Guido de Monte Rochen, Manipulus curatorum, Venezia, Pietro Quarenghi, 1514, 153x105x27 mm
segnatura Cinq. 1 1422
Provenienza: Giuliano de Bolis 1676.
LE CINQUECENTINE 1973, p. 175.



Legatura della prima metà del secolo XVI, eseguita nell'Italia settentrionale (?)

Marocchino bruno con perdita di sostanza sul piatto anteriore, su assi, decorato a secco. Supporto dei contropiatti in vista. Tre filetti concentrici. Cornice a piastrella, raffigura un motivo fogliato entro una corolla svasata. Al centro dello specchio, un motivo circolare provvisto della scritta "yhs". Tracce di due fermagli con bindelle e contrograffe, queste ultime di foggia triangolare. Dorso a due nervi rilevati. Compartimenti decorati con una coppia di filetti obliqui incrociati. Capitello di testa grezzo, al piede assente. Alette orizzontali di rinforzo in pergamena di recupero. Rimbocchi rifilati senza cura sul piatto anteriore, con attenzione su quello posteriore; linguetta vuota negli angoli.

Il genere di motivo¹ della cornice sembra ricordare quello in uso nelle legature rinascimentali veneziane²; la passata proprietà di Giuliano de Bolis³, non aggiunge informazioni particolari sull'origine del manufatto. Caratteristiche per il periodo, la cartella circolare dall'iscrizione "yhs"⁴, la linguetta vuota⁵ in corrispondenza degli angoli dei rimbocchi e le contrograffe tetralobate con riccio di aggancio⁶. Legatura originale, come evidenzia l'impronta dei rimbocchi sulle carte di guardia coeve. Supporti dei contropiatti in vista⁷.