Fascicolo VII
106
1860 [gennaio] 28, Ascoli
Lettera.
Il Marchese Emidio Alvitreti ringrazia Coghetti per aver preso sotto la sua protezione artistica il figlio Achille, che ha così il privilegio di apprendere la sua arte.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/7, c. 148
107
1866 novembre 15, Porto Maurizio (Im)
Lettera.
Agostino Aquarone(1) chiede la collaborazione di Coghetti per poter riavere da una persona dei soldi in eccesso che gli avrebbe erroneamente versato(2).
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. E’ il committente del quadro "Apoteosi di S. Agostino" conservato nella chiesa parrocchiale di Porto Maurizio (Im) ed eseguito da Coghetti negli anni 1857-58.
2. Sul verso del documento, una minuta di Coghetti in cui chiede a un anonimo Municipio comunale di aiutare il giovane allievo ateniese Demetrio D. Chovatroti, affinché possa completare i suoi studi artistici presso l’Accademia di S. Luca a Roma.
Segnatura: 65 R 1/7, c. 149
108
1854 giugno 21, Cremona
Lettera.
Pietro Baroli ringrazia Coghetti dell’assistenza prestata per la guarigione di un loro comune amico, un certo Cugini(1), e si congratula con lui per la meritata ascesa professionale.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Vedi doc. 163.
Segnatura: 65 R 1/7, c. 150
109
1840 ottobre 11, [Roma]
Lettera.
La Commissione Speciale deputata alla Riedificazione della Basilica di S. Paolo(1) chiede a Coghetti di realizzare, sulla base dell’abbozzo da lui eseguito, il quadro relativo a S. Lorenzo(2), e gli riferisce che, non potendo ancora precisare la misura del quadro, la Commissione lo pagherà in base alle dimensioni finali.
Ms, copia conforme all’originale, cc. 2.
Note:
1. La Basilica di S. Paolo fuori le Mura (Basilica Ostiense) fu vittima di un incendio nel 1823. Furono chiamati a ricostruirla alcuni artisti, tra cui Vincenzo Camuccini, Filippo Agricola, Francesco Podesti e Francesco Coghetti.
2. Il quadro è il "Martirio di S. Lorenzo", commissionato dal Card. Gamberini per la Basilica di S. Paolo fuori le Mura in Roma ed eseguito da Coghetti negli anni 1840-1855.
Segnatura: 65 R 1/7, c. 151
110
1840 ottobre 14, [Roma]
Lettera.
Luigi Moreschi, Segretario della Commissione Speciale deputata alla Riedificazione della Basilica di S. Paolo, riferisce a Coghetti che il suo Presidente, Card. Gamberini, ha approvato l’esecuzione dell’abbozzo rappresentante il "Martirio di S. Lorenzo" e gli chiede di esternare candidamente quale somma potrebbe ripagare il suo lavoro.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Il "Martirio di S. Lorenzo", eseguito da Coghetti tra 1840-1855 per il Card. Gamberini.
Segnatura: 65 R 1/7, c. 152
111
1845 agosto 10, [Roma]
Lettera.
Luigi Moreschi, Segretario della Commissione Speciale deputata alla Riedificazione della Basilica di S. Paolo, conferma a Coghetti la decisione di affidargli l’esecuzione del quadro del "Martirio di S. Lorenzo", nonostante la diversità di parere riguardo la collocazione della pala. Inoltre, gli riferisce le misure del quadro e spera di accordarsi presto con lui circa le questioni del prezzo del dipinto e del tempo di esecuzione.
Ms, copia conforme all’originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/7, c. 153
112
1845 agosto 10 [Roma]
Lettera.
Luigi Moreschi, Segretario della Commissione Speciale deputata alla Riedificazione della Basilica di S. Paolo, comunica a Coghetti la decisione di affidare a lui l’esecuzione del quadro "S. Stefano condotto davanti al sinedrio per sentirsi leggere le accuse di cui venne incolpato"(1), e a Francesco Podesti il quadro "S. Stefano, cacciato fuori le mura di Gerusalemme, presente Saulo, viene lapidato", da collocare nella nuova Cappella di S. Stefano nella Basilica di S. Paolo fuori le Mura. Infine, riferisce che desidera interrogare separatamente i due artisti per conoscere da ciascuno il prezzo dei loro quadri.
Ms, copia conforme all’originale, cc. 2.
Note:
1. Il quadro è "S. Stefano condotto davanti al sinedrio", commissionato dal Card. Antonelli per la Basilica di S. Paolo fuori le Mura ed eseguito da Coghetti negli anni 1845-1853.
Segnatura: 65 R 1/7, cc. 155-156
113
1845 agosto 22, [Roma]
Lettera.
Luigi Moreschi, Segretario della Commissione Speciale deputata alla Riedificazione della Basilica di S. Paolo, invia a Coghetti la copia del contratto (non allegata) per l’esecuzione della pala di S. Stefano nella Basilica Ostiense e lo invita a preparare e a spedire l’abbozzo, insieme al prezzo del dipinto e il tempo di esecuzione. Nel frattempo, la Commissione gli invia, mediante uno schizzo, le dimensioni del telaio del dipinto (foglio allegato, c. 157).
Ms, originale, cc. 4.
Segnatura: 65 R 1/7, cc. 157-160
114
1845 agosto 22, [Roma]
Lettera.
Luigi Moreschi, Segretario della Commissione Speciale deputata alla Riedificazione della Basilica di S. Paolo, invia a Coghetti la copia del contratto (non allegata) per l’esecuzione della pala di S. Lorenzo per la Basilica Ostiense e gli riferisce, mediante un abbozzo (fogli allegati, c. 162), le dimensioni del telaio. Inoltre, chiede al pittore di inviargli il bozzetto del quadro e di comunicargli sia il costo che il tempo di esecuzione.
Ms, originale, cc. 4.
Segnatura: 65 R 1/7, cc. 161-163
115
1845 dicembre 30, [Roma]
Lettera.
Il Card. Mario Mattei, Presidente della Commissione Speciale deputata alla Riedificazione della Basilica di S. Paolo, riferisce ai pittori Coghetti e Podesti che il Pontefice(1) ha approvato sia i bozzetti dei quadri per la Basilica Ostiense, sia il compenso che è, quindi, fissato a Doppie d’oro 600 divise in tre rate, di cui l’ultima nel 1847, l’anno stabilito per la consegna delle opere. Chiedendo la collaborazione dei due pittori per le operazioni di spostamento delle opere nella Basilica, il Card. Mattei prega anche i due di inoltrare una risposta di conferma.
Ms, copia conforme all’originale, cc. 2.
Note:
1. Papa Gregorio XVI (1831-1846), al secolo Mauro Capellari.
Segnatura: 65 R 1/7, cc. 164-165
116
1845 dicembre 30, [Roma]
Lettera.
Il Card. Mario Mattei, Presidente della Commissione Speciale deputata alla Riedificazione della Basilica di S. Paolo, riferisce a Coghetti che Papa Gregorio XVI ha visto e approvato il bozzetto del quadro di S. Lorenzo per la Basilica Ostiense e ha fissato la somma di pagamento in Doppie d’oro 260 da dividere in tre rate di cui l’ultima nel dicembre 1847, termine ultimo per la consegna del quadro.
Ms, copia conforme all’originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/7, cc. 166-167
117
1845 dicembre 31, [Roma]
Lettera.
Luigi Moreschi, Segretario della Commissione Speciale deputata alla Riedificazione della Basilica di S. Paolo, ringrazia Coghetti per aver risposto alla lettera del 22 agosto 1845, e gli comunica ufficialmente l’approvazione del bozzetto della pala di S. Stefano da parte di Papa Gregorio XVI, e l’elargizione della somma di Doppie d’oro 600 come compenso per il quadro. Infine, gli unisce una copia del contratto (non allegata) e gli chiede una risposta di conferma.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/7, cc. 168-169
118
1845 dicembre 31, [Roma]
Lettera.
Luigi Moreschi, Segretario della Commissione Speciale deputata alla Riedificazione della Basilica di S. Paolo, comunica ufficialmente a Coghetti l’approvazione del bozzetto di S. Lorenzo da parte di Papa Gregorio XVI, e l’elargizione della somma di Doppie d’oro 260 come compenso per il quadro. Infine, gli unisce una copia del contratto (non allegata) e gli chiede una risposta di conferma.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/7, cc. 170-171
119
1853 aprile 24, [Roma]
Lettera.
