INVENTARIO
a cura di Eleonora Delzano


Come e carte di Francesco Coghetti arrivarono in Biblioteca "A. Mai"
Nel 1875, subito dopo la morte di Francesco Coghetti, il bibliotecario don Antonio Alessandri scrisse una lettera al figlio Cesare Coghetti (doc. 126) nella speranza di avere da lui un album di disegni e un elenco delle commissioni del padre, affinché i bergamaschi potessero conoscere le imprese del loro famoso concittadino. Il doc. 69 è, forse, l’elenco delle commissioni richiesto a Cesare1.
Nel giugno del 1875, Luigi Moreschi – collega di Coghetti all’Accademia di S. Luca e alla Basilica Ostiense di Roma – onorò Francesco Coghetti con un discorso commemorativo, il cui testo fu redatto sulla base di una serie di notizie sulla vita e le opere del pittore bergamasco (doc. 67).
Nel 1876, lo storico bergamasco Pasino Locatelli scrisse ad Alessandro Coghetti chiedendogli notizie biografiche sul fratello Francesco. Egli rispose con una lettera (doc. 57) che poi servì per la stesura di un "Cenno Necrologico"2.
Nel 1878, il pittore Giuseppe Carsana, corrispondente epistolare di Coghetti, donò alla Biblioteca quella che oggi è l’interessante sezione di venticinque lettere autografe di Coghetti (docc. 71-95).
Nel 1913 l’artista e collezionista Giovanni Piancastelli, ex allievo di Coghetti a Roma negli anni 1864-66, indirizzò a Gustavo Frizzoni il piccolo autoritratto a matita (che Coghetti eseguì durante una sosta a Bologna) per donarlo all’Accademia Carrara di Bergamo; la lettera e l’autoritratto confluirono nella Biblioteca già a partire dal 1913 (si veda il timbro del Registro d’entrata).
Nel 1915 il commendatore romano Jacopo de Benedetti fece dono al "Comitato Bergamasco della Dante" di un "fascio di manoscritti"3, raccolti fra i rigattieri romani, riguardanti Coghetti. Queste carte, oggi difficili da identificare all’interno della raccolta, sono, presumibilmente, i diplomi di nomina e quelle indirizzate a Coghetti da vari corrispondenti e magari raccolte dal figlio Cesare e disperse dopo la sua morte. Dette carte vennero affidate alla Biblioteca "A. Mai" per uno studio intrapreso dallo studioso Angelo Pinetti e dal bibliotecario Giuseppe Locatelli, che pubblicarono nel 1916 sul "Bollettino della Civica Biblioteca" gli esiti del loro lavoro4.

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Schema di ordinamento della raccolta (Segnatura: 65 R 1/1-13)
Schema di ordinamento della raccolta secondo l’inventario pubblicato nel 19165.
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Cronobiografia di Francesco Coghetti (Bergamo, 1802 – Roma, 1875)

1802 lug. 12
Francesco Coghetti nasce in Bergamo Alta, Parrocchia di S. Pancrazio. E’ figlio di Giuseppe Coghetti e da Caterina Balbi vedova Castoldi. La famiglia Coghetti sarà composta da: Francesco, Alessandro, Giuditta e la sorellastra (nata dal precedente matrimonio della madre)6

1816-1820
Frequenta all’Accademia Carrara di Bergamo la scuola di pittura di Giuseppe Diotti. Tra i compagni di classe, il giovane Giovanni Carnovali detto il Piccio
1817 Insieme a Carnovali, posa per la versione del "Conte Ugolino" eseguita dal maestro Diotti
1818 Ex aequo con Carnovali per il disegno del concorso di seconda classe
1821 Vincitore del concorso per il "Premio di figura" bandito dall’Accademia di Brera di Milano. La vincita lo esenta dal servizio militare e, attraverso il contributo della famiglia, gli favorisce il trasferimento a Roma, dove comincia a frequentare lo studio del pittore Vincenzo Camuccini

