MIA, 1256
Regesto delle terminazioni del Consiglio della MIA per l’anno 1512

/ 192v / 1° gennaio 1512. In loco consilii.
Margherita q. Bernardini filii magistri Raymondi de Sancto Gallo, nubile, chiede un legato di L. 10 imp. sul lascito di mastro Guarisco de Sancto Gallo.

5 gennaio 1512. Sono presenti il patrono Bartolomeus de Adraria, il ministro Girardo dela Sale, il tesoriere Sabatino e 9 presidenti.
Si incaricano il patrono e Castello Benaglio a presentare le lettere papali ottenute in forma di scomunica per i beni, diritti e scritture del consorzio della Misericordia e della fabbrica della chiesa di s. Maria asportati o esistenti presso chiunque. / 193r /
Item, si incaricano Ioseph de Baniatis che deve recarsi in valle di s. Martino a riscuotere certi fitti.
Item, si incaricano Iacobo Gargani, Ioseph Baniati ed il tesoriere per uno strumento di compra-vendita o locazione, in relazione ad una casa lasciata in eredità alla MIA e per investire un altro terreno.
Item, si incarica il conte Antonio Calepio ad assumere informazioni in merito ad una controversia su una partita di grano ceduta ad un prezzo troppo alto.
Item, si concede un prestito a due figli di un notaio che studiano a Pavia e che ne hanno bisogno in quanto appartenenti a famiglia numerosa. / 193v /
Item, si concede un credito ad un fittavolo della MIA in Grumello per spese da lui fatte per sistemare un portico ed una stalla.
Item, vista la necessità di riunire la Bina per l’anno venturo, si convoca il consiglio per il 18 gennaio al fine di votare il nuovo consiglio.
Item, vi è una controversia tra il consorzio della MIA ed un certo Ciprio in merito a diritti d’acqua per un mulino di Spirano. Si prendono provvedimenti per una soluzione pacifica della questione.

/ 194r / 8 gennaio 1512 nel luogo del consiglio, cui sono presenti il patrono, il ministro, il tesoriere generale e 10 presidenti.
Si delibera di donare 2 testoni a Recuperato da Mozzo per pagare la nutrice di un suo figliolo lattante.
Item, si espone la necessità delle monache di s. Maria di Rosate, le quali ricevono poco vino. Si delibera di dare loro fino ad 8 brente al mese, compreso il vino già assegnato. Così si delibera 10 a 3.
Item, si incaricano Ieronimo de Salvaneis e Iacobo Gargani per indagare in merito ad una perdita d’acqua.
Item, si incaricano Iacobo Gargani ed il tesoriere a verificare i conti per il servizio prestato da un tale Pezino, che asserisce di aver servito in qualità di famiglio a Mozzo. Si componga la questione con l’interessato.

/ 194v / 12 gennaio 1512 nel luogo solito. Si registrano i nomi dei parttecipanti e poi vi è uno spazio vuoto. Al foglio seguente / 195r / si incarica il tesoriere Sabatino a rilasciare ricevuta di L. 150 a Martino e fratelli Zambelli di Villa di Serio.
Item, in esecuzione della regola, si estraggono per le elemosine dell’ebdomada in corso Iacobo Gargani, Ioseph Baniati e Gerolamo Salvagni, i quali si incaricheranno delle elemosine con il ministro.
16 gennaio 1512, nel luogo solito, presenti il patrono, il ministro, il tesoriere e 9 presidenti.
Eleggono G. Filippo da Mozzo ed il tesoriere per effettuare certe transazioni di denaro e per vendere un terreno, con ampia facoltà.
Item, considerando che Scipione Suardi (?) e Castello Benaglio hanno sostenuto molte spese a Milano, dove sono stati per 24 giorni per una vertenza tra la MIA e G. David da Brembate, si propone di dare a ciascuno di loro 4 marcelli per ogni giorno in cui sono rimasti assenti dalla città, oltre alle spese di cibo e bevanda. Parte approvata con 11 voti. / 195v /
Si eleggono G. Filippo da Mozzo ed il tesoriere insieme per emettere una ricevuta a Troilo Agosti.

/196r / 18 gennaio 1512, nel luogo solito, alla presenza del patrono, del ministro e di 11 presidenti.
In base alla regola della Mia, in vista di quanto accade, si propone di aumentare l’elemosina a ciascuno dei poveri, in modo tale che, computate le elemosine che già si danno, ogni povero riceva 8 quarte di farina ogni lunedì e giovedì. La proposta passa con 13 voti.
Item, in esecuzione della regola della MIA, tutti i presenti sono ammoniti ad essere presenti nel giorni di giovedì e venerdì prossimi per il rinnovo del consiglio.
Item, in esecuzione di una precedente parte per cui ogni anno in gennaio si debbano votare tutti i salariati del consorzio della MIA, si procede al ballottaggio. Vengono eletti G. Antonio Agazzi, Ioseph Borelli e Gerolamo Zilioli, i quali vengono votati all’unanimità, così come il patrono, il ministro ed i presidenti riferiscono al notaio rogante.
Item, appreso di scandali commessi da certi cantori, si propone che costoro siano cassati e non siano pagati e tutti siano ridotti al salario di L.70 e d. 7 all’anno, salvo il prete Castello, che sarà pagato L. 80 all’anno come direttore. La proposta passa all’unanimità.

/ 196v / 19 gennaio 1512, nel solito luogo del consiglio. Partecipano il patrono, il ministro, il tesoriere e 8 presidenti.
Si incaricano Iacobo Gargani ed il tesoriere Sabatino ad assumere informazioni sul tempo durante il quale Pecino da Sarnico ha servito come famiglio ed a fissare il suo salario.
Item, si nominano gli stessi a vedere se Giovanna, pedissequa di Giovanna de Benaliis, residente nelle case del consorzio, abbia diritto ad un salario per i suoi servigi. I nominati riferiscono che Giovanna è stata sollecita ed obbediente a servizio del consorzio. Si stabilisce per lei un salario di L. 4 e s. 10 all’anno, a beneplacito.
Item, si incaricano Giacomo Gargani e Fedrigino del Zoppo a fare il rendiconto con Lombardo Colombi.
Item, Castello Benaglio e Bernardino Rota per il rendiconto con il fittavolo Giovanni Zanchi.
Item, Castello e Fedrigino per il rendiconto con G. Andrea Agazzi.
Item si estraggono Castello Benaglio, Fedrigino del Zoppo e Bernardino Rota alle elemosine, insieme con il ministro.

/ 197r / 22 gennaio 1512, nel luogo del consiglio al quale partecipano il ministro, il tesoriere e 12 presidenti.
In ossequio alla regola del consorzio che prescrive ogni anno a gennaio l’elezione del patrono, ministro, presidenti e tesoriere per l’anno prossimo; essendo giunto il tempo; celebrata la messa dello Spirito Santo e fatta la convocazione per la data odierna; si elegge il prete Tonino de Bongis, canonico, come patrono, per un anno a partire dalla prima domenica di Quaresima.
Item, si viene all’elezione del ministro e si decide se si debba o no confermare il ministro in carica. I presidenti, in assenza dell’interessato, lo confermano anche per il prossimo anno, nei medesimi termini, come i presenti riferiscono al notaio rogante. Al quale si ordina di scrivere il ballottaggio e la conferma avvenuta.
Item, si confermano il conte Antonio Calepio, Iacobo Gargani e Ioseph Baniati in presidenti per l’anno prossimo.
Item, si elegge Gerolamo Agosti in tesoriere per il prossimo anno.
Item, si elegge Mazolo q. Giovanni da Mozzo in presidente per il Borgo Canale per il prossimo anno.

/ 197v / 23 gennaio 1512, nel luogo medesimo, in presenza del ministro Girardo dela Sale e dei presidenti Castello Benaglio, Testino Colleoni, Fedrigino del Zoppo, Alvise de Preposulo, Antonio Calepio, Iacobo Gargani, Ioseph Baniati, Bernardino Rota, Bernardino Borelli, Gerolamo Salvagni. Giovan Filippo da Mozzo arriva dopo la prima deliberazione.
Il prete Passino Rota chiede che il consiglio gli fornisca il panno per un mantello, essendo egli estremamente povero. Si propone di dargli un ducato per comprare il panno e la proposta viene approvata con 11 voti.
Item, il consiglio viene convocato per il prossimo martedì.
Item, si eleggono G. Filippo da Mozzo e Bernardino Bonelli per recuparare la casa dove abitano Tomassino e fratelli da San Gallo.

Nel consiglio predetto del 22 gennaio 1512 si eleggono il ministro G Filippo ed il conte Antonio Calepio a trattare su certi diritti d’acqua.
Item, si approva una proposta per comprare una certa quantità di (?) che parrà adeguata al detto G. Filippo dall’Ospedale grande.
Item, nel medesino consiglio, in esecuzione di una parte, si eleggono dieci salariati con diverse mansioni in diversi luoghi, i quali tutti / 198r / vengono confermati per il prossimo anno.

27 gennaio 1512 nel solito luogo, in presenza del patrono, ministro e 12 presidenti. Il patrono abbandona la seduta durante le votazioni dei presidenti.
Si decide di fare un mandato al patrono per spese da lui fatte nell’acquisto di panno per (?) dela Crota aromatario, a nome del consorzio, amore dei.
Item, si decide di fare una bolletta d s. 18 a Iacobo Gargani per spese da lui fatte nell’acquisto di legna ed altre cose a favore del magnifico olim potestà, che sta nel monastero di Rosate.
Item, in esecuzione della regola per l’elezione del nuovo consiglio, a seguito di uno scrutinio nel corso del quale molti vengono proposti e votati, si eleggono i seguenti che hanno ricevuto il massimo numero di voti. Per la città, Leonardo de (?), Marco Antonio Grumelli, Alberto del Zoppo, Alessandro Avogadri, G.Francesco da Crema., Federico de Vertua. Per il borgo di s.Antonio, Sebastiano de (?) e Iacobo de Augustis. Per il borgo di s. Leonardo, Galeaz de Bonelis.

/ 198v / 29 gennaio 1512 nel luogo solito, alla presenza del patrono Bartolomeo de Aderaria, del ministro, del tesoriere Sabatino e di 8 presidenti.
Si eleggono Castello Benaglio e Iacobo Gargani a fare una ricevuta a G. Barberio da Prezate per il fitto della casa dell’albergo dell’Angelo, ed a rinnovare l’affittanza.
Item, si incaricano Fedrigino del Zoppo, Iacobo Gargani e Sabatino a distribuire la cera benedetta nella festa della Purificazione della Vergine prossima futura.
Item, si stabilisce un’elemosina di s. 15 a Lucio da Calepio.
Item, si incarica il conte Antonio Calepio a fare il rendiconto con G. Agostino dela Ture per il debito di un fitto.

/ 199r / 16 febbraio 1512 nel luogo solito, in presenza del patrono, ministro, tesoriere e di 8 presidenti.
Stabiliscono di dare s. 20 imp. per un mese a Giovanni de Bosarelis, finiti i 5 mesi iniziati il 9 ottobre scorso, per mettere a balia un suo figliolo.

/ 199v / 26 febbraio 1512, nella camera cubicolare del patrono, alla presenza dello stesso, del tesoriere e di 9 presidenti. Lunga terminazione riguardante la richiesta di fideiussione di 100 scudi d’oro da parte del consorzio, a favore di Iacobo Salveti da Gandellino e Zovanantonio da Gandellino, malgesi, il cui bestiame era stato preso da certi stipendiari e condotto a Cassano. E ciò al fine di poter redimere il bestiame. Con tutte le cautele del caso. / 200r /
Item, si decide un aiuto a Comino detto Papa da Comunnuovo, colono del consorzio della MIA, per 17 scudi d’oro, affinché possa redimere 3 bovi che gli sono stati sottratti “tempore belli”. Con tutte le cautele giuridiche del caso.
Item, G. Filippo da Mozzo designa il prete Antonio da Lallio come precettore del consorzio perché insegni a Germaxio di Francesco Federici, scolaro del consorzio.

1° marzo 1512, nella camera del consiglio in presenza del ministro e di nove presidenti.
In passato il tesoriere Sabatino aveva comprato 80 some e 3 sestari di segale da Maffeo da Vermiglio abitante a Cassano a L. 10 imp., iniziando i pagamenti dal 1° maggio prossimo. Erano sorti problemi con il pagamento del debito. Ora il consorzio decide di considerare Sabatino indenne ed illeso dal suo obbligo.

/ 200v / 3 marzo 1512, in presenza del ministro, del tesoriere e di 11 presidenti.
Si delibera di dare a Margherita, orfana di Bernerdino di mastro Raimondo da san Gallo, nubile, L. 10 imp., in esecuzione di un legato di mastro Guarisco da San Gallo.
Item, volendo supplire al numero di presidenti che mancano, esaminate e votate diverse persone, restano eletti i sottoscritti che hanno avuto il maggior numero di voti: Paolo Benaglio, dottore, Nicolò de Avinatri, Galeaz Bonelli.
Item, si elegge Bernardino Muleri in tesoriere del consorzio.

/ 201r / 7 marzo 1512, nel luogo del consiglio del consorzio e della fabbrica di s. Maria Maggiore di Bergamo. Presenti: il patrono Tonino de Bongis, il ministro Girardo dela Sale, il tesoriere Bernardino Muleri ed i presidenti Paolo Benaglio, Alberto del Zoppo, Alessandro Avogadri, Antonio Calepio, Iacobo Gargani, Sebastiano de Vitibus, Galeaz Bonelli, Nicolò Avinatri, Iacobo Agosti, Mazolo da Mozzo.
Si eleggono il patrono, Paolo Benaglio ed Alberto del Zoppo al governo e conduzione della chiesa di s. Maria Maggiore.
Item, si eleggono Iacobo Gargani e Galeaz Bonelli per la caneva, ed a riferire in consiglio.
Item, si eleggono Alberto del Zoppo, Nicolò Avinatri e Mazolo da Mozzo per il rendiconto con Sabatino Sabatini, tesoriere per il precedente anno.
Item, si eleggono Alessandro Avogadri, Iacobo Gargani e Sebastiano de Vitibus a censire i poveri della città e di Borgo s. Lorenzo.
Item, Sebastiano de Vitibus, Galeaz Bonelli e Iacobo Agosti a descrivere i poveri di Borgo s. Leonardo.
Item, Antonio Calepio, Nicolò Avinatri, Federico de Vertua e Bernardino Muleri a censire i poveri dei Borghi s. Antonio e Pignolo.
Item, Ioseph Baniati e Mazolo da Mozzo per i poveri di Borgo Canale.
Item, si decide di bandire la vendita di un bosco del consorzio a Mozzo, insieme con un altro terreno. / 201v /
Item, si eleggono Alberto del Zoppo e Nicolò Avinatri e sollecitare con il tesoriere il sale e (?) che toccano al consorzio.
Item, si decide di bonificare al tesoriere dell’anno passato s. 23 per spese sostenute durante un viaggio a Cassano a nome del consorzio per recuperare il bestiame di Iacobo Salveti e Giovanni da Gandellino, malghesi del consorzio, come nella terminazione del 26 febbraio scorso.

8 marzo 1512, nel solito luogo. Presenti il patrono, il ministro, il tesoriere e 9 presidenti.
Si decide di dare a Iacobo Zamboni da Valote, abitante a Stezzano, mezzo carro di fieno a Comunnuovo, amore dei.
Item, si estraggono per l’ebdomada presente le seguenti persone alle elemosine, insieme con il ministro: Alberto del Zoppo, Antonio Calepio, Mazolo da Mozzo.

/ 202r / 9 marzo 1512 nel luogo solito. Presenti il patrono, il ministro, il tesoriere e 11 presidenti.
Si eleggono Alberto del Zoppo, Iacobo Gargani ed Antonio Calepio al rendiconto con Martino de Gozis, già responsabile delle biade del consorzio.
Item, si eleggono Nicolò Avinatri ed il tesoriere Bernardino Muleri al resoconto con Antonio Calepio, responsabile delle biade del consorzio.
Item, si eleggono Alessandro Avogadri e Iacobo Agosti a ricevere la vendita di un terreno da Boneto da Spirano, trattato da Fedrigino del Zoppo e Bernardino de Benalis, già presidenti.
Item, si decide che ogni consigliere possa dispensare ai poveri di Cristo una soma di legna per ciascuno, salvo che i deputati per i borghi possano dispensare fino a 10 sestari della legna predetta.
Item, per osservanza della solennità della Pasqua si decide di raddoppiare le elemosine di farina fino ad una quarta, amore dei.

/ 202v / 12 marzo 1512 nel luogo solito. Presenti: il patrono, ministro, tesoriere e 9 presidenti.
Udita Margherita, vedova di Franco de (?), usufruttuaria dei beni del defunto, la quale intende donare l’usufrutto ed i beni lasciatile dal marito al consorzio, si eleggono il patrono Tonino, il ministro Girardo ed il presidente Alessandro Avogadri ad interessarsi di questa donazione. Si chiede anche al notaio rogante di reperire lo strumento di convenzione tra Margherita ed un suo nipote, rogato dal notaio Marco de Rogeris da Poscante per riferire in merito.
Item, si eleggono Iacobo Gargani e Iacobo Agosti a sollecitare le proprietà di Coloniola.
Item, si eleggono per le proprietà di Comunnuovo Antonio Calepio e Sebastiano de Vitibus, che abbiano cura delle proprietà e facciano i rendiconti con i contadini.
Item, lo stesso a Galeaz Bonelli e Nicolò Avinatri per le proprietà di Spirano.
Item, lo stesso a Mazolo da Mozzo e Bernardino Muleri per le proprietà di Fara.
Item, si eleggono Alberto del Zoppo e Iacobo Gargani a consultarsi circa (?) del fu Bartolomeo de Piligrinis, ed a riferire.
Item, si eleggono Iacobo Gargani e Galeaz Bonelli a comprare tutte le biade necessarie al consorzio, con ampia facoltà.

/ 203r / 18 marzo 1512 nel luogo solito, alla presenza del patrono, ministro, tesoriere e di 12 presidenti.
Si eleggono il patrono, il ministro ed Alberto del Zoppo a sollecitare un termine contro G. David da Brembate e a provvedere quanto necessario.
Item, si eleggono il ministro, Alberto del Zoppo e Antonio Calepio “ad faciendum liquidum melioramenta domorum et solutionis m. d. Francisci de Suardis camerarii (?) in loco de Nona (?), de quibus dixit et promisit velle datum facere et venditionem prefato consortio”.
Item, decidono di dare ai poveri di Verdello maggiore 4 sestari di (?), 4 di melica e 2 di legumi, amore dei.
Item, decidono di dare ai poveri di Seriate reclusi per la peste e fino a quando saranno liberati 2 sestari di mistura e 2 di melica ogni lunedì ed ogni giovedì.
Item, ai poveri di Ciserano 2 sestari di mistura e 2 di melica.
Item, nominano Iacobo de Augustis e Bernardino Muleri al rendiconto con Baldesar de Bolis, già notaio del consorzio.

/ 203v / 19 marzo 1512 nel solito luogo. Presenti il patrono, il ministro, il tesoriere e 10 presidenti.
Il ministro propone che, data la condizione dei tempi presenti e la povertà della figlia del fu Lorenzo de Bongis, nonché della moglie e figli di G. Andrea de Bongis, si diano 2 some di frumento e 1 di mistura all’anno, a beneplacito et amore dei. Approvata all’unanimità.
Item, decidono di dare al comune, uomini e vicini di Comunnuovo 5 scudi d’oro per la parte spettante al consorzio del pagamento di una taglia che essi avevano versato a Francesco de Balsemo. E ciò per tutto quanto spetta al consorzio. Parte approvata con otto voti.
Item, si decide di dare ai poveri di Almenno otto sestari di mistura.
Item, si decide di fare una bolletta al prete Bartolomeo de Aderaria, già patrono, per 8 testoni che egli aveva dato a Francescode Fedricis notaio dell’Ospedale grande di Bergamo, a nome del consorzio, da spendere nella causa di G. Davis da Brembate.

/ 204r / 26 marzo 1512 nel solito luogo, alla presenza del patrono, ministro, tesoriere e nove presidenti.
Nonostante la decisione del 19 u. s. sul pagamento di 5 scudi per la taglia di Comunnuovo, Francesco de Balsemo, ha saputo che vi era stato un accordo tra il consorzio e gli abitanti a che il consorzio pagasse la sua quota; si elegge Antonio Calepio ad accordarsi con gli abitanti circa la somma dovuta. Una nota dello stesso giorno precisa che Antonio ha concordato la somma in 10 scudi, compresi i 5 già versati. Si fa una bolletta di pagamento in tal senso.

/ 204v / 29 marzo 1512 nel medesimo luogo, in presenza del patrono, ministro, tesoriere e nove consiglieri presidenti.
Si elegge all’unanimità G. Paolo q. Ieronimi de Ziliolis in chierico della chiesa di s. Maria, con salario e condizioni come per gli altri chierici, a beneplacito.
Item, si decide di dare a Bernardino dela Sale i cui beni sono andati a fuoco (?) due mila, oppure il loro valore, dei amore.
Item si propone di donare a Roberto de Robertis, che celebra la sua prima messa, L. 14 imp. amore dei, perché si compri un mantello, in considerazione delle sue benemerenze. Si approva all’unanimità.
Item, si decide di sborsare i 100 scudi d’oro a favore di Galeaz de Vertua, a nome del consorzio, in relazione alla fideiussione per Zovanardo e Iacomo da Gandellino, malghesi, per Giovanni dela Ture, luogotenente di Bergamo, purché egli restituisca al consorzio il mandato fattogli da Sabatino, già tesoriere del consorzio. Giovanardo e Iacobo acconsentono al pagamento e promettono di rilevare il consorzio ed i suoi beni indenni ed illesi nei confronti di Galeaz.

/ 205r / 30 marzo 1512 nel luogo solito, presenti il patrono, il ministro, il tesoriere ed 11 consiglieri.
Ioseph Baniati propone l’elezione di un notaio al posto di Gerolamo Zilioli ora defunto, con il salario del notaio morto. Parte votata con nove voti.
Item, si elegge il notaio Gerolamo da San Pellegrino, che ha ricevuto il massimo dei voti, con salario di L. 12 imp. al mese, a beneplacito, nei modi e forme come per lo Zilioli. Il nuovo notaio prese servizio il 1° aprile.
Item, lo stesso Ioseph Baniati propone che, nonostante la precedente decisione di eleggere due cancellieri, se ne elegga uno solo. Parte presa 10 su 14.
Item, si decide di affittare il possedimento di Osio inferiore per nove anni a partire da san Martino prossimo. Si faccia il bando nei luoghi soliti, secondo gli ordini del consorzio.
Item, si elegge mastro Martino q. mastro Giovanni de (?) in responsabile delle biade e della legna per il consorzio, e che abbia cura della casa e dei famigli del consorzio in sostituzione del conte Antonio Calepio, con il salario che sarà stabilito dal consiglio e con patti e condizioni come per Antonio, ed altri patti che il consiglio detterà, ad beneplacitum.

