T. Antoninus, frate, Oratio habita in sinodo generali minorum assistente Hercule principe anno salutis MCCCCLXXII per Antoninum T. die xviiii maii in celeberrima urbe Ferrarie
ms. membranaceo sec. XV, Italia settentrionale, cc. 17, con iniziali colorate, 222x150x10 mm
segnatura MA 255 (già Delta 4 16)



Legatura del secolo XVIII, verosimilmente eseguita nell'Italia settentrionale

Cuoio marrone marmorizzato in rosso e nero, decorato in oro. Cornice a torciglione. Vasi fioriti accantonati. Dorso liscio caratterizzato da coppie di filetti orizzontali. Capitelli assenti. Taglio grezzo. Carte di guardia membranacee. Rimbocchi rifilati con cura; quelli laterali sono collocati sopra i rimbocchi di testa e di piede.

L'orazione contenuta nel codice fu pronunciata a Ferrara il 19 maggio 1472, al cospetto del duca Ercole I, in occasione dell'Assemblea Generale dei minori. Quell'avvenimento è ricordato anche dal Diario ferrarese che al 17 di maggio (giorno della Pentecoste) registra l'apertura del Capitolo Generale dei Francescani, con grande partecipazione dei fedeli, affluiti da tutto il ducato per "la perdonanza de colpa et pena a la giesia de Sancto Francesco"¹.
L'ornamentazione del codice, limitata ad una sola iniziale, è databile poco oltre il 1472. I delicati accordi cromatici, la scioltezza con cui le volute fitomorfe finemente lumeggiate sono eseguite, il gusto per le spiraline a penna, sembrano riferibili ad un buon decoratore educato in ambito ferrarese.
La discrepanza tra il periodo di redazione del manoscritto e quella di esecuzione delle coperta- 3 secoli circa-, indica che la legatura non è quella d'origine. Lo scarno impianto ornamentale – costituito da una cornice² e da un vaso fiorito³ non è casuale, dato che si affianca alla sgargiante marmorizzazione⁴ qui realizzata con l'ausilio di due colori. Questa Biblioteca possiede un'altra legatura settecentesca italiana, apparentemente opera della medesima bottega⁵.