AREA BERGAMASCA

L’area è definita dalla provincia storica di Bergamo, quindi include Calolziocorte (ora provincia di Lecco) e Treviglio, ove si intrecciano influssi culturali delle aree di Lecco, Milano e Cremona.
In Bergamo la corrispondenza conduce alle quattro principali chiese, la Basilica di s.Maria Maggiore, il Duomo e le due s.Alessandro, in Pignolo ed in Colonna, centri anche di storica attività musicale, le prime due per la Città, le altre due per i Borghi, nonché alla figura dominante di G. Simone Mayr, che, tra l’altro, dei Serassi scrisse una biografia. Gli altri poli della corrispondenza riguardano zone storicamente importanti dell’attuale provincia di Bergamo: Val Seriana e Val Gandino, Val san Martino, la Bassa. Dalla contestualizzazione risultano i principali altri organari bergamaschi ottocenteschi: Bossi, Damiani, Giudici e Sgritta, e dei più importanti organisti e musicisti sia bergamaschi che foresti.
Il numero dei corrispondenti, assai scarso rispetto al numero di opere in zona, quindi anzitutto rispetto alle Fabbricerie interessate, si può spiegare con le distanze che non richiedevano rapporti epistolari. Un buon numero di collaudi, invece, si può trovare nelle pubblicazioni giornalistiche o periodiche dell’epoca, come "Notizie patrie", "Gazzetta di Bergamo", "Arti e mestieri".
(pagina a cura di P.M.Soglian)
  1. Babanti Carlo Antonio
  2. Bianchi Erminio
  3. Brini d. Francesco
  4. Cantù Giacomo
  5. Facchinetti Carlo
  6. Ferrari Giovanni
  7. Lochis Guglielmo
  8. Manetta Francesco
  9. Marinelli Pietro Quirino
  10. Mayr G. Simone
  11. Petrali Giuliano
  12. Petrali Vincenzo Antonio
  13. Provaglio Luigi
  14. Ravasio G. Battista
  15. Tasca Ottavio

Babanti Carlo Antonio organista della Basilica di Gandino dal 1823, si preoccupò da allora per un potenziamento dello strumento, per cui suggerì l’organaro Damiano Damiani; su sua sollecitazione fu steso il progetto Serassi 20.8.1831, poi non eseguito (testo edito in VGand 1980/8). Fu anche direttore del corpo musicale gandinese fondato nel 1819; compose musiche liturgiche tra cui gli accompagnamenti con violone e trombone per messe e lamentazioni di Testa, Petrali ed Arici; dopo il rifacimento operato da Adeodato Bossi Urbani (1858) si dimise per l’avanzata mia età per non essere avvezzo al nuovo introdotto sistema di pedaliera (VGand 1980/8).
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Bianchi Erminio, organista di Caprino. Autorevole nel mestiere, potendo contare sulle attestazioni di stima di G.S. Mayr, raccomandò il suo allievo Michele Milani per il concorso di organista titolare in santa Caterina (1830) (SogVit/sCat,19); collaudò l’organo Serassi nella chiesa di san Michele di Torre de Busi; presenze di questo nome sono segnalate tra il 1850 e il 1892 nelle solennità dell’Arcipresbiterale di Calolzio (Val/Cal,307).
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Brini d. Francesco, musicista, (Bergamo 1805-1864) organista in borgo Pignolo dal 1840 (ApPign/Pers), collaudò l’organo Serassi di Clusone nel 1845, ove però la Fabbriceria avrebbe voluto padre Davide (An/Clus); risiedeva in sant’Alessandro in Colonna, nella cui parrocchiale seguì come perito e collaudatore i lavori di Giudici e Sgritta (1855-56), interessandosi specialmente ai problemi della delicata trasmissione sotterranea. Impegnato nell’innovazione teorica e tecnica, corrispose anche con Mayr ed elaborò un progetto di somiere che rendeva possibile lo scambio dei registri Bassi e Soprani, che fu premiato alla prima esposizione industriale bergamasca (SogVit/sCat,19); su richiesta del m° Zanetti, patrocinò il progetto di Giudici per l’organo di san Rocco in Broseta, ove avrebbe fatto sperimentare la sua invenzione (1853-57) (ApAlCol); l’invenzione fu applicata da Sgritta a san Gallo, con collaudo di Petrali nel 1863 (GzBg/1863/Set 22); di Francesco Brini furono editi da Ricordi un Offertorio per il santo Natale e una Pastorale.