/ 205v / 3 aprile 1512 nel capitolo della chiesa e convento si san Domenico. Testimoni Pompeo q. Antonio da Mozzo, G. Andrea q. il dotor Santo de Lulmo, a ciò specialmente designati.
In presenza di frate Sisto de Cumis, priore del monastero di san Domenico in Bergamo, del ministro Girardo dela Sale e di Iacopo Borella, rappresentante di Trussardo Calepio, giudice del Collegio dei Giudici di Bergamo e console di giustizia.
Si costituisce Vincenzo di G. Antonio Pesenti che dichiara di essere uno studente di belle lettere e grammatica nella scuola del prete Marco de Valotis. Egli desidererebbe vivere “de lucro scientie” ma non ha modo di mantenersi agli studi, essendo gravato da famiglia numerosa. Con la massima riverenza egli supplica quindi che gli venga conferito un legato di L. 18 all’anno per scolari di buona indole che vogliano applicarsi nella grammatrica e diritto canonico. Vincenzo viene esaminato in grammatica da Marco rettore delle scuole ed in esecuzione del testamento di mastro Iacobo de Epibus (?) de Lemine gli si assegnano le L. 18 per cinque anni, in luogo di Nicolò di Amorlotto da Mozzo, che è entrato nel monastero di Santo Spirito di Bergamo; alle condizioni come nel testamento di mastro Iacobo.

/ 206r / 21 aprile 1512 nella cappella Colleoni di Bergamo. Presenti il patrono, il ministro e 11 presidenti.
Il ministro ordina di emettere mandato di un testone a Ludovico de Suardis infermo, amore dei.
Item, il prete Francesco q. ser Zinino de Maffeis chiede che si esegua quanto contenuto in un documento che viene letto a chiara intelligenza di tutti, come in atti rogati da Ioseph Borelli, notaio del consorzio, in presenza dei testimoni Gerolamo de Gratarolis, G. Andrea Agazzi, Gerolamo da San Pellegrino notaio e Andriolo Tiraboschi. Nessuna spiegazione sul contenuto dell’atto.

/ 206v / 26 aprile 1512, nelle case del consorzio a Bergamo. Presenti il patrono, il ministro e 11 presidenti.
Paolo Benaglio propone che si votino il prete Lorenzo Maffeis, il prete Francesco q. ser Zinino de Maffeis ed il prete Bernardino Maffeis per celebrare messa nella chiesa di s. Maria di Rosate all’altare di s. Chiara, in esecuzione di un testamento e donazione del q. Antonio de Maffeis. Si leggono il testamento e la donazione del q. Antonio e si vota.
Item, viene eletto il prete Lorenzo de Maffeis in cappellano a celebrare una messa quotidiana preso l’altare di s. Chiara predetto, con modi e condizioni come nella dotazione.

/ 207r / 4 maggio 1512 nel luogo solito. Presenti il patrono, il ministro e 10 consiglieri.
Il consiglio elegge il patrono ed il ministro a trattare una composizione con G. David de Brembate per la lite in corso con il consorzio, se una composizione si può ottenere tra consorzio, David ed i frati di s. Domenico e l’Ospedale grande, consoci del predetto consorzio. Riferiscano in consiglio.
Item, il ministro propone di decidere se si debbano o no dare L. 40 a Scipione Suardi per il suo salario del tempo in cui fu occupato a Milano per il consorzio. Su 12 votanti 7 sono contrari e la parte non passa.
Item, il patrono ed i presidenti, in vista di una promessa fatta in passato al ministro Girardo dela Sale, su sua richiesta, che gli fosse concesso di irrigare gratis certi terreni, a patto di donare ogni anno alla chiesa di s. Maria Maggiore una libretta di candele di cera lavorata. Si ratifica.
Item, eleggono il conte Antonio Calepio, Sebastiano de Vitibus e Iacobo Agosti a trattare un affare di pagamenti con i Cabrini ed ora con i Ceresoli, ed a riferire in consiglio.
Item, eleggono Alessandro Avogadri, Iacobo Gargani e Ioseph Baniati a rivedere la ricevuta delle spese fatte da G. Antonio Agazzi e Gerolamo da San Pellegrino a nome del consorzio, al tempo della peste, ed a liquidare le spese.

/ 208r / 6 maggio 1512 nel convento di s. Francesco di Bergamo, alla presenza del patrono, del ministro e di 10 consiglieri.
Si eleggono Antonio Calepio e Iacobo Gargani a vendere una stalla, a certe condizioni.
Item, si faccia bolletta per una e (?) uno di pane di mistura, secondo la loro limitazione ad Anna e (?) q. Nocenti de Vicentia.
Item, si eleggono i deputati della chiesa ai rendiconti con il chierico Antonio de Vegis per il salario che egli deve avere dal consorzio.
Item, si decide che i chierici della chiesa vengano a prendere il loro salario di granaglie ogni tre mesi, altrimenti si intenderà che gli è stato già consegnato.
Item, si eleggono i sottoscritti in fattori e sotto-fattori del consorzio nei seguenti luoghi:
Nicolò de Marello a Bonate
Nicolò Pesenti alla Nona (?)
Evangelista de Rivola a Fara
Bonaventura de Scanzo a Comunnuovo
Bartolomeo de Gariboldis a Spirano
Alessandro de Frigeris a Colognola. / 208v bianca /

/209r / 13 maggio nel convento di s. Francesco, alla presenza del patrono, ministro e nove presidenti.
Si elegge Nicolò de Avinatris per ricevere il denaro necessario a pagare Maffeo da Cassano per la segale già comprata del tesoriere Sabatino a nome del consorzio, e per promettere allo stesso Maffeo di dargli il resto, a nome della MIA.
Item, si elegge Iacobo Gargani ad amministrare la chiesa al posto di Paolo Benaglio, assente, fino a quando durerà la sua assenza.
Item, si decide di dare amore dei a G. Maria de (?) due pani di frumento al giorno per il prossimo mese.
Item, si decide di dare al comune ed uomini di Presezzo una soma di melica, amore dei.

/ 209v / 3 giugno 1512, in casa del fu Antonio de Maffeis ed ora di proprietà del consorzio, suo erede, sopra una lobbia di detta casa. Alla presenza del patrono, ministro e di 10 presidenti.
Si decide di dare tre camicie, una per ciascuno a Maffeo da Stezzano, stulto, Leonardo Todeschi e Francesco detto Pogiomo da Mozzo.
Item, vi era stata una lite tra i cappellani della chiesa di s. Maria, da una parte, ed il consiglio della MIA, dall’altra, perché alcuni cappellani erano stati reclusi per sospetto di peste e non avevano quindi potuto celebrare i divini uffici. Nonostante ciò, volevano essere pagati, insieme con le persone che li avevano sostituiti. Si era proposto in data 31 ottobre 1509 che se qualcuno dei cappellani fosse stato assente e non avesse potuto celebrare, toccasse a loro sul proprio salario di pagare i sostituti, / 210r / i quali non potevano peraltro officiare senza speciale permesso dei deputati alla chiesa. Così si vota e si approva 11 a 12.

/ 210v / 14 giougno 1512, nella casa del defunto leguleio Antonio de Maffeis, alla presenza del ministro, del tesoriere e di otto presidenti.
Si decide di dare a Bernardino Bolano, veneto, 12 marcelli, dei amore, per recarsi a Venezia.
Item, si decide di bandire l’affittanza dei possedimenti della MIA ad Osio di sotto, per nove anni, secondo le regole del consorzio, con i patti concordati tra Galeaz de Bonellis e Ioseph Baniati, a ciò deputati. E ciò entro la prossima domenica 20, da attribuire al miglior offerente.

21 giugno 1512, nel medesimo luogo, presenti il ministro e 10 presidenti.
Si eleggono Alberto del Zoppo ed il tesoriere Bernardino de Muleris ad approfondire le condizioni di uno scambio con il prete Bernardino de (?), rettore della chiesa di Fara, in merito a certi terreni del beneficio di quella chiesa con il consorzio.
Item, si faccia il bando per affittare le proprietà di Locate, al che si deputano Ioseph de Baniatis, Galeaz de Bonelis e Nicolò Avinatri. / 211r /
Item, si estraggono alle elemosine extra consilium per l’ebdomada presenta Paolo Benaglio, il conte Antonio Calepio ed Alberto del Zoppo.

24 giugno 1512, alla presenza del ministro e di otto consiglieri.
Si eleggono Iacobo Gargani e Nicolò Avinatri ai rendiconti con Agostino de Gavassis per biade e panni acquistati dal consorzio al tempo della peste.
Item, si decide di attribuire a Sebastiano de Sonzonio 45 pani per ogni ebdomada.

/ 211v / 25 giugno 1512 nella casa del fu Antonio Maffei, alla presenza del ministro, tesoriere e 12 presidenti.
Proposte e votate diverse persone in qualità di responsabili del vino del consorzio, risulta vincente su tutti Donadino de Salvinis da Calepio. Egli viene quindi eletto alla carica con il medesimo salario attribuito a Cristoforo Gazoli da Mozzo e con le condizioni che si applicavano a Betino de Ravizis, riservate al consorzio le fecce e la gropola. A partire dal prossimo 1° luglio.

28 giugno 1512, alla presenza del ministro e di 10 presidenti.
Si designa Alberto del Zoppo a fare i rendiconti con Iacobo de Barilis, fittavolo del consorzio.
Item, si elegge Galeaz Bonelli ai rendiconti con Tomaso de Cremona ed a trattare con lui. / 212r /
Si elegge Ioseph Baniati a riparare la casa di Mozzo di ragione già di Paolo Benaglio ed ora della MIA, che minaccia di rovinare.
Item, si eleggono Nicolò Avinatri e Bernardino Muleri a fare il rendiconto con Tomasino e fratelli da Sangallo, tanto per il pane cotto per il consorzio, come per la farina da loro acquistata a nome del consorzio.
Item, si elegge il chierico Leonardo di Armano de Bongis in chierico di s. Maria, con il salario degli altri chierici, purché egli serva con continuità nella chiesa, obbedisca al priore e faccia quanto deve, a partire dal 1° luglio prossimo.
Item, in osservanza della regola si estraggono alle elemosine, insieme con il ministro, per l’ebdomada presente Ioseph Baniati, Galeaz Bonelli e Ioacobo Agosti.

8 luglio 1512, in presenza del ministro, del tesoriere e di 10 presidenti.
Si decide di dare a G. Maria de (?) due pani di frumento al giorno per un mese.
Item, si propone che il ministro, in considerazione della povertà di Tomasino de Ravizis, gli dia tre pani al giorno. Proposta approvata 11 su 12.
Item, si decide di dare a mastro Andrea de Marchesis, sospetto di peste ed isolato, due pani per ogni bocca al giorno, cioè 12 pani al giorno, fino a che resterà isolato.

/ 212v / 22 luglio 1512, alla presenza del ministro e di otto presidenti.
Si eleggono Ioseph Baniati e Nicolò Avinatri per luquidare certi miglioramenti che Bartolomeo de Robertis dice di aver fatto in un terreno di Cambianica di proprietà del consorzio; e certi altri lavori fatti, come dice Bernardino Muleri, su un terreno di proprietà della fabbrica.
Item, si elegge Iacobo Gargani a vedere le ricevute delle spese fatte da Martino Carrara, canonico del consorzio.
Item, si eleggono Ioseph Baniati e Galeaz Bonelli per avere un colloquio con donna Ursina, vedova di Gerardo de Car(?), di cui il consorzio è erede, e per concordare con lei gli alimenti.
Item, si decide di dare a Bernardino Bolano un paio di zoccoli, dei amore.
Item, si incaricano Paolo Bonelli, Alberto del Zoppo e Iacobo Gargani a visitare la casa dell’Ospedale di Bergamo ed i luoghi ivi deputati ad ospitare i poveri, ed a conferire con Pietro de Robertis per la parte di edificio che occupa, poiché pare dal testamento di Antonio (?) che questa casa sia stata data all’Ospedale per ospizio del poveri. Pertanto, si incaricano i predetti ad ospitare i poveri, in accordo con i presidenti dell’Ospedale, nonché a trattare con il detto Pietro il fitto della casa, da versare al consorzio per dare ai poveri. Altrimenti, la casa dovrà essere liberata per ospizio, secondo il tenore del testamento del predetto Antonio.

/ 213r / 36 luglio 1512. In presenza del patrono, ministro, tesoriere e di otto presidenti.
Si incaricano Ioseph Baniati e Bernardino Muleri a visitare i locali della fabbrica della chiesa affittati ai figli del fu Bartolomeo da San Gallo fornaio, per verificare la necessità di riparazioni: riferiscano in consiglio.
Item, si incaricano Alberto del Zoppo e Galeaz de Bonellis per un rendiconto con Iacobo Gargani in merito ad un credito.
Item, si decide di dare a Galeaz de Suardis un’elemosina per pagare la balia di una sua figlia, amore dei.
Item, si eleggono Paolo Benaglio ed Alberto del Zoppo per recarsi a Comunnuovo in merito ad una concessione che Iacobo Agosti chiede al consorzio. Si approva quanto essi decideranno.
Item, si incaricano Iacobo Gargani e Bernardino Muleri a trattare con i preti Bartolomeo de Aderaria e Rodolfo, procuratori del reverendo Cristoforo de Canonicis che ottiene il canonicato di Fara, per il possedimento situato in Fara di pertinenza del canonicato, al fine di affittarlo a nome del consorzio della MIA. E ciò alle condizioni più favorevoli.
Item, si decide di dare al prete Maffiolo Corna cappellano s. 14 d. 4 imp., dei quali era stato fatto debitore perché non era intervenuto ai divini uffici; e ciò perché aveva avuto licenza dal priore della chiesa.
Item, si decide di dare al figlio del fu Tonolo Vegeti quella limitazione che già era stata attribuita a sua madre, amore dei.

/ 213v / 29 luglio 1512, in presenza del patrono, ministro, tesoriere e di sei presidenti.
Costoro eleggono il conte Antonio Calepio per esaminare i diritti del consorzio e di G. Francesco da San Gallo, che asserisce di avere un certo obbligo da parte del consorzio.

5 agosto 1512, alla presenza del patrono, ministro, tesoriere e di otto presidenti.
Si elegge il tesoriere Bernardino per fare i conti con Ludovico q. Ieronimi Marenzi da Brescia, ed a vendergli certi terreni pattuiti tra Ieronimo ed il consiglio, con ampia facoltà.
Item, si decide di dare ad ogni canonico dei poveri 10 (?) di vino per ogni consiglio, da distribuire ai poveri amore dei.

/ 214r / 12 agosto 1512. In presenza del patrono, ministro, tesoriere e nove presidenti.
Per ovviare alle malizie e frodi dei chierici che vengono commesse quotidianamente in quanto non si presentano al tempo della vendemmia a ritirare il vino che è parte del loro compenso, in base a quanto già deciso, Iacobo Gargani propone che i chierici salariati nella chiesa abbiano soltanto due brente di vino per ciascuno come salario per il prossimo anno, cominciando dal 1° settembre. Queste due brente saranno ritirate al tempo della vendemmia entro settembre, sul vino di Spirano, se ve ne sarà a sufficienza, oppure sul vino di Comunnuovo. Se il vino non sarà ritirato, si intenda che per quell’anno essi l’abbiano avuto lo stesso né possano chiederne altro. La parte passa 11 su 12 (vi è un riferimento ad una predecente parte del 23 settembre 1511).
Item, si incaricano Alberto del Zoppo e Bernardino Muleri a rilasciare una ricevuta dei fitti pagati dal medico mastro Giovanni Bergonzi.

/ 214v / 13 agosto 1512, alla presenza del patrono, ministro, tesoriere e nove presidenti.

Si eleggono Iacobo Gargani e Bernardino de Muleris a parlare con donna Iohanina, vedova di Iacobino da Madone, per trattare con lei le condizioni del suo usufrutto.
Item, si eleggono Federico de Vertua e Bernardino a trattare con certi Spinagaroli la possibile rinuncia ad un usufrutto a favore del consorzio per un terreno a Boccaleone, e a stipulare con essi una convenzione in merito a tale rinuncia.
Item, si eleggono Nicolò de Avinatris e Bernardino per il rendiconto con i deputati dell’Ospedale grande di Bergamo, per quanto il consorzio deve all’ospedale, e viceversa.
Item, si eleggono Iacobo Gargani e Galeaz Bonelli per recarsi in val Breno a vedere un certo albero di castagno che il notaio Pietro de Robertis vuole abbattere, offrendosi tuttavia pronto a risarcire il consorzio per il danno: accertino se convenga estirpare l’albero e riferiscano.
Item, si incaricano Nicolò e Bernardino per una vendita ad Andrea Guarischini di Villa d’Adda e per certi altri affari.
Item, di decide di dare ai cappellani e chierici salariati s. 20 per ogni brenta di vino, in sostituzione del vino loro dovuto, stante la penuria del presente raccolto. Decisione presa all’unanimità.

/ 215r / 16 agosto 1512. Presenti il patrono, il ministro, il tesoriere e nove presidenti.
Desiderando supplire ad una cappellania nella chiesa di s. Maria, si elegge il prete Battista di G. Antonio da Mozzo a celebrare la messa quotidiana ed i divini uffici, come per gli altri cappellani salariati, al costo di L. 72 all’anno, ad beneplacitum.
Item, si incaricano Galeaz de Bonelis ed il tesoriere Bernardino a vendere a Battista di Antonio Paolo de Cataneis certi terreni, a certe condizioni.

/ 215v / 19 agosto 1512. Presenti il patrono, ministro, tesoriere e 10 presidenti.
Costoro eleggono Alessandro Avogadri e Nicolò Avinatri ad assumere informazioni da Nicolò Zudesini, che vuole dedicare al consorzio se stesso ed i suoi beni, ed a riferire.
Si avvertono tutti che il prossimo lunedì dopo pranzo si eleggerà un presidente al posto di Sebastiano de Vitibus.

23 agosto 1512. Presenti il patrono, ministro, tesoriere ed 11 presidenti.
Decidono di aumentare a G. Antonio Suardi la dotazione di frumento da 1 a 4 sestari per il tempo passato, e per il futuro 1 sestario di frumento al mese.
Decidono di dare una camicia al figlio de fu Nocento de (?), dei amore.
Item, a Iacobo de Anesie una camicia, dei amore.
Item tutti i consiglieri sono convocati per mercoledì mattina per l’elezione di un presidente al posto di Sebastiano de Vitibus, che è stato eletto vicario di Oltre la Gocchia. / 216r /
Item, decidono di inviare un libello per mezzo di Ioseph de Borellis sindicario nomine del consorzio della MIA, contro Deffendo q. Marchiondo de Vegis, per una causa d’acqua.

30 agosto 1512. Presenti il patrono, il ministro e 10 presidenti.
Si presenta in consiglio Alessandro Bresciani, padre ed a nome del prete Polidoro, cappellano già eletto nella chiesa, ed ora assente. Egli chiede licenza a nome del figlio, asserendo che non può servire nella chiesa come cappellano e ringrazia. La licenza viene concessa e si incaricano Paolo Benaglio ed Alberto del Zoppo a saldare i conti.

/ 216v / 2 settembre 1512. Presenti i patrono, ministro, tesoriere e 11 consiglieri.
Si elegge un nuovo prete sacrista al posto di Francesco de Vegetis, alle medesime condizioni. Viene nominato Tomaso de Salvinis da Villongo. Il salario è di L. 20 imp. all’anno.
Item, si decide di dare a Gasperino Agliardi chierico della chiesa 4 marcelli perché si compri un Virgilio.
Item, altri 4 marcelli al chierico Domenico di Matteo Giraboni per un altro Virgilio.
Item, si delibera un mandato di 3 testoni a favore del dottore Ludovico Rota, per una taglia posta su coloro che hanno possedimenti nell’Isola oltre il Brenbo, al fine di mantenere uomini alla custodia contro quelli di Trezzo. E ciò per la parte che tocca al consorzio della MIA.

/ 217r / 6 settembre 1512 nella camera del consiglio. Presenti il patrono, ministro, tesoriere e otto presidenti.
Si incaricano Alessandro Avogadri, Ioseph Baniati e Bernardino Muleri per fare un incanto sulla locazione a nove anni dal prossimo 12 marzo di un edificio della chiesa di s. Maria in vicolo s. Salvatore, secondo le condizioni da stabilire tra gli incaricati e gli affittuari, da locare intero o separato, come vorranno. E ciò entro domenica 12 settembre. E si facciano bandi secondo gli ordini del consorzio.
Item, si decide di dare a G. Pietro Benaglio tre ducati per pagare certi stradiotti.
Item, si elegge Iacobo Gargani per un sindacato.

9 settembre 1512. Iacobo Gargani ordina di emettere un mandato alle monache di Rosate per sei brente di vino vecchio, dei amore.

/ 217v / 9 settembre 1512. Presenti il patrono, ministro tesoriere e otto presidenti.
Essi incaricano Iacobo Gargani ed il tesoriere Bernardino per fare certi incanti per la ferrarezza fornita da quelli di Carate.
Item, incaricano il ministro Girardo dela Sale e Paolo Benaglio ad esaminare il testamento del fu Giovanni de Vegis, che lascia erede Oliviero Agosti, Francesco Federici e Polissena, figlia del testatore, e lascia usufruttuaria donna Garzina sua moglie. E a vedere il testamento della stessa Garzina che lascia erede la MIA. E a considerare se l’eredità di Garzina si debba accettare o rinunciare.

16 settembre 1512. Presenti il patrono, ministro, tesoriere e cinque presidenti.
Essi eleggono Iacobo Gargani, Nicolò Avinatri e Bernardino Muleri a trattare per il fieno con i malgari ed eventuali compratori.
Item, eleggono Ioseph Baniati, Nicolò Avinatri e Galeaz Borelli a far eseguire i miglioramenti necessari nella proprietà della MIA a Locate, ed a liquidare le spese con il fittavolo.

/ 218r / 20 settembre 1512. Presenti il patrono, ministro, tesoriere e sei presidenti.
Essi decidono di dare a Battista di Cristoforo de Rota che entrerà nel monastero di s. Francesco di Bergamo L. 12 imp. per farsi fare un mantello, amore dei, dopo aver assunto informazioni sulla sua povertà.
Item, decidono di dare un mantello del valore di L. 20 imp. a Giovanni Agostino de (?) chierico, che celebrerà la prima messa, amore dei, oppure di dargli le L. 20 perché provveda egli stesso.
Item, decidono di fare un annuncio per locare o vendere un terreno casato, arativo e vidato in Borgo S. Caterina di Bartolomeo detto Vazi de Scarpinelis, di ragione della MIA.

