Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - MA 65
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MA 65


Stimulo d'amore in el dolcissimo et piatoso Ihesù Salvator Nostro. La Ystoria di Guido da Gonzaga
ms. cartaceo sec. XV, cc. 160, 158x106x42 mm
segnatura MA 65 (gia Delta 2 5)

MA 65 piatto anteriore MA 65 piatto posteriore

Legatura del primo (?) quarto del secolo XVI, eseguita in Italia, del genere "a losanga-rettangolo"

Marocchino marrone dal fiore parzialmente svanito e con limitata perdita di sostanza, decorato a secco. Coppia di filetti concentrici. Nello specchio, un motivo cruciforme costituito da barrette incrociate, costellate da rosette puntinate internamente, entro due coppie di filetti obliqui. Dorso a tre nervi. Tracce di un fermaglio con base di fissaggio in tessuto blu notte bloccato da un chiodino ed una contrograffa con riccio di aggancio pieno su cui sono stati impressi l'agnello crucifero ed una rosetta. Capitelli e taglio grezzi. Carte di guardia bianche, rifatte. Rimbocchi rifilati senza particolare cura; linguette in cuoio e vuote negli angoli.

Il decoro di tipo moresco, il verso di aggancio dal piatto anteriore su quello posteriore e la contrograffa lanceolata1, unica dato il limitato formato del volume, caratterizzata dall'agnello crucifero2, suggeriscono un'origine italiana della legatura. Le crocette e rosette3 non costituiscono motivi caratterizzanti: incerto quindi il luogo di esecuzione della legatura. Per la nozione di decoro "a losanga-rettangolo", si rinvia alla segnatura AB 25. Volume ritenuto bergamasco da T. De Marinis4.


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segnatura MA 65, dettaglio
Segnatura MA 65, dettaglio
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Simbolo religioso di Cristo in uso sin dal periodo romanico (XI - XIII secolo), fu nel XIII secolo insegna degli Umiliati; poi, a Firenze, simbolo dell'arte della lana. Immagine presente anche nelle legature di area nordica (KYRISS 1958, Band III, tav. 325) e spagnola (CARRIÓN GÚTIEZ 1994, p. 404, fig. 7) del XV e XVI secolo ma anche su borchie metalliche italiane e francesi (CARVIN 1988, Type 3, Avignon 1031) del Quattro e Cinquecento, compare generalmente al centro dello specchio sotto forma di agnello aureolato, passante, cioè di profilo, che tiene con una zampa anteriore una banderuola o uno stendardo crociato. Il suo utilizzo si protrae almeno sino alla metà del secolo XIX, come testimonia una legatura romantica francese custodita presso la Biblioteca Trivulziana di Milano.
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segnatura MA 65, dettaglio
Segnatura MA 65, dettaglio
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4
DE MARINIS 1960, III, n. 2866.
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