Carte riguardanti il convento di S. Stefano e S. Domenico in Bergamo
(1473-[1646])

Il convento di Santa Maria della Basella sorse come sussidiario di quello dei domenicani di Santo Stefano di Bergamo. Anche dopo che la Basella ottenne l'autonomia, i rapporti tra i due conventi rimasero molto stretti: spesso furono rapporti conflittuali ma necessariamente anche di collaborazione. Non c'è da meravigliarsi perciò se nell'archivio del convento di Urgnano si trovano documenti riguardanti i frati di Bergamo, anche se non sempre si coglie il vincolo in senso stretto di ogni singolo documento. Una parte dei documenti è costituita da istrumenti d'acquisto; sono presenti inoltre nomine e revoche di procuratori e sindaci e atti capitolari diversi. Alcuni documenti riguardano la vicenda della distruzione del convento di Santo Stefano in occasione della costruzione delle mura e le difficoltà dei frati che arrivano a ipotizzare un trasferimento al convento della Basella.


141
Testamento

1473 novembre 12, Bergamo, "in vicinia et monasterio domini Sancti Stephani [...] in hospitio forensium"
Testamento di fra' Stefano, al secolo Comino q. Giovannino Malenchinis, novizio domenicano del convento di San Domenico [o Santo Stefano] di Bergamo, a favore dei propri fratelli Bettino e Marino eredi, della madre Antonia usufruttuaria e dei fratellastri Stefano e Marsilio legatari. Il Malenchini inoltre lascia al convento di Santo Stefano una terra in Urgnano presso il convento di S. Maria della Basella e ordina ai fratelli eredi di acquisire tramite permuta un'altra terra di due pertiche, di proprietà della chiesa dei SS. Nazario e Celso in Urgnano e di farla pervenire al convento di S. Stefano.
S. N. Pietro Antonio de Cerro.
Originale.
Unità documentaria membranacea, mm 1080x193
Segnatura antica: Filza 5
Lingua: latino
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,01

142
Vendita

1490 aprile 6, Urgnano, "in quadam domo Misericordie de Urgnano"
Marino q. Guelmino Imberti di Casnigo vende ai frati del monastero di San Domenico [o Santo Stefano] di Bergamo una pezza di terra coltivata a prato in Urgnano alla Basella, di pertiche 45 e tavole 11, per la somma di lire 272 e soldi 15.
Originale.
S.N.: Giovanni di Bertolino Marchesi e Bernardino di Giovanni Dusi.
Unità documentaria membranacea, mm 1571x182
Segnatura antica: Filza 1; B
Lingua: latino
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,02

143
Permuta

1491 novembre 10, Urgnano, "in pecia terre sita ante ecclesiam domine Sancte Marie de la Basella juxta portam dicte ecclesie"
Corono q. Antonio Prestinari, anche a nome del fratello Guidotto, cede al convento di Santo Stefano [o San Domenico] di Bergamo due appezzamenti di terreno (il primo di pertiche sei e tavole diciotto e l'altro di pertiche sei tavole tredici) in cambio di un appezzamento di pertiche sei e tavole tredici. Tutti i terreni sono coltivati a prato.
S.N.: Bernardino di Giovanni Dusi; Alessandro di Giovanni Dusi; prete Costantino q. Battista de Odaxiis.
Originale.
Unità documentaria membranacea, mm 4180x207
Segnatura antica: Filza 1
Lingua: latino
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,03

144
Compravendita

1504 maggio 23, Bergamo, "in loco novi consilii Misericordie domine Sancte Marie Maioris Bergomi posito in domo nova dicti consortii Misericordie vicinie Sancti Salvatoris"
Bettino q. Vineto de Capressis detto Bentus di Urgnano vende ai frati del Convento di San Domenico [o Santo Stefano] di Bergamo una terra prativa in Urgnano, località "ad Salegium" o ""supra Salegium", di pertiche 21 piedi 5 once 8, per il prezzo di lire 106 soldi 2 denari 8.
Originale.
S. N. Giovanni Antonio f. Marchiondo de Agazis
Unità documentaria membranacea, mm 1321x212
Segnatura antica: Filza prima; ee; B
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,04

145
Costituzione di patronato

1504 maggio 31, Bergamo, "in vicinia domini Sancti Stephani in monasterio domini Sancti Dominici [...] in capitulo eiusdem"
I frati del convento di San Domenico, riuniti in capitolo, costituiscono, in segno di gratitudine, Alessandro Colleoni patrono della cappella dei Santo Stefano e San Domenico situata nella chiesa di detto convento, con la possibilità di farvi seppellire se stesso e i propri eredi e lo costituiscono inoltre protettore e sindaco del convento.
S. N. Giovanni Martino di Bencino Adelasio.
Originale.
Unità documentaria membranacea, mm 532x179
Segnatura antica: Filza 2 n° 83
Lingua: latino
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,05