fine 1821-75 Si trasferisce a Roma dove rimane fino alla morte (1875)
1825 Si sposa con la romana Giacinta Martinozzi, da cui avrà due figli: Cesare (pittore) e Giuditta
1825 "Presentazione di Gesù al tempio" per la chiesa parrocchiale di Almenno S. Bartolomeo (Bg). Prima della consegna, la pala viene esposta nell’Ateneo di Bergamo
1825-28 "S. Adleida in atto di ricevere la corona dell’immortalità" per la chiesa di S. Michele all’Arco di Bergamo Alta, su commissione della contessa Veronica Secco Suardo. Prima della consegna, la pala viene esposta nell’Ateneo di Bergamo ove è molto lodata
1829-31 "Assunta" per la chiesa parrocchiale di Calcinate (Bg). Prima della consegna, la pala viene esposta, insieme ad altri dipinti, nel Palazzo della Ragione di Bergamo
1830-31 "Ritratto del card. Cesare Nembrini" commissionato dalla Giunta Comunale di Bergamo e destinato all’Aula Magna del Municipio
1832 Affreschi del tempietto di S. Croce in Bergamo Alta commissionati dal vescovo Carlo Gritti Morlacchi. Gli affreschi – rappresentanti su otto medaglie dei Profeti, degli Angeli e i Santi Patroni di Bergamo – sono oggi conservati nella sacrestia del Duomo
1832 "Ritratto di Gaetano Donizetti" presente con lui a Roma. Per l’amico, Coghetti realizza anche i ritratti a matita dei genitori di Donizetti
1833 Affreschi della prima cupola del Duomo di Bergamo (poi staccati)
1834 l’Accademia di Belle Arti di S. Luca di Roma lo elegge Accademico di merito e professore della classe di Pittura, al posto del defunto prof. Agostino Tofanelli
1834-57 "Martirio di S. Felicita e dei suoi sette figli" commissionato dall’arciprete Morlacchi per la chiesa parrocchiale di Ranica (Bg). La pala conosce un lungo periodo di realizzazione a causa della disputa insorta tra gli eredi Morlacchi, la Fabbriceria della chiesa e il Coghetti per il pagamento
1835-45 Affreschi nelle ville della famiglia Torlonia:
per don Alessandro Torlonia: "Affreschi di Alessandro Magno e figure allegoriche" per la villa di via Nomentana (1837); "Affreschi di Prometeo" per il teatro di Apollo o di Tordinona; A"ffreschi di Ercole" per la villa di piazza Venezia (1838-39)
per don Marino Torlonia: "Storie di Gracco e" dei "Promessi Sposi" per il palazzo di via Condotti (1840-41)
per don Carlo Torlonia: Decorazione a bassorilievo per il casino di Castelgandolfo (Roma, 1841-42)
1840-47 "Ascensione di Cristo" commissionato per il duomo di Porto Maurizio (Im)
1840-55 "Martirio di S. Lorenzo" commissionato dal card. Gamberini per la basilica di S. Paolo fuori le Mura di Roma. Qui Coghetti ha modo di conoscere l’operato di alcuni artisti (Camuccini, Podesti e Agricola) chiamati a ricostruire la basilica dopo l’incendio del 1823
1841 Varie commissioni da parte di nobili (regina M. Cristina di Savoia, barone Rotschild di Napoli) e di collezionisti privati (sig. Ponzoni di Roma, sig. Tullio Dandolo)
1843 "Ritratto di Giovanni Presti" esposto alle Accademie di Bergamo e di Milano
1844 "Nozze di Amore e Psiche" commissionato dal conte Ferrante Terni di Crema e presente all’Esposizione milanese del 1844; L’Accademia di Pittura di Città del Messico (Messico) gli offre la direzione della Scuola di Pittura ma Coghetti rifiuta
1845-53 "S. Stefano condotto davanti al sinedrio" commissionato dal card. Antonelli per la basilica di S. Paolo fuori le Mura di Roma; "L’uccisione di Galeazzo M. Sforza in S. Stefano a Milano" commissionato da Antonio Gargantini
1847 Affreschi del Duomo di Savona ("Assunta", "Storie della Vergine" e scene storiche)
1847-48 Morte del padre e divisione dell’eredità tra i tre fratelli e la sorellastra
1849 "Apoteosi di S. Ambrogio" e una "Madonna con Bambino" commissionate da don Giovanni Battista Gustavini per la chiesa parrocchiale di Legino (Sv)
1850 Affreschi della (seconda) cupola del Duomo di Bergamo commissionati dal canonico Pietro Rusca
1853- 68 "Martirio dei SS. Fermo e Rustico" chiesa parrocchiale di Adrara S. Martino (Bg); "Assunta" (affresco) commissionata dal duca Scotti per la cappella della villa ad Oreno Brianza (Mi)
1854 "Autoritratto" richiestogli dal Municipio di Bergamo
1855-57 Sipario del Teatro Comunale di Rimini ("Cesare al passaggio del Rubicone")
1856 Varie commissioni: una "Madonna con Bambino" per la parrocchia di Canemorto (ora Orvinio, prov. Ri); un "S. Giuseppe" per la parrocchia di Oreno Brianza (Mi) da parte del duca Scotti; un dipinto e, forse, un "S. Carlo Borromeo" per il collezionista Torelli di Napoli
1857-58 "Apoteosi di S. Agostino" commissionata da Agostino Aquarone per la cappella omonima nel duomo di Porto Maurizio (Im); affreschi con scene dalle vite dei SS. Biagio, Anna, Pietro e Paolo per la chiesa dei SS. Carlo e Biagio ai Catinari di Roma
1857-60 Affreschi raffiguranti "S. Paolo rapito al terzo cielo" e "Battesimo dei SS. Procolo e Martiriano celebrato dai SS: Pietro e Paolo nel carcere Mamertino" per la basilica di S. Paolo fuori le Mura di Roma, in sostituzione dei perduti affreschi di Cavallini
1857-61 Sipario del Teatro nuovo di Spoleto (Pg) ("La disfatta di Annibale")
1857-62 "Transito della Vergine" commissionato da Luisa Maria Teresa Berry, reggente di Parma, per la cattedrale di Piacenza
1858 L’Accademia di Belle Arti di S. Luca di Roma lo elegge Primo Cattedratico di Pittura, al posto del defunto prof. Filippo Agricola
1859-62 "Immacolata" e i quattro "Evangelisti" commissionati dal principe Filippo Orsini e da don Raimondi per la chiesa dei SS. Apostoli di Roma
1860-62 "S. Giuseppe col Bambino" commissionato da Margherita Briolini e poi donato alla chiesa parrocchiale di Gazzaniga (Bg)
1860-69 15 quadretti a tema sacro per l’ambasciatore del Portogallo, sig. Saldana
1862 Tre stendardi da esporre durante una cerimonia di beatificazione per il Vaticano
1863 "Allegoria della Battaglia di Tscheme" per il conte russo Davis Orloff
1866 "Madonna del Carmelo" per il duomo di Porto Maurizio (Im)
1869 "Autoritratto" per il collezionista ing. Daniele Farina di Bonate Sotto (Bg)
1869-70 Affreschi con storie di S. Paolo della Croce per la chiesa dei SS. Giovanni e Paolo al Monte Celio di Roma; "Assunta" per la cattedrale di Santiago del Cile (Cile)
1869 L’Accademia di Belle Arti di S. Luca di Roma lo elegge Vice-Presidente
1870 "Ritratto di Gallarini" per l’amico Gallarini
1871 L’Accademia di Belle Arti di S. Luca di Roma lo elegge Presidente
1872 "S. Maria delle Grazie, il Padre Eterno, S. Egidio e altri Santi" commissionato da don Francesco Milano per una chiesa a Linguaglossa (Ct)
1873 Il ministro Ruggero Bonghi gli revoca la cattedra di pittura e la presidenza dell’Accademia di Belle Arti di S. Luca di Roma, a causa delle trasformazioni dell’Accademia pontificia in Accademia reale
1874 Stendardo per il Municipio di Castelgandolfo (Roma) l’incarico viene poi sospeso.
1875 apr. 20 Francesco Coghetti muore a Roma, nella parrocchia di S. Maria in Via, per attacco apoplettico

