DESCRIZIONE DEI FONDI
DELLA COLLEZIONE DI PERGAMENE

Fondo Ospedale, provenienza: dono dell'Ospedale Maggiore di Bergamo.
E' il fondo più consistente, con le sue circa 3000 pergamene.
Nel 1864 l'Amministrazione dell'Ospedale dona alla Biblioteca Civica di Bergamo tutto il fondo pergamenaceo (cfr. A. TIRABOSCHI, Notizie storiche intorno alla Civica Biblioteca di Bergamo, Bergamo 1880), comprendente carte di diversi Ospedali medioevali, carte dell'Ospedale Grande di S. Marco (in cui furono unificati, nel 1457, sotto il vescovo Giovanni Barozzi, tali Ospedali), piccoli nuclei di carte private e un vero e proprio Fondo Astino.
Quest'ultimo corpo di documenti è stato identificato in base alla presenza di segnature antiche (lettera + numero) corrispondenti a quelle riportate nell'Inventario Guiducci del 1667 (ms in Biblioteca Civica, segn. AB 404) o di note tergali settecentesche costituite dall'anno di redazione del documento, dovute tutte ad un'unica mano. Il Monastero del S. Sepolcro di Astino (Vallombrosani), fondato nel 1108, venne soppresso nel 1797, e i beni incamerati appunto dall'Ospedale Maggiore (cfr. B. BELOTTI, Storia di Bergamo e dei Bergamaschi, II ediz., Bergamo 1959, vol. V, pag. 290).
Tipologia degli atti: in prevalenza atti privati di proprietà, testamenti, donazioni, litterae patentes, brevi, lettere episcopali, ducali.
pergg. nn. 1-2750
aa. 1009-1637

Fondo Cedrelli, provenienza: dono
Famiglia originaria di Albano, con interessi economici nella bassa Val Seriana. Il fondo, costituito essenzialmente da atti privati, comprende anche un piccolo corpo di carte (secc. XIV-XVI) riconducibili alla famiglia Zucchi di Bergamo, riguardanti varie località della bassa Val Brembana.
Consistenza: 190 pergg. (nn. 2751-2940)
aa. 1264-1642

Fondo Calepio, provenienza: acquisto
Si tratta della parte pergamenacea dell'Archivio della famiglia Calepio, acquisito dalla Biblioteca attorno al 1870 per iniziativa del bibliotecario Antonio Tiraboschi, e conservato per il resto con l'ordinamento antico (Inventario del 1988 in Salone Furietti, segnatura: Ar 30).
La nobile famiglia, discendente da un ramo della famiglia comitale di Bergamo (cfr. E. ODAZIO, I discendenti di Giselberto I conte del Comitato Bergomense del Sacro Palazzo, in "Archivio Storico Lombardo", s. VII, 1935, pp. 170-188) risulta indicata come Conti di Calepio a partire dalla fine del XII secolo, quando esercitava poteri signorili su varie comunità della Val Calepio, ridimensionati poi dall'affermarsi della giurisdizione del Comune di Bergamo; solo in seguito alla conquista veneziana del territorio bergamasco (1428) il doge Francesco Foscari concesse ai Conti la giurisdizione sia civile che criminale sul tutta la Valle.
Tipologia degli atti: carte private inerenti la gestione patrimoniale di beni in Calepio e Credaro; vi è inoltre una vera e propria serie di 13 ducali riguardanti il feudo, acquisita dalla Biblioteca in un secondo tempo.
Consistenza: 85 pergg. (nn.2941-3012; 4650-4659)
aa. 1409-1578

