Perottus, Nicolaus, Cornucopia; Commentariolus in prohemium Historiae naturalis Plinii. [Con:] Antonius Constantius, Johannes Franciscus Philomusus, Marcellus Philoxenus, Ludovicus Ponticus, Daniel Caietanus, Epigrammata; Ludovicus Odaxius, Epistola ad Guidonem de Montefeltro; Pyrrhus Perottus, Prohemium; Vita Martialis; Marcus Antonius Sabellicus, Epistola Antonio Moreto, Venezia, Battista Torti, 1490, 322x213x72 mm
segnatura Inc. 3 236 (già A 4 57)
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 910, p. 248.



Legatura della fine del secolo XV, eseguita in Italia, del genere (impropriamente) "monastico"

Banda di cuoio marrone dal fiore parzialmente scomparso, su assi, decorato a secco. Asse anteriore sostituita. Due rettangoli disposti verticalmente, caratterizzati da una coppia di filetti incrociati. Tracce di due fermagli: bindelle un tempo, e contrograffe tetralobate caratterizzate da volute fiorite con riccio chiuso di aggancio. Dorso a tre nervi in pelle allumata, tagliata a metà, alloggiati entro incavi rettangolari lungo il margine delle assi. Capitelli grezzi con anima che prosegue sui piatti. In testa, un'etichetta recita "Cornucopiae/1490". Compartimenti caratterizzati da una coppia di filetti incrociati. Taglio grezzo. Carte di guardia bianche con una filigrana da cui si dipartono due filetti che terminano in una croce.

Per la nozione di legatura del genere "monastico", cfr. la segnatura MA 144. L'assenza di tracce di incavi per il fissaggio delle bindelle, conferma la sostituzione del piatto anteriore. In testa ed al piede delle assi, una coppia di solchi per consentire il proseguimento dell'anima dei capitelli¹ sui piatti, realizzazione di consuetudine medievale. Caratteristiche per le legature italiane del periodo, i due rettangoli disposti verticalmente² e le contrograffe a foggia di trapezio³. Le losanghe dai margini concavi⁴, non forniscono utili indicazioni sull'origine della coperta.