelle in tessuto verde. Dorso liscio provvisto di archetti gotici lungo il margine. Capitelli assenti. Taglio dorato. Carte di guardia bianche con una filigrana tagliata a metà, raffigura uno scudo. Rimbocchi rifilati con discreta cura; labbri laterali sotto quelli di testa e di piede.

Se il decoro a rosone è caratteristico del secolo XVIII, inusuale è nelle legature italiane, il congiunto utilizzo della foglia d'oro1 e d'argento2. Questa Biblioteca possiede un'altra legatura coeva decorata con un analogo, inusuale3 garofano4. Gli archetti gotici, in uso nelle legature prodotte nel secolo XV in area tedesca5, non sono infrequenti anche in questo secolo, circostanza testimoniata da una legatura coeva italiana6 di questa Istituzione. Gli elevati valori di unghiatura – fino a 9 mm in testa ed al piede-, sembrano indicare un verosimile riutilizzo della legatura.


1
Per la nozione, cfr. la segnatura MM 126.
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segnatura Antisala E 7 32, dettaglio
Segnatura Antisala E 7 32, dettaglio
Nella decorazione di legature è impiegata in Italia, ma anche in Germania e Francia, specialmente nel XVI secolo, da alcuni legatori, come Mastro Luigi, talvolta in combinazione con la foglia d'oro. Il suo uso, però, è sempre stato limitato, sia per le difficoltà tecniche di applicazione sia per il successivo annerimento dell'argento per ossidazione. Non è sempre agevole distinguere la decorazione in argento ossidato da quella in oro a bassa lega, in cui l'argento veniva aggiunto alla foglia d'oro in percentuali variabili, diminuendo il costo ma anche la durata della brillantezza. La decorazione in argento è stata impiegata, al fine di evitare la monotonia di una decorazione in oro sui due piatti, specie nel XVI secolo: nelle legature di Enrico II di Francia e di Diana di Poitiers (1550 ca.) si trova con una certa frequenza sul piatto anteriore in combinazione con ferri in oro. Per evitare il deterioramento della decorazione dovuto all'ossidazione dell'argento, i decoratori del XX secolo hanno preferito impiegare il palladio e il platino.
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3
Esso compare più frequentemente nella foggia appresso riprodotta:

segnatura AB 42, dettaglio
Segnatura AB 42, dettaglio
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segnatura Antisala E 7 32, dettaglio
Segnatura Antisala E 7 32, dettaglio

segnatura Salone Cassapanca 1 H 2 4, dettaglio
Segnatura Salone Cassapanca 1 H 2 4, dettaglio
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SCHUNKE 1979, pp. 79-80, Bogenfries.
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segnatura Antisala E 7 32, dettaglio
Segnatura Antisala E 7 32, dettaglio

segnatura MM 137, dettaglio
Segnatura MM 137, dettaglio
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