L'archivio conserva in 41 fascicoli, disposti in 6 faldoni, la documentazione attestante l'attività del Capoferri essenzialmente dal 1930 al 1940; non mancano i suoi interventi più recenti a favore della politica economica e sindacale della destra neofascista. L'ordinamento e la titolazione di faldoni e fascicoli è stata voluta dallo stesso Capoferri: faldone 1: sindacati/1; faldone 2: sindacati/2; faldone 3: Partito nazionale fascista e Opera nazionale dopolavoro; faldone 4: Interventi per Bergamo; faldone 5: Recensioni e articoli vari; faldone 6: Studi.
All'interno del faldone 3, cartella 8 è compresa la corrispondenza.
Pietro Capoferri donò il suo archivio alla Biblioteca nel 1987.
Inventario
Archivio Capoferri. Inventario, a cura di Mario Pelliccioli.
Bibliografia: Mario Pelliccioli, Per i futuri biografi. Il fondo Pietro Capoferri della Biblioteca civica Angelo Mai, "Studi e ricerche di storia contemporanea", 1988, n. 30, p. 31-46.