27 settembre 1512. Presenti il patrono, ministro e sei presidenti; un altro arriva dopo le prime due decisioni.
Essi eleggono il conte Antonio Calepio ed il tesoriere Bernardino a fare i rendiconti con Francesco de (?) per spese fatte a favore di G. David da Brembate, ed a riferire.
Item, decidono di dare 3 sestari di frumento alla moglie di Bartolomeo de Suardis per seminare un suo terreno; e ciò oltre ai 3 sestari che dovrà avere il 4 ottobre prossimo. / 218v /
Item, si annunci il 3 ottobre prossimo domenica la locazione di un terreno arativo vidato in territorio di (?) contrada di Panaro, deputando a ciò Nicolò Avinatri.

1° ottobre 1512. Il patrono Tonino de Bongis ed il presidente Paolo Benaglio, deputati dal consiglio della MIA, assegnano la residenza nelle case dell’Ospedale grande di Bergamo, già della chiesa di s. Maria maggiore nella vicinia di Antescola, parrocchia di s. Salvatore, lasciate da Antonio de Priacinis a Giovanni de Bonalis da Calepio e a Zaccaria dela Sale, poveri.

4 ottobre 1512. Presenti il patrono, ministro, tesoriere e sei presidenti.
Costoro eleggono il tesoriere Bernardino de Muleris al posto di Alberto del Zoppo per sollecitare con gli avvocati la lite di David da Brembate, in qualsiasi luogo sia necessario, e per riferire.
Item, decidono che Stefano da Terno canonico, dia ad Astolfo da Fiumenero, fornaio del consorzio, farina al peso per far pane e successivamente Astolfo consegni il pane a Stefano, al peso e numero. E che Stefano non distribuisca il pane ai poveri se non dietro mandato.
Item, decidono di riparare una casa già di Paolo Benaglio ed ora del consorzio, secondo quanto era stato dato per incarico a Ioseph de Baniatis.

/ 219r / 11 ottobre 1512. Presenti il patrono, il vice-ministro Paolo Benaglio, il tesorieree e sette presidenti.
Decidono a favore di un mandato per il prete G. Battista Fenaroli, che ha celebrato in s. Maria maggiore al posto di Polidoro de Brixianis per due mesi finiti il 30 agosto. Per L. 10 imp, a L. 5 /mese.
Item, altro mandato allo stesso prete che ha celebrato per un mese a nome della MIA, per L. 6 imp.
Item si decide che un’elemosina fatta a favore di un figlio di Francesco Zilioli ora morto, sia trasferita a favore di un altro figlio dello stesso Francesco, fino a che sarà malato.
Item, si incaricano Iacobo Gargani, Ioseph Baniati ed il tesoriere a vendere per atto pubblico a nome della MIA a Giovanni Galina q. Deffendi un fitto perpetuo di L. 4 s. 10, che si dava in passato al dottor Antonio de Maffeis, con certi dettagli.

/ 219v / 14 ottobre 1512 in presenza del patrono, del vice-ministro, del tesoriere e di cinque presidenti.
Si elegge Iacobo Gargani a rivedere i conti di Bernardino Maldura per un fitto livellario di L. 40 e per una causa con la MIA.
Item, si autorizza il bando di un’asta per un edificio in vicinia di s. Salvatore.
18 ottobre 1512. Presenti il patrono, il vice-ministro, il tesoriere e otto presidenti.
Costoro eleggono Ioseph Baniati, Nicolò Avinatri e Galeaz Bonelli a vedere i resoconti di Bartolomeo fornaio per pane da lui cotto al consorzio al tempo della peste. / 220r /
Item, si eleggono Iacobo Gargani e Iacobo Agosti per controllare tutti i limitati nei Borghi di s. Leonardo e s. Antonio, e a riferire.
Item, lo stesso per Nicolò Avinatri, Galeaz Bonelli ed il tesoriere per la città ed il Borgo Canale.
Item, si diano al prete Giacomino de Fedricis come compenso per aver celebrato 12 messe in sostituzione di Polidoro de Brixianis s. 30, che erano scritti in debito allo stesso Polidoro.
Item, si dia a Giovanni de Benallis da Calolzio che sta in ospedale un pane al giorno, ad beneplacitum.

19 ottobre 1512. Presenti il patrono, vice-ministro, tesoriere e sette presidenti.
Si diano a Bossio de Bosolinis, mulattiere del consorzio, due paia di zoccoli, oltre alle tre paia che gli spettano ogni anno come compenso, cosicché egli abbia in tutto cinque paia all’anno, oltre al salario in denaro.

/ 220v / 21 ottobre 1512. Presenti il patrono, il vice-ministro, il tesoriere e otto presidenti.
Avvicinandosi il tempo per comprare il panno da distribuire ai poveri, in considerazione della grande carestia di vino e biade e del fatto che il consorzio è molto gravato dai debiti e che tali debiti non si possono pagare se non vendendo beni, si propone che per quest’anno non si distribuiscano panni. Così si decide 6 su 11.
Item, si incaricano Galeaz Bonelli e Nicolò Avinatri a vedere i rendiconti del presidente Iacobo Gargani.
Intem, si incaricano Alessandro Avogadri, Iacobo Gargani e Bernardino Muleri a porre all’incanto ed assegnare una proprietà.
Item, si incericano Galeaz Bonelli e Ioseph Baniati a fare l’inventario e deliberare un bosco a Mozzo.

/ 221r / 30 ottobre 1512. Presenti il patrono, il ministro e 10 presidenti.
Si elegge Iacobo Gargani al governo della chiesa di s. Maria, al posto del presidente Alberto del Zoppo defunto, con le medesime prerogative.
Item, poiché appare necessario per il decoro della chiesa che i chierici siano istruiti nel canto, si propone di eleggere il prete Castello, il quale istruisca i chierici che gli verranno attribuiti dai deputati alla chiesa, con il salario approvato dal consiglio. Approvato 11 su 12.
Item, si propone che non si facciano mandati ai cappellani o chierici della chiesa per il rispettivo salario, se essi non avranno restituito i soldi riscossi per le esequie di Battistino da Carate di cui il consorzio è erede, poiché essi non dovevano percepire alcunché per tali esequie. Votato all’unanimità.
Item, in relazione alla parte per cui non si dovesse procedere alla distribuzione dei panni, poiché ora si è trovata una persona disposta a fornire il panno necessario ad un prezzo equo e con pagamento ad un anno, si propone di comprare fino a 12 pezze di panno da distribuire ai poveri. La proposta passa 9 su 12.
Item, si eleggono Mazolo da Mozzo e Bernardino Muleri a comprare le 12 pezze.

/ 221v / 1° novembre 1512. Presenti il patrono, il vice-ministro, il tesoriere e nove presidenti.
Si discute sulla necessità di reintegrare il numero dei presidenti, secondo la regola della MIA e si decide alla fine di posporre l’elezione.
Item, si eleggono il patrono, il ministro ed il tesoriere a trattere un accordo in una lite tra la MIA e Leonardo de Urio.
Item, si bandisca la locazione dei terreni lasciati da (?) Colleoni, al tempo che sarà deciso dal vice.ministro e da Iacobo Gargani.
Item, poiché alcuni canonici hanno più poveri di quanti dovrebbero, si propone di aumentare l’elemosina che spetta loro per distribuire panni ai loro poveri, in proporzione al numero di essi. La parte è approvara 7 su 12.
Item, si delibera di dare 50 pani ad ogni canonico per ogni consiglio, oltre ai 200 pani che loro spettano.
Item, si bandisca l’affitto del mulino di Vezanica. Si incaricano Antonio Calepio e Iacobo Agosti.
Item, si decide di dare un biancheto (?), un paio di calige ed un paio di zoccoli a Martinello q. Pasini de (?) in val Breno, amore dei, e si incarica Martino de Cararia a comprare gli indumenti e ad occuparsi di questo affare.

/ 222r / 4 novembre 1512. Presenti il patrono, il vice-ministro, il tesoriere e nove presidenti.
Bossio de Bosolinis, mulattiere della MIA, aveva un cavallo che è morto lavorando per il consorzio. Chiede di essere risarcito. Il vice-ministro propone di dargli 8 sestari di miglio ed uno di segale a risarcimento. Proposta approvara 8 su 11.
Item, Iacobo Agosti propone di distribuire un supplemento di farina ai poveri in occasione delle prossime feste di Natale. Approvato 10 su 12.
Item, Mazolo da Mozzo riferisce che un nobile, che desidera per ora mantenere l’incognito, intenderebbe far celebrare una messa quotidiana in s. Maria maggiore e vorrebbe stipluare a questo fine una convenzione con la MIA. Si elegge Mazolo a stipulare la convenzione, eventualmente con l’aiuto del patrono, se lo sconosciuto vorrà rivelarsi. Se no, Mazolo procederà da solo e riferirà. / 222v /
Item si eleggono Iacobo Gargani e Ioseph Baniati a misurare un terreno a Mozzo, che era stato venduto dalla MIA a Giovanni Marchesi; e ciò insieme con Mazolo da Mozzo.
Item, si chiede se si debba o no prorogare il termine di un altro anno a partire da s. Martino a Giovanni Papa fittuale, per redimere un terreno per cui paga un fitto di L. 8. La proroga passa 10 a 1.
Item, si incaricano il vice-ministro, Iacobo Gargani e Ioseph Baniati a vedere le investiture in enfiteusi fatte ai fittavoli di Parre e ad altri, per certi terreni e proprietà; ed a vedere chi detiene le proprietà; ed a rinnovare le investiture secondo le forme solite.

11 novembre 1512. Presenti il patrono, il vice-ministro, il tesoriere e otto presidenti.
Si incarica il tesoriere a ricevere denari da certe persone, in relazione all’eredità di Gotardo de (?), che ha lasciato erede il consorzio.
Item, si eleggono il patrono, Mazolo da Mozzo ed il tesoriere a ricevere le L. 1450 imp. da Pietro da Grumello ed a fare obbligo al consorzio di celebrare una messa quotidiana nella chiesa di s. Maria maggiore, ed altri uffici divini insieme con gli altri cappellani, secondo le volontà del prefato Pietro. Il quale versa il denaro alla MIA per una messa quotidiana, tranne che al venerdì la messa sarà in s. Maria di Rosate. / 223r /
Item, il vice-ministro propone che si ponga fine e termine ad un debito che Iohanino de Bayonis ha con la MIA. Egli dovrà restituire la metà del miglio che deve sulla proprietà di Comunnuovo; la restante metà sarà versata al tempo della mietiture; egli dovrà presentare una fideiussione al consorzio; il miglio sarà accompagnato da L. 16. Si eleggono Galeaz de Bonellis e Nicolò Avinatri a ricevere la fideiussione a nome della MIA. La proposta passa con 8 voti a favore.
Item, si decide di dare a Iohanino, già pedissequo di Paolo Benaglio, L. 10 ed una zacheta, da attribuire su un legato, amore dei.
Item, vista la povertà di Simone de (?), si propone di condonare allo stesso tutto il debito che aveva con Gotardo de (?), del quale la MIA è erede. La parte passa, in considerazione della povertà e della famiglia numerosa.

22 novembre 1512. Presenziano il vice-ministro, il tesoriere e nove presidenti.
Si eleggono Iacobo Gargani e Galeaz Bonelli a vedere se si può fare un accordo con (?) Colleoni circa una donazione fatta alla MIA da Martino Colleoni, e per affittare i terreni donati alla MIA dallo stesso Martino. / 223v /
Item, si eleggono Alessandro Avogadri, Iacobo Gargani e Bernardino Muleri a misurare il terreno già di proprietà di Bartolomeo detto Vegio de Scarpinellis, venduto a Simone de Aspertis, con ampia facoltà.

23 novembre 1512 nel solito luogo del consiglio, alla presenza del vice-ministro, tesoriere e nove presidenti.
Si incaricano Alessandro Avogadri e Nicolò Avinatri che andranno a Comunnuovo a vedere e ben considerare la proprietà del q. Giovanni de Cabrinis, ora di ragione dei Ceresoli, che essi Ceresoli intendono vendere; e se sia conveniente che la MIA la acquisti ad un prezzo equo; ed a discutere del prezzo con i Ceresoli; e a vedere e considerare tutto quanto sia conveniente a Comunnuovo a favore del consorzio; e a riferire in consiglio.
Item, in relazione ad una precedente parte sull’acquisto di certe pezze di panno, si propone di acquistarne una pezza in più. Proposta approvata.
Item, Ioseph Baniati dichiara di non essere d’accordo sulla remissione del debito a Simone (?), essendo ciò contro l’interesse dei poveri e la sua stessa coscienza. Lo stesso afferma Nicolò Avinatri.

/ 224r / 29 novembre 1512. Sono presenti il patrono, il vice-ministro, il tesoriere e nove presidenti.
Si eleggono Nicolò Avinatri e Bernardino Muleri a stendere una ricevuta a Paolo de Cassonis per i fitti della proprietà di Locate, e a sollecitare da lui la consegna della paglia e di altre cose dovute in base al contratto.
Item, si eleggono Iacobo Gargani e Nicolò Avinatri ad avvicinare chiunque voglia comprare il fitto di L. 80 che il comune di Parre deve alla MIA sui beni del defunto Pietro de Bongis, e a discutere il prezzo.
Item, si eleggono Iacobo Gargani, Ioseph Baniati, Galeaz Bonelli e Bernardino Muleri a far fare i cotarelli ed i vestiti da distribuire ai poveri, come loro sembrerà opportuno, dei amore. Gli indumenti saranno poi distribuiti dal consiglio.

/ 224v / 30 novembre 1512, in presenza del patrono, del vice-ninistro e di sette presidenti.
Si eleggono Ioseph Baniati, Galeaz de Bonellis e Nicolò Avinatri per cavalcare a Seriate e verificare i diritti della MIA e di G. Agostino dela Ture circa l’accesso ad un terreno di proprietà della MIA ed occupato da G. Agostino in pregiudizio del consorzio; ed a riferire.

2 dicembre 1512, presenti il patrono, il vice-ministro ed otto presidenti.
Il prete Bernardino da Bergamo, priore della chiesa di s. Maria, presenta in consiglio un vestito da uomo che gli è stato dato da David Brembati in esecuzione del testamento di donna Orsola da Brembate e che era depositato in un cassone esistente nell’archivio del consorzio, di cui possiede le chiavi Iacobo Gargani, presidente al governo della chiesa.
Item, consegna nelle mani del prete Francesco Vegeti, già sacrista in detta chiesa, una veste da uomo in broccato d’oro, che gli era stata data a nome del consorzio o chiesa di s. Maria, in esecuzione del testamento della predetta Orsola; la quale veste sta nella detta chiesa presso il prete Tomasino da Calepio, cappellano e sacrista della stessa chiesa. / 225r /

2 dicembre 1512. Alla presenza del patrono, vice-ministro, tesoriere e otto presidenti.
Costoro eleggono il prete Castello da Lovere per i due anni prossimi perché insegni il canto fermo a tutti i chierici della chiesa che gli saranno elencati dai deputati della stessa. Con salario di s. 20 imp. per ogni chierico ed ogni mese, purché egli adempia tutti i capitoli infrascritti (che non compaiono).

2 dicembre 1512. In presenza del patrono, vice-ministro, tesoriere e nove presidenti.
Viste le informazioni raccolte circa il prete G. Antonio de la (?) sacrista della chiesa, costui cesserà dall’ufficio di sacrista, senza alcun salario. La proposta passa 9 su 12 ed il prete viene dismesso. / 225v /
Item, il patrono propone che, nonostante una precedente parte, riguardante la remissione dei debiti a Simone (?), tale parte sia revocata poiché da informazioni raccolte Simone, che era dato povero, possiede invece beni per ripagare la MIA. La parte è approvata all’unanimità.
Item, si propone di decidere se dare 6 oppure 8 brente di vino al mese alle monache di Rosate, dei amore. Si decide 9 su 10 di dare loro 8 brente.
Item, mancano in s. Maria tre cappellani. Per ristabilire il numero, si eleggono i preti Leonardo da Zogno, Agostino de Biffis e G. Antonio da Caversano (?) da Clusone, con salario di L. 72 all’anno per ciascuno. Il prete Agostino, eletto in esecuzione del testamento di Cristoforo de Biffis che ha lasciato erede il consorzio, avrà invece salario di L. 60 all’anno.
Item, un cappellano della chiesa, Tomassino de (?), espone di volersi recare a Pavia per ragioni di studio e chiede che un altro sia nominato al posto suo, fino a quando avrà finito gli studi, per essere poi reintegrato al suo posto. Così il consiglio decide.

/ 226r / 6 dicembre 1512. Presenti il patrono, il vice-ministro, il tesoriere e otto presidenti.
Si decide di comprare da Giacomo Benaglio, debitore del consorzio, due pezze di panno per i poveri, oltre alle 13 già comprate. Si incarica il tesoriere dell’acquisto, secondo il suo giudizio, concordando il prezzo, con ampia libertà.
Item, si incaricano Nicolò Avinatri e Berrnardino Muleri di alienare un fitto, con ampia libertà.

9 dicembre 1512. Presenti il patrono, vice.ministro, tesoriere e nove presidenti.
Si propone di dare a Maria del fu Iacobo da (?), che desidera entrare nel monastero di s. Maria del Paradiso, L. 5 dei amore, purché si faccia monaca.

/ 226v / 23 dicembre 1512. Presenti il patrono, vice-ministro, tesoriere e sette presidenti.
Essi decidono di dare L. 16 imp. a Maria di Iacobo dela Valle perché si facia fare una zacheta, amore dei, su un legato di Pietro da Alzano.

30 dicembre 1512. Presenti il patrono, ministro, tesoriere e nove presidenti.
Si diano a Francesco de Rotha 2 some di frumento a buon computo della concessione che egli farà per la seriola dell’acqua di Imagna, qualora il consorzio la voglia comprare; in tal caso Francesco ripagherà il consorzio per il frumento, al prezzo ora corrente.
Item, si bandisca per domenica 9 gennaio l’asta per il mulino di Vez(?); si eleggono Antonio Calepio, Sebastiano de Vitibus e Iacobo Agosti ad espletare l’asta, con ampia libertà.
Item, si propone / 227r / di dare ad una figlia nubile di Iacobo dela Valle L. 16 imp. dal legato di Pietro da Alzano per farsi una zacheta, dei amore. Deciso all’unanimità.
Item, si approva 9 su 12 di dare alla medesima persona, di nome Maria, altre L. 4.

31 dicembre 1512. Il patrono, prete Tonino de Bongis, il vice-ministro Paolo Benaglio, il tesoriere Bernardino Muleri ed i presidenti Iacobo Gargani, Sebastiano de Vitibus, Ioseph Baniati, Galeaz Bonelli, Nicolò Avinatri, Iacobo Agosti, Federico de Vertua, Mazolo da Mozzo.
Costoro eleggono Gasperino di G. Pietro Agliardi a chierico di s. Maria, alle medesimo condizioni degli altri chierici.
Item, eleggono il prete Isidoro de Chanova in sacrista della chiesa di s. Maria, con salario di L. 72 all’anno, alle condizioni decise dal consorzio, con obbligo di messa quotidiana.
Item, eleggono il prete Alberto de Suardis in cappellano di s. Maria al posto del prete Tomasino de (?) durante l’assenza dello stesso, alle medesime condizioni.
Item, in esecuzione della regola, si citano tutti i presenti per martedì prossimo al mattino per l’elezione del nuovo consiglio.
Item, si convoca anche il conte Antonio Calepio allo stesso effetto.
Item, sia diano 12 braccia di panno a Vincenzo q. d. Iohannis de Vegis per suo vestimento, dei amore, al prezzo di s. 15/braccio.