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Cantù Giacomo (Bergamo 1806-Urgnano 1878), pianista organista e compositore, allievo di Gonzales alle Lezioni Caritatevoli (1813-20) (Cal/GSM/Rep); collaudò nel 1847 il lavoro di Adeodato e Pellegrino Bossi all’organo di san Lazzaro (ApAlCol), nel 1851 quello, sempre Bossi, di Chiuduno (GzBg/1851/30), nel 1861 il restauro di Vittorio Serassi nel Santuario di santa Caterina (SogVit/sCat); i Cantù, Narno e Giacomo, furono titolari dell’organo della parrocchiale di Urgnano nell’800 (Sog/Urg/156). In Biblioteca Civica "A. Mai" si conservano, manoscritti, Qui tollis, Qui sedes, Miserere, Domine ad adiuvandum.
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Facchinetti Carlo, la personalità bergamasca che, visti gli interessi di cui tratta la sua lettera, potrebbe essere individuata con questo nome, è il redattore di "Notizie Patrie" (-m.1853) che pubblicò annualmente dati e biografie anche di interesse artistico (BB/VII,85).
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Ferrari Giovanni (G.Simone?) (? ca. 1810-Treviglio 1876), organista a Guastalla e poi a Busseto, titolare nella Basilica di Treviglio dal 1841 al 1876, preferito per concorso, tra gli altri, ad Antonio Perosi di Lodivecchio, ad un Armellini di Trescore Bergamasco e ad un Benzi di Crema; per contratto aveva diritto ad una abitazione, oggetto di contestazioni ampiamente documentate; durante il suo servizio il Parroco lamentava di essere escluso dalle decisioni sul metodo del suono e delle musiche strumentali, alle quali si riferiscono replicate circolari arcivescovili; nel 1859 gli fu negato il permesso di recarsi a Milano per l’Addolorata, necessitando di far sentire al popolo il risultato del restauro in Basilica; nel 1872 approvò il progetto Locatelli per sant’Agostino, affermando che gli sconcerti non dipendevano dal suo supplente Marco Brugnetti ma dall’effetto di vento umidità e topi su un organo di recente lavorazione (AbasTvg/Pers).
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Lochis Guglielmo, Podestà di Bergamo dal 1842 al ‘48, quando si dimise dopo vani tentativi di mediazione con gli Austriaci; ebbe poi ancora incarichi politici, come una deputazione all’imperatore Francesco Giuseppe, per confermargli la fedeltà della città, e l’incarico governativo di redigere il Giornale di Bergamo (1850). Collezionista di opere d’arte, ne aperse una mostra presso la sua villa delle Crocette di Mozzo, visitata dalle personalità in transito per Bergamo, descrivendone il contenuto in Cento quadri della galleria Lochis, Bergamo 1834; la collezione confluì poi nella Pinacoteca Carrara. Suo erede il cugino Carlo (1843-1899) deputato della Destra, autore di cataloghi di opere d’arte e studi di storia bergamasca, anche di interesse musicale; sposò Rosa, figlia del violoncellista Alfredo Piatti (BB). La presenza di Guglielmo nel Carteggio è anzitutto legata alla pratica di riconoscimento ai Serassi di "Imperial Regia fabbrica privilegiata" (1846).
