Smaragdus Virdunensis,
Collectiones in Epistolas et Evangelia
latino, ms. membranaceo sec. XII, Europa settentrionale, cc. 179, 385x282x70 mm
segnatura
A 96
Provenienza: Bergamo, Congregazione della Carità e Misericordia Maggiore.
Annotazioni di diverse mani quattrocentesche. Seguono le note di Galvano de Grediano. Sulla prima carta si legge: "Ego Galvaneus de Grediano de civitate Pergami in Lombardia emi hunc librum Brugis in Flandria ... ... anno Domini Iesu Christi Dei nostri 1425 ... ..."; è aggiunta anche una nota su due candelabri, di metallo, spediti a Milano e destinati alla chiesa di S. Maria di Bergamo.
Riutilizzo di una legatura della fine del secolo XV/inizio XVI, eseguita a Bergamo
Legatura su cui sono stati applicati i piatti di una coperta rinascimentale italiana in marocchino marrone parzialmente spellato, decorato a secco. Tre fasci di filetti concentrici. Cornice esterna decorata a rosette, interna a piastrella, raffigura motivi a cordame. Specchio contraddistinto da una coppia di bande oblique, provviste di barrette incrociate: negli spazi così formati, losanghe dai lati concavi con una foglia stilizzata lungo i margini e rosette. Coppia di fermagli rifatti, caratterizzati da una graffa e da una contrograffa di foggia lanceolata. Dorso a cinque nervi rilevati; compartimenti a filetti obliqui intrecciati. Capitelli e taglio grezzi. Carte di guardia membranacee.
Interessanti risultano le vicende del manoscritto, acquistato dal nobile bergamasco Galvano de Gredeniano a Bruges nelle Fiandre, e donato alla basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo nel 1425. All'anno della donazione o poco prima, risale lo stemma Gredeniano ai ff. 2v e 3r. La decorazione originaria sembra risalire al momento della realizzazione del codice, nella seconda metà del secolo XII ed appartenere all'area nordeuropea
1.
Le losanghe dai margini fogliati
2, pure presenti in una legatura bergamasca coeva
3, orientano verso una realizzazione orobica del manufatto. Se le contrograffe lanceolate sono correnti per le legature italiane quattro e cinquecentesche, pur rifatte, la loro foggia
4 appare qui inusuale. L'iscrizione secondo cui il volume è stato acquistato a Bruges, nelle Fiandre, non è riferibile alla legatura proposta e ne testimonia il riutilizzo
5.