Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - CINQUECENTINA 3 1330
Cinquecentina 3 1330
Bibbia, Nuovo Testamento,
Biblia, Venetiis, L. A. Giunta, 1511, 220x165x82 mm
segnatura
Cinq. 3 1330
LA CINQUECENTINE 1973, p. 51.
Legatura del primo quarto del secolo XVI, eseguita nell'Italia settentrionale orientale(?)
Marocchino marrone decorato a secco. Quattro filetti concentrici. Cornici ornate con: 1) crocette fogliate; 2) coppie di motivi stilizzati affrontati; 3) rosette dal margine zigrinato. Specchio provvisto di una croce a base allargata. Rosette accantonate esterne ed interne. In origine, quattro fermagli e contrograffe a sbalzo, queste ultime provviste del monogramma "PFN". Dorso a tre nervi rilevati. Alette di rinforzo orizzontali in materiale di recupero, manoscritto o stampato. Capitelli grezzi e blu. Compartimenti a seminato di losanghe con cerchielli. Taglio grezzo. Carte di guardia bianche con una filigrana a forma di fantasia entro un cerchio. Rimbocchi rifilati con cura; angoli giustapposti.
Le crocette quadrilobate
1, i due motivi stilizzati affrontati
2, le rosette dal margine zigrinato
3, la croce a base allargata
4 e le contrograffe
5, pur provviste dell'acronimo "PEV", non forniscono informazioni attendibili sull'origine della legatura. Il cuoio in fase di distacco in testa, consente l'osservazione dei capitelli, delle catenelle, delle alette e dei nervi semplici ricamati
6.
1
Segnatura Cinq. 3 1330, dettaglio
Cfr. anche la segnatura
Inc. 5 105 (cfr. la riproduzione "infra")
Segnatura
Inc. 5 105, dettaglio
2
Segnatura Cinq. 3 1330, dettaglio
Per fregi analoghi, cfr. la segnatura
Inc. 4 35 (cfr. la riproduzione "infra")
Segnatura
Inc. 4 35, dettaglio
3
Segnatura Cinq. 3 1330, dettaglio
Cfr. la segnatura
Inc. 5 105, dettaglio (cfr. la riproduzione "infra")
Segnatura
Inc. 5 105, dettaglio
4
Segnatura Cinq. 3 1330, dettaglio
Per la nozione, cfr. la segnatura
MA 77.
Segnatura
Cinq. 4 139, dettaglio
5
Segnatura Cinq. 3 1330, dettaglio
È la parte fissa in metallo del fermaglio, bloccata con chiodi sul piatto, destinata a trattenere il puntale della corrispondente graffa. Può avere forme diverse: triangolare, rettangolare, a trapezio, quadrata, quadrangolare, pentagonale, esagonale, eptagonale, polilobata, a lati diritti o concavi, lanceolata, a conchiglia, cuoriforme.
Schemi di contrograffe (
MACCHI F. - MACCHI L. 2002, p. 80, 88).
Diverso può essere pure il bordo di aggancio: a riccio, vuoto o pieno, traforato, con asticella indipendente o ad angolo retto. Le contrograffe possono essere cesellate e recare incisi monogrammi, simboli o nomi, perlopiù con riferimenti religiosi: "J.H.S.", "AVE", "Maria", una croce, un agnello crucifero, un sole raggiante e in Germania il nome del legatore. In una tipologia di fermagli cronologicamente più antica, la contrograffa si presenta sotto forma di piccolo chiodo cilindrico o di tronco di cono, che viene allora denominato tenone, inserito nel labbro: infilandosi in un foro (asola) posto all'estremità, generalmente metallica, del puntale della graffa, esso determina la chiusura del sistema di aggancio. La contrograffa è generalmente fissata sul piatto posteriore in area mediterranea e su quello anteriore in area tedesca. Il sig. Georg Adler di Prerow (Germania), ha costituito un data-base ricco di oltre 4.000 immagini riferite a borchie, umboni e fermagli, destinato ad essere inserito su Internet. Recente la sua collaborazione al gruppo di lavoro belga-fiammingo sulla terminologia della legatura (
ARCHIEF 2004, tav. 1-50).
6
Segnatura Cinq. 3 1330, dettaglio