Luigi Moreschi, Segretario della Commissione Speciale deputata alla Riedificazione della Basilica di S. Paolo, si congratula con Coghetti, a nome del Card. Antonelli, per il pregevole quadro di S. Stefano per l’omonima cappella della Basilica Ostiense e gli invia un attestato in cui testimonia l’avvenuta consegna dell’opera e le disposizioni date alla Computisteria della Commissione per il pagamento finale del quadro.
Ms, originale, cc. 4.
Segnatura: 65 R 1/7, cc. 172-173
120
1853 luglio 10, [Roma]
Lettera.
Il Card. Antonelli, membro della Commissione Speciale deputata alla Riedificazione della Basilica di S. Paolo, comunica che il Pontefice(1), constatando la perizia artistica di Coghetti nell’esecuzione del quadro di S. Stefano per la Basilica Ostiense, nomina il pittore "Cavaliere dell’Ordine Pontificio di S. Gregorio Magno" per la classe civile, assegnandogli anche la corrispondente decorazione in oro.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Papa Pio IX (1846-1878), al secolo Giovanni Maria Mastai Ferretti.
Segnatura: 65 R 1/7, c. 174
121
1855 giugno 13, [Roma]
Lettera.
Il Card. Antonelli, membro della Commissione Speciale deputata alla Riedificazione della Basilica di S. Paolo, chiede a Coghetti di comprendere la sua sollecitudine nell’ordinare il trasporto, dallo studio del pittore alla Basilica Ostiense, della pala del "Martirio di S. Lorenzo" prima della solennità di S. Paolo.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/7, c. 175
122
1855 luglio 5, [Roma]
Lettera.
Il Card. Antonelli, membro della Commissione Speciale deputata alla Riedificazione della Basilica di S. Paolo, comunica a Coghetti la soddisfazione del Pontefice Pio IX per il quadro del "Martirio di S. Lorenzo" e lo informa che si stanno svolgendo le operazioni per il pagamento residuo dell’opera.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/7, c. 176
123
1859 agosto 11, [Roma]
Lettera.
Luigi Moreschi, Segretario della Commissione Speciale deputata alla Riedificazione della Basilica di S. Paolo, comunica a Coghetti l’assegnazione di una "medaglia d’oro, di grande dimensione" con l’effigie del sommo Pontefice Pio IX, come ricompensa per i meriti ottenuti con la realizzazione delle due tele e con la descrizione dei lavori eseguiti da Filippo Agricola per la facciata della Basilica Ostiense.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/7, c. 177
124
1865 agosto 18, [Roma]
Lettera.
La Commissione Pontificia deputata ai restauri della Basilica di S. Maria in Trastevere chiede a Coghetti di scegliere, tra la lista di nomi presentata, quei pittori che dovranno eseguire una serie di pitture nella Basilica. La consulenza di Coghetti è richiesta per evitare che l’accostamento dei diversi stili e cromie sulle pareti della Basilica possa produrre un risultato disarmonico.
Ms, originale, cc. 3.
Segnatura: 65 R 1/7, c. 178-179
125
1854 maggio 3, Milano
Lettera.
Ermenegildo Besozzi invita Coghetti a contattare personalmente un Gesuita, padre Secondo Franco, ora a Bologna, destinatario di un pacchetto da tempo inviato su richiesta del canonico bergamasco Giovanni Finazzi.
Ms, originale, c. 1.
Segnatura: 65 R 1/7, c. 180
126
1875 aprile 30, [Bergamo]
Lettera.
Don Antonio Alessandri, Bibliotecario della Biblioteca Comunale di Bergamo, porge il proprio cordoglio e quello della cittadinanza bergamasca alla famiglia Coghetti per la dipartita del pittore, e chiede, inoltre, se gli eredi possano donare alla Biblioteca Civica un album e un elenco di opere eseguiti da Coghetti durante la sua attività artistica, in modo che quest’ultima possa essere resa nota ai concittadini bergamaschi che onoreranno, grati, la sua memoria.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/7, cc. 181-182
127
1858 gennaio 8, Carcare (Sv)
Giovanni Bolla raccomanda a Coghetti l’artista Prinotti, suo compaesano, incamminato sulla via dello studio dell’arte ma privo di grandi mezzi.
Ms, originale, c. 1.
Segnatura: 65 R 1/7, c. 183
128
1858 settembre 10, Bergamo
Lettera.
Ignazio Andrea Briolini, dopo aver saputo da Alessandro Coghetti che il fratello Francesco ha deciso di eseguire il quadretto che egli desiderava(1), ringrazia l’artista a nome suo e dei suoi compaesani e gli riferisce, attraverso un piccolo bozzetto, le reali misure del quadro.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Il quadro raffigurante "S. Giuseppe col Bambino" venne consegnato verso il 1860 e destinato alla chiesa parrocchiale di Gazzaniga (Bg) su commissione dei Briolini. Il quadro si trova, oggi, nella chiesa di S. Giuseppe a Gazzaniga.
Segnatura: 65 R 1/7, c. 184
129
1859 gennaio 2, Venezia
Lettera.
Caffi raccomanda a Coghetti un giovane artista, Maddalozzo, affinché possa trascorrere un soggiorno a Roma, visitare il suo studio ed essere così istruito dai suoi consigli.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/7, c. 185
130
[1840] […] 5, [Labate, ?]
Lettera.
Camporetti chiede a Coghetti di convincere Raimondi a votare Brandolini per la sua elezione ad Accademico di S. Luca nella classe architettonica.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/7, c. 186
131
1874 settembre 26, Castelgandolfo (Roma)
Lettera.
Sebastiano Gennari, Sindaco del Comune di Castelgandolfo, propone a Coghetti la realizzazione di uno stendardo comunale e gli chiede conferma con una lettera di risposta.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/7, c. 187-188
132
1874 settembre 29, Castelgandolfo (Roma)
Lettera.
Sebastiano Gennari, Sindaco del Comune di Castelgandolfo, accetta le condizioni proposte da Coghetti circa il pagamento dello stendardo comunale e la disponibilità di un alloggio per il periodo di esecuzione e conclude, così, il contratto.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/7, cc. 189-190
133
1874 dicembre 20, Castelgandolfo (Roma)
Lettera.
Sebastiano Gennari, Sindaco del Comune di Castelgandolfo, comunica a Coghetti la sospensione dei lavori per lo stendardo comunale a causa della mancanza di fondi che non permette al Comune di far fronte alle aumentate richieste di pagamento di Coghetti.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/7, cc. 191-192
134
1858 giugno 12, [Roma]
Lettera.
Ferdinando Cavalleri(1) riferisce a Coghetti la somma che ciascuno dei due pittori titolari delle cattedre di pittura e scultura all’Accademia di S. Luca può spendere annualmente per la copia dal vero.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Pittore accademico, di Roma (1794-1865).
Segnatura: 65 R 1/7, c. 193
Fascicolo VIII
135
1844 settembre 30, s.l.
Lettera.
Alessandro Coghetti comunica al fratello Francesco di aver dato all’amico Benzoni(1) delle lettere da recapitargli. Inoltre, trascrive due articoli apparsi su quotidiani regionali del settembre 1844, riguardanti la recensione del quadro "Nozze di Amore e Psiche", presente all’Esposizione milanese di quell’anno.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Giovanni Maria Benzoni (1808-1873), scultore bergamasco presente a Roma in quegli anni.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 195
136
1855 febbraio 9, s.l.
Lettera.
Alessandro Coghetti comunica al fratello Francesco le sue condizioni di salute e, dopo averlo aggiornato sulle novità riguardanti la famiglia e il lavoro, lo saluta e gli augura buone cose.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 196
137
[1855] giugno 24, Bergamo
Lettera.
Alessandro Coghetti informa il fratello Francesco della realizzazione di un monumento funerario a Gaetano Donizetti(1) nella Basilica di S. Maria Maggiore a Bergamo, e gli descrive tutti i particolari della cerimonia di deposizione delle esequie e del discorso commemorativo di Gabriele Rosa nell’Ateneo. Infine, dopo averlo informato della possibile creazione di un monumento dedicato a Torquato Tasso, lo invita a scrivergli più frequentemente.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Il musicista bergamasco Gaetano Donizetti (1797-1848). Il monumento funerario venne commissionato dai fratelli di Donizetti.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 197
138
1855 agosto 29, Gromo (Bg)
Lettera.
