Venezia, 21 agosto 1512, ind. XV, a f. 18r.
Lettere ducali di Leonardo Loredan al Provveditore di Bergamo Bartolomeo da Mosto o suo successore.
Messi del Piano hanno richiesto il rifacimento dell'estimo, perché ritengono di essere aggravati più di altri del territorio. Venezia risponde che il presente non è tempo per un estimo, e che quando le cose si saranno calmate si farà quanto necessario per dare loro soddisfazione. Veda intanto il Provveditore che si agisca equamente nella ripartizione dei gravami.
Lettere presentate il 1° settembre da un rappresentante della Pianura, che ne chiede l'esecuzione.
Dal campo presso Brescia, 13 settembre 1512 a f. 18r
Lettere dei Provveditori Generali al Provveditore di Bergamo Bartolomeo da Mosto.
Rappresentanti della città e delle comunità di Romano e Martinengo si sono presentati ed hanno discusso circa le spese da fare per l'esercito. I Provveditori hanno deciso che il Da Mosto debba far fare restituzione delle biade, denari ed altro che quelli di Martinengo e Romano hanno dato, e che quanto essi hanno fornito oltre la rata loro debba essere compenzato da Bergamo, o viceversa, "come el dover recercha". Intendendo alloggiamento di guastatori, trasporti, pane, vino ed ogni altra angheria o spese per l'esercito.
Lettere presentate il 20 settembre 1512 da rappresentanti di Romano e Martinengo, i quali ne domandano l'esecuzione.
Dal campo presso Desenzano, 15 novembre 1512 a f. 18r
Lettere dei Provveditori Generali a Bartolomeo da Mosto, Provveditore di Bergamo.
Con riferimento a precedenti lettere circa la contribuzione delle spese fatte agli stradiotti inviati a Bergamo ed altre angherie si ordina che tali spese fatte o da fare siano distribuite tra tutto il territorio, sia delle Valli come della Pianura, a seconde del carato del rispettivo estimo.
Segue, in data 18 novembre 1512 un'ingiunzione (probabilmente del da Mosto) a G. Pietro Benaglio, Deputato agli alloggiamenti, di far eseguire quest'ordine. E ciò anche a richiesta di un rappresentante della Pianura.