Zanchi, Giancrisostomo, De origine Orobiorum, Venezia, Bernardino Vitali, 1531, 155x102x20 mm
segnatura Cinq. 1 494
Provenienza: Bartolomeo Pellegrini; Bergamo, Liceo.
LE CINQUECENTINE 1973, p. 405.



Legatura del secondo quarto del secolo XVI, verosimilmente eseguita a Venezia o a Roma

Marocchino marrone dal fiore diffusamente scomparso, decorato a secco. Piatto anteriore indebolito lungo la cerniera. Tre filetti concentrici. La cornice esterna a cerchielli, interna a piastrella, raffigura motivi ad arabesco. Al centro dei piatti, una mandorla entro quattro cerchielli. Lingua di fuoco accantonata. Tracce di due bindelle in tessuto verde. Dorso a due nervi rilevati. Materiale di copertura scomparso al piede. Capitelli grezzi. Compartimenti a seminato di losanghe, realizzato con filetti obliqui. Taglio blu. Carta di guardia posteriore bianca. Rimbocchi rifilati con discreta cura; quelli di testa sono collocati sopra i rimbocchi di testa e di piede.

Le piastrelle a motivi orientaleggianti della cornice suggeriscono un'esecuzione veneta¹ o romana² della legatura; la passata proprietà di Bartolomeo Pellegrini³ non fornisce informazioni aggiuntive sul luogo di produzione. L'utilizzo di un ferro a mezza mandorla⁴ al centro dei piatti, in luogo di una mandorla intera, ne testimonia l'elevato costo in quel tempo. I circostanti cerchielli⁵ costituiscono una testimonianza ornamentale di antica data. Il colore blu squillante⁶ delle bindelle contrasta il colore monocromo del cuoio.