Alessandro Coghetti si giustifica col fratello Francesco per il ritardo nella risposta a causa dell’imperversare del colera a Bergamo, che ha costretto lui e la famiglia a rifugiarsi a Gromo (Bg). Allega una filastrocca scaramantica per allontanare il colera. Aggiorna il fratello sulle vicissitudini della vita della sorella Giuditta. Si rallegra per la decisione del fratello di ritornare a Bergamo a consegnare personalmente la pala di Ranica (Bg) e gli chiede di portare con sé qualche bozzetto suo e di suo figlio Cesare da regalare alla nipote Giuditta.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/8, cc. 198-199
139
1856 settembre 13, Bergamo
Lettera.
Alessandro Coghetti raccomanda al fratello Francesco un collega, l’arch. Antonio Preda, vincitore del progetto per la nuova chiesa di S. Maria delle Grazie a Bergamo, nonché vittima, secondo Alessandro, di un complotto ordito contro di lui da due architetti bolognesi che avrebbero presentato all’Accademia di S. Luca a Roma una quantità irrilevante di disegni di Preda per avanzare un ricorso.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 200
140
1856 novembre 6, s.l.
Lettera.
Alessandro Coghetti aggiorna il fratello Francesco su un certo Ignazio Gottara. Gli raccomanda ancora il collega Preda(1). Lo ringrazia per la sua decisione di donargli un bozzetto e gli chiede quando avrà l’intenzione di ritornare a Bergamo.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Vedi doc. 139.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 201
141
1856 novembre 8, Bergamo
Lettera.
Alessandro Coghetti comunica tempestivamente al fratello Francesco il nuovo indirizzo di Ignazio Gottara e, inviandogli una serie di saluti, lo informa del fidanzamento del nipote Cesare Maironi da Ponte(1) con la figlia dell’imprenditore Merelli, Augusta.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Cesare Maironi da Ponte (1842-?), pittore, figlio di Giuditta Coghetti e di Adolfo Maironi da Ponte.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 202
142
1857 gennaio 16, s.l.
Lettera.
Alessandro Coghetti informa il fratello Francesco dell’arrivo a Roma dell’amico, il pittore Luigi Bettinelli. Lo aggiorna: sui preparativi per la venuta a Bergamo degli Imperatori(1); su un bel articolo su di lui apparso sulla "Gazzetta di Torino"; sull’attività pittorica del nipote Cesare Maironi da Ponte per il Teatro della Cittadella di Bergamo. Infine, sperando in un suo soggiorno a Bergamo, chiede al fratello di scrivergli più frequentemente.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Francesco Giuseppe (1848-1916), imperatore dell’Impero Austro-Ungarico.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 203
143
1858 gennaio 15, s.l.
Lettera.
Alessandro Coghetti informa il fratello Francesco sulle novità bergamasche e, in particolare, sull’attività pittorica del nipote Cesare Maironi da Ponte per la chiesa di S. Maria delle Grazie a Bergamo.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 204
144
1858 marzo 2, Roma
Lettera.
Alessandro Coghetti, insieme ad altri amici, si congratula col fratello Francesco per la nomina a Primo Cattedratico di Pittura all’Accademia di S. Luca a Roma. Lo aggiorna sugli avvenimenti riguardanti i nipoti Alberto e Cesare Maironi da Ponte e sulla necessità di fare da mediatore per negoziare il compenso di una perduta commissione per il Duomo di Bergamo per i pittori Cesare Maironi e Giuseppe Carsana. Infine, dopo avergli comunicato che i quadri del figlio Cesare sono ancora invenduti, lo informa che a settembre ritornerà a Roma.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 205
145
1858 dicembre 7, s.l.
Lettera.
Alessandro Coghetti parla al fratello Francesco di un suo affare coinvolgente il nipote Cesare Maironi e il suocero di lui, Merelli, e gli chiede di raccomandarlo a quest’ultimo, quando verrà a Roma, affinché non abbia altre perdite economiche. Inoltre, gli riferisce che l’affare Morlacchi(1) si è risolto temporaneamente con la riscossione di una somma ora in mano all’avvocato.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Vedi docc. 65 e 103.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 206
146
1858 dicembre 26, s.l.
Lettera.
Alessandro Coghetti avvisa il fratello Francesco che lo raggiungerà a Roma Bortolo Merelli, il quale gli consegnerà una serie di lettere di amici e di affari. Gli chiede nuovamente di raccomandarlo di fronte al Merelli, affinché abbia maggiori garanzie sulla riscossione del credito che egli ha nei confronti del nipote Cesare(1).
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Vedi doc. 145.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 207
147
1859 febbraio 7, Bergamo
Lettera.
Alessandro Coghetti ringrazia sentitamente il fratello Francesco per aver aiutato, si suppone economicamente, la sorella Giuditta. Lo aggiorna sulle novità della famiglia Maironi da Ponte, tra cui un episodio increscioso avente come protagonista il nipote Giulio. Si scusa per l’impossibilità di pagare il debito che ha nei suoi confronti, a causa della mancata restituzione, da parte del Merelli, dei soldi a lui prestati per saldare i debiti di Cesare Maironi.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 208
148
1862 giugno 6, Bergamo
Lettera.
Alessandro Coghetti aggiorna e rassicura il fratello Francesco circa il pagamento della pala di Ranica (Bg), che sta temporeggiando a causa della mancanza di fondi della Fabbriceria. Nei tumultuosi avvenimenti politici italiani, auspica la proclamazione di Roma capitale. Infine, gli comunica le novità riguardanti la sua famiglia e quella della sorella Giuditta.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 209
149
1863 ottobre 14, s.l.
Lettera.
Alessandro Coghetti aggiorna il fratello Francesco riguardo le novità locali. Gli comunica che l’affare di un quadro(1) verrà concluso a novembre. Infine, dopo avergli fatto scherzosamente notare che non riceve mai le sue lettere, gli chiede di rispondergli.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Probabilmente la pala di Ranica (Bg), vedi docc. 65, 103 e 145.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 210
150
[1864 febbraio] s.g., s.l.
Lettera.
Alessandro Coghetti, preoccupato, chiede al fratello Francesco sue notizie, dopo circa sei mesi di silenzio. Oltre ad aggiornarlo sulle novità riguardanti i nipoti, in particolare gli imminenti matrimoni di Marianna e Cattina Maironi da Ponte, lo informa anche della nomina a Socio Onorario giunta a Bergamo per posta dall’Accademia di Belle Arti di Urbino(1). Infine, gli chiede se ha terminato la "Pietà" promessa da tempo alla nipote Giuditta(2).
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Vedi doc. 29.
2. Si tratta, probabilmente, della "Pietà" citata col nome di "Addolorata" nel doc. 75, poi donata alla parrocchia di Credaro (Bg).
Segnatura: 65 R 1/8, c. 211
151
1864 giugno 25, s.l.
Lettera.
Alessandro Coghetti raccomanda al fratello Francesco un suo vecchio alunno che giungerà a Roma per una vacanza. Si lamenta con lui per il suo silenzio e la sua incomprensibile indifferenza di fronte alle lettere che egli gli invia.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 212
152
1864 dicembre 7, Bergamo
Lettera.
Alessandro Coghetti chiede al fratello Francesco i motivi del suo silenzio, che ormai dura quattordici mesi e, poiché egli si dispensa dalla colpa di averlo offeso, ipotizza che la causa di questa sua indifferenza sia piuttosto da attribuire alla mancanza di altri affari in sospeso a Bergamo. Gli domanda notizie sullo stato di esecuzione di due quadri: la "Pietà", promessa a sua figlia(1), e il "Martirio dei SS. Fermo e Rustico" per la parrocchia di Adrara S. Martino (Bg)(2). Lo aggiorna sulle ultime notizie riguardanti i nipoti. Infine, di fronte alla sottomissione dell’Italia ai piemontesi, si augura un futuro più fruttifero per Bergamo e per Roma.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Si tratta, probabilmente, della "Addolorata" poi donata dalla nipote Giuditta alla chiesa di Credaro (Bg).
2. Eseguita da Coghetti negli anni 1853-1868.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 213
153
1865 novembre 5, s.l.
Lettera.
