Nicolò da Osimo, Supplementum Summae Pisanellae. [Segue:] Astesanus, Canones poenitentiales, Venezia, Franz Renner e Nicolò da Francoforte, 1474, 292x197x74 mm
segnatura Inc. 1 106 (già M 7 47)
Provenienza: Antonia Suardia Ponti.
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 821, p. 224.



Legatura della fine del secolo XV, eseguita a Bergamo

Marocchino marrone lievemente spellato, su assi, decorato a secco. Piatto posteriore in fase di distacco dal blocco del volume in ragione dei nervi spezzati. Tre cornici concentriche a filetti: la seconda e la terza, sono rispettivamente ornate con: a) dischetti singoli e riuniti a mazzo; b) singole losanghe dai lati concavi. Al centro dello specchio, una croce a base allargata, realizzata con losanghe dai margini concavi In testa, un rombo dai margini cordonati con cerchielli interni. Quattro borchie di foggia circolare; sul piatto posteriore, due quelle residue. Tracce di quattro fermagli: bindelle in tessuto rosso un tempo, e contrograffe rettangolari raffiguranti l'agnello crucifero. Dorso a tre nervi rilevati, in pelle allumata tagliata a metà, collocati entro incavi rettangolari lungo i supporti lignei, evidenziati da un filetto orizzontale in testa ed al piede. Capitelli grezzi con l'anima in cuoio che prosegue sui piatti. Taglio grezzo. Unghiatura assente. Carte di guardia membranacee e bianche, queste ultime a raffigurare una coppia di frecce incrociate, rivolte verso l'alto. Rimbocchi rifilati con cura; linguetta in cuoio negli angoli.

Le losanghe dai margini concavi¹ ed i rombi con cerchielli², suggeriscono un'origine bergamasca³ della legatura. Caratteristica per il periodo, la croce a base allargata⁴ e le graffe con l'agnello crucifero⁵. Di reminiscenza medievale, l'assenza di unghiatura. In evidenza, i nervi spezzati in pelle allumata, collocati entro caratteristici incavi rettangolari⁶.