Valerius Maximus, Caius,
Facta et dicta memorabilia, comm. Oliverius Arzignanensis, Venezia, [Milano, Leonhard Pachel], 1496; Cicero, Marcus Tullius,
Tusculanae disputationes, cum commento, Venezia, Giovanni Tacuino, 1494, 336x217x59 mm
segnatura
Inc. 4 259 (già P 4 8)
Provenienza: Valerius, R., Bergamo.
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 1222, p. 335; n. 408, p. 119.
Legatura della fine del secolo XV, eseguita a Bergamo, del genere (impropriamente) "monastico"
Banda di cuoio marrone dal fiore parzialmente scomparso e con perdite di sostanza, su assi, decorato a secco. Una cornice delimita una serie di rosette singole quadrilobate vuote ed a mazzo, disposte verticalmente. Tracce di quattro fermagli: bindelle in pelle allumata rivestite in cuoio un tempo, e quattro contrograffe tetralobate, dal margine zigrinato, a bottone centrale ed aggancio a riccio. Dorso a tre nervi rilevati, rivestito da un lembo di cuoio testa di moro. Capitelli e taglio grezzi. Nel secondo compartimento, campeggia la scritta "MISCELLANEA/1493-1496". Carte di guardia rifatte e coeve, con una filigrana a forma di corona a cinque punte, sormontata da un arco con una croce.
Il genere di rosetta quadrilobata
1, pure presente in altre legature
2 bergamasche di questa Biblioteca, suggerisce un'origine orobica del manufatto. Il decadimento delle bindelle, ne evidenzia gli elementi costitutivi: pelle allumata
3 e cuoio
4. Per la nozione di legatura del genere "monastico", cfr. la segnatura
MA 144. Caratteristiche per le legature italiane del periodo, le contrograffe tetralobate zigrinate
5.
1
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2
Segnatura
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Segnatura
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Segnatura
MAB 24, dettaglio
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