Raccolta Giuseppe Ronchetti - Luigi Femi, provenienza: acquisto dagli eredi Femi
Raccolta di pezzi di particolare interesse per la storia delle istituzioni civili e religiose di Bergamo, comprendenti in particolare vari diplomi e bolle, avviata da Giuseppe Ronchetti, arciprete di Nembro, che portò a termine l'edizione del secondo tomo del Codex Diplomaticus avviato da Mario Lupo (v. sotto); comprende inoltre vari documenti relativi a Nembro e dintorni, forse provenienti dall'archivio parrocchiale. Successivamente passata al sacerdote Luigi Femi e ceduta alla Biblioteca nel 1856 (nota con stima dei materiali ceduti, redatta dal paleografo Cremaschi, conservata in Biblioteca, segn. AB 208, cc. 98-104).
Consistenza: 140 pergg. (nn. 3013-3152)
aa.923-1790

Raccolta Mario Lupo, provenienza: indeterminata
Raccolta di diplomi regi e imperiali in materia di conferimenti di diritti e giurisdizioni alla Chiesa di Bergamo, in gran parte editi dallo stesso canonico Mario Lupo nel Codex Diplomaticus Civitatis et Ecclesiae Bergomatis (Bergamo 1784-99).
Consistenza: 31 pergg. (nn. 3153-3184)
aa. 774-1187 (1753)

Fondo de Siccis, provenienza: dono della famiglia Carissimi
Piccolo gruppo di carte dell'archivio già appartenente alla famiglia Secchi, milanese.
Tipologia prevalente degli atti: obbligazioni di pagamento.
Consistenza: 15 pergg. (nn. 3185-3195)
aa. 1349-1519

Raccolta Società Storica Bergamasca, provenienza: dono della Società Storica Bergamasca (1879).
Formano questa raccolta le pergamene pervenute a detta Società Storica Bergamasca e già appartenenti rispettivamente al cav. Carlo Della Chiesa di San Pellegrino; al prof. Gaetano Mantovani, archeologo e scrittore, nato a Sermide ma vissuto a Bergamo, il quale giunse anche a scoperte preziosissime, come quella della cosiddetta "Pergamena Mantovani"; morto nel 1925 (vedi A. MAZZOLENI, Gaetano Mantovani, in "Rivista di Bergamo", 1925, pag. 2591); infine al conte Paolo Vimercati Sozzi (1801-1883), erudito e scrittore, raccoglitore di cimeli e opere bergamasche.
Tipologia: atti privati riguardanti la gestione di proprietà di diverse famiglie e piccoli enti in Val Brembana, Bergamo, Barzana ed altri luoghi.
Consistenza: 150 pergg. (nn. 3216-3365)
aa. 1328-sec.XVI
Nel campo "segnatura precedente" è stata riportata la numerazione presente a tergo della pergamena consistente in N + numero arabo, dall'1 al 150, e che si ritrova nella colonna titolata "Numero delle schede" dell'inventario cartaceo otto-novecentesco, seguita, solo nel caso di questa raccolta, da un numero a quattro cifre corrispondente alla numerazione che i pezzi hanno nel detto inventario, essendosi notata una discrepanza fra questa e quella riportata a tergo delle pergamene (assunta come segnatura).


Fondo Misericordia di Gazzaniga
Archivio del Consorzio della Misericordia, ente caritatevole di assistenza documentato dal principio del Cinquecento; i pezzi più antichi sono carte acquisite in quanto relative a precedenti passaggi di proprietà del patrimonio, e riguardano perlopiù le famiglie de Bocazis e de Tragnis di Gazzaniga.
Tipologia prevalente degli atti: vendite, permute, locazioni in territorio di Gazzaniga, Semonte e Vertova.
Consistenza: 154 pergg. (nn. 3366-3519)
aa.1592-1372

Raccolta Bernardino Brignoli, provenienza: dono (1877)
Tipologia: ducali, brevi, diplomi, atti privati di diversa provenienza.
Consistenza: 11 pergg. (nn. 3551-3561)
aa. 1158-1771

Raccolta Antonio Tiraboschi, provenienza: dono degli eredi dello studioso bergamasco, bibliotecario civico dal 1877 al 1883.
Tipologia: cospicuo corpo di documenti relativi a Vertova, Gazzaniga, Leffe e Gandino, tra cui anche vari atti dei Comuni, atti giudiziari e ducali; atti privati relativi a varie località della Val Brembana, parte dei quali provenienti probabilmente dall'Archivio del Monastero di Astino.
Consistenza: 541 pergg. (nn. 3569-4008)
aa. 997-1804