146
Compravendita

1505 novembre 17, Urgnano, "in pallatio comunis"
Pietro q. Salvetto Deroni de Imbertis vende ai frati domenicani del convento di Santo Stefano [o San Domenico] di Bergamo una pezza di terra in Urgnano, in contrada di S. Maria della Basella, per il prezzo di lire 102 soldi 3 imperiali, delle quali lire 55 soldi 13 vengono versate al momento; di queste, lire 48 vengono consegnate al procuratore della Misericordia di Urgnano quale pagamento di un'altra pezza di terra, in contrada della Rocca, della quale l'Imberti era stato investito. Comina, moglie di Pietro Imberti, rinuncia all'obbligazione, a favore della propria dote, sulla pezza di terra venduta dal marito.
S. N. Bernardino di Giovanni de Duxiis.
Originale.
Unità documentaria membranacea, mm 2985x185
Segnatura antica: Filza 1
Lingua: latino
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,06

147
Sindacato e procura

1510 febbraio 15, Bergamo, "in monasterio Sancti Dominici in capitulo magno dicti monasterii sito in burgo Sancti Stephani"
Il capitolo del convento di San Domenico [o Santo Stefano] elegge all'unanimità Agostino Mori da Brescia, priore dello stesso convento, sindaco e procuratore generale con l'incarico di vendere alcune proprietà del convento e di acquistarne altre. L'elezione avviene col consenso del vicario generale dell'ordine per la Lombardia.
S. N. Giovanni Andrea q. Antonio Marchesi.
Seguono le sottoscrizioni di altri tre notai.
Unità documentaria membranacea, mm 550x558
Segnatura antica: Filza 3; CCC
Lingua: latino
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,07

148
Compravendita

1510 febbraio 21, Urgnano, "in loco dela Basela [...] in monasterio domine Sancte Marie [...] in capitolo eiusdem"
Agostino [Mori] da Brescia priore, come sindaco e procuratore del convento di San Domenico [o Santo Stefano] di Bergamo, vende ad Alessandro Colleoni, abitante nel castello di Malpaga, 250 pertiche di terra in località alla Basella per la somma di mille ducati d'oro.
S. N. Martino de Panigonibus dela Plaza q. Comino.
Originale.
Unità documentaria membranacea, mm 2864x235
Segnatura antica: Filza 1; n° 2.
Lingua: latino
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,08

149
Ricevuta

1510 febbraio 25, Bergamo, "in monasterio Sancti Dominici, in hospitio eiusdem"
Agostino [Mori] da Brescia, priore del convento di San Domenico [o Santo Stefano] di Bergamo, dichiara di aver ricevuto dal cavaliere Alessandro Colleoni 1000 ducati d'oro per l'acquisto di 250 pertiche di terra.
S. N. Giovanni Andrea Marchesi da Ponte.
Originale.
Unità documentaria cartacea, cc. 2
Segnatura antica: Filza 1
Lingua: latino
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,09

150
Vendita

1510 marzo 20, Brescia, "in domibus domini Mathei sitis in contrata Putei Sancti Christofori"
Giovanni Giacomo Mori e fratelli vendono ad Agostino [Mori] da Brescia, priore del convento di Santo Stefano [o San Domenico] di Bergamo una parte di un livello di un terreno con casa in Brescia, contrada "putei de Cazasis", con una rendita di lire 155 "de planeti" annue, per la somma di ducati mille d'oro. I mille ducati erano stati dati a padre Agostino dal priore della Basella Angelo da Soncino in attesa che il capitolo generale della Congregazione decidesse a chi spettasse tale somma.
Originale.
S. N. Stefano q. Maffeo de Ripa.
Unità documentaria membranacea, mm 566x225
Segnatura antica: Filza 1
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,10

151
Contratto d'opera (?)

1513 maggio
"Minuta originale di contratto (non firmata) fra il conte Alessandro Martinengo Colleone, nipote del grande capitano Bartolomeo, e Lorenzo Lotto pittore per l'ancona dell'altar maggiore della chiesa di S. Stefano in Bergamo". (1)
Note: (1)Documento mancante; rimane il regesto soprascritto riportato sulla camicia comune al documento IV,5. Sulla camicia è visibile il timbro a secco: "Consiglio degli Orfanatrofi ed Istituti annessi in Bergamo". In effetti il contratto col Lotto si trova oggi presso l'Archivio di Stato (Istituti educativi. Convento di San Bartolomeo, 7 Chiesa e Convento, Volume 2, Fascicolo 1, n. 1) ed è stato pubblicato più volte. L'ultima edizione è a cura di Marino Paganini in appendice a CORTESI BOSCO Francesca, Riflessi del mito di Venezia nella pala Martinengo di Lorenzo Lotto in "Archivio Storico Bergamasco" n. 5, novembre 1983, pp. 213-249. Nell'inventario del fondo, pubblicato da Gianfranco Alessandretti nello stesso numero di Archivio Storico Bergamasco, si segnala come mancante il documento qui segnato IV,5 con l'atto di costituzione di patronato di Alessandro Martinengo Colleoni.
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,11