Alessandro Coghetti ringrazia il fratello Francesco per la sua lettera, attesa da molto tempo. Lo informa sul tenore di vita a Bergamo e sulla sua professione di insegnante elementare, che ha deciso di lasciare dopo trentadue anni di lavoro. Lo aggiorna sulle novità della famiglia Maironi da Ponte, in particolare del nipote Cesare che, rimasto vedovo, vive con la figlioletta dedicandosi al lavoro(1). Infine gli invia le misure della cornice per il quadro promesso alla figlia Giuditta e gli rammenta, a nome della Fabbriceria di Adrara S. Martino (Bg), la commissione della pala dei SS. Fermo e Rustico. Alla lettera si aggiungono i saluti dei nipoti Marianna e Cesare Maironi da Ponte.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. L’affresco di "Adamo ed Eva scacciati dall’Eden" che Cesare Maironi eseguì per la chiesa di S. Maria delle Grazie a Bergamo (vedi doc. 143).
Segnatura: 65 R 1/8, c. 214
154
1866 settembre 20, Credaro (Bg)
Lettera.
Alessandro Coghetti da Credaro (Bg), dove sta trascorrendo le vacanze, riferisce al fratello Francesco di aver visto, nella chiesa di Villongo, dei quadri dell’amico Giuseppe Carsana, di G. Trécourt e di A. Guadagnino. Ricordando l’arruolamento, nell’esercito garibaldino, dei nipoti Emanuele, Alberto e Pippo Maironi, si augura un miglioramento della situazione politica ed economica italiana. Infine, invita il fratello a soggiornare da lui quando consegnerà il quadro per la chiesa di Adrara S. Martino(1).
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Vedi doc. 152.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 215
155
1871 novembre 19, Cicola (fraz. di Carobbio degli Angeli, Bg)
Lettera.
Alessandro Coghetti raccomanda al fratello Francesco due conti, i fratelli Luigi e Alessio Suardi, che soggiorneranno a Roma. Lamentandosi che il nipote Cesare, figlio della sorella Giuditta, non gli ha ancora restituito gli interessi dei capitali coi quali egli potrebbe comodamente intraprendere un viaggio a Roma, chiede al fratello di sollecitare il nipote a saldargli la somma dovuta.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 216
156
1872 settembre 16, Credaro (Bg)
Lettera.
Alessandro Coghetti manifesta al fratello Francesco il suo rammarico per non poter venire a Roma a causa della mancanza di denaro. Lo aggiorna sulla vita di casa Maironi da Ponte e gli rinnova l’invito di un soggiorno a Credaro.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 217
157
1875 gennaio 7, Credaro (Bg)
Lettera.
Alessandro Coghetti chiede al fratello Francesco di raccomandare presso il Seminario Pontificio il giovane chierico bergamasco Alessandro Nespoli, affinché gli sia assegnato uno dei posti gratuiti previsti per la chiesa bergamasca.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 218
158
[1875] s.m., s.g., s.l.
Lettera.
Alessandro Coghetti(1) raccomanda nuovamente al fratello Francesco il chierico bergamasco Alessandro Nespoli, rassicurandolo che ciò non danneggerà la sua immagine in quanto il giovane aspirante sacerdote dimostra una condotta integerrima(2).
Ms. originale, cc. 2.
Note:
1. Incarica il Conte Suardi di consegnare questa lettera al fratello Francesco.
2. Sul verso della c. 2 della lettera, una minuta di Coghetti indirizzata ad un certo Paolo (vedi doc. 54) in cui gli chiede di sollecitare un inquilino per la riscossione di un contratto di affitto.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 219
159
[1875] s.m., s.g., s.l.
Lettera.
Alessandro Coghetti rivela al fratello Francesco l’impossibilità di venire a Roma a causa della mancanza di denaro e, per questo, propone al fratello di venire a trovarlo a Credaro (Bg). Gli augura di vivere bene questi anni di vecchiaia, giacché entrambi hanno toccato i settant’anni.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/8, c. 220
Fascicolo IX
160
1845 settembre 10, s.l.
Lettera.
Giuseppe Coghetti(1) aggiorna il figlio Francesco sulle sue condizioni di salute e sull’assistenza, a lui prestata, dalla nuora Alessandrina. Gli racconta il dolore provato per la morte della moglie Caterina Balbi e la gioia della famiglia per i matrimoni dei nipoti Elisa ed Ercole Maironi da Ponte.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. La lettera è stata scritta dal fratello di Coghetti, Alessandro, sotto dettatura del padre, Giuseppe. Solo la firma finale è autografa del padre.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 222
161
[…] 20, s.l.
Lettera.
Caterina Balbi scrive al figlio Francesco rallegrandosi con lui per la sua buona salute e raccontandogli lo sforzo fisico che il padre Giuseppe ha sostenuto volontariamente per poter essere presente ad un’esposizione(1), a cui partecipavano delle sue opere. La madre cela, dietro le lacrime del padre dovute alla lontananza di Francesco, il desiderio di rivedere il figlio. In ultimo, Giuseppe Coghetti racconta la consolazione avuta vedendo i quadri di Francesco e gli sforzi immani fatti per visitare l’esposizione milanese.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Vedi doc. 135.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 223
162
S. d., s.l.
Lettera.
Giuditta Coghetti richiede al fratello Francesco la conferma sulla sua venuta a Bergamo, così come promesso qualche mese fa.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 224
163
1854 luglio 7, Roma
Lettera.
Cesare Cugini ringrazia Coghetti per aver scritto una lettera ad un suo mecenate, che gli ha risposto con una lettera che acclude alla sua (non allegata). Racconta dei lavori, probabilmente pittorici, di un certo "Sig. Cesarino"(1) e gli parla della venuta a Roma di due Vescovi. Infine, gli dà notizie sulla sua salute e si augura di rivederlo presto a Roma(2).
Ms, originale, c. 1.
Note:
1. E’ probabilmente il figlio o il nipote di Coghetti (entrambi si chiamavano Cesare ed erano pittori), del quale Cugini decide di informare, in considerazione della nota 2.
2. Probabilmente Coghetti era fuori città per realizzare dei lavori.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 225
164
1844 dicembre 10, Casalmaggiore (Cr)
Lettera.
Giuseppe Diotti(1) ringrazia il suo ex allievo Coghetti per avergli scritto e si scusa con lui per non avergli risposto prima a causa di impegni e di una certa indolenza nello scrivere. Si felicita per la sua lettera che dimostra l’affetto che lo lega al maestro e dissipa anche i dubbi avanzati dalle malelingue sul loro rapporto. Infine, gli racconta sommariamente le sue condizioni di salute e gli raccomanda un giovane artista suo protetto.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Giuseppe Diotti (1779-1846), professore all’Accademia Carrara di Bergamo negli anni 1810-1845 e, quindi, maestro di Coghetti.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 226
165
1858 marzo 31, Bergamo
Lettera.
Pietro Doria sollecita Coghetti affinché possa intercedere presso un inviato della Curia bergamasca presso la Santa Sede per la concessione del permesso per il matrimonio con sua cognata.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 227
166
1872 maggio 22, Bonate Sotto (Bg)
Lettera.
L’ing. Daniele Farina acclude alla lettera un vaglia di £ 400 per ottemperare al debito del pagamento del "Ritratto" che Coghetti gli ha realizzato ad un prezzo amichevole. Infine, gli comunica la sua gioia nel possedere quel quadro che è merito di vanto sia per le qualità artistiche, sia perché opera di un artista bergamasco.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Vedi docc. 80, 84 e 89.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 228
167
1861 luglio 12, Porto Maurizio (Im)
Lettera.
Giuseppe Federici, su sollecitudine dello scultore Giovanni Maria Benzoni, invita Coghetti a consegnargli la somma di Scudi 24 che egli ha riscosso a suo nome il giorno 27 settembre 1847, come testimoniato da una ricevuta.
Ms, originale, c. 1.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 229
168
1856 maggio 10, Savona
Lettera.
Tommaso e Vincenzo Garazzino, facenti parte dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, approfittano dell’occasione del viaggio a Roma del loro Padre generale per chiedere a Coghetti di visionare alcuni loro lavori e di dare loro alcuni consigli per una migliore risoluzione delle opere.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 230
169
1854 febbraio 7, Bergamo
Lettera.
G. A. Ghisalberti(1) parla allo zio Francesco della dipintura di alcuni pennacchi. Lo informa della sua salute e di quella dei suoi figli e gli comunica la sua imminente partenza per Crema, Lodi e Piacenza.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Probabile figlio della sorellastra (figlia avuta dal primo matrimonio della madre Caterina Balbi).
Segnatura: 65 R 1/9, c. 231
170
1854 ottobre 16, Bergamo
Lettera.
