Hippocrates, Aphorismi, tr. Nic. Leoniceno; Praesagia, trad. Gul. Copus; De ratione victus in morbis acutis, tr. Gul. Copus; De natura humana, tr. Andrea Brenzio; De flatibus, tr. Fr. Filelfo; Galenus, Ars medicinalis, tr. Nic. Leoniceno, Lione Ant. Blanchard, 1525, 148x100x34 mm
segnatura Cinq. 1 204-205
Provenienza: Giovanni Francesco Rovagnini; Bergamo, S. Paolo d'Argon.
LE CINQUECENTINE 1973, p. 180.



Legatura del secondo (?) quarto del secolo XVI, verosimilmente eseguita a Roma

Marocchino nocciola, lievemente spellato, caratterizzato da gore brune, decorato a secco. Angoli dei piatti ricurvi. Supporto in vista. Tre filetti concentrici. La cornice a piastrella, raffigura una palmetta. Al centro dello specchio, un sole raggiante entro un serto di motivi aldini, ripetuti negli angoli. Tracce di due bindelle in tessuto verde. Dorso a tre nervi rilevati, alternati a quattro mezzi nervi provvisti di un tratteggio obliquo. Capitelli nocciola e grezzi. Taglio grezzo. Carte di guardia bianche. Rimbocchi rifilati con discreta cura; angoli giustapposti.

Malgrado la nota di possesso del convento bergamasco di S. Paolo d'Argon¹, la cornice a palmetta² suggerisce un'origine romana³ del manufatto. Secondo le aspettative per i manufatti rinascimentali italiani, il dorso provvisto di nervi veri alternati a mezzi nervi falsi⁴, qui con tratteggio obliquo. Un esemplare analogo č stato esposto nel 1999 presso il Collegio Borromeo⁵ di Pavia. Il cuoio del dorso parzialmente scomparso al piede, consente l'osservazione dei capitelli e delle catenelle⁶.