MIA 1994

/ 2r / Dominus Jesus.
Borgo de Canal + Zuliano di Testorelli

/ 2v / Cità de dentro dali porti. Li casi infestati et che sono morti
+ d.no Felisio Avogadro trey pute, doy puti, sey masarii et servitorii p. 11
+ d. Piero di Gambiraxi, una puta, doy maschi p. 3
+ Piero bombasino dela Frera p. 6
+ Casaza apreso al cam... p. 10
+ Item, adì 4 novembre 1513 la dona de Bernardo ... p. 1
+ Guido de Carara apreso al cam... una putina p. 1
+ Item, adì 1° novembre 1513 noviter uno puto p. 1
+ Item adì 4 soprascritto dui sui puti p. 2
+ Zovan Antonio dela Maldura p. 3
+ Defendo Sabatino notario, una putap. 1
+ Uno spagnolo in casa del mag.co d. .... de Albano camarero del ... p. 1
+ Uno spagnolo in casa de Guardino dela Maldura, vicinia s. Agathe p. 1
+ Balabè cum sua moyer et trey fioli p. 5
+ Mathè de Albani in la Puta, luy et una sua masera p. 2
+ Item, adì 3 novembre 1513 morite sua moyr p. 1
+ Santa Caterina et la fiola in la pietà ... p. 2
+ La dona de magistro Jacomo pentor, una puta et una bayla p. 3
+ Cremonino, doi putep. 2
+ Una masera de d. Alexandro de Agazip. 1
Totale morti nel 1512 p. 52
Totale morti nel 1513 p. 5

/ 3r /
+ La Mafìa, uno puto et una puta p. 3
+ Uno puto de magistro Vincenzo sertore et una puta in la strata p. 2
+ Una masera del Bagnadello sertore p. 1
+ Jacomo de Bono hoste a santo Marcho in piaza, morite personi tre p. 3
+ Una puta de Bartolomio de Almen p. 1
+ Uno suo fitavolo de Fopolo p. 1
+ Sancta apreso sancto Francesco p. 1
+ Zanino Frerolo, la sua dona et una sua masone sula piaza de ... p. 3
+ La dona de Tonino Feraro in le herbarie vechie p. 1
+ Tonino hosto ala Stela, doy sui famigli p. 2
+ Bernardo Monzascho p. 1
+ Una fantescha de Andrea barberio p. 1
+ Ambroxio, fratello de Betino de Fopolo apreso ala porta de santo Lorenzo et uno suo familio p. 2
+ Uno fameyo del Cremona spiciario p. 1
+ D.no pre Polo, d. pre Mafiolo cum cinqui personi in san Pancratio ... p. 7
Totale morti nel 1512 p. 30

/ 3v /
+ Antonio del Lezo et sua moyer sul merchato... p. 2
+ Quelli de Antonio de Pagani utsupra p. 5
+ La dona del Gabbia hosto utsupra p. 1
+ D. Martino de Busani canonico p. 1
+ La puta de Crispino feraro p. 1
+ Zinino feraro cum doy puti p. 3
+ Una puta de Antonio Gallo sigrestano olim a Sancta Maria p. 1
+ La puta de Gratioso cavalaro chi vendeva lo olio p. 1
+ La bayla de d. Mayfredino de Avosti p. 1
+ Magistro Nasimbeno marengono cum una puta al Grom p. 2
+ Jeronymo Zignolo al Grom p. 1
+ Nicolò sertor cum la sua dona p. 2
+ Bertolamio de Zovan Zoncha p. 1
+ Queli del Bucha portasac personi cinqui in casa de Antonio Locadel, fitavoli p. 5
Totale morti nel 1513 p. 27

/ 4r /
+ Magistro Antonio Fero deto Chegabecio sertore p. 1
+ In lo inferno de Fopolo p. 3
+ Martha moyer del Spola p. 1
+ La dona de Antonio da Salò p. 1
Item, adì 2 novembre 1513 Mathè, puro suo fiolo p. 1
+ Una puta de Zovan Antonio d' Albano p. 1
+ Uno puto de d. Francesco d' Alzano p. 1
+ Evangelista et una sua puta, caligaro p. 2
+ Marieta fiola de Raymont p. 1
+ Benedito de Merleti, la dona lo ponze et la masara p. 3
+ Una fantescha del mag.co d. Lanza da Brembate et uno spagnolo p. 2
+ Una in casa de Pedrino sertorep. 1
+ La dona de Zani Mayorato p. 1
+ Una fantescha de Seraphino de Vegii p. 1
Totale morti nel 1512 p. 19
Totale morti nel 1513 p. 1

/ 4v /
+ D.no pre Santo, fratello de magistro Jacometo Orese p. 1
+ Nox, dona de Zovan Piero de Canta, calger p. 1
+ El preyte fratello de Zovan Francesco da Santo Gallo et una masera p. 2
+ Uno nepote de Zovan Maria barber p. 1
+ Polo barber cum la sua nura p. 2
+ Polo zimator cum la sua dona et trey fioli p. 5
+ In casa de Leonardo Zampayle, sui masari et fitavoli p. 6
+ Iacomo Busono dali Asi, uno suo puto et le gate p. 2
+ Marcho de d.no Jacomo Bresano, una sua masara p. 1
+ La masara de madona Maria Bresana p. 1
+ Bertolamio de Maful de Clusone dali ragnadi p. 1
Totale morti nel 1512 p. 23

/ 5r /
+ Magistro Zovan Dugeto Orese p. 1
+ In casa deli heredi de d. Martino Bagnado, una puta sua et una masara p. 2
+ Francesco de Ciserano, uno fiolo et una puta de Zovan Marcho de Redona p. 2
+ Sancta, masara de Feliseto de Rota p. 1
+ La dona de Ludovicho Toscho de Boneli morite et la sua fantescha infestata graviter p. 1
+ Bon dela Malgera et Malgarita sua sorella p. 2
+ Malgarita, fiola de Pelagal p. 1
+ D. Alberto del Zoppo cum uno suo abiadego, fiolo de Bernardo Galina p. 2
+ Magistro Betino libraro cum sua nura, suo fiolo, uno putino et uno famiglio p. 5
+ La dona de Pizaro de Carri p. 1
+ Zovan Mariolap. 1
Totale morti nel 1512 p. 19

/ 5v /
+ Jeronymo da Castione et uno suo fratello p. 2
+ La sorella del Cricha, fiola de Michel da Castion p. 1
+ Maria Prestaier et uno suo nipote p. 2
+ Una puta delo bochaler p. 1
+ Jacomo Rondeni fornaro, la sua dona, suo familio et trey fioli p. 5
+ La dona de Martino de Valle cum uno puto cum trey sui fitavoli p. 5
+ Una puta delo Gazino marengonp. 1
Item, adì 3 novembre 1513 morite Zoane Gazino p. 1
+ Ol Gio bombaser, Mariola sua moyer cum doy putini p. 4
+ Jacomo de Bignine cum la sua dona p. 2
Item, la sua fantescha p. 1
+ In lo hospitale grando p. 3
+ Magistro Christoforo dala Scola, la sua dona cum uno putino p. 2
Item 3 febraro 1513 doy pute et la masara p. 3
Totale morti nel 1512 p. 29
Totale morti nel 1513 p. 4

/ 6r /
Nicolò de Comenduno soleva star cum d.no magistro Matheo Carara, sta apreso Obertino de Vegii, sua puta 1° novembre 1513 p. 1
+ La cognata del Bonel parasacho in Pendeze p. 1
Doy fitavoli 3 iulii in casa de Leonardo Zampayle sono morti p. 2
+ Una sorella de Jacomo et Zovan Antonio Farfanti in casa a fito de d. Piero Suardo, adì 3 novembre 1513 p. 1
Totale morti nel 1512 p. 1
Totale morti nel 1513 p. 4
Totale generale morti nel 1512 p. 200
Totale generale morti nel 1513 p. 14

/ 7r /
Elemosine fate al nazareto per far le spese ali poveri infestati da po che d.no Vincentio deputatovi spendatore.

Et primo, per Jeronymo de Santo Pelegrino notaro a nome de certi personi in carbone uno sacho, butero et confection L. 5 s. 7
Item, eo die per marganti dela polita, sacho uno de carbone L. 1 s. 16
Item, d.no Paulo Benalio, per far li spese ad una sua fantescha ... a d. dno Vincentio, testoni duy L. 2 s. 6
Item, da d.no Antonio de Vertua in duo posti al nazareto, libre 4 de bono vino conduto là L. - s. -
Item, da d.no Nicolao Albano in trey posti, libre sey de vino L. - s. -
Item, li bechari, uno sabato pis duy de carne de diverse ... L. - s. -
Item, da madona Madalena, dona de d.no Piero Franzesino, libra una de sonza vechia L. - S. 7
Item, da Antonio de Zanche de grasini, peso uno de sale menuta L. 1 s. -
Item, da magistro Jacometo Orese, uno ducato ligato ali poveri per d.no pre Santo suo fratello ... a d.no Vincentio L. 4 s. 16
Item, stera sey de farina da d.no Francesco de Ciserano L. - s. -
Item, stera cinqui da uno deli Merleti, conduta al nazareto per far manestra L. - s. -



MIA 1995

/ 3r /
Dinari pagati ali offitiali nostri dele guarde et ali nostri servitori et ad altri secondo il bisogno et ocorentie, de comissione deli spectabili d. Deputati, et como apare per suo boletino utsupra
(questo documento dovrebbe essere di mano di Facino Rivola)
Et primo, numerati a Michel de Semiagol portatore per paya portata al nazareto adì 7 avosto 1512 114 -
Et adì trey septembre numerati a Zovan Antonio Pulzi official nostro, como apare per suo boletino [cfr. Mia 1996 # 43] 5 10 -
Et per dinari numerati a Zoane de Acerbi nostro official, como apare per suo boletino de dì 18 septembre [cfr. Mia 1996 # 41] 3 - -
Et per dinari numerati a Michel soprascritto per paya, como apare per suo boletino adì 7 avosto per secondo [cfr. Mia 1996 # 44] 2 - -
Et per dinari numerati a Zambello de Zambelli custode ala porta de santo Antonio, como apare per suo boletino adì 24 septembre [cfr. Mia 1996 # 42] 4 10 -
Et adì ultimo septembre per dinari numerati a Zovan Antonio Pulzi official, como apare per suo boletino si soprascritto per suo laborerio [cfr. Mia 1996 # 40] 5 10 -
Et adì dito per dinari numerati a Zoane de Acerbi officiale nostro per suo salario, como apare per suo boletino 6 7 6
Et adì 18 de octobre 1512 per testoni quatro mandati a Donato, como apare per uno suo boletino mandato per Zovanazo per parte de suo salario 4 12 -
Et adì 10 de novembrio 1512 per dinari dati a Vanino di Bayoni per secondo del fito dela casa dove stavano li sotradori, como apare per suo boletino de dì 4 octobre 1512 L. 5 s. 1 5 1 -
Et adì 13 novembre soprascritto, numerati a Zovan Antonio Pulzino nostro official, como apare per suo boletino 4 novembrio L. 5 s. 10 5 10 -
[totale] 43 14 6

/ 3v /
Et adì 15 novembrio 1512 per dinari numerati a Zovan de Acerbi nostro official, como apare per suo boletino de dì 4 novembrio soprascritto 4 10 -
Et adì 23 novembrio soprascritto, contadi al Quaresima sotradore, overo ala sua dona, como apare per suo boletino adì dito pro parte salarii 3 - -
Et per dinari retenuti per suo salario de mesi doy ad computo de L.12 al mese, videlicet, dodese, zoè septembre et octobre, como apare per boletino de dì secundo de novembrio 1512 [cfr. Mia 1996 # 22] 24 - -
Et per dinari retenuti per lo mese de novembrio ad computo utsupra, como apare per suo boletino de dì 4 decembrio [cfr. Mia 1996 # 11] 12 - -
Et adì 10 decembrio per dinari contadi a Zovan Antonio da Ponte, fiolo de Bertramo ortolano, per suo salario de uno mese, como apare per suo boletino de dì 3 de decembrio 1512 4 - -
Et adì 12 dito per dinari numerati a zovan Antonio Pulzino officiale per suo salario de uno mese, como apare per suo boletino de dì 3 decembrio [cfr Mia 1996 # 12] 5 10 -
Et adì dito per dinari numerati a Zoane de Acerbi officiale per suo salario de uno mese, como per suo boletino de dì 4 decembrio [cfr. Mia 196 # 11] 4 10 -
Et adì 24 dito per dinari numerati a Malgarita de Valnegra per parte de suo salario, como apare per suo boletino adì 2 novembrio 1512 9 4 -
Et adì dito per dinari numerati a Donato officiale custode al nazareto per parte de suo salario, ducato uno, como apare per suo boletino de dì 29 dito, partim sono sborsati anzi tracto, computato lo boletino 4 15 -
[totale] 71 9 -

/ 4r /
Et adì 24 de decembrio 1512 per dinari numerati a lo Quaresima sotrator, overo sua moyer, per parte de suo salario, como apare per suo boletino doppo fato utsupra [cfr. Mia 1996 # 18] 4 15 -
Et adì dito per dinari numerati a Lanzino sotrador per parte de suo salario, como apare per suo boletino, overo numerati a uno de una coldera et ala madre de Felisio sotrator de sua voluntà et sborsati anzi fusse fato lo boletino 6 1 -
Et adì dito per uno testone numerato a Bertulino custode ala porta de santo Antonio per parte utsupra, como apare per suo boletino, et soldo uno per lo boletino et sborsati avanti fuse fato lo boletino [cfr. Mia 1996 # 17] 1 4 -
Et adì dito per dinari numerati a Zoane Firmo dito Pagano, custode ala porta de santo Lorenzo per suo salario de uno mese, como apare per suo boletino, sborsati anzi tracto, non computati soldi 30 de li dati al fiol de d. Alexandro Avogadro a suo nome et de suo consentamento 3 - -
Et adì 3 de zinaro 1513 per lo mio salario del mese de decembrio 1513, como apare per boletino de man de David et sotoscrito per d. Vincentio deputato 12 - -
Primo febraro. Et per dinari numerati a Zovan Antonio Pulzino officiale, como apare per suo boletino de dì 4 zinaro 1513 per el mese de dicembre per suo salario 5 10 -
Et per dinari dati a Zovanazo di Acerbi officiale, como apare per suo boletino de dì 3 zinaro soprascritto per suo salario per lo mese de decembrio preterito 410 -
[totale] 37 - -

/ 4v /
Et adì primo de febraro 1513 per dinari numerati a Zovan Antonio de Bertramo de Marchisi per suo salario, como apare per suo boletino de dì 3 de zinaro 1513 per lo mise de decembrio 4 - -
Et per dinari retenuti per mio salario per lo mese de zinaro 1513, como apare per boletino de dì 12 febraro pasato, al computo utsupra 12 - -
Et per dinari numerati a Vanoto de Oliva per haver fata la guarda alo porto de Casguida, como apare per suo boletino 1 - -
Et per dinari per el mio salario de ol mese de febraro 1513 et zorni 7, como apare per boletino de dì 10 marzo presente 15 - -
Et per dinari per el mio salario per uno mise, como apare per uno boletino de Dario, adì 23 april, qual finì adì 18 soprascritto. L. 12 12 - -
Et per dinari numerati ala dona del Quaresima per parte de suo salario, como apare per boletino de dì 27 april 2 7 6
Et adì 11 de mazo per dinari numerati a Bernardo de Rosi altra volta custode ala porta de santo Antonio, como apare per suo boletino per 2° 2 - -
[totale]4876

/ 5r /
Et per mio salario de uno mese et zorni dese, finì per tuto el mese de mazo, sive adì 27 soprascritto, como apare per boletino de man de Dario nostro cancelero de dì 29 soprascritto, qual da po' io renuntiay non voler più salario nesuno 16 - -
[totale]16 - -

/ 22v /
Lanzino et compagno de' dar per una brenta de vino bono qual have dà el mag.co d.no David Brembate adì 14 de avosto 1512 6 10 -
De' dar per dinari receputi da Zanino del Corna et suo fratello 12 - -
Donato sta al nazareto de' dar per una brenta de vino dato fora per el prefato mag.co d. David adì 20 soprascritto vel utsupra 6 10 -

/ 23r /
Dinari spesi in subventione deli poveri infestati del monte et nazareto et altri ocorentii, como qua de soto è anotato de comissione deli spectabili
Deputati sopra la Sanità

(di mano di Facino Rivola)
Primo, spesi per (manca) amalata in sul monte qual non se ... et butero, sale et formayo in duy pasti, sive adì 27 avosto 1512 - 7 6
Et adì dito per una soma de ligna conduta al nazareto per Zoane official adì dito per lo monte - 7 -
Et adì 28 soprascritto per una soma de ligna compra al Nozanto presente Donato - 6 6
Et per nollo de uno cavallo per zorni doy per andar a Zonio de comission per la peste era là de avosto. Le spese le pagono queli de Zonio - 15 -
Et adì 7 septembrio per pane dato ali sotradori, tolto dala Poleta et uno marcello de formayo, portati per Zoanazo Sotradori 1 7 6
Et adì 9 soprascritto, tolti dala Poleta, libre 4 butero, libra una de olio oliva et trey quarti sonza per far li impiastri al nazareto et monte per li infermi 1 12 6
Et adì 10 soprascritto per dinari dati a Malgarita infermera per comprar ovi per far inguenti ali infermi, presente d. Vincentio in el loco del nazareto - 3 -
Et adì dito in zafrano per medegar - 2 -
Et adì dito in sale libre 4 ad computo de soldi trey la libra - 12 -
Et adì 11 soprascritto ali sotradori quarti sey de formayo vechio et Donato libra una et meza de butero Sotradori Donato - 14 6
Et adì 12 soprascritto in pane dato a Zoane Piero Milaneso olim sotratore Zovan Piero - 15 -
Et adì dito per libre doy butero et una de formayo per far la manestra ali infermi in dui luogi - 15 -
Et adì dito per fassi quatro grandi de ligna portati al monte, presente d.no Vincentio compagno - 6 -
[totale] 8 3 6

/ 23v /
Et adì 16 septembre 1512 per libra una de olio de oliva portato per... Donato - 5 -
Et adì 17 soprascritto per uno fasso de paya grando portato per Vincenzo de Bayoni al nazareto - 6 -
Et adì 18 soprascritto per fassi quatro de paya grandi al nazareto, qual haveva portato Michel ... za oto dì fa per queli del Borzage personi 14 1 4 -
Et adì soprascritto per uno fasso de palli mandati per el nazareto per Michel - 3 -
Et adì 18 soprascritto, contadi a Bartolamio de Zorzo de Merliti, custode ala porta de santa Caterina pro parte presente d. Dondatio Porta santa Caterina 2 - -
Et adì dito numerate al Bichino per carne data al nazareto de comissione presente d. Dondatio et sul monte personi 45, de quali ne va debitor Zovan Pietro soldi 3 Zovan Piero 1 4 -
Et adì dito contadi a Zovan dito Bogneto presente Nano per comprar zucharo, butiro. oleo de medegar, carne de vitello et lasagni per sua sorella infestata in casa de Matheazo Matheazo - 10 -
Et adì 20 soprascritto per libre quatro de butero dato al nazareto et monte per li poveri - 18 -
Et adì 22 soprascritto per libre doy de olio de oliva per lo monte et nazareto et libra una da brusar, dato a Malgarita per tegnir la lume de note per li infermi - 15 -
Et adì 23 soprascritto per pane dato ali sotradori, videlicet, Lancino et Zorzo s. 16 et Zuan Piero s. 8, portato per Zoanazo Zorzo, Lancino, Zovan Piero 1 4 -
Et adì 24 soprascritto per pane dato a quela de Matheazi et de pre Pollo, perché la Misericordia non li parse che habino ali zorni pasati Matheo - 7 -
Et adì dito per palli de li poveri sul monte et nazareto a brusar numero 100, et certi fasseti de ligne menute 1 3 -
[totale] 11 7 -

/ 24r /
Et adì 25 septembre 1512 per sale al nazareto libre trey e meza a denari 33 la libra, libre trey de formayo duro per Malgarita et per li infermi et sani; 1 8 6
Item per soldi trey de lasagni per far la manestra ali infestati - 3 -
Et adì dito per libre 9 grossi de riso per far manestra al nazareto ad computo de soldi doy la libra, quali hapeno de più volte - 18 -
Et adì dito per libra una de formayo, libra una de butero, libra una de sale per Donato al suo cunto Donato - 14 -
Et adì 26 dito per pane dato a quella de Matheazo ch'è al nazareto magistro Mathio - 6 -
Et adì 27 dito per pane dato a Zorzi et Lanzino, portato per Zoanazo, tolto da la Poleta, soldi vinti Sotradori 1 - -
Et adì dito per butero dato a Malgarita per li infestati et altri libri duy - 9 -
Et adì dito per sonza per far li impiastri ali infestati, quarte 3 - 5 6
Et adì dito, dati a Donato portatore, che portò ... una de vino dalo hospitale in Prato al nazareto a Malgarita per dar ali poveri - 3 -
Et adì dito per ovi, datoi li danari a Malgarita per comprerli dali impiastri - 3 -
Et adì soprascritto per uno paro de scarpi grossi de vacheta per uno sotradore noviter tolto, chiamato Felise - 16 3
Et adì 29 dito per pane per la masara de magistro Mateo sertore magistro Mathio - 2 6
Et adì 30 soprascritto per soldi vinti de pane per li sotradori, tolto dala Pola per Zorzo Sotradori 1 - -
Et adì 2 de octobrio per pane per li infermi da far la manestra, per quarte sey formayo vechio, libre doy butero libre doy e meza de sale, quarto uno de cerusche per li infermi, consignati a Malgarita 1 9 6
[totale] 8 18 3

/ 24v /
Item, marcello uno de pane per li sotradori adì 3 octobrio 1512, portato per Zovane officiale Sotradori - 7 6
Et adì 5 de octobrio per mascherpa salata dispensata sul monte et nazareto libre trey - 7 6
Et adì 6 soprascritto per uno zapone et uno badile novi per li sotradori Sotradori - 12 -
Et adì dito per brenta meza de vino vechio bono tolto da d. pre Nicola (?) Zoncha, portato per Zoane, presente Zoanazo, portato a Donato Donato 3 5 -
Et adì dito per la portatina (?) de nazareto - 2 6
Et adì 7 dito per pane mandato ali sotradori s. 10 et libra 1 sale per Zovan Antonio officiale nostro Sotradori - 13 -
Et adì dito per uno sacho de carbone manato al nazareto per Zoanino de Mazachano a Malgarita, presente d. Dondatio colega nostro 1 6 -
Et adì dito per dinari da comprar late a doy putini pizoli sul monte - 1 -
Et adì dito per libra una de olio de oliva ali sotradori Sotradori - 5 -
Et adì dito per libra una de olio da brusar mandato a Malgarita al nazareto - 5 -
Et adì dito per sonza quarte 3 per far impiastri per li infestati - 5 6
Et adì 9 dito per butiro per mandar al nazareto et monte libre 4 quarte 1 1 - -
Et adì dito per haver fato ligar, conzar et coriazer el libro deli debitori, qual era tuto roto - 12 -
Et adì dito per lo presente libro, como se po' vedere - 6 -
Et adì dito per libre doy de sale, presente d. Dondatio in piaza - 5 -
[totale] 9 13 -

/ 25r /
Et adì 10 octobrio 1512 per pane s. 16 per li sotradori et testi doy de castrone Sotradori - 18 6
Et adì dito per libra una formayo vechio per tuy (?) putini che non ano late - 6 6
Et adì dito per carne per li infestati - 4 6
Et adì dito per carne per Donato, s.2 d. 6, butero s.5, formayo s. 7 d 6 Donato - 15 -
Et adì 11 dito per fassi quatro de paya portati al nazareto ... 1 4 -
Et adì 12 dito per la portatura de una brenta de vino al nazareto, qual have dalo hospitale amore Dey- 2 6
Et adì 13 dito per libra una de formayo vechio mandato al nazareto per quelli infestati, et maxime uno chi fava uno canato - 66
Et adì dito per duy testi de castrone per li sotradori Sotradori - 2 6
Et adì 14 dito per pane per li sotradori s. 16, zioè Lanzino et lo Quaresima Sotradori - 16 -
Et adì dito per savone libra meza data a Donato Donato - 3 -
Et adì 15 dito per butero, sonza, ovi per fare impiastri per li infestati - 12 -
Et adì dito per una soma de ligni conduti al dito nazareto - 7 -
Et adì 18 dito per pane mandato ali sotradori s. 10 Sotradori - 10 -
Et adì dito per carne de castrò data a Donato, portata per Zoanazo Donato - 3 6
Et adì dito per carne de vidello per li infestati del monte et nazareto - 6 -
Et adì dito per uno marzello dato a Zoane per portar tanto pane a Zorzi olim sotrador pro parte sui salarii Zorzi Sotradori - 7 6
Et adì dito, dati al Piasentino et a uno compagno per avisar li debitori in molti visinanzi - 7 6
[totale] 9 - 6

/ 25v /
Die 21 octobris 1512. Et adì dito per pane mandato ali sotradori per Zovan Antonio officiale nostro - 11 -
Et adì 22 dito per fassi vintiquatro conduti sul monte et al nazareto, compri da d. Bernardino stradioto et fati menar per Zovan Antonio official Sotradori 1 7 -
Et adì dito per la vitura de diti fassi per Zovan Antonio - 4 6
Et adì 23 dito per libra una de olio de oliva data a Donato et per formayo portato per Zoan Antonio Donato - 12 -
Et adì dito per una libra de olio de oliva mandato a Malgarita al nazareto- 5 -
Et adì dito per carne de vidello et butero per li malati - 8 -
Et adì dito dati ali sotradori per sale, formayo et testi duy de castrone Sotradori - 9 6
Et adì 24 per uno marcello dato a Fiorbelma dona de Zorzi sotrador Zorzi- 7 6
Et adì 27 per la copia del presente libro fato acopiar da Belfanto de Zanchi (?) citato andar (?) - 8 -
Et adì 29 dito per la portatura de una brenta de vino portata per dui brentatori, videlicet, meza a Donato et l'altra meza a Margarita, quale have dalo Consortio deli Presonerii Donato - 4 6
Et adì dito per butero portato per Zovan Antonio a Malgarita per li infermi - 7 6
Et adì 4 novembrio per pane portato ali sotradori per Zoanazo s. 15 Sotradori - 15 -
Et adì dito per sale libra una, portata a Malgarita al nazareto - 2 9
Et adì 5 dito per libra una de olio da brusar dato a Malgarita - 4 6
[totale] 6 6 9

