Orationes seu preces valde devote
ms. cartaceo sec. XVI, 104 cc., 161x105x25 mm
segnatura MA 22 (già Gamma 1 28)



Legatura della fine (?) del XV/inizio XVI secolo, eseguita in Italia, del genere "a losanga rettangolo"

Marocchino nero a grana pronunciata, lievemente spellato, su assi, decorato a secco. Angoli dei piatti sbrecciati. Piatti indeboliti lungo le cerniere. Cornice a piastrella (12x18 mm) rettangolari, raffigura un motivo centrale fogliato entro una coppia di cornucopie. Nello specchio, cinque crocette entro una losanga. Rosette accantonate costituite da cerchielli vuoti. Dorso a tre nervi rilevati. Compartimenti decorati con un seminato di losanghe e di cerchielli. Capitelli rifatti rossi e verdi, ad anima semplice e a gallone. Cuoio del dorso in testa ed al piede in parte scomparso. Catenella in vista. Taglio grezzo. Carte di guardia posteriore bianche, prive di filigrana. Rimbocchi rifilati con discreta cura; angoli giustapposti.

La cornice a piastrella¹ conferma l'origine italiana del manufatto. Il piccolo formato ed il genere di ornamentazione orientano verso un'esecuzione della fine del XV- inizio del XVI secolo; il collegamento dei doppi nervi con le assi avviene attraverso un incavo rettangolare prolungato², di medievale memoria. I capitelli "a gallone" sono caratterizzati da un intreccio a "V" dei fili costitutivi, di un tipo in uso già sugli antichi codici bizantini³. Per la nozione di decoro "a losanga-rettangolo", si rinvia alla segnatura AB 25.