CRITERI EDITORIALI




Lettere

Intestazione
Il primo dato dell'intestazione è il numero progressivo che contraddistingue ogni singolo documento all'interno della collocazione della Biblioteca Civica Angelo Mai di Bergamo. In particolare, i due faldoni che raccolgono le lettere del carteggio Serassi hanno segnatura 79 R 3 e 79 R 4. La crifra, in numerazione araba e a matita, dispone le lettere secondo un ordinamento alfabetico dei mittenti e, nel caso di una più vasta corrispondenza di uno stesso scrivente, in ordine cronologico.
Un secondo elemento identificativo della lettera è costituito dal nome del mittente, sciolto da abbreviazioni e, quando noto, secolarizzato, come nel caso di padre Davide Da Bergamo - Felice Moretti. Si sono voluti evitare in questa parte qualifiche o titoli degli scriventi. Dei nomi abbreviati si propone lo scioglimento; qualora questo non sia rilevabile dalla corrispondenza dello stesso mittente, si propone lo scioglimento utilizzato da Giuseppe Locatelli nell'indice del carteggio, al fascicolo 1. In particolare sono oggetto di questa operazione: Amore Luigi (al foglio 17 Amore L.), Lochis Guglielmo (al foglio 383 Lochis G.) e Manna Giuseppe (al foglio 411 Manna G.).
Segue la data di composizione della lettera e, fra parentesi quadre, le date dei timbri postali precedute dalla siglia T.P., quando queste sono leggibili. La data è riportata in forma numerica, per esempio 01/01/1999; le date postali recano anche la città. Qualora la data non sia presente sul documento, viene riportata la sigla tra parentesi quadre "S.D." (senza data).

Testo delle lettere
Il primo elemento della trascrizione è l'indirizzo del destinatario, come lo si rileva in genere dal verso delle lettere scritte su un foglio singolo e in 4a di facciata di quelle scritte su un bifolio. A questo fa seguito la formula di intestazione della lettera, riportata anche quando coincide con l'indirizzo.
I testi sono stati riportati cercando di rimenere il più possibile fedeli agli originali: si è preferita quindi una trascrizione diplomatica, che ha mantenuto quindi tutti gli errori ortografici, anche le sviste più banali, e che lascia inalterato l'uso degli accenti, delle maiuscole e la punteggiatura. In alcuni casi sarebbero quindi troppi i sic! da inserire nelle lettere, tanto che è sembrato opportuno non inserirli del tutto, per non creare disturbo nella lettura.
Nel caso in cui una lacerazione nella carta impedisca la lettura del testo viene utilizzato il simbolo "Sigma" tra parentesi quadre, accompagnato da una segnalazione in nota "lacerazione nella carta".
E' opportuno ricordare l'incertezza che grava sulla trascrizione dei cognomi e dei nomi propri di persona, sia perchè a volte compaiono in grafie diverse nelle stesse lettere, sia per la loro non appartenenza a un comune lessico.
Non vengono sciolte le abbreviazioni, che vengono riportate graficamente come gli originali.
Viene mantenuta la grafia dei numeri scritti con il punto di seguito, a volte anche nelle date. Anche la grafia abbreviata per i mesi, con elementi numerici e letterali (7bre, 8bre...) viene roportata secondo gli originali.
Sono state riportate anche tutte le sottolineature, nelle forme in cui compaiono: singole, doppie, tratteggiate.
A testimonianza della scrittura spontanea di alcune lettere, in particolare le risposte di casa Serassi, o le minute delle stesse appuntate in calce ai documenti, le parti di testo cancellate sono state ugualmente riporate nella trascrizione tra parentesi uncinate. In nota si segnala l'operazione di scrittura di cui sono oggetto: cancellatura o scrittura interlinea.
Eventuali parti di testo a stampa vengono trascritte con gli stessi criteri di fedeltà delle lettere manoscritte, con dicitura in nota "a stampa".
Il cambio di pagina è segnalato dal simbolo "//" o, eventualmente, dalla dicitura estesa pagina 1 verso in corsivo tra parentesi quadre.
Seguono il testo della lettera eventuali scritture non attribuibili all'autore del documento; su qualunque parte della lettera si trovino, l'impaginazione è riportata tra parentesi quadre, e il contenuto è trascritto con gli stessi criteri di fedeltà al testo delle lettere. Si è preferito, però, non trascrivere le operazioni matematiche se queste sono prive di note o di qualsiasi riferimento allo scritto; questa operazione viene riunita sotto la dicitura in corsivo, tra parentesi quadre, "numeri e calcoli".
Tutte le annotazioni compilate da una mano diversa dal mittente della lettera recano in nota la dicitura "da diversa mano".
Qualora il documento presenti note proprie, queste sono riportate in corpo minore nello spazio comune al testo della lettera. In nota è segnalato "nota originale dello scrivente" oppure "nota originale del documento".
Gli interventi editoriali, se presenti, sono segnalati in nota, e comunque sono presenti in corsivo tra parentesi quadre.
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Progetti e collaudi

La trascrizione dei progetti e dei collaudi conservati nel terzo faldone del carteggio Serassi, che riunisce anche la raccolta dei componimenti letterari sotto la segnatura 79 R 5, comporta gli stessi criteri di fedeltà al testo dei documenti usati per la trascrizione delle lettere.
I progetti presentano lo stesso aspetto grafico degli originali: si è cercato di riprodurre la stessa impaginazione delle tabelle manoscritte.
Eventuali parti di testo che per la loro particolare collocazione nelle tabelle dei documenti non potessero, nella trascrizione in videoscrittura, stare nella loro posizione originale, sono state rappresentate da una abbreviazione della stessa dicitura, in corsivo tra parentesi quadre, di cui lo scioglimento viene rimandato alla nota, insieme alla descrizione della posizione originale.
Nel caso della sottoscrizione di un documento da parte di più mani, accanto alle firme dei testimoni viene specificato "da diversa mano".
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Componimenti letterari

Anche la trascrizione dei componimenti letterari raccolti nel carteggio Serassi ha previsto gli stessi criteri editoriali di altre tipologie di documenti, dalle lettere ai progetti e ai collaudi.
Dato il diverso interesse di questa parte della raccolta, il primo campo dell'intestazione, che costituisce la parte letterale dell'ID identificativo di ogni documento, è costituito non dallo scrivente ma dal luogo per cui è stato composto lo scritto.
In mancanza di una datazione qualunque rilevabile dal documento, si propone come datazione quella indicata dalla stampa del carteggio Serassi o, nel caso di una raccolta di scritti accomunabili ad uno stesso strumento, la data di un singolo scritto viene assunta dall'intera "famiglia".
Accanto al campo ID è specificato, con la sigla "ms" tra parentesi quadre, se il documento è manoscritto. La maggioranza dei documenti di questa parte del fondo è costituito infatti da stampe.
All'interno del testo sono state mantenute tutte le differenze grafiche dei testi originali: l'uso del maiuscoletto e del corsivo, la punteggiatura e l'uso delle maiuscole.
Qualora nel documento siano presenti delle note, sia a stampa sia dello scrivente, a piè di pagina o alla fine dello scritto, queste sono state riportate nella stessa posizione o in corpo minore. La segnalazione in nota al documento specifica la natura dell'annotazione: "nota originale del documento" oppure "nota originale dello scrivente".

Marco Guerinoni
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