Averroes, De Medicina [in latino], Ferrara, Lorenzo de' Rossi e Compagni, 1482, 311x201x36 mm
segnatura Inc. 4 218 bis (già O 4 23)
Provenienza: ignota. In Biblioteca Civica sin dalla metà del secolo XIX.
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 164, p. 57.



Riutilizzo di una legatura della fine del secolo XV, eseguita nel Veneto, del tipo a "losanga-rettangolo"

Legatura su cui sono stati incollati i piatti di una legatura rinascimentale italiana in marocchino bruno, decorato a secco. Tre filetti concentrici. Cornice esterna decorata con rosette a otto lobi entro un margine circolare; quella interna a piastrella, raffigura un motivo a cordame. Nello specchio, una losanga ornata con una piastrella caratterizzata da coppie di delfini affrontati. Al centro, tre nodi interni disposti verticalmente circondati da rosette, ripetuti negli angoli. Quattro fermagli: coppia di bindelle in cuoio rifatte e due contrograffe a trapezio, dal margine zigrinato, con riccio di aggancio chiuso e bottone centrale. Dorso a tre nervi rilevati. Capitelli verdi. Taglio grezzo. Carte di guardia bianche, originale e rifatte, provviste di una filigrana a forma di crescente, sormontato da una stella a sei punte.

L'iniziale di f. 2r, è di dimensioni relativamente ridotte e di tipologia molto comune, ascrivibile all'Italia settentrionale¹.
Se i motivi a cordame² della cornice sono di fattura corrente, la rosetta circolare³ e i delfini⁴ orientano verso un'esecuzione veneta della legatura. Per la nozione di decoro "a losanga-rettangolo", cfr. la segnatura AB 25. Secondo tradizione, le contrograffe di foggia a trapezio⁵: esse evidenziano qui, l'imperfetto aggancio con la graffa delle bindella, limite di questo sistema di chiusura del volume.