NB
Le commissioni qui descritte sono solo le più importanti avute da Francesco Coghetti.
Inoltre, non sono elencate le nomine a lui assegnate da varie Accademie artistiche.
Per una cronobiografia più dettagliata, si rimanda al testo descritto al punto 3) della bibliografia

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Bibliografia
  1. Angelo Pinetti, Francesco Coghetti pittore e Elenco cronologico delle opere di Francesco Coghetti, sta in "Bollettino della Civica Biblioteca di Bergamo", Anno IX, n. 1 (gen.-mar. 1915), pagg. 1- 39
  2. Giuseppe Locatelli, Raccolta di mss. del pittore Francesco Coghetti e Indice della Raccolta sta in "Bollettino della Civica Biblioteca, Bergamo", Anno IX, n. 2 (apr.-giu. 1915), pagg. 21-57
  3. Fernando Mazzocca, Francesco Coghetti, sta in "I pittori bergamaschi dell’Ottocento", vol. I, Bergamo, Edizioni Bolis, 1992, pagg. 102-144
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Note

  1. Secondo Giuseppe Locatelli, Cesare indirizzò l’elenco a Luigi Moreschi (vedi: Raccolta di mss. del pittore Francesco Coghetti sta in "Bollettino della Civica Biblioteca", Bergamo, Anno IX, n. 2 (apr.-giu. 1915), pag. 40).
  2. Pasino Locatelli, Cenno Necrologico sta in "Bergamo o sia Notizie Patrie. Almanacco Scientifico-Artistico e Letterario per l’anno bisestile 1876", Bergamo, Anno LXII, 1876, pagg. 112-141.
  3. Cfr. nota 1, pag. 24.
  4. Il "Bollettino della Civica Biblioteca" del primo semestre del 1916 comprende la biografia e l’elenco cronologico delle opere eseguite da Coghetti redatti da Angelo Pinetti (anno IX, n. 1, gen.-mar. 1915, pagg. 1-39), notizie riguardanti la raccolta delle carte e l’indice realizzato seguendo l’ordine topografico del faldone di Giuseppe Locatelli (parte speciale, anno IX, n. 2, apr.-giu. 1915, pagg. 21-57).
  5. Sta in "Bollettino della Civica Biblioteca", Bergamo, Anno IX, n. 2 (apr.-giu. 1915), pagg. 49-57.
  6. Al numero civico 8 di via Gombito, una lapide commemorativa così recita: "Nacque in questa casa/ addì 20 luglio 1802/ il pittore Francesco Coghetti/ Presidente dell’Accademia di S. Luca/ morto in Roma il 20 aprile 1875". In realtà, Coghetti non nacque in quella casa ("Albergo dell’angelo"), ma vi dimorò dal 1805. Errata è anche la data di nascita, da anticipare al 12 luglio (vedi: Giuseppe Locatelli, Raccolta di mss. del pittore Francesco Coghetti, sta in "Bollettino della Civica Biblioteca", parte speciale, anno IX, n. 2, apr.-giu. 1915, pagg. 27-29)
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