G. A. Ghisalberti chiede allo zio Francesco se gli può scrivere due volte al mese, anche attraverso la collaborazione della figlia Giuditta. Dopo averlo aggiornato sulle notizie riguardanti il colera in Lombardia, lo informa anche dell’avvenuta consegna di una lettera a un certo Don Torquato.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 232
171
1854 dicembre 21, Bergamo
Lettera.
G. A. Ghisalberti si felicita con lo zio Francesco per il proseguimento dell’esecuzione della pala di Ranica (Bg), e gli promette di impegnarsi affinché, al suo ritorno, abbia qualche altra importante commissione. Gli chiede di finire velocemente il quadro per la Basilica di S. Paolo(1), cosicché possa vederlo prima della consegna. Infine, gli racconta i suoi affari.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Il quadro è il "Martirio di S. Lorenzo" (1840-55), commissionato dal Card. Gamberini per la Basilica di S. Paolo di Roma.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 233
172
1855 marzo 8, Bergamo
Lettera.
G. A. Ghisalberti riferisce allo zio Francesco la richiesta di acquisto, da parte di un acquirente di Milano, di un quadro in suo possesso, di cui Coghetti avrebbe ascritto l’autenticità ad un certo "Ghenier"; l’ipotesi, poi confermata dai professori dell’Accademia di Brera, è contestata dai consulenti dell’acquirente. Pertanto, chiede allo zio di poter confermare, attraverso una dichiarazione, la sua attribuzione. Infine, gli comunica la possibilità di una commissione da Alzano Lombardo (Bg)(1) e lo informa dei lavori del nipote Cesare per il Teatro della Cittadella di Bergamo.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Ancora non confermata a causa della presenza del pittore Giovanni Carnovali detto il Piccio, che eseguì la contestata "Pala di Agar" (1835-63). La pala, consegnata nel 1863, venne rifiutata dalla Fabbriceria di Alzano e acquistata dal collezionista Farina (vedi doc. 166) e, dopo varie vicissitudini, entrò nelle collezioni dell’Accademia Carrara che, attualmente, l’ha data in prestito alla Basilica di Alzano.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 234
173
1855 aprile 18, Bergamo
Lettera.
G. A. Ghisalberti ringrazia lo zio Francesco per avergli inviato l’attestato di autenticità per un quadro(1). Gli riferisce che, dopo la consegna della pala di Ranica (Bg), avrà la commissione per la Basilica di Alzano (Bg)(2). Infine, gli comunica che la sua opera(3) è molto apprezzata a Bergamo.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Vedi doc. 172.
2. Il motivo è: "perché vogliono prima vedere" ma, di fatto, Coghetti non ebbe una commissione da Alzano.
3. Non si sa a quale opera si riferisca, forse gli affreschi della cupola del Duomo di Bergamo, ridipinta nel 1850.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 235
174
1856 maggio 23, Napoli
Lettera.
Ignazio Gottara, su ordine di Mme Sattler, chiede a Coghetti di poter inviare a Civitavecchia una serie di oggetti personali della signora(1) conservati a casa Torlonia a Roma, con la garanzia che verrà risarcito dei suoi servigi tramite una somma in denaro depositata a casa Torlonia, comprendente anche il pagamento per il ritratto.
Ms, originale, c. 1.
Note:
1. Utilizzati per un ritratto.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 236
175
1858 ottobre 18, Bergamo
Lettera.
Giacomo Gritti(1) raccomanda a Coghetti il giovane pittore "Gio. Battista Simon"(2) che giungerà a Roma per poter meglio approfondire gli studi artistici.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Pittore bergamasco (1819-1891).
2. La segnalazione di questo pittore era giunta a Gritti dall’amico Giovanni Solari.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 237
176
1856 marzo 10, Napoli
Lettera.
Giuseppe Lazzaro avvisa Coghetti dell’arrivo del sig. Domenico Morso, che gli parlerà della possibilità d’acquisto, da parte degli artisti direttori di pensionati e di istituti d’arte, di una raccolta libraria di storia dell’arte contemporanea al prezzo di Paoli 7 ogni bimestre. Pertanto, chiede a Coghetti di poter indirizzare Morso a persone che potrebbero essere interessate a questa raccolta. Infine, gli domanda l’autorizzazione per la pubblicazione, nell’opera, dell’incisione raffigurante un suo quadro.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 238
177
1858 gennaio 15, Bergamo
Lettera.
Maffeis ringrazia Coghetti per aver condiviso il viaggio Genova-Roma con suo figlio e, a nome della famiglia, lo ringrazia anticipatamente per tutti i consigli che elargirà al figlio durante il suo soggiorno a Roma.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 239
178
1836 maggio 23, Bergamo
Lettera.
Adolfo Maironi da Ponte aggiorna il cognato Coghetti dell’affare Morlacchi riguardante il pagamento per la realizzazione della pala di Ranica (Bg). Lo esorta a consegnare un bozzetto e una lettera di rassicurazione ai Morlacchi per evitare la perdita della commissione. Infine, lo informa della presenza del colera a Bergamo.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 240
179
1856 maggio 25, [Bergamo]
Lettera.
Cesare Maironi da Ponte si felicita con lo zio Francesco per la lettera tanto attesa e lo elogia dicendogli che è considerato a Bergamo il primo fra i "moderni artisti pittori". Lo informa dei suoi affari e della sua indigente situazione economica a causa dei prestiti fatti al fratello Emanuele. Infine, lo avvisa dell’acquisto del suo cartone raffigurante la "Assunta" e gli rivela il desiderio di possedere quello della cupola del Duomo di Bergamo, ricordandogli la promessa di regalargli quello delle "Nozze di Amore e Psiche"(1).
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. "Nozze di Amore e Psiche" del 1844, presentata all’Esposizione milanese di quell’anno (vedi doc. 135).
Segnatura: 65 R 1/9, c. 241
180
[1856 novembre] s.g., [Bergamo]
Lettera.
Cesare Maironi da Ponte comunica allo zio Francesco il suo fidanzamento con la sua lontanissima cugina Augusta, figlia di Bortolo Merelli. Lo informa che a Ranica (Bg) stanno attendendo il suo quadro.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 242
181
1857 agosto 8, Bergamo
Lettera.
Cesare Maironi da Ponte si felicita con lo zio Francesco per la lettera tanto attesa e gli chiede le misure del quadro per Ranica (Bg), per la realizzazione del telaio. Si congratula per il matrimonio della cugina Giuditta e invita lo zio al suo. Lo prega di raccomandarlo a qualche suo conoscente per delle commissioni, anticipando che forse ne riceverà una dalla Cappella Colleoni di Bergamo. Infine, gli chiede il cartone del quadro "Nozze di Amore e Psiche"(1).
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Vedi doc. 179.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 243
182
1858 agosto 11, Bergamo
Lettera.
Cesare Maironi da Ponte comunica allo zio Francesco del ritorno a Bergamo del pittore Giacomo Trécourt, che gli ha raccontato quanto Coghetti a Roma sia stato per lui l’unico artista moderno ad averlo impressionato.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. La lettera è consegnata dal nipote Cesare allo zio Alessandro Coghetti, in partenza per Roma.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 244
183
1858 agosto 29, Bergamo.
Lettera.
Cesare Maironi da Ponte si felicita con lo zio Francesco per il matrimonio tra la cugina Giuditta e Augusto Malagrini, così come egli aveva previsto. Confida che non può permettersi di farle un regalo, ma in compenso augura loro tanta gioia. Lo aggiorna sulla situazione dei suoi lavori(1) e sulla salute di alcuni amici.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. I lavori di Cesare Maironi riguardano gli affreschi per le chiese di S. Bernardino e di S. Maria delle Grazie a Bergamo.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 245
184
1859 gennaio 4, Bergamo
Lettera.
Cesare Maironi da Ponte, dispiaciuto per la controversia economica con lo zio Alessandro, chiede allo zio Francesco di non lasciare che ciò comprometta il loro rapporto. Pertanto, dopo averlo aggiornato sui suoi problemi economici, gli chiede di rispondergli, affinché abbia la certezza che non gli porta rancore.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 246
185
1866 dicembre 14, Bergamo
Lettera.
Cesare Maironi da Ponte si rammarica con lo zio Francesco per non essere andato a Roma, col pittore Carsana, a causa della mancanza di denaro. Si congratula con lui per i suoi lavori, sempre eseguiti con genialità e arte, che gli procureranno un grande successo e lo includeranno nella cerchia dei grandi artisti.
