Vigerio, Mario, Decachordum christianum, ed. [Norimberga], Io. Koberger, Thomas Anshelm e Io. Albrecht, 1517, 320x210x57 mm
segnatura Cinq. 7 63
LE CINQUECENTINE 1973, p. 396.
Provenienza: Bergamo, convento del S. Spirito.



Legatura del primo (?) quarto del secolo XVI, eseguita in Spagna, del genere "mudejar"

Marocchino nero dalle marginali spellature, su assi, decorato a secco. Quattro fasci di filetti concentrici. Cornici rispettivamente decorate a: 1) piastrella con esagoni a quattro fregi stilizzati interni alternati a losanghe con stellina; 2) motivi a cordame, costituiti barrette diritte e ricurve. Nello specchio, nove motivi geometrici polilobati, disposti verticalmente. Dorso a quattro nervi rilevati. Alette orizzontali cartacee. Nel primo compartimento in testa campeggia un'etichetta con la scritta "DELACHORD/CHRISTL/NVM M/VIGERY" in quelli rimanenti, due coppie di filetti obliqui riuniti nel mezzo da un filetto orizzontale. Carte di guardia bianche. Rimbocchi rifilati con discreta cura; angoli giustapposti.

L'interesse di questo manufatto risiede nell'ornamentazione "mudejar"¹, ampiamente ripresa nelle legature italiane dei secoli XV e XVI. Il decoro originario si differenzia tuttavia da quello derivato in quanto gli esagoni alternati alla losanga della cornice esterna², il decoro a cordame vermiforme³, lo specchio provvisto di motivi polilobati⁴ entro uno spazio ristretto e il genere di contrograffa⁵, non compaiono abitualmente su quelli nostrani. Bene in evidenza in questo marocchino, i follicoli⁶ residui dopo la depilazione del cuoio⁷ di capra utilizzato. L'utilizzo dei volumi in quel tempo, quale supporto per divagazioni personali⁸ non č infrequente. Volume appartenuto al convento di S. Spirito in Bergamo⁹.