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Manetta Francesco (Bergamo 1857-1897), organista, pianista e compositore, figlio di Alessandro, cantante alla corte di Russia (Schm/sup), allievo di Serighelli (NP/1898), prese il posto di Pietro Marinelli a sant’Alessandro in Colonna (1894) (An/Clus). Risulta a fine ‘800 tra i Maestri scritturati in occasione di particolari festività, analogamente a Giovanni Previtali, Bernardino Zanetti, Vincenzo Petrali, G.Battista Rossi (SogVit/sCat/21).
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Marinelli Pietro Quirino, (Gandino? 1821 o 1822-Bergamo 1894), prese il posto di G.B.Castelli come organista a Clusone (1847-68), ove suonò anche nella banda (1850-1862), quindi a Romano Lombardo e, dal 1871 alla morte, in sant’Alessandro in Colonna, ove ebbe lo stesso contratto (1856) di Elia Moroni, che prevedeva, tra l’altro schivando sempre di suonare dei pezzi di musica profana e che ricordino i divertimenti teatrali in corso o troppo recenti; qui egli raccomandava di affidare la manutenzione a Balicco-Bossi (An/Clus); la sua attività venne continuata dal figlio don Cesare titolare in santa Caterina dal 1896 al 1921; sue musiche, un Kyrie e una Mater dolorosa, sono conservate presso la Biblioteca Comunale di Crema (Sart/com).
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Mayr G.Simone, Maestro di Cappella in santa Maria Maggiore e direttore delle Lezioni Caritatevoli di Musica. La documentazione biografica e professionale di questo Maestro è in corso di riordino e pubblicazione da parte della Biblioteca Civica e della Fondazione Donizetti. Per quanto riguarda l’organo, il suo rapporto privilegiato con i Serassi è dimostrato anzitutto dalle LO, di due delle quali è destinatario: vi si ricostruisce la collaborazione con Giuseppe II, a partire dal primo contatto avvenuto a Brusio (val Poschiavo) ove Mayr, ospite di Thomas von Bassus, potè provare l’organo serassiano della chiesa evangelica (LO), per svilupparsi nelle consulenze teoriche e pratiche dei vent’anni successivi; nei circa 30 anni dopo la morte di Giuseppe la collaborazione è ben delineata dalle quattro lettere di questo carteggio: presentazione dei Serassi in ambienti italiani importanti, come Roma e Napoli, anche tramite amici e discepoli di Mayr, come Donizetti e Grazioli; discussione di schemi tecnici organologici, che Mayr sviluppò parallelamente in bozze di pubblicazioni enciclopediche, tra cui uno studio sul Pedale; elaborazione di una biografia serassiana all’interno di un Dizionario dei musicisti bergamaschi; scambio di musiche e proposte di concerti tramite i Serassi nelle loro ‘missioni’ fuori Bergamo. E’ da ricostruire l’influenza di Mayr sulle committenze e i collaudi di organi, sia dei Serassi che dei Bossi, tramite i musicisti usciti dalla scuola delle sue Lezioni Caritatevoli, in particolare quelli formati dall’organista Gonzales docente in quella scuola; inoltre quelli che, a buon diritto o meno, vantavano di essere da lui conosciuti e raccomandati. Va ricordato che, nell’ambito dell’attività organaria in santa Maria Maggiore, Mayr mantenne un rapporto privilegiato con i Bossi.
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Petrali Giuliano, musicista cremasco, familiare di Giuseppe II Serassi come organista del Duomo di Crema (LO); chiamato dalla Fabbriceria della Basilica di Treviglio a collaudare nel 1810 l’operato di Gaspare Chiesa, rifiutò affermando di saper suonare ma di non conoscere le tecniche costruttive dell'organo. Collaudò nel 1816 il rifacimento dei Serassi (AbasTvg/Ch).