/ 26r /
Die 8 novembris 1512, videlicet, octavo. Et adì dito 8 novembre per butero mandato a Malgarita quarte 7, libra una quarte 2 de formayo, et quarte 3 de sonza, portato per Zoanazo 1 2 3
Et adì dito per bala una de butero dato a Donato Donato - 4 -
Et adì dito per pane per li sotradori Sotradori - 6 -
Et adì 10 dito per libra una de olio de oliva per Malgarita - 5 -
Et adì dito per carne per li infermi - 4 6
Et adì dito per olio de oliva per Donato, libra una Donato - 5 -
Et adì 11 dito per pane per li sotradori portato per Zoanazo Sotradori - 10 -
Et adì dito per dinari dati a Vanino de Bayoni per late qual à dato a doy putini sul monte, che erano senza bayla de mia comissione - 7 3
Et adì 14 per carne data al nazareto - 4 -
Et adì 15 dito per pane mandato ali sotradori per Zoanazo Sotradori - 10 -
Et adì dito per libra una de olio de oliva mandato a Donato Donato - 5 -
Et adì 16 soprascritto per pane mandato ali sotradori per Zoanazo, tolto dal Bachaynio perché dicono haver impermudato l'altro che ge fo mandato Sotradori 1 - -
Et adì 17 dito per mele et zucharo per la Mafìa infestata ne la strita per far aqua da bever - 4 -
Et adì 18 dito per pane mandato a Malgarita et altri infermi che non havevano per cena per Zoanazo - 5 -
Et adì dito per butero per Malgarita et per li infermi et per quelli del monte, libre trey - 15 -
Et adì 19 per formayo quarte 6 al nazareto et per sale, libre una quarta una - 12 -
[totale] 6 19 -

/ 26v /
Et adì 21 novembre per brenta meza de vino vechio dato ali sotradori Sotradori 3 5 -
Et adì dito per la portadura del vino dato a loro Sotradori - 2 -
Et adì dito per libra una de formayo vechio dato a diti sotradori Sotradori - 6 -
Et adì dito per pane per diti sotradori, tolto dalo Bachiynio sul monte libre trey et soldi duy inanzi el zorno che sotrono la Mafìa, et per formayo quando disnono de la strita Sotradori 3 4 -
Et adì dito per la portatura de brenta meza de vino al nazareto habuta dala Misericordia - 2 -
Et adì dito per far la fopa a (?) donde fo mesa la Mafìa chi morì nela streta - 4 -
Et adì 21 per sale per li sotradori Sotradori - 3 -
Et adì dito per brenta meza de vino per Donato cum la portatura, qual è stà compro Donato 2 7 -
Et adì 23 dito per butero per lo nazareto dove sono personi 18 de quali ge n'è nove amalati et 5 sono de borgo san Leonardo, libre doy quarte doy - 12 6
Et adì dito per libra una de sale per Donato Donato - 2 9
Et adì dito per carne per li sotradori Sotradori - 4 6
Et adì 26 dito per butero per lo nazareto per unze persone più de 30, deli quali n'è de borgo san Leonardo 15 - 12 -
Et adì dito per olio da brusar per la note per li infermi - 7 6
Et adì dito per sale - 4 -
Et adì dito per oleo de oliva per li sotradori Sotradori - 5-
[totale] 12 1 3

/ 27r /
Die 28 novembris 1512. Et adì dito per carne per Donato Donato - 3 -
Et adì dito per carne per Malgarita - 3 -
Et adì dito per carne per lo Quaresima sotradore Sotradori - 3 -
Et adì 30 dito per butero per queli del monte - 10 -
Et adì dito per legni et sale per li diti, dati li dinari a Zoanazo per comprarne - 12 -
Et adì 4 dicembre soprascritto in butero per li infermi al nazareto - 12 -
Et adì 6 soprascritto per sonza per far deli impiastri et per ovi - 7 6
Et adì 7 soprascritto per la copia delo borgo de santo Leonardo fata far da Belfanto zoso delo mio libro et disegnata a d.no Francisco Gidoto, presente el Nesino officiale 1 5 -
Et adì dito per uno mazo de candeli de sevo per Donato Donato - 3 -
Et adì 8 dito per una libra de olio de oliva per Donato Donato - 5 -
Et adì dito per libre doy de olio de oliva una, et una da brusar, per Malgarita, et per libre trey de riso per li poveri - 15 3
Et adì 9 dito per riso per far manestra, qual parte è mandato et parte da mandar, libre sete in tuto, al computo de denari XXI la libra - 12 3
Et adì dito per una soma de ligna menata, compra per Zovanazo - 7 6
Et adì 11 dito per libre trey de formayo et libre trey de butero, dispensato suli monti et al nazareto, dove sono persone 49 1 15 -
Et adì dito per libra meza de butero per Donato Donato - 3 -
Et adì dito per uno sacho de carbone de pis 15, ad computo de denari 30 lo piso, qual pagò d. Vincentio Advinatri ... et io ge li restituii 1 17 -
[totale] 9 13 6

/ 27v /
Adì 12 de dicembre 1512. Et adì dito per sonza libra meza per far li impiastri per li infestati - 3 9
Et adì dito per carne per lo nazareto, libre duy, quarte una - 5 6
Et adì dito per formayo dato a Donato Donato - 2 3
Et adì 13 dito per una soma de fassi, presente d. Dondatio ... zoso per Zoanazo - 7 -
Et adì dito per pane mandato ali sotradori per Zoanazo Sotradori - 5 -
Et adì dito per sale sul monte - 3 -
Et adì 14 dito per uno paio de scarpi per lo Quaresima, presente Zoanazo et portati per luy Quaresima Sotradori - 15 6
Et adì dito per far fare una fopa a sancto Mapheo per Piero dela Frera bombasaro qual morite - 3 -
Et adì dito per butero per li infestati per far manestra et impiastri - 6 -
Et adì dito per ovi per far impiastri - 1 -
Et adì 15 dito per pane dato ali sotradori portato per Zoanazo Sotradori - 10 -
Et adì dito per formayo dato ali diti sotradori portato utsupra, quarte 5 Sotradori - 6 -
Et adì dito per far fare una fopa per Guando et Borlino ale pute de Piero bombasaro, zoè duy - 3 -
Et adì 16 dito per fassi quatro de paya conduta al nazareto presente Zoan Antonio Pulzino 1 - -
Et adì dito per soma una de legni conduta per Zoanazo, et una ne pagò d. Vincentio - 8 -
Et adì 17 dito per sonza per li infermi per far impiastri et per butero, al computo de soldi 6 la libra, et ge era d. Francesco Gidoto al nazareto - 17 -
Et adì dito per dinari dati per comprar deli ovi per far impiastri - 2 -
[totale] 5 18 -

/ 28r /
Et adì 18 per la portatura de una brenta de vino al nazareto, qual have dala Misericordia, dela qual la meytà have Donato, l'altra meytà Malgarita Donato - 2 -
Et adì 19 dito per pane mandato ali sotradori per Zoanazo Sotradori - 5 -
Et adì 20 dito per dinari dati a Zoan Antonio Pulzino per comprare legni per queli del monte, quali sono compri da Vanino de Bayoni - 10 -
Et adì 22 dito per formayo vechio per li sotratori, quarte 6, et per pane soldi cinqui, portato per Zovan Antonio Pulzino Sotradori - 14-
Et adì dito per butero per quelli del monte, che erano persone 9, quarte 5 - 7 -
Et adì dito per libra meza de butero per li sotradori Sotradori - 3 -
Et adì dito per una scatoleta de confeto, videlicet, coriandri et manuscristo per Lanzino chi stava male, onze 7 Sotradori - 12 -
Et adì 24, la vigilia de Natale, per lo nazareto, per fassi quatro de palli et uno de fassi grandi da trey stropi - 13 -
Et adì dito per butero et formayo per Malgarita da spender in li infermi, portato per lo Pulzino - 14 6
Et adì dito per carne de vidello, per li infermi soldi 6, et per li altri de manzo soldi 8, data a Malgarita - 14 -
Et adì dito per libre doy de olio de oliva da brusar - 10 6
Et adì dito per libre doy de sale per dita Malgarita per li infermi - 6 -
Et adì dito per carne de manzo soldi 8 data a Donato, libra una de butero et per libre duy formayo vechio Donato 1 5 -
Et adì dito per libra una de sale per dito Donato - 3 -
[totale] 6 7 -

/ 28v /
Et adì 24 dicembrio 1512 per li sotradori, carne de manzo soldi 8, per butero soldi 6, per farina libre 5 al computo de soldi 23 el peso, per libre una de sale et soldi vintitre de pane, portato per tuto doy li officiali Sotradori 2 11 6
Et adì primo de zinaro 1513, per libra una de butero portato per Zoanazo ali sotradori Sotradori - 5 6
Et adì 2 dito per libre doy de zigoli per lo nazareto per far impiastri, portati per el dito - 1 6
Et adì 3 dito per pane per li sotradori portato per Zoanazo et Zovan Antonio ortolano Sotradori - 9 -
Et adì dito per libra una de olio de oliva per Donato, portato per li diti doy officiali Donato - 5 6
Et adì 4 dito per dinari dati a Zovan Antonio Pulzino per andar a ... per la morte de domino Pompeyo et la soy dona per lo suspecto - 6 -
Et adì 5 per dinari dati al Galina et Girardono, portati per far una fopa a santa Agatha per Pasina, fiola de santa Catarina, qual morite in la Pietà - 4 -
Et adì dito per dinari dati a Zovan Antonio de Bertramino per comprar pane ali sotradori, soldi dese Sotradori - 10 -
Et adì 8 per dinari dati a Zovanazo per comprar pane alo Quaresima sotradore, soldi sey Sotradori - 6 -
Et adì dito chi era sabato per carne per li infestati al nazareto - 3 -
Et adì 9 dito per dinari numerati a Zovan Antonio Pulcino per andar a Alzano et Albino, dove è la peste, per informarse - 3 -
Et adì dito per dinari numerati a Zovan Antonio de Bertramino per andar a Ponte et a Brembate de sopra per informarse utsupra - 3 -
[totale] 5 8 -

/29r/
Et adì 10 zinaro 1513, per dinari dati a Zovanazo per comprar pane et formayo per lo Quaresima sotradore, per esser el Lancino absente, soldi 11 Quaresima - 11 -
Et adì 13 dito per butero a Donato libra meza, portato per Zonazo Donato - 2 6
Et adì dito per butero frescho portato per el dito a Malgarita per li amalati, libra una - 4 6
Et adì 14 dito per pane et una libra de olio de oliva tolto dala Poleta, portato per Zoanazo al Quaresima Quaresima - 13-
Et adì 18 dito per pane mandato al Quaresima per tuti dui li Zovani Antoni nostri officiali et per libra una butero, el lo pane soldi 10 - 14 6
Et adì dito per butero mandato a Malgarita per ley et per li infermi. quarte sey per li ditti - 6 9
Et adì dito per dinari dati ali diti officiali per dar a Donato per comprar meza brenta de vino 1 10 6
Et adì dito per nollo de uno cavallo per andar domenicha pasata nel loco de Brusaporcho a proveder là per la peste, una cum Zoanazo et Zovan Antonio ortolano - 7 6
Et adì 19 dito per mazo uno candelli de sevo et libra una de formayo vechio mandato a Donato per Zovan Antonio et compagno Donato - 9 9
Et adì dito per una libra de formayo vechio per lo Quaresima portata utsupra Quaresima - 6 6
Et adì dito per libra una de olio de oliva per Malgarita, portata utsupra - 5 6
Et adì dito per una libra de salle per lo Quaresima Quaresima - 3 -
Et adì dito per una libra per Donato Donato - 3 -
Et adì 20 per quarte cinqui de butero a Donato Donato - 6 -
Et adì 21 dito per pane al Quaresima Quaresima - 10 -
[totale] 6 14 -

/ 29v/
Et adì 24 de zinaro 1513 per pane mandato per Zovan Antonio Pulzino ali sotradori perché per avanti el Lanzino era andato a Bolgare aiutar Sotradori - 16 -
Et adì 25 dito per far fare una fopa per sepelir santa Caterina etiam quela mata qual morite ala Pietà - 4 -
Et adì dito per candelli per li sotradori et officiali nostri per sepelir dita sema - 1 6
Et adì dito per dinari dati a Zovan Antonio ortolano per esser andato a Ponte et a Brembate de sopra per intender etc et da far colat... - 3 -
Et adì 28 dito per pane mandato ali sotradori per Zoanazo Sotradori - 12 -
Et adì 29 dito per libre quatro e meza de formayo compro sulo marchato de ..., presente d. Dondatio, mandato ali sotradori, lo 2° a Malgarita Sotradori - 15 6
Et adì dito per una lanterna grande compra per adoperar li offitiali de note da far sepelir li morbati, presente d. Dondatio - 18 -
Et adì primo februario per pane mandato ali sotradori per Zoane Antonio ortolano soldi 10 Sotradori - 10 -
Et adì 4 de februario per pane deli sotradori soldi 12 et per olio de oliva libra una, portato per Zoanazo Sotradori - 17 6
Et adì dito per soma una de ligna mandata per Zovan Antonio ortolano a Malgarita - 7 6
Et adì dito per una libra de butero mandato a Malgarita et per carne per tuti delo nazareto -10 -
Et adì dito per uno pane de butero de una libra per li sotradori Sotradori - 4 6
Et adì dito per una libra de formayo et una de butero per Donato, mandato per Zovanazo Donato* - 9 -
[totale] 6 8 6

/ 30r /
Et adì 7 de februaro 1513 per pane s. 10 mandato ali sotradori per Zoanazo Sotradori-10-
Et adì dito per dinari dati alo armarolo per dui asti tolti per tuti dui li Zovan Antoni per bastonar el zopo de ... che ge sono riti adoso per esser venuto a Bergomo et era morbato et fatolo comandamento-2-
Et adì 12 dito per uno paio de scarpi per lo Quaresima sotrador, portati per Zovan Antonio Pulzino Quaresima - 16 -
Et adì dito per pane per li sotradori portato per dito Zovan Antonio Sotradori - 15 -
Et adì dito per sale libra una alo Quaresima sotradore et Lanzino per lo dito Quaresima et Lanzino - 2 6
Et adì dito per libra una de sale et libra una de butero per li amalati portato per dito - 6 6
Et adì dito per libra meza de butero per Donato, portato per el dito Donato - 2 -
Et adì 16 dito per pane dato ali sotradori portato per Zovan Antonio Pulzino soldi 10 Sotradori - 10 -
Et adì 18 dito per olio de oliva portato per Zoanazo a Malgarita quarte 3 - 4 -
Et adì dito per olio de oliva portato per el dito a Donato quarte 3 Donato - 4 -
Et adì 21 soprascritto per pane mandato per Zoanazo ali sotradori soldi 12 Sotradori - 12 -
Et adì dito per libra una de olio de oliva mandato per el dito Zoanazo al Quaresima sotrador Quaresima - 5 6
Et adì dito per fassi doy de paya portata sul monte dove sono venuti Donato, Malgarita et tuti li infermi che erano al nazareto et la ... ad duy personi portata per le gabane - 10 6
Et adì 22 dito per uno altro fasso per noy fata portar per Zoanazo - 4 -
[totale] 5 4 -



Nelle pagine che seguono di questo documento, che non sono numerate, sono contenute lunghe liste di nomi con accanto delle cifre. Queste liste sono state ordinate per data.
Dinari scosi per mi Facino de Rivola de comissione de li spettabili Deputati de la Sanità per la reparatione de li poveri infestati al nazareto et sul monte del tayone sive alemosina messo in Conscilio Grando.


adì 16 septembre 1512
heredi de d. Andrea de Via et numerati per d. Manino camerario - 17 6
heredi de d. Leonardo de Urio et numerati per el fiolo de magistro Francisco de Brusa 3 17 6
heredi de magistro Francisco de Brusa et numerati per suo fiolo - 3 9
magistro Polo da Cantù et numerati per Zovan Antonio - 6 -
sp. d. Benedeto Gislando pro parte et numerati per luy 1 10 -
Tonino da Pontolio bombasaro - 10 6

17 suprascripti
Rocho di Carminati botegero - 5 -
Bernardino dito Cremona 1 3 -
heredi de d. Augustino de Rota dito Moscha et numerati per d. Bernardino fratello - 19 6
Simone de Hendene per la sua contingente parte per la heredità de magistro Guarischo - 13 3
d. Dominicho dito Baron di Ondey - 13 -
Jacomo q. Antonio de Asolaro per la sua contingente parte numerati per Zovan Antonio officiale - 5 3
d. Jeronymo q. d. Simone Ponzino et numerati per d. Vincentio Advinatri pro parte 3 - -
Filippino de Albano pro parte - 10 -

23 suprascripti
heredi de Piero de Olera - 6 -

28 suprascripti
Zoane q. d. Marchiondo de Vegii 1 3 -
d. Leonardo Marenzo a bon conto et de suo fratello 2 5 -
[totale] 19 3 3

adì 28
heredi de Alexandro di Guadelli - 10 -
heredi de Zovan de Sacha - 15 -

die primo octobris
Bernardo da Terzo per la ... santo Michel - 2 6
Zovan Batista Donasello Paso - 6 6
Martino de Imberti santo Stefano - 6 6

6 suprascripti
Zovane de Ciserano bombasaro - 13 6

7 suprascripti
heredi de Lazarino de Jop 1 18 -
Jeronymo de Cerro - 3 3

9 suprascripti
d. Mayfredino de Avosti pro parte numerati per Zovane Antonio 2 5 -
heredi de d. Jacomo de Bresani pro parte numerati per el dito - 7 6
Bernardino de Albano - 15 -
d. Isnardo de Crema 4 - -
Tonolo de Merliti - 12 6
Pero Polo de Buli orese - 4 -
heredi de Zovan Marcho de ... - 5 -
Bertolamio de sancto Gallo - 10 -
heredi de Joseph de sancto Gallo 2 - -
heredi de magistro Zoane Orese - 17 6
heredi de d. Fioravanto Suardo - 12 -
Antonio dal Lezo - 5 6
heredi de Jacomo de Zonio - 7 6

6 ottobre
d. Morando Zuchani de Lentall 3 5 6
sp. d. Aluysio Rota dotor - 11 -
heredi de d. Jacomo Bresano - 8 6
Bernardino q. d. Bertolomio Solzia - 3 -
Jacomo q. Venturino Bresano - 6 6
Tomaxino balestrer - 5 -
Michel q. d. Zovan de Solza 3 17 6
Zovan Andrea Baril 1 3 -

12 suprascripti
Zovan Fermo da Crema 1 3 -
[totale] 28 19 9

die 13 octobris 1512
Antonius de Urio sutor- 4 -
magistro Jacomo zimator - 3 -
Simò dal Lizo - 3 -
heredi de Pizolo de Fedrici - 7 6
item die 16 - 8 6

14 suprascripti
Bertolamio de Teutaldi dito Riso - 4 6
Francischo q. de Comino de Teutaldi - 4 6
heredi Albertino di Suardi 1 6 -

15 suprascripti
magistro Jacomo de Balsen et Zoane 1 9 -
Paulo de Rota dito Comelli - 3 3
Lazaro linarolo - 3 -

16 suprascripti
heredi de Zoane de Zanchi- 4 -
Batista et Joan Francescho Baldino dala Val - 3 9
magistro Jovita rectore di scoli - 10 -
d. Febo de Colioni 1 4 -
heredi de sp. d. Jacomo Suardo dotor 1 9 -
d. Zoane Antonio Ceresolo 1 9 -
heredi de Vanoto hosto - 10 -
heredi de lo Abate de Bagnai zioè Zovane Jacomo per la meytà 1 - -
Christoforo herbolario - 3 -

die 21 suprascripti
heredi de Piero de Caversegnio - 17 -
Ludovicho dela Maldura 1 - -
heredi de d. Jacomo Bresano 1 2 9
d. Zoane q. d. Marchiondo de Vegii 1 3 -
heredi de Luchino de Haverara hosto - 19 -
Zoane Barziza in borgo Palazo 1 - -

4 novembris
Francischo Bosol in borgo sant'Antonio - 4 -
heredi de d. Damiano de Rota - 7 6

8 suprascripti
d. Jacomo de Cazano - 19 6
sp. d. Fantino de Marchisi 1 3 -
d. Seraphino de Vegii pro parte 1 3 -
[totale] 21 7 6

die 10 novembris 1512
heredi de Sandrino de Rota - 11 -

13 suprascripti
Simò da Lolmo per la ... - 4 6
d. Zoane dala Nose - 13 9
d. Antonio de Marchesi - 8 -
d. Grumero del Zoppo - 19 -
d. Baldesar de Bolis 1 2 -
Silio q. d. Donadino di Lizi 1 - -

16 suprascripti
Modena fornaro - 2 -
heredi de Batestino de Rota - 5 6
Bergem ... - 3 -
Polo barber trombetino - 2 9

18 suprascripti
d. Antonio di Botani 1 10-
el Rizo de magistro Guarischo de Hendene - 13 9
Partino de Brembilla - 17 6
Otaviano de Viscardo notario - 6 9

19 suprascripti
magistro Mathio de ... sertor - 3 -
Alexandro Pugno q. Bertolomeo - 3 -
heredi de Mathio selaio numerati per Francesco da Terzo - 9 9
d. Alexandro de Locatello del Zuchani 1 6 3
heredi de d. Abelonio Suardo numerati per la dona de Galino Suardo - 15 -
Item, pro ... de d. Scipione Suardo - 14 -

20 suprascripti
Pero Maria de Grumello 1 3 -
d. Mayfredino de Avosti 1 10 -
sp. d. Vincentio Bresano 7 - -

21 suprascripti
Marcho Antonio becharo - 4 6
heredi de Joseph de Redrizati - 6 6
Calamita de Scantio - 3 -
[totale] 22 17 6

die 22 novembris 1512
d. Bernardino Colombo 1 - -
d. Batista de Pedrengo - 4 3
d. Jacomo Benalio q. d. Jeronymi pro una alia elimosina 1 - -
d. Andrea de Passis pro parte 1 3 -
heredi de d. Gelmino Benalio 1 10 -
d. Alexio Scarpa numerati per suo fiolo 1 18 -

