Columna, Aegidius, De regimine principvm, Roma, Stephan Plannck, 1482, 290x202x38 mm
segnatura Inc. 4 285 (già P 1 9)
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 423, p. 121.



Legatura della fine del secolo XV, eseguita nel Veneto (?)

Marocchino marrone diffusamente spellato, su assi, decorato a secco. Tre coppie di filetti bruniti concentrici collegati agli angoli. Cornice esterna a singole losanghe dai lati concavi, interna di tipo moresco, a barrette diritte e ricurve. Specchio a seminato di losanghe e di dischetti, realizzato con filetti obliqui bruniti intrecciati. Tracce di quattro fermagli: bindelle in pelle allumata rivestite in cuoio e contrograffe tetralobate un tempo. Dorso a tre nervi rilevati, rivestito da un lembo di cuoio nocciola. Una coppia di alette orizzontali cartacee di rinforzo. Nel secondo compartimento, un tassello in cuoio rosso recita "DE/REGIMINE/PRINCIPV(M)"”. Capitelli nocciola e grezzi. Taglio grezzo. Carte di guardia bianche; sul contropiatto una filigrana a foggia di testa di toro dalla quale si diparte un'asta dai filetti convergenti lungo la quale è avvinto un serpente, sormontata da una croce. Rimbocchi rifilati con discreta cura; angoli sostanzialmente giustapposti.

Il genere di cornice¹, segnalato su di una legatura coeva eseguita a Venezia², potrebbe suggerire una realizzazione veneta della coperta. Caratteristici per legature italiane del periodo, il decoro a losanghe incrociate³ nello specchio, le bindelle in pelle allumata rivestite in cuoio⁴ e le contrograffe tetralobate⁵. Anche in questo caso, la losanga dai lati concavi sullo sfondo dell'impronta di una contrograffa⁶, evidenzia talora la prassi, di decorare il manufatto, anche negli spazi non strettamente necessari, prima di applicare i ferramenta. Volume ritenuto romano da T. De Marinis⁷.