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Petrali Vincenzo Antonio (Crema 1832-Bergamo 1889), figlio di Giuliano, organista e compositore; sue opere teatrali furono eseguite ai teatri Sociale (1853) e Riccardi (1864); attivo a Cremona e Bergamo, ove fu insegnante di piano e canto, poi anche di organo, contrappunto e fuga dell’Istituto Musicale (For/BG); oltre a varie musiche per organo, scrisse Studi per l’organo moderno (71 studi in tre libri) sulle norme di registrazione proposte da G.B.Castelli (Petr/St). "Principe degli organisti" recita la lapide posta sulla sua casa in Porta Dipinta, dedicatagli dalla Società del Quartetto,
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Provaglio Luigi di Castelgoffredo (MN), proveniente da Mornico ove aveva servito tre anni, concorse all’incarico di organista della Basilica di Treviglio nel 1830 e fu preferito a vari concorrenti tra cui i bergamaschi G.Battista Mazzi Amadei e Marcello Palazzi, il mantovano Francesco Comencini e il brianzolo Giuseppe Biraghi; nel 1840 chiese un permesso per poter scrivere e battere una messa in musica per la festa secolare del Duomo di Mantova, ma il contratto prevedeva che permessi eccezionali potessero esser concessi solo per approvazione dei due corpi contribuenti, Fabbriceria e Comune; si dimise per rimpatriare; con Gerolamo Barbieri esaminò i concorrenti alla sua sostituzione scegliendo Giovanni Ferrari (AbasTvg/Pers).
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Ravasio G.Battista, un prete di questo nome fu organista titolare a Calolzio (1810-16), ove collaudò il trasporto e adattamento dell’organo Serassi 1795 nella nuova parrocchiale disegnata dall’architetto Bovara (1836; nello stesso anno collaudava anche il lavoro dei Serassi in Vercurago) (Val/Cal); nel 1822, proveniente da Pontida, fu assunto in sant’Alessandro in Colonna, alle stesse condizioni del defunto d. Cristoforo Donati; trattò poi con i Serassi per lavori all’organo della parrocchiale (1823, 1838, 1840-44, collaudo Felice Bossi); approvò il progetto Serassi per la chiesa sussidiaria di san Bernardino (1826), fu arbitro inappellabile per il prezzo dei lavori di Giacomo Serassi all’organo della cappella del Patrocinio e li collaudò (1844) (ApAlCol).
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Tasca Ottavio (Bergamo 1795-1872), nobile, poeta specie politico, antiaustriaco, "nazionale" secondo la definizione di Garibaldi; coltivò anche la musica: la moglie, Elisa Taccani, milanese, si esibiva nel canto con buona voce e i due frequentavano salotti ed accademie, come quelle della Fenice in Borgo san Leonardo nel 1829, ove il Tasca propose sue poesie; dedicò un’ode a G.B. Rubini (For/Bg, 372); tra le opere, la traduzione di un saggio di G.H. Hirscher sullo stato attuale della Chiesa e sull’esigenza di riformare i culti (ArM/1862/Ago22); dopo il 1861 si stabilì a Seriate nella villa poi Ambiveri (BB/VII) .
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BIBLIOGRAFIA
  1. An/Clus= Anesa Marino, Musica a Clusone. Bande contrappunti e organisti, Clusone, Ferrari 1998 (Dati d’archivio e biografie)
  2. ArM= "Arti e mestieri", Bergamo (anno, mese, giorno)
  3. BB= Belotti Bortolo, Storia di Bergamo e dei Bergamaschi, Bolis, Bergamo 1989, /vol., p.
  4. Cal/GSM= Calvi Gerolamo, Di Giovanni Simone Mayr, a c. PierAngelo Pelucchi, Fondazione Donizetti, Bergamo 2000, /Repertorio dei nomi.