23 suprascripti
heredi magistro Angelo drapero - 10 -
Ambroxio de sancto Gallo - 19 3
Boneto de Hendene 1 10 -
Zovan day Bares - 3 -
heredi del sp. d. conte Visino de Rota 2 18 -
heredi de Alberico de Rosat numerati per d. Isnardo de Crema - 17 6
d. Feliso Avogadro q. d. Marcho 1 3 -
Abram de la Valle feraro - 3 -
Bernardino de Zovan Bertramo - 10 -
d. Honofrio de Clevetio 1 2 -
Jeronymo de Licini a sua numerati et fratello suo 1 16 -
Gebelino hosto - 10 -
heredi del sp. d. Zacharia Suardo 1 8 -
Item per la sua parte de d. Abelonio - 14 6
sp. d. Andrea de Carate per la sua parte - 7 3
Monstrino suo fratello - 7 3
Zoane suo fratello - 7 3
heredi de Christoforo Coltrezo numerati per sua dona - 15 -

24 suprascripti
d. Angelus de Alzano numerati per suo fiolo 1 1 -
Alexander dela Crota pro se - 10 -
Bertolamio del Sandrinel ... - 5 6
Conte Urbino sertor - 2 -
Peder de Presilio calger - 3 -
[totale] 24 17 9

die 24 novembris
Mafio nigoler - 2 -
Pasino stringer - 3 -
magistro Zovan day Brugni barber - 3 -
Andreazo becharo - 4 9
Peder de Surisel caligaro - 3 -
magistro Tonino feraro - 3 -
Zanello de Asonicha becaro - 3 -
d. Antonio q. d. Galeatio Benalio - 10 -

26 suprascripti
Evangelista de Ravagnano calzoler - 3 -
Zovan Francesco de Carara q. Bombello 1 5 -

27 suprascripti
Franciscus ... numerati per Bertolum eius filium pro parte 1 10 -
Marcho Antonio de Asperti - 5 6
d. Zovan Piero de Avosti pagati per Jacomo 1 3 -
magistro Marcho marescalcho - 5 -
heredi de Jacomello de Licinii - 9 9

29 suprascripti
Zovan dei C... hosto - 10 -
Lorenzo de Corezii - 15 -
Bertolamio de Madone - 10 -
Matheo bombasaro - 9 -
heredi de d. Francesco Carate dale brave pu... 2 6 -
Francischo de Brembilla - 17 6
Francischo Scandella - 6 -
heredi de d. Gaspero Guarnero - 11 6
Pero Maria de Grumello - 16 -

2 decembris
Francischo da Lolmo canevaro - 3 -
magistro Jacomo de Locatello sertor - 4 6
Bertolameo Caluscho de ... - 4 6
Bertramo de Vavasori - 3 -
[totale] 14 9 -

2 decembris
Bertolamio dito Papa de Piso - 3 9

4 suprascripti
Zacharia de Albano pro parte - 7 6
La dona de d. Jacomo Ficieno numerati per d. Paula de Piligrino - 7 6

9 suprascripti
Jeronymo q. d. Jacomo de Rota numerati per d. Madalena pro parte 2 13 6

10 suprascripti
d. Antonio dala Sal numerati per d. Jacomo Gargano 2 - 3
d. Zovan Francesco Bagnato 1 - -

11 suprascripti
d. Zorzo Benalio pro parte 2 6 -
heredi de Christoforo da Mozo Gazoli - 12 -

15 suprascripti
sp. d. Paulo Benalio 2 6 -
Gazolo da Mozo - 10 -
Benayo de Benayi - 3 -
d. Lazaro Coltrezo - 10 -
Zoanel frer in borgo sant'Antonio - 3 -
heredi de d. Paulo de Colioni 1 4 -
magistro Betino et fratelli cocho de Valnegra in vicinia sancti Michaelis - 12 -
d. Mayfredino de Avosti in doy posti 1 4 6

18 suprascripti
Simò de Rota natulis - 5 -
Zovan Antonio da Ponte in borgo Canal - 3 -
magistro Simò de Fregerii - 1 6
Francisco de Cenat - 10 -
Tosco Suardo - 5 -
magistro Batista dali Organi ciroycho - 5 -

20 suprascripti
d. Piero et Marcho Antonio Grumello 2 - -

22 suprascripti
d. Jeronymo de Comenduno pro parte 1 3 -
heredi de Crispino del Bitira - 6 6
d. Augustino de Medici pro parte - 15 -
[totale] 21 17 -

et adì 23 de decembrio
Receputi dali heredi de d. Guido Ceresolo - 10 -
sp. d. Bartolomeo da Calepio dotor 1 3 -
d. Nicolao di Passi pro parte 2 6 -

24 suprascripti
d. Nicolò q. d. Lorenzo de Vegii pro parte - 15 -

30 suprascripti
heredi del Quarismino de Lolmo in borgo san Lorenzo,      
marcelli doy chi calaveno - 14 -
magistro Batista de Haveraria pentore - 2 -
magistro Jacomo suo fratello - 3 -
magistro Pero Jacomo de Spino de Albino - 3 -
heredi de d. Gabriel Rivola - 17 -

3 januarii 1513
Francischo de Gozi pro Zovan Angel suo fratello - 15 -
d. Gabriel da Lolmo pro parte - 10 -

5 suprascripti
d. Alexandro de Passi et numerati per Jullio suo fiolo 2 - -
heredi de Zoanino Contallo et numerati per Francisco suo fiolo - 9 -
[totale] 10 7 -

Dinari quali scose Michel Ribusto quelo zorno fu morto, una cum Zuane Antonio de Bertramino, qual fu ferito per non haver potuto più presto haver la poliza
heredi Zovan Antonio di Ponzini pro parte - 3 -
Manano fornaro - 2 -
Bernardo pentor - 3 -
Antonio dito Rondeni - 2 -
magistro Guido da Carara ciroycho - 6 -
magistro Antonio stringaro - 2 -
Martino da Villa - 6 6
Zovan Andrea de Alzà notario - 5 -
Bernardino de Vianova - 10 3
Bernardino de Comasel - 3 -
heredi de d. Angelo Comenduno pro parte - 3 -
Bonomo del Roncho - 3 -
Gabriel del Romcho - 3 -
heredi de magistro Nicolò dela Lodeta - 2 -

Die 11 ianuarii 1513
heredi de Guelmo Rota et numerati per d. frate Daniello pro parte - 14 -
Zoane de Mozo in vicinia sancti Michaelis - 9 -

15 suprascripti
Augustino dito Avosto de Rota et numerati per Batista de Taxis - 7 6
Jo. Batista q. Matheo dal Olmo - 7 9
Vincentio de Rota notario - 2 -
Jacomo de Roberti sertore - 1 -
Tonol da Villa 1 8 -
d. Sperandio de Albano - 3 -
d. Gabriel Colleoni - 3 -

29 suprascripti
d. Felisio q. d. Marcho Avogadro 1 3 -
d. Piligrino Ficieno pro parte - 5 -
Item testono uno 1/3 1 3 -
Antonio Sedazario - 10 3

31 suprascripti
heredi de Martino de Rota de Valdimagna - 15 -

primo februarii
sp. d. Alexandro Tertio dotor pro parte - 15 -
Antonio dito Guerino de Rota - 7 6
d. Gabriel da Lolmo pro parte - 13 -

5 suprascripti
Mafiol di Bonas de Albino numerati per Zovan Antonio suo fiolo per la meytà - 5 -

10 suprascripti
d. Aluysio de Bongi - 7 6
Marcho Antonio q. d. Francesco Rivola pro parte - 7 6
heredi del sp. d. Nestor Suardo 4 17 -

21 suprascripti
d. pre Piero de Hendene - 12 -
heredi de d. Jacomo de Rota pro 2° 23 6
Mafè de Oliva in borgo santa Caterina - 2 -

5 marcii
sp. d. Jeronymo Ponzino dotor et numerati per Zovan Antonio Maldura notario qual ha uno mio boletino 2 4 -
[totale] 20 5 6

die 15 marcii
Spagnolo del monte santo Vigilio - 5 9

die octavo aprilis
heredi del sp. d. Daniello Boselli - 13 -
d. Antonio de Bonelli 1 - -

13 suprascripti
Jeronimo Zagnol pelizer - 5 -



Riepilogo
Settembre 20 18 3
Ottobre 45 5 9
Novembre 63 7 -
Dicembre 29 5 -
Gennaio 10 16 3
Febbraio 10 10 -
Marzo 9 9 2
Aprile 1 18 9
Ribusto 2 13 9



Nelle pagine che seguono di questo documento, che non sono numerate, sono contenute alcune liste di pagamenti. Queste liste sono state ordinate per data.

D. Jesus Christus
Questi sono dinari cavati sive scosi da diverse persone de condemnatione et multi fati per li spectabili d. Deputati de la Sanitade de Bergomo contra li inhobedienti et contrafacienti ali soy comandamenti et scosi per Facino de Rivola de comissione deli prefati d. Deputati.

Et primo, da Ventura q. de magistro Carlo tentore per una condenatione contra luy fata quid da luy et da altri a suo nome fina adì 16 del meso de septembrio 1512, como apare per uno mio boletino 18 - 1
Item da d. q. pre Mafiolo del Coma per parte de una condenatione, et numerati per d. Zovan Galina adì 17 soprascritto 6 - -
Item da Tonino da Pontolio per una condenatione adì 18 soprascritto 5 - -
Et adì 23 de septembrio 1512 recepute a magistro Mathio et numerate per Zovan Antonio Pulzino nostro official per spender in li masone et al nazareto 14 12 -
Et adì 4 de novembrio per dinari numerati per Batista Licino per uno acordio fato cum luy, overo condemnatione in lire trey soldi 15, pro parte - 15 -
Et adì 15 decembrio soprascritto per dinari numerati da Peder dito Balanza da Scantio per una acusa et condenatione fata contra de luy, como apare al suo libro deli Deputati 3 3 ?
Et per una bisacha de carbone qual vene de là Brembilla alta per una condenatione contra certi ... qual fu conduta al nazareto ali 19 de decembrio 1512 ? ? ?
Et adì 24 decembrio soprascritto per una boleta de libre 25 de imperiali fata per la mag.ca Comunità ali poveri delo nazareto, overo ali Deputati de dì 17 soprascritto per pagar li salariati 15 - -
  52 7 ?
Et adì 24 decembrio 1512 per una elimosina fata per el Conseyo delo Hospitale grando amore Dey ali poveri delo nazareto, como apare per uno boletino, numerati per Christoforo de Biffi tesorero, adì soprascritto de libre quindesi imperiali 15 - -
Et adì dito per una elimosina fata ali prefati poveri per li spect.li d. Conseyeri delo Consortio de Presoneri per spender, de libre octo de imperiali 8 - -
Et adì 15 de zinaro 1513 per dinari receputi da Mathio molinaro da Scantio per una condenatione contra de luy fata adì 17 de novembrio 1512, qual era fata in lire 7 per inanzi 4 - -
Et adì 3 de februaro 1513 recepute da Defendo de Caluscho, habita a Scantio, per una condenatione fata contra de luy, dacordo per li d. Deputati et luy 1 - -
Et adì dito per una condenatione utsupra, receputi da Michel del Mager, habita utsupra 2 10 -
Et adì 25 februaro 1513 per dinari receputi da d. Jacomo Gargano tesorero, presente d. Dondatio Colleoni per parte de una boleta de lire 25 concessa adì (manca) de februaro soprascritto 15 - -
Et adì 7 marzo per dinari receputi dal dito tesorero pro 2° dela soprascritta boleta, numerati a mi 10 - -
Et adì 10 suprascritto per testoni quatro pervenuti de una condemnatione fata dacordio contra Christoforo de Scoti de Ponte per li sp. d. Deputati 4 12 -
  60 2 -
Et adì 18 marzo soprascritto per una boleta de dì instante de libre dodesi de imperiali, qual me pagò d. Gasparo de Clevetio conductore de li banchi grandi de 1512 12 - -
Et adì ultimo marzo soprascritto per una boleta de dì 26 soprascritto pagata per el soprascritto Gasparo utsupra 13 - -
Et adì 22 de april per libre quatro de una condemnatione fata contra l'osto dela Stella per una desobedientia 4 - -
Et adì dito per una ellemosina fata per el Consortio de li Presonerii de libre sey alo lazareto, numerate per d. Vincentio de Advinatri, ministro ed Deputato 6 - -
Et adì 30 de april soprascritto per soldi trenta receputi dala Riza, qual brusò certi assi de una gabana sul monte et numerati per el fiolo q. de Piero bombasaro 1 10 -
Et adì 6 de mazo per uno roverino dato per Santino a nome de Crispino et fratello de Stabelli per una ellemosina overo condemnatione aplicata ali poveri delo nazareto per certi desobedientii 4 13 -
Et adì 10 dito per dinari pervenuti de una condemnatione fata contra Zambono de santo Bertolamio per una desobedientia per la meytà 6 - -
Et adì dito per la meytà de una condemnatione contra Cristallo de Rota de Santo Bertolamio - 10 -
Et adì dito per la meytà de una condemnatione contra Peder caligaro da Santo Bertolamio - 10 -
  48 3 -
Et perfina adì 28 de avosto pe duy duchati d'oro receputi uno da Zovan Antonio del Bulo d'Almè et uno da Zambono de Santo Bartolamio, presente Alexandro de Poma in casa del boyo per pena de vita quondam fata per li Deputati de Santo Bartolamio, como apare in la mia filza 9 10 -
Et per dinari numerati per Orsolino deputato a nome de Bartolomeo Depar per una ellimosina al nazareto 1 - -
 10 10 -
Totale generale 171 2 -



In questo documento, non numerato, vi è un bollettino con alcuni appunti in una scrittura approssimativa, come segue.
Georgius de ... sotrator ellectus fuit ... sub die ultimo junii 1512 con salario librarum 18 in mense, ut in libro ... a foy 48.
Die 27 septembris 1512 Filisius ellectus fuit et infra duos dies decessit, ut in libro a foy 93.
Iohannes Petrus de Borgis de Mediolano die 14 maii ellectus fuit pro sotratore cum salario librarum 18 in mense.
Donatus mediolanensis ellectus fuit pro custode nazareti die 3 maii 1512 cum salario librarum 16 cum pactis, etc.
Christoforo de Bertramino de ... da Sforzaticha (?) fu conduto per sotrador adì 24 april 1512 et morì die 3 mazo ...


In questo documento sono contenute due liste di pagamenti come segue.
Cuncto deli sotradori
Zorzo da Milano sotrador comenzò a servir adì 8 april 1512 fina adì (manca) a lire 15 el mese - - -
Item, comenzò una altra volta perché se amalò adì primo de luyo fina per tuto el mese de setembre 1512 a lire 18 in mense 54 - -
Lancino sotratore comenzò adì 24 del mese de april 1512 et servì per tuto setembre proximo a lire 22 el mese 114 8 -
Item, comenzò adì primo octobre a servir a duchati tre d'oro el mese cum pati etc. et fina hora serve; finì adì 4 zenaro 1513 43 4 -
Zovan Piero de Borgi da Milano sotratore comenzò a servir adì 14 mazo a lire 18 el mese et finì per tuto el mese de zugno 28 10 -
Filixio sotratore comenzò a servir adì primo octobre 1512 a lire 10 el mese ma s'è amalato et è al nazareto, qual ha servito octo dì 3 - -
...dito Quaresima comenzò adì 14 de octobio 1512 a lire (manca) el mese      



Robe dati ali sotradori et victuarie sul monte per farse li spesi, quali vano defalcati del suo salario, comenzando,
Primo, adì 8 april 1512, contadi ali doni deli sotradori pro parte de suo salario testoni 8 9 4 -
Et per una brenta de vino tolta de ... de Dinde cum lo datio ... 5 5 -
Et per uno lavezo per diti sotradori - 11 -
Et per più capitoli overo posti osadelli et victuarie - 13 -
Et adì 10 aprile per spesi in pane, carne, butero, una basia et uno bocale - 19 -
Et adì 12 dito in carne, et in una lanterna, uno mazo di candeli, onze trey de coliandri in doy volti, et libre doy formayo fina 14 2 3 6
Et pro pane compro per d. Matheo Albano - 8 -
Et adì 6 mazo pro pane compro per Zoanazo - 10 -
Et dati al camierio ali servitori per comprer victuarie adì 9 mazo - 9 -
Et adì 12 dito per victuarie dati a Zoanazo per comprarle - 10 -
Et adì 14 mazo contadi a Zovan Pietro sotrador noviter conduto pro parte del suo salario Zovan Piero 2 10 -
Et adì 15 dito contadi a ... Piasentino per nome de dito Zoanpiero Zovan Piero 2 5 -
Et adì 17 soprascritto per victualie compre per Zoanazo - 12-
Et per dinari numerati a Zoanazo per li sotradori - 10 -
Et per spender ali sotradori per Zoanazo - 10 -
Et per contadi al dito Zoanazo per spender per loro - 10 -
Et adì 19 zugno dati a Zoanazo per spender per li sotradori 1 - -
Et adì 5 luyo et a 7, como apare in trey capitoli computa zucaro et butero per uno sotradore amalato 1 6 -
Et adì 12 luyo per pane compro per Zoane - 10 -
Et numerate a Zuane per comprar pane ali sotradori - 4 -
Et contadi a Luisio Gnolao sotrador primo ... Aluisio 3 - -
Et per una brenta de vino tolto da d. Jeronymo Avosti cum la portatura et datio 5 4 -
Et per brenta meza aseto cum la portatura 2 2 -
Et adì 19 mazo pro pane - 5 -
Et adì 24 et 25 soprascritto como apare in trey capitoli 1 8 3
Et per brenta una de vino, qual va per terzo al medego et duy ali sotradori, portatura et datio, monta in tuto a lire 5 s.9 3 12 -
Et como apare in quatro capitoli per victualie per li sotradori fina adì 2 zugno 2 5 -
Et dati a Zovanazo per comprar pane ali sotradorii et adì 6 zugno per carne et adì 7 soprascritto ali sotradori in trey capitoli 1 5 -
Et adì 25 zugno, como apare in trey capitoli - 18 6
Et adì ultimo zugno pro pane - 10 -
Et adì primo luyo per le due parti le trey de una brenta de vino cum la portatura 3 11 4
Et adì 2 luyo per onze 3 zucharo fino et libra meza butero per lo sotrador amalato Zovan Piero - 7 -
Et adì 23 april per li sotradori - 5 -
et adì 24 april contadi per Zoanazo ala Fiorbelina muyer de Zorzo pro parte suo salario, presente Batista de Haveraria Zorzi 4 12 -
Et a Christoforo de Medolago sotrador Christoforo 2 - -
et adì 26 soprascritto per brenta una de vino conduto per Bernardo da Scantio cum lo datio et la portatura oltre quela se spendi 5 - -
Et adì 27 dito per pane portato per Bernardo - 6 -
Et adì 28 dito per carne, zucharo et coliandri per Zorzo amalato Zorzi - 6 -
Et contadi a Zoane de Acerbi per comprar pane ali sotradori et bocali doy de vino - 8 -
Cuncto deli sotradori de quelo li a dato Obertino de Vegii      
Cuncto deli sotradori de quelo li a dato Obertino      



In questo documento alcune altre registrazioni di difficile collocazione, che quindi vengono omesse.

MIA 1996

Questo faldone contiene numerose bollette e mandati e ricevute di pagamento per gli addetti al Servizio di Sanità per la peste. Vengono qui riportati in regesto per ordine di data. Nota che nel faldone vi sono altri piccoli documenti non numerati, che non sono stati qui considerati,

1° luglio 1512, # 16
Giovanni Zambelli, depositario dell'imprestito fatto dai cittadini e gentiluomini alla ill.ma Signoria riceve da Facino Rivola per il detto conto quattro ducati d'oro. Firma lo stesso Giovanni.

4 agosto 1512, # 35
Mandato dei Deputati alla Sanità a Giovan Pietro Benaglio depositario per pagare a Lorenzo di Marcheti lire 3 soldi 4 a saldo del suo servizio come guardia alla porta di Broseta, cominciando il 14 aprile e fino al 16 giugno. Aveva già avuto come anticipo da Joseph Borella lire 3. Controfirma Albertino de Vegis. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

4 agosto 1512, # 35
Mandato dei Deputati alla Sanità a Giovan Pietro Benaglio depositario per pagare a Bastià del Gayto come anticipo del suo salario a guardia della porta di Cologno a cominciare dal 23 aprile lire 6. Aveva già avuto un altro anticipo di 3 lire da Joseph Barilli. Controfirma Albertino de Vegis. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

5 agosto 1512, # 34
Mandato del Provveditore ed Anziani di Bergamo al tesoriere per pagare a Oliviero Olivieri custode per la peste alla porta di Osio per metà del suo salario di mesi quattro finiti il 4 corrente lire 5 soldi 14. Controfirmano Gerolamo Borella e Bartolomeo Marchesi, anziani. Scrive Alessandro Bresciani, ragioniere del comune.

7 agosto 1512, # 44
Mandato dei Deputati alla Sanità a Giovan Pietro Benaglio depositario per pagare a Michele de Fornagali portator lire 3 soldi 14 a pagamento di 12 fassi di paglia portati al nazareto. Controfirma Facino Rivola deputato. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

23 agosto 1512, # 28
Mandato dei Deputati alla Sanità a Giovan Pietro Benaglio depositario per pagare a Battista del Gayto tre lire imp. come resto del suo salario di guardiano alla porta di Cologno per un periodo imprecisato finito il 23 agosto presente. Controfirma Albertino de Vegis. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

27 agosto 1512, # 27
Mandato dei Deputati alla Sanità a Giovan Pietro Benaglio per pagare a Fermo del Bencia (?) sei lire imp. per suo salario di due mesi (25 giugno-25 agosto 1512) come guardiano per la peste alla porta di Colognola. Controfirma Dondatio Colleoni. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

27 agosto 1512, # 31
Mandato dei Deputati alla Sanità a Giovan Pietro Benaglio depositario per pagare a Bertolino dela Torre di Rovari servitore 4 lire e mezza come anticipo del suo salario di ufficiale alla peste, a partire dal 20 luglio. Controfirma Facino Rivola. Scrive Giovan Antonio de Tassis.
Si acclude un conto che dice:
"Sono asignati in pagamento de questo li infrascritti debitori:"
heredi de d. Benaio de Suardi L. 1 s. 9
d. Leonardo de Verzeri L. 1 s. 5
d. Zacharia de Preposulo L. 2 s. 18
Segue altra nota poco leggibile relativa ad altro pagamento. Si noti che il documento # 32 porta il medesimo testo, ma con altre annotazioni.

