Lascaris, Costantino, De octo partibus orationis, Venezia, Melchiorre Sessa e Pietro Ravani, 1521, 210x155x40 mm
segnatura Cinq. 4 598
Provenienza: Ferdinando Cortesi 1822; Simon Mayr.
LE CINQUECENTINE 1973, p. 198.



Legatura del secondo quarto del secolo XVI, verosimilmente eseguita a Venezia

Marocchino marrone dalle gore biancastre e nere, decorato a secco. Piatto anteriore quasi del tutto staccato dal blocco. Supporto in vista. Quattro filetti concentrici. La cornice decorata a piastrella, raffigura una coppia di fregi circolari. Al centro dello specchio, una cartella costituita da quattro fregi di tipo orientaleggiante. Motivo aldino pieno a quarto di cerchio accantonato. Tracce di quattro bindelle in tessuto verde. Dorso a tre doppi nervi rilevati in cuoio ricamato. Compartimenti decorati con due filetti obliqui intrecciati, centrato da un filetto orizzontale. Capitelli grezzi, spezzati. Taglio blu. Carte di guardia anteriore. Rimbocchi rifilati con discreta cura.

I fregi di tipo orientaleggiante al centro dello specchio, caratteristico delle legature rinascimentali veneziane¹, pure presente su legature del tempo eseguite a Bologna², Milano³, Roma⁴, Parigi⁵ ed in Inghilterra⁶, ed i fregi accantonati⁷ suggeriscono un'origine veneziana della coperta. Il materiale di copertura parzialmente scomparso, consente l'osservazione dei capitelli, delle catenelle e delle alette orizzontali di rinforzo⁸. Accordo cromatico scuro tra il cuoio e il taglio⁹. Volume appartenuto a Ferdinando Cortesi e a Simon Mayr¹⁰.