Ms, originale, c. 1.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 247
186
1870 dicembre 6, Bergamo
Lettera.
Cesare Maironi da Ponte(1) informa lo zio Francesco delle disastrose condizioni in cui versano le commissioni artistiche bergamasche, a causa degli eventi politici. Ironicamente gli racconta dei numerosi artisti bergamaschi, "che apunto per non potersi saziare di gloria […] hanno pur troppo bisogno di polenta".
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. La lettera è consegnata da Cesare al pittore Pietro Milesi, in partenza per Roma.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 248
187
[1875], s.m., s.g., [Bergamo]
Lettera.
Cesare Maironi da Ponte, su invito del prof. Michelangelo Galli, chiede allo zio Francesco di prestargli, se li possiede, dei documenti autografi di Gaetano Donizetti, in modo che Galli li possa analizzare per la stesura della biografia che sta realizzando in occasione del trasporto delle ceneri dei musicisti Donizetti e Mayr nella Basilica di S. Maria Maggiore a Bergamo. Garantisce che tali documenti saranno custoditi con la massima cura.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 249
188
1849 agosto 29, Genova
Lettera.
Ercole Maironi da Ponte comunica a Coghetti che il fratello Adolfo gli invierà £ 60 per il figlio Cesare che si trova con il pittore per terminare l’apprendistato artistico.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Fratello di Adolfo Maironi da Ponte, cognato di Coghetti.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 250
189
1849 settembre 11, Brugaletti (fraz. di Cenate Sotto, Bg)
Lettera.
Federico Gustavo Maironi annuncia a Coghetti la morte del fratello Adolfo e la disperazione di Giuditta(1). Gli chiede di riferire la notizia al nipote Cesare(2), insieme alla decisione di diventare capofamiglia fino al sopraggiungere della morte. Gli consiglia l’opportunità che Cesare ritorni a casa, affinché possa mandare avanti la famiglia.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Giuditta, sorella di Coghetti, aveva sposato Adolfo Maironi da Ponte.
2. Cesare Maironi, figlio di Giuditta e Adolfo, si trovava a Roma dallo zio per un apprendistato.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 251
190
1871 luglio 25, Piacenza
Lettera.
Antonio Malchiodi porge i saluti al suo maestro Coghetti da parte del mecenate Antonio Guglieri di Piacenza. Lo informa del miglioramento delle sue condizioni di salute e della sua decisione di riprendere gli studi.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 252
191
1856 marzo 11, Napoli
Lettera.
Giuseppe Mancinelli(1) chiede a Coghetti informazioni riguardo lo stato di esecuzione di alcune sue opere. Lo informa sulle sue commissioni, in particolare la realizzazione di una serie di quadri per la Cattedrale di Capua (Ce). Gli raccomanda un’opera di due pittori napoletani, Mauria e Lazzari, chiedendogli di poterla acquistare per conto dell’Accademia di S. Luca. Infine, gli fa notare, nella speranza che anch’egli faccia lo stesso, che l’Accademia di Napoli ha già insignito alcuni accademici di Roma a Soci onorari.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Giuseppe Mancinelli (1813-1875), pittore napoletano.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 253
192
1853 aprile 6, Nizza
Lettera.
Lorenzo Martini raccomanda a Coghetti un giovane artista, Raffaello Pontremoli, affinché possa educarlo allo studio dell’arte. Gli racconta lo stato delle sue commissioni artistiche, ridotte alla realizzazione di qualche quadro da chiesa e a qualche ritratto venduto a poco prezzo.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 254
193
1859 gennaio 14, Napoli
Lettera.
Bortolo Merelli si scusa e si dispiace con Coghetti per non avergli potuto far visita a causa di ordini maggiori che l’hanno costretto a cambiare il programma del suo viaggio.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Bortolo Merelli, suocero di Cesare Maironi da Ponte.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 255
194
1849 dicembre 13, Savona.
Lettera.
Giuseppe Mola chiede a Coghetti di poter dargli una conferma riguardo la questione dello smontaggio dei ponteggi della cupola del Duomo(1). Questa operazione permetterebbe ai pittori di proseguire nei lavori di decorazione.
Ms, originale, c. 1.
Note:
1. Affreschi del Duomo di Savona, eseguiti da Coghetti tra 1847-1849.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 256
195
1854 giugno 3, [Bergamo]
Lettera.
Andrea Molinari ringrazia Coghetti per la lettera e gli comunica il suo desiderio di rivederlo. Gli chiede se, prima di consegnare lo "Autoritratto"(1), può lasciarlo per qualche giorno nello studio del pittore Carsana. Gli suggerisce di non consegnare il quadro personalmente, per evitare confronti di somiglianza. Gli rinnova la propria ospitalità e lo avverte che il canonico Finazzi di Bergamo ha in progetto qualche commissione per lui.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. "Autoritratto", richiesto dal Municipio di Bergamo a Coghetti che lo realizzò nel 1854.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 257
196
1854 dicembre 26, Bergamo
Lettera.
Andrea Molinari si scusa con Coghetti per il suo protratto silenzio. Gli racconta le sue giornate e alcuni avvenimenti bergamaschi, tra cui l’inizio della stagione teatrale, che segna per lui l’avvento di "una sequela di noie infinite", e la lite tra Cagnana e i direttori dell’Accademia Carrara circa l’acquisto di un cartone del pittore Mangili.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 258
197
1856 giugno 3, Bergamo
Lettera.
Andrea Molinari comunica a Coghetti di aver ricevuto dal prof. Villa la lettera e tutti gli allegati inviatigli. Lo invita nella sua nuova casa in Bergamo, acquistata dopo che la precedente è stata messa all’asta per pagare i debiti di Ercole Maironi da Ponte. Gli chiede di non essere troppo geloso della sua felicità e di farne partecipi anche gli amici, con una visita a Bergamo che, tra le cose, tranquillizzerebbe anche i Morlacchi per la pala di Ranica (Bg). Manifesta il suo desiderio di realizzare opere per la città di Trieste, sua città natale. Infine, chiede a Coghetti di raccomandare ai canonici Rusca o Finazzi il nipote Cesare Maironi, per la dipintura, a lui promessa, di una cappella del Duomo di Bergamo.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 259
198
1856 ottobre 11, Bergamo
Lettera.
Andrea Molinari comunica a Coghetti che si trasferirà per tre o quattro anni a Trieste, sua città natale, per affari di famiglia. Amareggiato per non averlo salutato personalmente, lo invita a Trieste o a Venezia e gli chiede di scrivergli. Infine, lo rassicura circa il pagamento della pala di Ranica (Bg) da parte degli eredi Morlacchi, anche se gli suggerisce di non indugiare nella consegna.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 260
199
S.d., s.l.
Lettera.
Ferdinando Monachesi dimostra a Coghetti(1) la sua gratitudine per i numerosi favori e gli dona un orologio, informandolo che, per eventuali cambi, si può rivolgere ad un negozio in Piazza di Spagna(2).
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Sull’intestazione della busta, in realtà, è chiamato Goghetti.
2. Presumibilmente a Roma.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 261
200
1849 [...] 21, Savona
Lettera.
Feo Naselli comunica a Coghetti che la chiesa parrocchiale di Legino (Sv) gli ha assegnato l’esecuzione della decorazione. Pertanto, gli richiede delle variazioni pittoriche ed architettoniche volte ad una maggiore diffusione della luce nella chiesa, pur confidando nella sua professionalità. Domanda, a nome dei fabbricieri, la data d’inizio dei lavori, e sottomette alla sua direzione il giovane pittore d’ornato Bruni che, dal canto suo, gli richiede degli schizzi. Infine, gli dà tutte le istruzioni necessarie che gli serviranno per l’approvazione del contratto.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Affreschi per la chiesa parrocchiale di Legino (Sv), eseguiti da Coghetti nel 1849.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 262
201
1855 novembre 5, Napoli
Lettera.
Il pittore napoletano Vincenzo Paliotti ringrazia Coghetti per avergli affidato l’esecuzione del sipario per il Teatro di Rimini e si rimette alla sua decisione per quel che riguarda il compenso per il lavoro. Chiede di comunicargli, con una lettera di risposta, la cifra e la data di inizio del lavoro.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 263
202
1858 ottobre 10, Rimini
Lettera.
Luigi Pedrizzi chiede a Coghetti una lettera di raccomandazione, attestante la riuscita del giovane Guglielmo Bilancioni, affinché egli possa trovare i mezzi economici per proseguire gli studi artistici.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 264
203
1857 dicembre 17, Piacenza
Lettera.