Raccolta Stefano Borsetti, provenienza: acquisto
Documenti raccolti dall'archivista dell'Ufficio Notarile di Bergamo attorno alla metà dell'Ottocento, presso cui compiva anche perizie paleografiche. Comprende fra l'altro carte dell'Ospedale di S. Leonardo, del Convento di S. Stefano e del Consorzio della Misericordia Maggiore.
Tipologia prevalente: atti amministrativi relativi alle proprietà, tra cui spiccano alcune investiture vescovili dei secc. XII e XIII.
Consistenza: 280 pergg. (nn. 4009-4289)
aa. 1102-sec.XVII

Raccolta Santo Berera, provenienza: dono
Atti privati relativi a Piazzatorre e località vicine.
Consistenza: 8 pergg. (nn. 4290-4297)
aa. 1496-sec.XVI

Raccolta Giovanni Piccinelli, provenienza: dono
Tipologia: carte amministrative dell'attività dei Tasso del Cornello, corrieri della Serenissima, e atti privati relativi alla gestione di beni in territorio di Camerata e di Cornello.
Consistenza: 101 pergg. (nn. 4298-4398)
aa. 1414-1777

Fondo Albani, provenienza: acquisto (1899)
E' la parte pergamenacea dell'archivio della famiglia Albani, oggetto anch'esso di acquisto da parte della Biblioteca (inventario in Salone Furietti, segnatura: Ar. 27).
Nobile famiglia, originaria di Albano, nota sin dal sec. XI; ottenne il titolo comitale nel 1459 con diploma dell'imperatore Federico III (cfr. B. BELOTTI, Storia di Bergamo e dei Bergamaschi, II ediz., Bergamo 1959, vol. III, pag. 265); tra i suoi membri spiccano Gian Girolamo, investito da Venezia del feudo di Urgnano, ed elevato a cardinale da papa Pio V; e tre dei fondatori dell'Accademia degli Eccitati, nel 1624.
Tipologia: prevalentemente atti relativi al patrimonio fondiario, sparso in vari luoghi, e ducali; spicca un nucleo di carte riguardante il feudo di Malpaga e Urgnano, risalenti anche all'epoca in cui esso era nelle mani di Bartolomeo Colleoni.
Consistenza: 136 pergg. (nn. 4446-4581)
aa. 1384-1603

Raccolta Paolo Gaffuri, provenienza: dono
Tipologia: atti riguardanti il Capitolo di S. Alessandro e la famiglia dei Capitani di Mozzo.
Consistenza: 68 pergg. (nn. 4582-4649)
aa. 1190-1745

Fondo Camozzi Vertova, provenienza: dono del conte Cesare Camozzi Vertova de Gherardi (18 giugno 1925).
Discendenti dalla famiglia dei Capitani di Vertova, originaria della Val Seriana, documentata sin dal XII secolo; tra i personaggi più noti si ricorda Alberto degli Albertoni, console di Bergamo e rettore della Lega Lombarda, firmatario della Pace di Costanza. Il ceppo dei Vertova ebbe sin dal XIV secolo la propria residenza e la parte principale del patrimonio fondiario in Costa di Mezzate e dintorni. I Camozzi sono originari dell'alta Val Brembana, ove svolgevano attività di fonditori già nel XVI secolo. I Camozzi Vertova ottennero la concessione della nobiltà austriaca nel 1819.
Nel fondo pergamenaceo sono confluiti documenti riguardanti entrambe le famiglie, relativi a interessi patrimoniali in varie zone del Bergamasco.
Consistenza: 343 pergg. (nn. 4664-5006)
aa. 1316-1588

Extravagantes, provenienza: diversa (cinque corpi acquisiti in tempi diversi)
Consistenza: 98 pergg. (nn. 3200-3215; 3520-3550; 4399-4445; 4661-4663; 5007-5008)
aa. 1244-1759