  5. For/Bg= Forcella Pierluigi, Musica e musicisti a Bergamo: dalle origini ai contemporanei, Villa di Serio, 1992
  6. GBC/Ng= Castelli Giambattista, Norme generali sul modo di trattare l'organo moderno proposte da Giambattista Castelli : cogli esempi in musica del maestro Vincenzo Antonio Petrali, Brescia, 1981
  7. GzBg= "Gazzetta di Bergamo"/anno/n°
  8. LO= Giuseppe Serassi, Sugli organi. Lettere, Bergamo, Natali, 1816
  9. Misch/Cat= I cataloghi originali degli organi Serassi : Catalogo degli organi fabbricati da Serassi di Bergamo [1816]; G. B. Castelli: Catalogo degli organi da chiesa dei fratelli Serassi (1858), Rist. anast. con appendici postilla e indici a cura di Oscar Mischiati, Bologna, Patron, 1975
  10. Petr/St= Petrali Vincenzo Antonio, Studi per l'organo moderno, composti sulle norme proposte da G. B. Castelli da Vincenzo A. Petrali, Milano, s.d.
  11. Sart/com = Sartori Claudio, gentile comunicazione
  12. Schm/sup= Schmidl C., Dizionario universale dei musicisti, Milano, Ricordi, supplemento 1938
  13. Sog/Urg= Soglian Pier Maria, Terra d’Urgnano, Amministrazione Comunale di Urgnano, 1980
  14. SogVit/sCat= Soglian P.M., Vitali Mario, Organi ed organisti nel borgo santa Caterina, Parr. di santa Caterina, Bergamo 1984 (con indice dei documenti consultati in archivio parrocchiale, relativi al m° Michele Vitali ed agli organi, organisti e musicisti nelle attività ordinarie e nelle festività delle chiese Parrocchiale, Santuario e san Tomaso)
  15. Val/Cal= Valsecchi Mario, L’organo Serassi 1795, Balbiani Vegezzi Bossi 1933, in La chiesa arcipresbiterale di san Martino vescovo in Calolziocorte. Storia, arte, restauri, Parrocchia di Calolziocorte, 2000, pp. 253, ss. (con edizione di documenti)
  16. VGand 1980/8= "La Val Gandino" anno LXVII n.8, Agosto 1980, n. speciale L’organo e gli organisti della Basilica di s.Maria Assunta in Gandino, a c. di d. Francesco Ghilardi (con edizione di documenti, regesti e biografie di organisti)
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DOCUMENTI
  1. AbasTvg/Ch = Archivio della Basilica prepositurale di s.Maria Assunta e san Martino di Treviglio, serie Chiese e luoghi sacri, cart. 2 fss. 4 e 5 (atti 1807-10, Gaspare Chiesa; 1812-16 Serassi; 1818 Bossi; 1877-1890 Parietti, Locatelli, Bernasconi, Cavalli)
  2. AbasTvg/Pers = Archivio della Basilica prepositurale di s.Maria Assunta e san Martino di Treviglio, serie Personale, ct.3 "Maestro organista XVIII-1945" (atti 1826-30, Luigi Maldura; 1829-30-41 concorso e carriera Luigi Provaglio; 1841-76 id. Giovanni Ferrari; 1876-78 id. Giuseppe Ferraboschi, ecc.)
  3. ApPign/Pers = Archivio Parocchiale sant’Alessandro della Croce, borgo Pignolo, faldone "Personale", antecedente l’ultimo riordino
  4. ApAlCol = Archivio parrocchiale sant’Alessandro in Colonna, cartella ‘0rgano’ (contiene due fascicoli, uno per la Parrocchiale, 1807-1897, 144 docc., regesto 18.5.1981 di Mario Vitali per l’Archivio Organi Antichi di Italia Nostra, copia allegata, più gli atti dei lavori recenti; l’altro riguarda gli organi delle chiese sussidiarie: san Lazzaro(1821-47), Cappella del Patrocinio(1814-92), san Rocco in Broseta(1835-57), san G.Battista di Campagnola(1822-28), Madonna del Giglio(1836), san Bernardino(1808-58) (gli estremi cronologici qui indicati si limitano alla parte visitata per questo lavoro). Dati relativi agli organisti parrocchiali Marinelli e Manetta tratti da quest’archivio sono stati editi in An/Clus.
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