Recensioni e articoli vari

Nel faldone è inserito il volume di Pietro Capoferri Scritti (Bologna, Tipografia L. Parma, 1941), raccolta degli articoli pubblicati dall'autore dal 1938 al 1949 su vari periodici.


28
"L'ora del lavoro"

1948 agosto 30
8 ritagli di giornale e di un numero completo de "La voce di Bergamo" del 30 agosto 1948.

Le recensioni, che in alcuni casi si ripetono, riguardano il libro di Pietro Capoferri L'ora del lavoro, edito da A. Mondadori nel 1941.

Archivio Capoferri, faldone 5, fascicolo 1


29
"Ordine sociale o caos"

1979
3 fogli di giornale.

Si tratta di due recensioni e una pubblicità del libro di Pietro Capoferri Ordine sociale o caos, edito dall'editrice D'Alben, Bergamo 1979.

3 fogli
Archivio Capoferri, faldone 5, fascicolo 2


30
"Ricordi sparsi di vita bergamasca"

1983
1 ritaglio di "Bergamo-oggi" del 1983 agosto 6.
1 foglio de "L'Eco di Bergamo" del 1983 settembre 16.

L'articolo Un gerarca ricorda il regime a Bergamo di D. Lorenzi, su "L'Eco di Bergamo" del 6 agosto 1983, presenta Pietro Capoferri "protagonista impegnato e coerente" di tanti anni di vita bergamasca, persona a cui si deve rispetto, "perchè "è un uomo onesto"; secondo il pubblicista, dal libro di Pietro Capoferri traspare l'animo del fascista convinto, ma anche l'immagine della Bergamo degli anni Venti, una Bergamo trasformata dal regime.
Invitato espressamente da Pietro Capoferri a recensire il suo libro, G. Belotti, suo avversario politico, nell'articolo Nella Bergamo di 60 anni fa (L'Eco di Bergamo", 16 settembre 1983) rivendica alle amministrazioni pre-fasciste il merito, che Pietro Capoferri vorrebbe attribuire al fascismo, di aver avviato la ristrutturazione del centro di Bergamo; all'avversario, invece, riconosce il merito di aver tentato di porre freno alle violenze squadriste; ritiene, infine, che "la campagna per le opere pubbliche non poteva compensare la confisca della libertà", e conclude ricordando che la guerra, voluta dal fascismo, è la più umiliante e catastrofica sconfitta della storia d'Italia.

Archivio Capoferri, faldone 5, fascicolo 3


31
"Squarci di storia sugli eventi che hanno trasformato la vita negli ultimi due secoli"

1984
Articolo La storia secondo Capoferri, ministro del duce su "Bergamo-oggi", 1984 luglio 29, fotocopia.

Dopo una breve presentazione di Pietro Capoferri e del suo libro Squarci di storia sugli eventi che hanno trasformato la vita negli ultimi due secoli, edito a Bergamo per conto della Stamperia Editrice Commerciale nel 1984, si dà spazio ad un ampio articolo dal titolo "Ecco come ho difeso i diritti die lavoratori", in cui lo stesso Pietro Capoferri, dopo aver esaltato il sistema corporativo, il ruolo del sindacato fascista e la funzione della magistratura del lavoro, sottolinea l'insostituibilità dell'iniziativa privata per il risanamento delle attività produttive, difende gli istituti di previdenza e, accennando ai loro problemi attuali, invita il governo, appoggiato dai sindacati, a troncare l'assistenzialismo e ad andare incontro alle "legittime aspirazioni dei lavoratori onesti".

Archivio Capoferri, faldone 5, fascicolo 4


32
Articoli su giornali diversi

"Bergamo-oggi", 1983 aprile 28.
Articolo di N. Filippini Fantoni, On. Pietro Capoferri, in una rivista (non identificata).

"Bergamo-oggi" dedica a Pietro Capoferri una foto in prima pagina e buona parte della quarta pagina, dove M. Ronzoni, nel trafiletto Perchè questa intervista, lo ringrazia per aver accettato di essere intervistato, ma chiarisce la posizione del giornale: "L'on. Capoferri, comunque, di là, e noi di qua". L'occasione per intervistare il ministro fascista è offerta dalla notizia della scoperta dei diari di Hitler, che Pietro Capoferri, tuttavia, ritiene falsi. Il testimone seleziona le domande dell'intervistatore J. Giliberto e al alcune preferisce non rispondere. Del nazismo egli condanna il fanatismo e il razzismo e ritiene che a Mussolini si debba la salvezza dell'Italia settentrionale; evita, in particolare, le domande sulla vita privata di Mussolini e ricorda la sua familiarità col duce e l'impulso dato dal fascismo alla vita sociale. L'intervista è corredata da due foto, di cui una lo riprende su una tribuna accanto a Mussolini che arringa la folla, mentre l'altra lo ritrae nella clinica bergamasca che lo ospita ultranovantenne.
N. Filippini Fantoni, in occasione del 90° compleano di Pietro Capoferri, traccia le linee della carriera di quest'uomo, da garzone di bottega a reggente del direttorio, gli riconosce molti meriti e ne ricorda gli interventi più noti.

Archivio Capoferri, faldone 5, fascicolo 5