L’Augusta Reggente degli Stati Parmensi(1) approva la decisione di assegnare a Coghetti la realizzazione, dietro compenso di £ 38000, del quadro raffigurante il "Transito di Maria Vergine"(2) per la Cattedrale di Piacenza. Alla lettera si unisce la prima rata, di £ 8000, per il pagamento del quadro.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Luisa Maria Teresa di Berry (1854-1589), moglie di Carlo III di Borbone, reggente di Parma.
2. Il "Transito della Vergine", realizzato da Coghetti tra 1857 e 1862 per il Duomo di Piacenza.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 265
204
1862 marzo 12, [Roma]
Lettera.
Luigi Poletti(1) comunica a Coghetti di averlo incluso nella lista dei pittori che dovranno realizzare i quadri della cerimonia vaticana. Pertanto, gli riferisce i soggetti, le misure e il compenso per il lavoro. Se non rifiuterà l’incarico, Coghetti dovrà far pervenire quanto prima i bozzetti dei quadri, affinché vengano sottoposti al Presidente della Canonizzazione per la regolare approvazione. Infine, gli raccomanda che le opere vengano eseguite entro il 15 maggio 1862 e gli chiede una lettera di risposta.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Vedi doc. 97.
Segnatura: 65 R 1/9, c. 266
Fascicolo X
205
1859 novembre 20, Genova
Lettera.
Lorenzo Questa riferisce a Coghetti che i quadri di suo figlio Cesare saranno bene accetti all’esposizione genovese della Società Promotrice di Belle Arti(1). Lo assicura anche di un trattamento privilegiato dei suoi quadri e, in caso di vendita, gli comunica i guadagni della Società. Infine, offre la possibilità di utilizzare un intermediario per le operazioni di trasporto dei quadri e per il ritiro dell’eventuale guadagno.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Si tratta della Esposizione della Società Promotrice di Belle Arti in Genova del 1863.
Segnatura: 65 R 1/10, c. 268
206
1857 giugno 15, Bergamo
Lettera.
Giovanni Ricci chiede a Coghetti di poter raccomandare il cugino Angelo Zanoni affinché possa essere ammesso al "Collegio Boromeo" di Pavia.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/10, c. 269
207
1856 luglio 1, Rimini
Lettera.
Gianfranco Guerrieri, Gonfaloniere di Rimini, riferisce a Coghetti il desiderio della cittadinanza riminese di inaugurare il Teatro di Rimini nell’estate del 1857. Pertanto, gli chiede tutta la sua collaborazione e disponibilità affinché per quella data sia pronto il sipario del teatro. Infine, lo prega di comunicargli le misure precise del sipario.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Il sipario per il Teatro di Rimini, con la scena di "Cesare al passaggio del Rubicone", realizzato da Coghetti 1855 e 1857.
Segnatura: 65 R 1/10, c. 270
208
1856 agosto 22, Rimini
Lettera.
Gianfranco Guerrieri, Gonfaloniere di Rimini, ribadisce a Coghetti l’impegno preso con la popolazione di inaugurare il teatro nell’estate 1857. Pertanto, confida nella sua sollecitudine nell’esecuzione del sipario.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/10, c. 271
209
1857 luglio 17, Rimini
Lettera.
Gianfranco Guerrieri, Gonfaloniere di Rimini, comunica a Coghetti l’avvenuta inaugurazione del teatro il giorno 11 luglio 1857, alla presenza di un numeroso pubblico accorso per ammirare il sipario. Gli porge la riconoscenza e la stima del Magistrato per il lodevole lavoro che accresce sia la gloria della nazione italiana, sia quella della storia locale. Chiede di riferirgli "l’importare della vela" e quello speso per lo scenografo, affinché possa risarcirlo. Infine, lo invita a partecipare ad uno spettacolo teatrale.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/10, c. 272
210
1857 settembre 23, Rimini
Lettera.
A. Diotallevi, Gonfaloniere di Rimini, comunica a Coghetti di aver indirizzato a Luigi Poletti(1) un bonus riguardante una porzione del compenso per l’esecuzione del sipario del Teatro di Rimini. Conclude annunciando che presto verrà inviato il restante saldo del compenso.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Luigi Poletti, architetto, vedi doc. 204.
Segnatura: 65 R 1/10, c. 273
211
1857 ottobre 1, Rimini
Lettera.
A. Diotallevi, Gonfaloniere di Rimini, comunica a Coghetti di aver ricevuto per posta la comunicazione dell’arrivo della porzione di compenso inviata per il pagamento del sipario del teatro. Inoltre, per regolarità burocratica, gli chiede di inviare la conferma che la quota di denaro è giunta a destinazione.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/10, c. 274
212
1857 dicembre 20, Rimini.
Lettera.
A. Diotallevi, Gonfaloniere di Rimini, manifesta a Coghetti la propria gioia per aver accettato nel suo studio, su interessamento del prof. Luigi Poletti, il pittore Guglielmo Bilancioni(1). Pertanto, lo raccomanda caldamente alle sue cure, affinché diventi un artista capace di recare onore alla sua patria(2).
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Vedi doc. 202.
2. Sul verso della c. 2 del doc., due schizzi a matita raffiguranti, presumibilmente, il "Transito della Vergine".
Segnatura: 65 R 1/10, cc. 275
213
1860 dicembre 12, Rimini
Lettera.
Il Municipio di Rimini assegna al concittadino Guglielmo Bilancioni, giovane apprendista nello studio di Coghetti, l’assegno di £ 600 per l’anno 1861. Pertanto, prega Coghetti di conservare il giovane artista nella cerchia dei suoi protetti e di recapitargli l’assegno allegato.
Ms, originale, c. 1.
Segnatura: 65 R 1/10, c. 276
214
1871 settembre 8, Roma
Lettera.
Il Ministero dell’Istruzione Pubblica del Regno d’Italia comunica a Coghetti di averlo incluso nella Commissione incaricata di selezionare gli oggetti d’arte e di antichità meritevoli di essere conservati(1) tra quelli del Monte di Pietà di Roma, destinati alla vendita per mezzo di una lotteria.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Nelle Gallerie Reali.
Segnatura: 65 R 1/10, c. 277
215
1871 ottobre 26, Roma
Lettera.
Il Regio Commissario per l’Amministrazione Temporanea del Monte di Pietà di Roma comunica a Coghetti che i tre quadri della Galleria del Monte di Pietà che egli vuole esaminare sono a sua disposizione e verranno consegnati alla persona incaricata di ritirarli.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura: 65 R 1/10, c. 278
216
1858 luglio 3, Sanremo (Im)
Lettera.
Tommaso Rossi manifesta a Coghetti la propria riconoscenza per averlo istruito alla pittura, e la propria gioia per l’incarico che ha ricevuto dai fratelli Aquarone per la realizzazione del quadro "Apoteosi di S. Agostino"(1), destinato ad una cappella privata per la chiesa di Porto Maurizio (Im). Lo informa, infine, di altre novità locali.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Vedi doc. 107.
Segnatura: 65 R 1/10, c. 279
217
1867 maggio 22, Guz[z]ano (s.p.)
Lettera.
Giuseppe Solvetti rivendica da Coghetti il pagamento, che egli gli deve da "molto tempo", per una perizia compiuta su vari fondi di sua proprietà.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura 65 R 1/10, c. 280
218
1848 aprile 18, Bergamo
Lettera.
Lo scultore Gordiano Sanzio chiede a Coghetti di potergli inviare un piccolo schizzo raffigurante Papa Pio IX di profilo, in quanto né monete né stemmi lo ritraggono concordemente. Lo scopo della richiesta è la realizzazione di un bassorilievo in marmo con l’effigie del Pontefice.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura 65 R 1/10, c. 281
219
1847 luglio 30, Savona
Lettera.
La Commissione Superiore della Massaria nella Cattedrale Basilica di Savona rivela a Coghetti di aver saputo da Ponzoni che è disposto ad accettare l’incarico della dipintura della Cattedrale(1) per la somma di £ 50000. Pertanto, gli comunica che l’approvazione del compenso è sottomessa alla clausola dell’esecuzione, per mano di Coghetti, delle figure principali e della possibilità di avvalersi di aiuti per zone minori della decorazione. Inoltre, precisa che le figure da eseguire nelle medaglie della cupola sono otto. Infine, gli chiede di considerare le suddette condizioni, affinché accetti l’incarico, e gli fa valutare la possibilità di una visita in loco.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. La decorazione del Duomo di Savona (scene storiche, le "Storie della Vergine" e una "Assunta") di cui Coghetti ebbe l’incarico nel 1847.