3 settembre 1512, # 33
Mandato del Provveditore ed Anziani di Bergamo al tesoriere per pagare a Oliviero Olivieri custode alla porta di Osio per suo salario di un mese che finisce domani lire 3. Per il mandato, boletta e capsoldo s. 4 d. 3. Controfirmano Pietro de Grumello e Giovan Pietro Colleoni. Scrive Costantino Mapello, ragioniere del comune.
3 settembre 1512, # 43
Mandato dei Conservatori alla Sanità a Giovan Pietro Benaglio depositario per dare a Giovan Antonio di Pulzini servitore lire 3 e mezza imp. a saldo di lire 5 e mezza per il suo salario come servitore dei Deputati dal 1° agosto, computati soldi 40 già avuti come anticipo di un mese. Controfirma Dondatio Colleoni. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

4 settembre 1512, # 39
Mandato a Facino Rivola per pagare a Zuane di Merleti (?) ufficiale dei Deputati a saldo del suo servizio fino alla fine del mese presente lire 6 e soldi 7 e mezzo. Il conto è stato redatto nel Libro a f. 88. Controfirma Vincenzo Advinatri. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

18 settembre 1512, # 41
Mandato a Giovan Pietro Benaglio da parte dei Conservatori alla Sanità per dare a Giovanni de Acerbis officiale lire 3 come anticipo del salario. Controfirma Vincenzo Advinatri. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

22 settembre 1512, # 15
Facino Rivola, depositario dei Deputati alla Sanità, da a Michele Rebustono servitore lire 3 e soldi 6 a saldo del suo servizio come officiale dei Deputati alla cura della peste. Controfirma Vincenzo Advinatri. Scrive Giovan Antonio de Tassis. Sigillo in cera rossa.

22 settembre 1512, # 36
Mandato a Facino Rivola per pagare a Perino de Cigalotis lire 6 soldi 6 imp. a saldo del suo salario come custode alla porta di Colognola dal 17 aprile al 22 settembre, oltre a lire 9 già ricevute in due volte come anticipo. Controfirma Vincenzo Advinatri. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

24 settembre 1512, # 30
Mandato dei Deputati alla Sanità a Facino Rivola depositario per pagare a Bartolomeo Merleti lire 5 e soldi 4 a saldo del suo servizio alla custodia della porta di santa Caterina fino al primo ottobre prossimo. Controfirma Dondatio Colleoni. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

24 settembre 1512, # 42
Mandato dei Deputati alla Sanità a Facino Rivola depositario per pagare a Zambello di Zambelli per un mese di salario a partire dal 10 agosto fino al 10 settembre lire 4 soldi 10, come guardiano per la peste alla porta di sant'Antonio. Controfirma Vincenzo Advinatri. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

24 settembre 1512, # 37
Mandato dei Conservatori alla Sanità a Facino Rivola per pagare a Sebastiano detto Gayto per un mese di salario finito ieri come guardia alla porta di Cologno. Controfirma Dondatio Colleoni. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

30 settembre 1512, # 40
Mandato dei Deputati alla Sanità a Facino Rivola depositario per pagare a Giovan Antonio Pulzino servitore dei detti Deputati lire 5 e mezza a saldo del suo salario per tutto settembre. Controfirma Dondatio Colleoni. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

4 ottobre 1512, # 20
Oggi sono stati fatti i conti con Vanino di Bayoni per il fitto della casa dove i sotratori Bertramo e Zorzi ed altri sotratori andarono ad abitare dal 6 aprile per due mesi e mezzo al computo di lire 3 soldi 8 al mese. Ha avuto in due volte lire 3 soldi 19. Restano da dare lire 5 soldi 1. Segue la ricevuta.

4 ottobre 1512, # 23
Facino Rivola dà a Vanino de Bayoni lire 5 soldi 1 per resto del fitto della casa dove sogliono abitare i sotratori al principio. Controfirma Dondatio Colleoni. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

6 ottobre 1512, # 26
Per mandato dei Deputati alla Sanità di Bergamo, Facino de Rivola depositario dia a Fermo Bontre (?), custode per la peste alla porta di Colognola per suo salario di un mese dal 25 agosto, lire 3 imp. Controfirma Vincenzo Advinatri. Scrive Giovan Battista de Tassis. Sigillo in cera.

19 ottobre 1512, # 25
Facino de Rivola dà a Michele di Salvino Colleoni 3 lire per salario di un mese dal 18 settembre per aver fatto la guardia per la peste alla porta di Osio, cme nel Libro. Controfirma Vincenzo Advinatri. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

28 ottobre 1512, # 29
Mandato dei conservatori alla Sanità a Facino Rivola per dare a Donato da Vimercate 4 testoni (cioè lire 4 soldi 12) a buon conto del suo salario. Controfirma Dondatio Colleoni. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

2 novembre 1512, # 22
I Conservatori alla Sanità concedono a Facino Rivola di ritenere il suo salario per settembre ed ottobre, che ammonta a lire 24. Controfirma Dondatio Colleoni. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

3 novembre 1512, # 13
I Conservatori alla Sanità di Bergamo. Mandato a Facino Rivola depositario di dare a Giovan Antonio da Ponte officiale per suo salario di un mese a partire dal primo ottobre passato, lire 4. Sottoscrive Vincenzo Advinatri. Scrive Giovan Antonio de Tassis, vicecancelliere.

4 novembre 1512, # 21
Per mandato dei Deputati alla Sanità di Bergamo, Facino de Rivola depositario dà a Giovanni q. Martino de Acerbis, servitore per parte dei Deputati, per suo salario del mese di ottobre scorso, lire 4 e mezza imp. Controfirma Vincenzo Advinatri. Scrive Giovan Antonio de Tassis.

4 novembre 1512, # 24
Facino de Rivola dà a Giovan Antonio Pulzino officiale lire 5 e mezza per suo salario di un mese dal primo ottobre. Controfirma Vincenzo Advinatri, scrive Giovan Anbtonio de Tassis.

4 novembre 1512, # 11
Per mandato dei Deputati alla Sanità di Bergamo, Facino de Rivola esecutore e depositario dei prestiti ed elemosina per la peste si paga il salario sullo stesso imprestito: si tratta di lire 12 per il passato novembre (?). Controfirma Vincenzo Advinatri. Scrive Dario Mapello. Sigillo in cera.

16 novembre 1512, # 18
Per mandato dei Deputati alla Sanità di Bergamo, Facino de Rivola depositario dia a Stefano detto Quaresima, sollevatore della peste, o Caterina sua moglie 3 lire imp. per parte del suo salario. Controfirma Vincenzo Advinatri. Scrive Dario Mapello.

23 novembre 1512, # 19
Per mandato dei Deputati alla Sanità di Bergamo, Facino de Rivola depositario dia a Giovanni q. Martino de Acerbis, servitore per parte dei Deputati, per suo salario del mese di novembre scorso, lire 4 e mezza imp. Controfirma Vincenzo Advinatri. Scrive Dario Mapello. Sigillo in cera.

3 dicembre 1512, # 12
Per mandato dei Deputati alla Sanità di Bergamo, Facino de Rivola depositario dia a Giovan Antonio de Pulzinis, servitore per parte dei Deputati, per suo salario del mese di novembre scorso, lire 4 e mezza imp. Controfirma Vincenzo Advinatri. Scrive Dario Mapello. Sigillo in cera.

4 dicembre 1512, # 14
Per mandato dei Deputati alla Sanità di Bergamo, Facino de Rivola depositario dia a Giovan Antonio Bertrami de Marchisis, servitore per parte dei Deputati, per suo salario del mese di novembre scorso, lire 4 imp. Controfirma Vincenzo Advinatri. Scrive Dario Mapello. Sigillo in cera.

4 dicembre 1512, # 11
Per mandato dei Deputati alla Sanità di Bergamo, Facino de Rivola depositario dia a Giovanni q. Martino de Acerbis, servitore per parte dei Deputati, per suo salario del mese di novembre scorso, lire 4 e mezza imp. Controfirma Vincenzo Advinatri. Scrive Dario Mapello. Sigillo in cera.

17 dicembre 1512, # 16
Per mandato dei Deputati alla Sanità di Bergamo, Facino de Rivola dia a Jacobo de Zuchis, custode per la peste alla porta di Colombina, per suo salario di un mese e mezzo finito il 15 dicembre lire 4 e mezza. Controfirma Vincenzo Advinatri. Scrive Dario Mapello. Sigillo in cera.

29 dicembre 1512, # 17
Per mandato dei Deputati alla Sanità di Bergamo, Facino de Rivola depositario dia a Bertolino, custode per la peste alla porta di sant'Antonio, a buon conto del suo salario soldi 24. Controfirma Dondatio Colleoni. Scrive Dario Mapello. Sigillo in cera.

29 dicembre 1512, # 18
Per mandato dei Deputati alla Sanità di Bergamo, Facino de Rivola depositario dia a Lancino Alberti Mazini da Foppolo sotratore per buon computo del suo salario lire 6 imp. Controfirma Dondatio Colleoni. Scrive Dario Mapello. Sigillo in cera.

29 dicembre 1512, # 19
Per mandato dei Deputati alla Sanità di Bergamo, Facino de Rivola depositario dia a Stefano detto Quaresima sotratore, per buon computo del suo salario lire 4 e soldi 15. Controfirma Dondatio Colleoni. Scrive Dario Mapello. Sigillo in cera.

29 dicembre 1512, # 20
Per mandato dei Deputati alla Sanità di Bergamo, Facino de Rivola depositario dia a Donato da Milano, soprastante del luogo del lazaretto, per buon computo del suo salario un ducato cioè lire 4 soldi 15. Controfirma Dondatio Colleoni. Scrive Dario Mapello. Sigillo in cera.

30 dicembre 1512 , # 15
Per mandato del Provveditore e degli Anziani di Bergamo, Facino de Rivola dia a Fermo detto Pagano de Chinellis, custode per la peste alla porta inferiore del borgo di san Lorenzo, per suo salario di un mese finito il 23 dicembre 3 lire. Controfirma Vincenzo Advinatri. Scrive Dario Mapello. Sigillo in cera




MIA 2591

Lavori fati et conzi et dati per magistrum Ioseph ala mag.ca comunità quando introrno li vinitiani adì 7 de febraro 1512.

Primo, per giave numero 7 ala porta de santo Lorenzo, zoè grandi et pizoli (tre grande, quatro pizole) er conzar li giavaduri et libre una et quarte 2 de giodi da uso et de scale per ingrander diti giavaduri L. s. d.
Item, ala porta Penta per giave sey utsupra et conzar li giavaduri et libre una de giodi utsupra a dito ipso L. s. d.
Item, per giave quatro et gropi doy per lo cadenazo et cum li soy giodi ala porta de santo Iacomo L. s. d.
Item, per far la giave et meter la moyeta ala porta de sot Fop adì 10 febraro soprascritto et li soy giodi L. s. d.
Item, per far la giave et conzar la giavadura in cavo delo borgo de san Lorenzo alo portone adì 13 soprascritto L. s. d.
Item, per una giavadura de cros cum doy giave mesa su lo usgio de la provisione fet consol grando L. s. d.
Item, per una giavadura de zopo mesa su la canzelaria di mag.ci Rectori cum doy giave adì 24 soprascritto L. s. d.
Item, per una giavadura mesa a la camera deli pegni L. s. d.
Item, per una giavadura cum doy giave mesa su lo usgio de la rasonaria adì 25 soprascritto L. s. d.




MIA 3082

/ 1r / Die tertio mensis septembris 1512.
Ingravescente pestilentia in hac civitate et adiacentibus locis, dum mag.ca Comunitas non haberet facultatem pie subveniendi egrotantibus et circa hec necessariis et urgentissima necessitas adesset, posita fuit talea seu potius elimosina universalis ad recuperandas pecunias. Et primo, exactori comunis data fuit impositio exigendi ipsas pecunias; et cum opera sua parum prodesset, demandatum fuit hoc onus spectabilibus d.nis Bartolomeo de Marchexiis et Petro de Assonica doctoribus, deinde aliis qui, aut suis distracti negociis aut aliis respectibus, parum aut nihil fecerunt. Quam ob rem pestifera contagione excrescente medicis autem, sepultoribus, custodibus, servitoribus et infirmorum alimentis et aliis ad hec necessariis continue defficientibus ob carentiam denariorum et rerum pluriarum, quodammodo in desperationem et crudentissimum totius civitatis periculum miserabiliter deventum erat. Et cum spectabiles d.ni Vincentius Advinatrus et Dondacius Coleonus provisores et conservatores superinde ellecti per Consilium Bergomi rogassent d.num Facinum Rivolam collegam eorum ut omni studio, omnibus suis negociis pospositis, operam daret incessanter exigendi, recipiendi et dispensandi pecunias debitas causa dicte elimosine; et videntes hoc effici non posse nisi cum ingenti labore et solicitudine, seu etiam aliqua inimicitia nolentibus solvere; promiserunt ipsi d.no Facino salarium librarum duodecim singulis mensibus, incipiendo in chalendis septembris 1512 et per tempus quo ipse d.nus Facinus intenderet circa predicta, pro conservatione et provisione ut ...; et cum onere et impositione eundi et equitandi ad visitationem / 1v / et provisionem personarum et locorum dicto modo infectatorum, seu que essent in suspitione pestis, quando opus fuerit; ita tamen quod, ultra predictas libras duodecim, idem d.nus Facinus habere posset et debeat expensas naulorum, equorum et oris, cum acciderit eum equitare extra civitatem. Et predicta omnia et singula prefati domini provisores fecerunt et faciunt ac proviserunt, cognita industria et diligentia prefati d.ni Facini, et pro beneficio universali, cum spe et condictione ut per spectabiles d.nos Antianos approbentur et ratha habeantur.
Actum in apotheca prefati d.ni Vincentii de Advinatris sita in vicinia sancti Pancratii Bergomi. Die suprascripto tertio septembris suprascripti anni 1512.
Iohannes Antonius de Tassis...subscripsit.

/ 2r / Die XV octobris in Consilio sp.lium d.rum Antianorum Bergomi.
Item, posita fuit pars quod d.nus Facinus de Rivola exequtor ellectus per sp.les d.nos Deputatos Sanitatis Bergomi ad exigendum imprestita, elimosinas et alios quoscumque debitores causa pestis; et item, ad equitandum ipsa de causa per civitatem et extra, si opus fuerit et prout ordinari contingerit per predictos d.nos Deputatos; et ad faciendum omnia circa predicta que fuerint necessaria, cum salario eidem limitato librarum duodecim imp. in mense, incipiendo in calendis septembris predicti et ad beneplacitum; ac etiam cum expensis eius victus, servitoris et equi, quandocumque occurrerit equitari extra civitatem; quod quidem salarium habere et consequi debeat de pecuniis per eum exigendis utsupra; approbetur et confirmetur pro exequtore cum salario et in omnibus proutsupra per presens Consilium.
Supra qua parte, post multa in utramque sententiam dicta et allegata, et posito partito, etc., capta fuit omnibus suffragiis.
Darius Mapellus mag.ce Comunitatis
Bergomi vicecancellarius, etc.




MIA 4068

"Adì 10 februaro 1512. Paya portata per diversi personi in Citadella per alozar li fanti, qual è comandata per d.no Stefano de la Piancha et lo Belfantino, anotata per Zovan Piero fiolo de Bernardo barbero".
Si tratta di un elenco di persone, con accanto annotata la quantità di paglia portata, che ammonta in totale a 11 fassi. Apparentemente, il suo costo è di 1 denaro (?) al fasso. Peraltro, l'interesse del documento appare limitato.



MIA 4069

Si tratta di un elenco di persone che hanno consegnato fascine (di fieno? di paglia?) dal quale non si può arguire alcunché. L'elenco non appare datato.



MIA 4070

Feno et paya
/ 1r /
Paya. Presentati da Zovan da Rovat, fassi doy de paya portata per luy et suo fiolo adì 11 febraro in la casa de santo Marcho dove habitano li mag.ci Camarlengi. Fassi 2.

/ 2r / Feno. Comune, homini et vicini da Levat ano conduto caro uno de feno pizolo trifolio adì 11 de febraro 1512, conduto in casa de san Marcho dove stano li Camerlengi. Caro 1.
Item, per caro uno de feno conduto per li homini delo Comune Novo, pizolo, adì dito. Caro 1
Item per fassi undesi de feno pizoli de libre 40 et 50 aluno, conduto dali homini et vicini de la tera de Bre adì 11 soprascritto et faseto uno de libre trenta adì dito.

Item, per fassi trey de feno da lo comune de Mozo, pizoli, adì 12 soprascritto.
Item, faso uno adì dito comune, homini et vicini de P ano portato fassi quater de libre 45 per fasso.

/ 2v / Comune homini et vicini de Sedrina anno conduto fassi cinque de feno et fassi trey have d. Tuncosa contestabile dove l'aloza in casa de d. Zuan Filipo Mozo senza boletino per fuze adì 12 febraro 1512.
Comune et homini de Scano dela Val Bre ano conduto fassi trey de feno adì soprascritto per la sua (?).
Bernardino Vicentino aloza in Casaza fasso uno de feno adì dito.
Comune, homini et vicini de Almè conduseno fasseti 10 de feno adì 12 soprascritto.
Item, adì dito fassi nove de feno dal dito comune.
Item, adì 14 soprascritto pesi tre feno per dito comune.
Comune, homini et vicini de Orsanisga ano fato condur caro uno de feno de pis 18, videlicet desdoto, qual conduse li homini de uno deto d.no Merino Suardo adì 13 soprascritto.
Comune et homini de Villa de Almè ano conduto cari doy de feno de pis 16 l'uno, a nol conduse li masari de Guido de Albano adì soprascritto.
Item, per carri doy de feno per diti homini de Villa, pisa pis 16, videlicet sedesi, per carro adì dito, conduti per li homini de uno de quelo de d. Guido de Albano.

/ 4r / Paya. Comune, homini et vicini de Levat ano conduto caro uno de paya a casa de lo Camarlingo adì 11 de febraro 1512. Caro 1.
Ieronymo de d. Morando de Locatelli caro uno pizolo fano pis 10 conduta adì 12 soprascritto, caro 1, qual have d.....

/ 7v / Adì 11 de febraro 1512. Zorzi Plesa, alozato in casa de d. Filisio de d. Marcho Avogadro, stradioto, have fasso uno feno per trey cavali.
Item, Domenicho Bosig stradioto have fassi doy de feno adì dito, alozino de d. Ciprio Suardo et d. Sabatino per cinque cavali.
Item, a d. Alexandro Foresto capitano ala guardia del mag.co Provisore, fassi doy per suo boletino adì dito.
Item, Acorseto alozato in casa de d. Zorzo Benalio fasso uno adì dito.
Item, a Bernardino Bresano de la compagnia de d. Piero Longena, fasso uno adì dito, aloza in casa de d. Zovan Antonio de Boneti apreso ala porta.
Item, a d. Andrea Mauresso capo de stradioti cum cavali 5 in casa de d. Michel Maldura et 3 in casa de Gabriel da Lulmo, adì dito, fassi trey cum boletino.
Item, Alexandro de Verona, fasso uno, apare per boletino, aloza in casa de Silvio Licino, adì dito, apare per boletino.
Item, a Antonio Nigro fassi doy de feno, aloza in casa de Zuan Antonio Galeto adì dito apare per boletino.

/ 8r / Item, a Batista de Brexa compagno de d.no Piero Longena, como apare per suo boletino, aloza in casa de d.no Baptista Solza, adì dito
Item, a Blaxio Vicentino fasso uno de feno, como apar per boletino adì dito, aloza in casa de Zuan Andrea de Agazi.
Item, a Io. Baptista de Brexa de dita comitiva, adì dito, apare per boletino, aloza in casa de d.no Zochiel de Solza, faso mezo.
Item, per uno fasso de paya, aloza in casa de d. Michel Maldura a dito d. Andrea Mauriso.
Item, a Christofeno de Pandino fasso uno de feno, como apare per boletino adì dito, aloza in casa de d. Henricho de Solza.
Item, a d. Scanderbecho aloza in Casaza, fassi sey de feno, adì dito apare per boletino et fassi doy de paya senza boletino.
Item, Apolonio de Brexa, fasso mezo de feno, apare per boletino, aloza in casa de d. Bono Valle, adì dito.

/ 8v / Augustino de Pontonego fasso mezo de feno, aloza in casa de ... Baniat
Iacobo de Noval, fasso mezo de feno, aloza in casa de Matheo Baniato.
Pagnio de Otolengo, fasso uno de feno, aloza in casa de d. Zuan Antonio Locatello.
Bernardo de Roma, fasso uno de feno, aloza in casa de d. Nicolao Albano.
Iacobo de Otolengo, fasso uno de feno, aloza in casa de d. Francesco de Advocati.
Lucha de Otolengo, fasso uno de feno, aloza in casa de d.no Olivero de Avosti.
Jeronymo de Ruso, fasso uno de feno, aloza in casa de d.no Fedrigino et d. Alberto Zoppi. Item, fasso uno de paya.
Bernardo de Roma fasso uno paya.
Antonio Nigro, fasso uno de paya, aloza in casa de d. Zuane Antonio Galieno.
D. Jeronymo de Castelo, aloza in casa del mag.co David Brembate, fasso uno feno adì dito, senza boletino.

/ 9r / d. Batista de Casaleto, fassi doy de paya ..., aloza in casa de d. Merino Suardo.
Michel et fratello stradioti, alozano in casa de d.no Bertulino Bagnato, fasso uno feno adì dito senza boletino.
Christofero de Pandino fasso uno de paya.
Blanchino de Trevixio fasso uno de feno, aloza in casa de d. Gabriel de Solza.
D.no (manca ) aloza in casa de d.no Bertol Maldura et de Zovan et Defendo de Vegiis have fasso uno paya senza boletino et fue adì dito.
Lo soldato aloza in casa de d.no Bertulino Bagnato have fasso uno paya senza boletino.
Lo contestabile de fantaria aloza in casa de d. Zuan Filipo de Mozo et fratelli have fasi doy de feno senza boletino per li ..., uno del qual tolse ...
D.no Alexandro Foresto ala guarda del mag.co Provisore have fassi doy de paya per ... li compagni altra quale de heri.
Doy fassi feno furno portati via per uno di queli de d. Pietro a Longena per forza senza boletino adì dito.

