Augustinus (S.), Liber epistolarum, Parigi, Josse Bade, 1516, 331x210x50 mm
segnatura Cinq. 7 97
LE CINQUECENTINE 1973, p. 32.
Provenienza: frate Tiburzio e amici; S. Nicola.



Legatura del secondo quarto del secolo XVI, eseguita Roma (?), del genere "a losanga-rettangolo"

Marocchino testa di moro dalle marginali spellature, decorato a secco ed in argento. Tre fasci di filetti concentrici. La cornice ornata a piastrella, raffigura delle palmette. Nello specchio, una losanga a foglie trilobate stilizzate; al centro, l'emblema della "Fortuna" che cavalca un delfino. Una rosetta accantonata interna. Tracce di quattro bindelle in pelle allumata. Dorso a tre nervi rilevati. Alette di rinforzo cartacee orizzontali. Capitelli azzurri e grezzi. Taglio rosso. Carte di guardia bianche. Rimbocchi rifilati con discreta cura; angoli giustapposti.

Se la cornice ornata con palmette¹ è caratteristica delle legature eseguite a Roma, il motivo alla "Fortuna"² corrente sulle legature rinascimentali italiane – qui semplificata in una versione argentata, apparentemente meno frequente rispetto a quella dorata³- fu prevalentemente utilizzato sulle coperte eseguite nell'Italia settentrionale. Volume appartenuto a frate Tiburzio⁴.