Alexander de Sancto Elpidio, De ecclesiastica potestate, Torino, Nicolò Benedetti e Jacobino Suigo, 1494; Niger, Franciscus, Modus epistolandi, Venezia, Simone Bevilacqua, [ca. 1500]; Augustinus (S.), Aurelius, Epistolae. [Segue:] S. Bernardus, Epistolae, Venezia, Bernardino Benagli, 1494; 223x157x36 mm
segnatura Inc. 5 11 (già A 11 11)
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 46, p. 25; n. 826, p. 224; n. 144, p. 54.



Legatura della fine del secolo XV, eseguita in Italia

Cuoio marrone dal fiore parzialmente scomparso, su assi, decorato a secco. Due fasci di filetti concentrici. Cornice a losanghe dai lati concavi con una crocetta interna. Specchio caratterizzato da piccole losanghe dai lati concavi entro un seminato di losanghe a fasci di filetti incrociati. Coppia di fermagli: bindelle in pelle allumata rivestite in cuoio, e contrograffe pentalobate con margine zigrinato, a foro di aggancio laterale, provviste della lettera in caratteri gotici "m(aria)". Dorso a tre nervi in pelle allumata, ricamati. Capitelli azzurri e bianchi. Un compartimento caratterizzato da una coppia di filetti obliqui incrociati. Taglio e carte di guardia grezzi. Carte di guardia bianche. Rimbocchi rifilati con cura; linguette in cuoio negli angoli giustapposti.

Il decoro a losanghe¹, presente anche su altre legature² di questa Biblioteca, non informa sull'origine del manufatto. Le cuciture in filo bianco lungo il piatto anteriore, sembrano testimoniare l'esigenza di longevità cui doveva assolvere la coperta³. In evidenza l'anima in pelle allumata dei capitelli⁴ che prosegue sui piatti. Il cuoio parzialmente scomparso al piede del dorso, consente di osservare i nervi in pelle allumata e ricamata⁵, oltre alle catenelle⁶. Conformi alle aspettative, le graffe⁷, le contrograffe⁸ pentalobate zigrinate, le linguette in cuoio negli angoli dei contropiatti ed i rimbocchi rifilati con discreta cura⁹.