Segnatura 65 R 1/10, c. 282
220
1847 agosto 21, Savona
Lettera.
L’Ufficio della Masseria della Cattedrale Basilica di Savona comunica a Coghetti di aver deciso di escludere dalla decorazione quella "figura frammista all’ornato" che risulterebbe l’ostacolo per cui egli rifiuterebbe l’incarico della decorazione, anche se lo invita a verificare la difficoltà sul posto. Inoltre, gli chiede di giungere a Savona sia per firmare il contratto, sia per la scelta dei soggetti(1), compiacendosi, infine, per l’assegnazione della dipintura della Cattedrale a lui.
Ms, originale, cc. 3.
Note:
1. Sul recto della c. 2 è presente uno schizzo della pianta della Cattedrale con la disposizione dei quadri inerenti le "Storie della Vergine".
Segnatura 65 R 1/10, cc. 283-284
221
1847 novembre 30, Savona
Contratto.
Contratto per la realizzazione della dipintura della Cattedrale di Savona. La decorazione prevede: sei grandi medaglie ad affresco, ventiquattro riquadri angolari, due grandi quadri sulle pareti laterali del presbiterio e il catino absidale. I temi derivano dalle "Storie di Maria Vergine", a parte per i due quadri del presbiterio per i quali si sceglieranno soggetti particolari. Per quel che riguarda le spese, Coghetti dovrà occuparsi del materiale (esclusa la calce e i ponteggi), del vitto, dell’alloggio e dei viaggi. Il compenso per il suo lavoro è fissato in £ 52000, erogato in tre rate, di cui l’ultima alla fine del lavoro, prevista entro il 1850.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura 65 R 1/10, c. 285
222
1850 settembre 23, Savona
Lettera.
La Commissione Superiore della Massaria nella Cattedrale Basilica di Savona richiede a Coghetti l’approvazione della modifica dell’art. 5(1) della delibera per la realizzazione dell’affresco interno sopra la porta maggiore della Cattedrale di Savona, raffigurante "Cristo che scaccia i mercanti dal tempio".
Ms, copia semplice, cc. 2.
Note:
1. L’art. 5 della delibera riguarda le modalità di pagamento per il lavoro di Coghetti.
Segnatura 65 R 1/10, c. 286
223
1863 [gennaio] 20, Milano
Lettera.
Luciano Scarabelli(1) inveisce contro gli ignoranti del suo tempo, nel desiderio di sedare tutte le polemiche sorte intorno al quadro di Coghetti raffigurante il "Transito della Vergine" per la Cattedrale di Piacenza(2). Per questo, gli chiede una dichiarazione testimoniante la realizzazione, di sua mano, del quadro. Oltre a ciò, lo sottopone a una serie di domande per capire meglio le fasi di realizzazione dell’opera(3).
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Luciano Scarabelli, deputato milanese nonché letterato e storico.
2. Realizzato da Coghetti tra 1857 e 1862 (vedi doc. 203).
3. Le domande vertono su fattori compositivi e figurativi del quadro e fattori ambientali (le luci, l’inclinazione...) che influiscono sulla visione del quadro. Probabilmente Scarabelli pone a Coghetti queste domande per smentire o giustificare determinate critiche rivolte al quadro.
Segnatura 65 R 1/10, c. 287
224
S.d., [Bergamo]
Lettera.
Enrico Scuri(1) raccomanda a Coghetti il sig. Adelson Piacezzi di Bergamo, cognato del comune amico pittore Frechiani, che desidera fare la sua conoscenza recandosi a Roma. Gli comunica di non aver ancora visto la sua famiglia in campagna e lo ringrazia per l’ospitalità avuta nel breve soggiorno a Roma.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Enrico Scuri (1806-84), pittore bergamasco e e professore all’Accademia Carrara di Bergamo negli anni 1847-84.
Segnatura 65 R 1/10, c. 288
225
1872 dicembre 12, S. Lucia (Mn)
Lettera.
Il giovane allievo Semeghini Defendi, in mancanza di una risposta alla prima lettera, richiede al maestro Coghetti delle notizie riguardanti la "distribuzione dei Premi". Lo informa della possibilità che egli debba sospendere gli studi a causa della chiamata al servizio militare e, pertanto, confida nelle amicizie altolocate del maestro per evitare l’interruzione degli studi(1). Scusandosi per la schiettezza, gli chiede consiglio sulla possibilità di esercitare la professione [di pittore?] in America.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. In questo modo Semeghini Defendi si riferisce alle amicizie altolocate del maestro: "Lei Professore [...] ha amicizie fra persone ragguardevoli, per es. fra ministri. Oh! Ma che dico mai, sarebbe un favore troppo grande in confronto alla mia meschinità".
Segnatura 65 R 1/10, c. 289
226
1858 ottobre 18, Bergamo
Lettera.
Giacomo Serassi comunica a Coghetti di aver interpellato gli eredi Morlacchi(1) per avere la conferma del versamento di £ 4000 coi relativi interessi entro l’11 novembre 1858. Gli riferisce che i fratelli Adelasio, cui spetta il versamento di metà della somma, hanno dovuto protrarre il pagamento a causa di lungaggini negli atti di successione ereditaria coi Morlacchi, mentre Isidoro Capitanio, cui spetta il pagamento dell’altra metà della somma, ha già provveduto a versarla. Infine, lo informa che è già disponibile il rilascio di questa somma e di quella di Scudi 600 precedentemente emanata a suo favore.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Per il pagamento della pala del "Martirio di S. Felicita e dei suoi sette figli" di Ranica (Bg), eseguita da Coghetti tra 1834 e 1857.
Segnatura 65 R 1/10, c. 290
227
1856 giugno 7, Bergamo
Lettera.
Teresa Sozzi si scusa con Coghetti per il ritardo nella risposta e gli porge i saluti dei suoi familiari che sperano di rivederlo. Gli riferisce le discrete condizioni di salute della famiglia, dopo un periodo negativo dovuto all’imperversare del colera. Infine, dopo aver manifestato il desiderio di vedere presto il quadro di Ranica (Bg), lo aggiorna sulle condizioni di salute del fratello e gli invia i saluti dei conoscenti.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura 65 R 1/10, c. 291
228
1861 agosto 23, Spoleto
Lettera.
Giuseppe Sorchi, Sindaco di Spoleto, comunica a Coghetti che, nel rimettere in loco il Sipario per il Teatro di Spoleto(1), ci sono state delle cadute di colore coincidenti con le pieghe date alla tela al momento della spedizione. Pertanto, chiede che egli incarichi Paleotti di restaurare il manufatto.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Il Sipario per il Teatro di Spoleto, rappresentante la "Disfatta di Annibale", realizzato da Coghetti tra 1857 e 1862.
Segnatura 65 R 1/10, c. 292
229
1861 maggio 7, Torino
Lettera.
Giovan Battista Testa comunica allo zio Francesco l’indirizzo e tutta una serie di informazioni riguardanti l’attività, le pubblicazioni, i beni di un professore di lettere, un certo Domenico Sacchi. Inoltre, lo aggiorna sulle novità della famiglia e lo ringrazia per la proroga nella restituzione di un debito personale.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura 65 R 1/10, c. 293
230
1856 dicembre 22, Nizza
Lettera.
S. Varese, nonostante non confidi più in una sua lettera di risposta, non rinuncia, nell’occasione del nuovo anno e in virtù della gratitudine che lo lega a lui, ad inviare all’ex maestro Coghetti i migliori auguri di felicità. Inoltre, gli racconta di essere a Nizza per lavoro, e spera che l’arrivo della Corte di Russia gli procuri qualche commissione.
Ms, originale, cc. 2.
Segnatura 65 R 1/10, c. 294
231
1875 [gennaio] 27, s.l.
Lettera.
V. Vespignani informa il collega Coghetti di chi era assente, oltre a lui, al Consiglio dei cattedratici dell’Accademia di S. Luca e lo aggiorna su ciò che si è discusso e deliberato, in particolare sulla decisione di evitare il ricorso al Re e di accettare la proposta di pensionamento.
Ms, originale, cc. 2.
Note:
1. Vedi doc. 55.
Segnatura 65 R 1/10, c. 295