/ 9v / Adì 12 febraro 1512.
Antonello Vicentino, aloza in casa delo Franzoso, fasso uno de feno adì dito.
Bartolomeo de ..., fasso uno feno a d. Zovan Suardo, aloza in casa sua, adì dito.
Francesco de Pesaro, aloza in casa de d. Martino Ficieno, fassi trey de feno adì dito.
Baptista de Brexa have fasso uno de feno, aloza in casa de d.no Martino Bagnato, adì dito. Item, fasso uno de paya tolta in Citadella.
Antonio de Sit, fasso uno de feno, aloza in casa de Bonomo de Camartino, adì dito.
D. Tuacosa contestabile, aloza in casa de d. Zuan Filipo Mozo, ne ha habuto fassi trey per forza adì dito.
Torte de Lignacho, aloza in casa de d.Malatesta Suardo, fasso uno feno adì dito.
Zovan Jacomo de li Urcii Novi, fasso uno de feno, aloza in casa de li heredi de d. magistro Michel de Nieve (?).
Mag.co d. Scanderbecho condutore aloza in Casaza cum cavali 18, fassi dese de palia conduta cum lo cavo de ... per ... Locatel adì dito.

/ 10r / Antonio de Modena, aloza in casa de d. Gabriel Cornello, fasso uno de feno adì dito.
Ricio de Verona, aloza in casa de d. Jacomo Benalio, fasso mezo de feno adì dito.
Blaxio Vicentino, aloza in casa de d. Zuan Andrea de Agazi, fasso uno feno adì dito.
Stefano de Montignana, aloza in casa dela Casaza, fasso uno de feno adì dito.
D. Jeronymo de Casteliono. aloza in casa del mag.co d.no David, fasso uno feno et fasso uno paya de quela de Citadella.
Bernardo Vicentino, aloza in Casaza, fasso uno de feno adì dito.
Zovan Jacomo et compagni, fasso uno feno, aloza in Casaza.
Baptista et Jacomo compagni, fasso uno feno, in casa de d.no Merino Suardo.
Zorzo stradioto, aloza in casa de d. Lorenzo de Boneti, fasso uno feno.
D. Zuan Piero Sola, fasso uno feno, aloza in Casaza.

/ 10v / Zovan Jacomo de Verona et compagno, fasso mezo de feno, aloza in Casaza, adì dito.
Nicolò de Viadana, libre 15 de feno in casa de d. Zorzo Benalio.
Elisyo de Brexa, aloza, fasso mezo de feno.
Giorgio Plessa stradioto, aloza in casa de d. Filisio de d. Marcho Avogadro, fasso uno feno adì dito.
Jacomo de Otolengo et compagno, fasso uno feno grando, aloza in casa de d. Henricho de Solza.
D. Sardo contestabol, aloza in casa de d.no pre Tonino de Bongi ed d. pre Zuan Piero Besutio, fasso uno e mezo feno adì dito.
Zorzino et fratello de Ongaria, aloza in casa de Jeronymo de Licinie, fasso uno grando de feno adì dito.
D. Andera Maurosso stradioto, aloza in casa del sp. d. Michel Maldura et d. Gabriel Lulmo, fassi duy feno et uno de paya adì dito.
Li compagni alozeno soto ala loza de note per la guarda hano habuto fassi trey grandi de paya dela citadella de comission de d. Bertulino Bagnato.

/ 11r / Die 13 februarii 1512
Li trombeti del mag.co Provedadore, alozano in casa de magistro Jacomo de Mafeo, libre 15 de feno.
Antonio de Modena de comitiva Longena. in la casa de li heredi de d. Gabriel Rivola, fasso mezo de feno.
Antonio de Este Scanderbicho, in casa de Bonomo de Camartino, fasso uno.
D. Scanderbecho in Casaza, fassi cinqui de feno. Item, fassi cinqui de paya.
Bernardino de Vincenza, fasso uno non grando, aloza in casa de d. Merino Suardo.
Antonio et Zachagnino de Casteliono, del Longena, in casa de Defendo de Vegii, fasso mezo de feno.
Acorseto romagnolo de Tiracosse, contestabil in casa de d. Zorzo Benallio, libre 15 de feno.
Nicolò de Verona de Tiracosse, in casa de d. Jacomo Benallio, fasso mezo utsupra.
Apolonio de Brexa de Longena, d. Bono dala Val, libre 15.
D. Jeronymo Casteliono de Longena, d. David Brembate, fasso uno.
Giorgio Plessa stradioto, in casa de d. Filisio de d. Narcho de Advocati, fasso uno.
Francischo de Padua, Longena, heredi d. Zovan Piero Vidalba, fasso mezo.
Antonio Bisolo, del mag.co Provedadore, d. Francesco da Lolmo, fasso mezo.
Antonio de Modena, Tiracose, d. Gabriel Cornello, fasso mezo.

/ 11v / 13 febraro
D. Sardo contestabil, in casa de d. pre Tonino Bongo et d. pre Zuan Piero Besutio, fasso uno et libre 15.
Baptista et Jacobo fratelli de Casalegio, Longena, d. Merino Suardo, fasso uno.
D. Zovan Jacomo de Urcii, Longena, d. magistro Guido de Carara, fasso uno.
Andrea stradioto, Zovan Piero de Presone, libre 15.
Nicolò stradioto, Baptista de Lolmo, libre 15.
D. Andrea Maurisso, d. Michel Maldura et Gabriel Lolmo, fassi doy.

Die 14 soprascritto
Nicolò stradioto in casa de d. Alexandro de Avogadri cum doy cavalli, fasso mezo.
Jo. Jacomo de Farfuia et compagni, cavalli 4, Scanderbecho, in Casaza, fasso uno.
Stefano et compagni Scanderbicho, cavalli 6, in Casaza, fasso uno e mezo.
Piero Malacasa stradioto, cavalli 2, Francesco del Follo, fasso mezo de feno.
Antonio stradioto, cavalli 2, Baldesar del Follo, fasso mezo.
Comino Conte stradioto, cavalli 2, habita Martino de Comello, fasso mezo.
Zoane Gricho stradioto, cavalli 2, in casa de Stefano Piancha, fasso mezo et libre 15 palea.
Zoane Ambrosio brexano Scanderbecho, cavalli 2, d. Carlo Gargano, fasso mezo.
Zoane Piero Sola Scanderbecho, cavalli 2, in Casaza, fasso mezo.

/ 12r / 14 februaro
Francesco da Pesaro, Longena, cavalli 6 cum li soy compagni, d. Martino Ficieno, fasso uno e mezo.
Vincentio da Lignago de Scarderbicho, cavalli 2, d. pre Redolfo de Adraria, fasso mezo feno, libre 15 palia.
Marchexio de Sombio, Scarderbicho, cavallo 1, d.no Zovan Jacomo de Lulmo, libre 15 feno.
Jo. Domenigo de Verona et compagni, Scanderbicho, cavalli 2, in Casaza, fasso mezo.
D. Dominicho Musigio, capo de stradioti, cavalli 5, in casa de Sabatino, fasso uno et libre 15 feno.
Marino Ervato, Longena, cavalli 3, d. Martino Zuchanino, libre 45 feno.
Arigino et Zachagnio compagni, Longena, cavalli 2, Zoane de Vegii, fasso mezo.
Georgio Plesa stradioto, cavalli 3, d. Filisio Avogadro de d. Marcho, fasso uno per la paya non gen era.
Antonio de Modena, Tiracose, cavalli 2, d.no Gabriel Cornello, fasso mezo.
Demetrio stradioto, cavalli 2, d. Isnardo ..., fasso mezo.
Bernardo Marentio, Longena, cavalli 2, Zovan Antonio de Albano, fasso mezo feno.
Lazaro et compagno stradioti, Longena, cavalli 3, d. Lorenzo de Corezi, fasso uno feno et mezo loco palie.
Nicolò stradioto, c.avallo 1, Baptista de Lulmo, libre 15.
Antonio de Este, Scanderbicho, cavalli 3, Bonomo da Camartino, fasso uno feno et uno de palia qual vene dapo'.

/ 12v / 14 febraro
Bernardino de Vincentia, Scarderbicho, cavalli 3, Amadio de Catani per lozamento masoni nele stale de Merino Suardo, fasso uno palia et uno de feno.
Nicolò stradioto cavalli 2, d. Alexandro de Avogadri, fasso mezo feno.
Scarioto de Parma, Longena, cavalli 2, d.no Guido de Albano, fasso mezo.
Zovane Iacomo et compagni, Longena, cavalli 3, d. magistro Guido de Carara, fasso uno feno, libre 15 palia.
Tomaxio de Alexandria, Scanderbicho, cavalli 2, d. Aurelio de Solza, fasso mezo.
Jacomo de Crema de compagnia soprascritta, cavallo 1, Zoane de Zuchi, libre 15 feno libre 10 palia.
Mag.co d. Provedadore, cavalli 7, in casa de d. David Brembate, fassi duy feno.
Jeronymo de Bresa, Longena, cavalli 3, d. Galeatio de Vertua, fasso uno.
Zuane de Mantua de compagnia Scudi, cavalli 2, Reverendo d. Protonanario, fasso mezo.
Scarioto de Parma, Longena, cavalli 2, d.no Guido de Albano, fasso mezo.
Micheleto Corso, Tiracose, cavallo 1, Marcho Mareschalcho, libre 15 sub die 13 soprascritto.
Acorseto romagnolo, Tiracossa, cavallo 1, d. Zorzo Benalio, libre 15.
Antonio Nigro de compagnia Scudi, cavalli 3, Zovan Antonio Galiano, fasso uno de feno per la palia.
D. Sardo Contestabile, cavalli 5, d.no pre Tonino Bongo et d. pre Iohane Petro Besutio, fasso uno e mezo per la palia non ge n'è.

/ 13r / 14 febraro
Antonello de Roma de compagnia Scudo, cavallo 1, Bernardino Ceresolo, libre 15 feno, libre 15 palia.
Parmesano de compagnia del Masero, cavalli 2, d. Ludovicho q. d. Gasparini Suardo, fasso mezo.
D. Andrea Manusso stradioto, cavalli 8, d. Michel Maldura et Gabriel Lulmo, fassi doy feno et uno de palia.
Jeronymo de Castilion, Longena, cavalli 4, d. David de Brembate, fasso uno.
Bordono de Bergomo de compagnia mag.co d. Provisore, cavalli 3, d. Zuan Antonio Biffo, fasso uno.
Pero de Napoli, de compagnia de Gaves, cavalli 3, d.no Gabriel de Solza, fasso uno de feno.
Bernardino de Marentii, Longena, cavallo 1, Cremona, libre 15.

15 soprascritto
Zorzo Blese stradioto, cavalli 3, d. Filisio de Avogadri, fasso uno de feno per la paya.
Andrea Bresano, Longena, cavalli 2, d. Honofrio Clevezo, fasso mezo.
Nicolò stradioto, cavalli 2, d. Alexandro Avogadro, fasso mezo.
Scarioto de Parma, Longena, cavalli 2, d. Guido de Albano, fasso mezo.
Petro stradioto, cavalli 2. d. Francesco Albano, fasso mezo feno.
Petro et Nicolò stradioti, cavalli 2, magistro Bartolomeo de Gandino sertore, fasso mezo.
Stefano et compagni, Scanderbicho, cavalli 6, in Casaza, fasso uno e mezo.

/ 13v / 15 febraro
Zovanpiero Sola, Scanderbicho, cavalli 2, in Casaza, fasso mezo.
Comino Conte stradioto, cavalli 2, cum lo mag.co Provedadore, fasso mezo.
D. Todororense, capitano de stradioti, in casa de d. presbitero, cavalli 5, fasso uno et libre 15 feno.
Sardo contestabile in casa de pre Tonino et pre Zoan Piero, cavalli 5, fasso uno et libre 15.
Arigino et Zachagnino compagni, Longena, cavalli 2, in casa de Zuan de Vegii, fasso mezo.
Bernardino de Vincenza, Scanderbicho, cavalli 3, in casa de Amadio (?) et in stala de Marino Suardo, fasso uno feno de libre 45.
Antonio da Modena, Tirancose, cavalli 2, d. Gabriel Cornello, fasso mezo.
Lo trombeta del mag.co Provedadore, cavallo uno, in casa de magistro Jacomo de Mafei, libre 15.
Uno soldato stradioto, aloza in casa de miser Nicolao di Passi, cavalli 3, fasso uno de libre 45 senza lo boletino perchè de soto dale parte non ge ne era.
Andrea Blisse stradioto, cavalli 4, Iacomo Pero de Vavasori, fasso uno.
Jo. Domenego da Verona et compagno, Scanderbicho, cavalli 2, in Casaza, fasso mezo feno.
Angelo romagnolo, a Longena, cavallo 1, magistro Pasino marengono, libre 15.

/ 14r / 15 febraro
Jo. Jacomo de Farfen cum li compagni cavalli 5, Scanderbicho, in Casaza. fasso 1 libre 15.
Antonio Cozia stradioto, cavalli 2, d.no Baldesar Follo, fasso mezo.
Bordono de Bergomo, compagnia del Provisore, cavalli 3, Zovan Antonio de Biffi, fasso 1 de 45
Francesco stradioto, cavallo 1, magistro Francesco de Bendici, libre 15.
Pero de Napoli de compagnia ser Janis, cavalli 3, d. Ezechielo Solza, libre 45.
Trombeta del mag.co Provisore, cavallo uno, in casa de magistro Jacomo de Mafey, libre 45.
Ser Merino Corvato, Longena, cavalli 3, Martino de Zuchoni, libre 45
Ser Antonio Coza stradioto, cavalli 2, Baldesar del Follo, fasso mezo.
Nicolao de Viadana compagnia Tiracosa, cavallo uno, d. Jacomo Benalio, libre 15.
Antonio de Este, compagnia Scanderbicho, cavalli 3, Bonomo da Camartino, libre 45.
Georgio Bischeto cum doy compagni stradioti, cavalli 4, in casa de certi da Colonio, fasso uno.
Mag.co d. Provisore, cavalli 7, in casa de d. David, fassi doy de feno.
Lazaro Coza stradioto, cavalli 2, d. Honofrio Clevezo, fasso mezo de feno.

/ 14v / Die 15 februarii 1512
Zovan Ambroxio Gebio de compagnia de Scarderbecho, aloza in Casaza, cavallo uno, libre 15 feno die soprascritto.
D. Jeronymo de Casteliono de compagnia de Longena, cavalli 4, aloza in casa del mag.co d. David de Brembate, fasso uno feno die soprascritto.
/ 14 / A doi compagni vanno a Levate a far condur palia et feno. Darius Mapellus.

Riassunto
Acorseto romagnolo, compagnia Tiracosse, in casa do Zorzo Benalio, 1 cavallo
Alexandro Foresto, capitano alla guardia del Provveditore
Alessandro da Verona, in casa di Silvio Licino
Andrea Blisse stradioto, in casa di Giacomo Pero de Vavassori, 4 cavalli
Andrea Bresano, compagnia Longhena, in casa di Onofrio Clevezo, 2 cavalli
Andrea Mauresso (Maurisio, Maurosso, Manusso), capo di stradiotti, 5 cavalli in casa di Michele Maldura e 3 di Gabriele de Lulmo
Andrea stradioto, in casa di Zovan Piero de Presone
Angelo romagnolo, compagnia Longhena, in casa di mastro Pasino marengono, 1 cavallo
Antonello da Roma compagnia Scudo, in casa di Bernardino Ceresolo, 1 cavallo
Antonello Vicentino, in casa del Franzoso
Antonio Bisolo, compagnia del Proveditore, in casa di Francesco lolmo
Antonio de Este, Scanderbicho, in casa di Bonomo de Camartino, 3 cavalli
Antonio de Modena, compagnia Tiracosse, in casa di Gabriel Cornello, 2 cavalli
Antonio de Modena, comitiva Longena, in casa degli eredi di Gabriel Rivola
Antonio Nigro, compagnia Scudi, in casa di G. Antonio Galeto (Zuane Antonio Galiano), 3 cavalli
Antonio de Sit, in casa di Bonomo de Camartino
ser Antonio Coza, stradioto, in casa di Baldesar del Follo, 2 cavalli
Antonio e Zachagnino de Casteliono, compagnia Longena, in casa di Defendo de Vegis
Apolonio de Brexa, compagnia Longena, in casa di Bono Valle
Arigino et Zachagnino compagni, compagnia Longena, in casa di Zoane de Vegii, 2 cavalli
Augustino de Pontonego, in casa di ...Baniat
Bartolomeo de ..., in casa di Zovan Suardo
Batista de Brexa, compagnia Longhena, in casa di Battista Solcia
Baptista de Brexa, in casa di Martino Bagnato
Batista de Casaleto, in casa di Merino Suardi
Baptista et Jacomo compagni e fratelli da Casalegio, compagnia Longena, in casa di Merino Suardi
Bernardino Bresano, compagnia Longhena, in casa di Giovan Antonio Boneti
Bernardino de Marentii, compagnia Longena, in casa Cremona, 1 cavallo
Bernardino Vicentino, Casazza
Bernardino de Vicenza, Scanderbicho, in stalla di Merino Suardi, 3 cavalli
Bernardo de Roma, in casa di Nicolò Albani
Bernardo Marentio, compagnia Longena, in casa di G. Antojio Albani, 2 cavalli
Blanchino de Trivixio, in casa di Gabriele Solcia
Blasio Vicentino, compagnia Longhena?, in casa di G. Andrea Agazzi
Bordono da Bergamo, compagnia del Provisore, in casa di G. Antonio Biffo, 3 cavalli
Christofeno de Pandino, in casa di Enrico Solcia
Comino Conte stradioto, compagnia del Proveditore, in casa di Martino del Cornello, 2 cavalli
Demetrio stradioto, in casa di Isnardo..., 2 cavalli
Domenico Bosig, stradiotto, in casa di Ciprio Suardo e Sabatino
d. Dominicho Musigio, capo di stradioti, in casa di Sabatino, 5 cavalli
Elisyo de Brexa
Francisco de Padua, compagnia Longena, in casa eredi di Giovan Pietro Vitalba
Francesco de Pesaro e compagni, compagnia Longena, in casa di Martino Ficieno, 6 cavalli
Francesco stradioto, in casa di mastro Francesco di Bendici, 1 cavallo
Giorgio Bischeto cum doy compagni stradioti, in casa di certi da Colonio, 4 cavalli
Giovan Battista da Brexa, comitiva Longhena?, in casa di Zochiel Solza
Iacobo de Noval, in casa di Matteo Baniato
Iacobo de Otolengo, in casa di Francesco Avogaro
Jacomo de Crema, Scanderbicho, in casa di Zoane de Zuchi, 1 cavalli
Jacomo de Otolengo et compagno, in casa di Enrico Solcia
Jeronymo de Bresa, compagnia Longena, in casa di Galeaz Vertua, 3 cavalli
Jeronymo de Castelo (de Casteliono), compagnia Longena, in casa di David Brembate, 4 cavalli
Jeronymo de Ruso, in casa di Fedrigino e Alberto Zoppi
Lazaro coza stradioto, in casa di Onofrio Clevezo, 2 cavalli
Lazaro e compagno, stradioti, compagnia Longena, in casa di Lorenzo de Corezi, 3 cavalli
Lucha de Otolengo, in casa di Oliviero Agosti
Marchexio de Sombio, compagnia Scanderbecho, in casa di Gio. Giacolo Olmo, 1 cavallo
ser Merino Ervato (Corvato), compagnia Longena, in casa di Martino Zuchanino, 3 cavalli
Michele e fratello stradioti, in casa di Bertolino Baniati
Micheleto Corso, compagnia Titacose, in casa di Marco Marescalco, 1 cavallo
Nicolò stradioto, in casa di Baptista de Lolmo, 1 cavallo
Nicolò stradioto, in casa di Alessandro Avogari, 2 cavalli
Nicolò de Verona, compagnia Tiracosse, in casa di Jacomo Benalio
Nicolò de Viadana, compagnia Tiracosa, in casa di Zorzo Benalio, 1 cavallo
Pagnio de Otolengo, in casa di G. Antonio Locatelli
Parmesano, compagnia del Masero, in cada di Ludovico Suardo, 2 cavalli
Pero de Napoli, compagnia de Gaves (de ser Janis), in casa di Gabriele Solcia, 3 cavalli
Petro stradioto, in casa di Francesco Albani, 2 cavalli
Petro e Nicolò stradioti, in casa di mastro Bertolomeo da Gandino, 2 cavalli
Piero Malacasa stradioto, in casa di Frencesco del Follo, 2 cavalli
mag.co Provedadore, in casa di David Brembati, 7 cavalli
Ricio de Verona, in casa di Jacomo Benalio
d. Sardo contestabol, in casa di pre Tonino de Bongi e di pre Zuan Piero Besutio, 5 cavalli
d. Scanderbecho, condutore, in Casazza con 18 cavalli
Scarioto de Parma, compagnia Longena, in casa di Guido Albani, 2 cavalli
Stefano de Montignana, in Casazza
Stefano e compagni, Scanderbicho, in Casazza, 6 cavalli
d. Todoororense, capitano di stradioti, in casa di d. presbitero, 5 cavalli
Tomaxio de Alexandria, Scanderbicho, in casa di Aurelio Solcia, 2 cavalli
Torte de Lignacho, in casa di Malatesta Suardo
d. Tuncosa (Tuacosa) contestabile aloza in casa de d. Zuan Filipo Mozo
Vincentio da Lignago, compagnia Scarderbecho, in casa di pre Redolfo de Adraria, 2 cavalli
Zoane Ambrosio brexano, compagnia Scanderbecho, in casa di Carlo Gargano, 2 cavalli
Zoane Gricho stradioto, in casa di Stefano Plancha, 2 cavalli
Zorzi Plessa (Plexa, Plesa, Blese), stradiotto, in casa di Filisio di Marco Avogaro, 3 cavalli
Zorzino et fratello de Ongaria, in casa di Jeronymo de Licinie
Zorzo stradioto, in casa di Lorenzo de Boneti
Zovan Ambroxio Gebio, compagnia Scanderbicho, in Casaza, 1 cavallo
Zovan Jacomo e compagni, aloza in Casaza
Jo. Domenigo de Verona e compagni, Scanderbicho, Casazza, 2 cavalli
Jo. Jacomo de Farfuia (de Farfen) e compagni, compagnia Scanderbecho, in Casazza, 4 (5) cavalli
Zovan Jacomo de Verona et compagno, in Casaza
Zovan Jacomo de Urcii e compagni, compagnia Longena, in casa di mastro Guido Carrara, 3 cavalli
Zovan Jacomo de li Urcii Novi, in casa degli eredi di mastro Michiel de Nieve
Zuan Piero Sola, compagnia Scanderbecho, in Casaza, 2 cavalli
Zuane de Mantua, compagnia Scudi, in casa del rev. Prothonotario, 2 cavalli
Li compagni alozeno soto ala loza de note per la guarda
Lo trombeta del Provveditore, in casa di mastro Jacomo de Mafeo, 1 cavallo
Un contestabile di fanteria in casa di g. Filippo Mozzi e fratelli
Uno sconosciuto, in casa di Bertol Maldura e Defendo de Vegiis
Un soldato in casa di Bertolino Baniati
Un soldato stradioto, in casa di Nicolao di Passi, 3 cavalli