152
Convenzione

1517 gennaio 9, Bergamo, "in hospitio conventus et monasterii Sancti Dominici"
Alessandro Martinengo Colleoni, nipote e figlio adottivo di Bartolomeo Colleoni, dota la cappella della chiesa del convento di Santo Stefano e Domenico dei redditi dei mulini di Mornico, cioè di tre ruote di mulino in due edifici sulla seriola di Mornico affittate a Balsarino da Malpaga e Venturino da Mornico per some 44 di biade col diritto da parte del Martinengo Colleoni di riscattare i mulini per la somma di mille ducati d'oro.
Notaio Bernardino q. Pietro Moioli.
Copia semplice.
Unità documentaria cartacea, cc. 10, mm 303x205
Segnatura antica: Filza 12; m[azz]o D. n° 18.
Lingua: latino
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,12

153
Sindacato

1520 ottobre 18, Bergamo, "in monasterio Sancti Dominici sive Sancti Stephani"
Il capitolo del convento di Santo Stefano di Bergamo elegge il priore Vincenzo da Bergamo sindaco e procuratore del convento.
S. N. Giovanni Maria q. Giovanni Baldelli.
Originale.
Segue fede di notariato di Giovanni Maria Baldelli rilasciata dal podestà di Bergamo.
Sottoscrizione di Martino Ficieni, cancelliere del Comune di Bergamo.
Sigillo in cera sotto carta col leone di s. Marco.
Unità documentaria cartacea, cc. 2
Lingua: latino
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,13

154
Procura

1542 maggio 24, Bergamo, "in capitulo conventus et monasterii Reverendorum dominorum fratrum Sancti Stephani"
Il capitolo dei frati del convento di Santo Stefano [o San Domenico] di Bergamo nomina frate Antonio Passerini sindaco, attore e procuratore del convento con l'incarico di recarsi a Brescia ad esigere i crediti verso Giovanni Giacomo Mori per fitti e capitali.
S.N. Gerolamo Marchesi di Giovanni Andrea.
Segue fede di notariato del Marchesi rilasciata da Ermolao Barbaro podestà di Bergamo.
Sottoscrizione di Bartolomeo Ciserio vicecancelliere.
Sigillo in cera sotto carta.
Originale.
Unità documentaria cartacea, cc. 2, mm 311x213
Lingua: latino
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,14

155
Sindacato

1542 luglio 21, Brescia, "in aromataria conventus sive monasterii Sancti Dominici"
Frate Antonio Passerino da Bergamo, domenicano, sindaco e procuratore del convento di Santo Stefano di Bergamo, nomina suoi sostituti frate Domenico da Bergamo, priore di detto convento e frate Giovanni da Bergamo.
S. N. Bartolomeo da Pavia.
Originale.
Unità documentaria cartacea, cc. 2, mm 312x212
Lingua: latino
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,15

156
Sindacato

1558 dicembre 22, Bergamo, "in capitulo conventus et monasterii reverendorum dominorum fratrum ordinis Sancti Dominici sita in vicinia Sancti Stephani"
Il capitolo del convento domenicano di Santo Stefano [o San Domenico] di Bergamo revoca sindaci e procuratori eletti in precedenza ed elegge sindaco del convento frate Raimondo da Bergamo.
S. N. Giovanni da Caversegno q. Tonolo.
Originale.
Unità documentaria cartacea, cc. 2
Lingua: latino
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,16

157
Ratifica

1558 dicembre 22, Bergamo, "in capitulo conventus et monasterii reverendorum dominorum fratrum ordinis Sancti Dominici siti in vicinia Sancti Stephani"
Il capitolo del convento di Santo Stefano [o San Domenico] di Bergamo ratifica un atto del 29 novembre 1558 sottoscritto da frate Raimondo Mora, sindaco del convento e da Calimero de Moris e rogato dal notaio di Bergamo Annibale de Bornate.
S.N. Giovanni da Caversegno q. Tonolo.
Originale.
Unità documentaria cartacea, cc. 2
Lingua: latino
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,17

158
Supplica

1561*
Supplica da presentarsi al Senato di Venezia da parte dei frati del convento di Santo Stefano [o San Domenico] di Bergamo, demolito per la costruzione delle mura, per ottenere la conferma dell'esenzione dalle decime, trovandosi nella necessità di procurarsi la somma necessaria per la costruzione di un nuovo convento.
Segue memoria con gli oneri di cui il convento è gravato.
Minuta.
Unità documentaria cartacea, c. 1
Lingua: volgare
Note: *post 1561
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,18

159
Determinazione

1562 aprile 20
"Determinazione dei padri domenicani di Santo Stefano di trasferirsi ed unirsi al convento della Basella non trovandosi a Bergamo altro luogo per edificare un nuovo convento per la distruzione di quello che esisteva".
Documento mancante; resta solo la camicia.
Classificazione: 4
Segnatura: Basella IV,19

160
Relazione

1571 giugno 15, Sine loco
Pietro Drusiano, vice collaterale del podestà di Bergamo Alvise Grimani, riferisce di aver assegnato ai domenicani di Bergamo, in esecuzione di una lettera ducale e di una lettera pontificia, la chiesa di San Bartolomeo e gli edifici annessi, già appartenenti all'ordine degli Umiliati, ordine abolito da papa Pio V.
Sottoscrizione di Bartolomei Ciseri, coadiutore.
Sigillo in cera sotto carta.
Copia autentica.
Unità documentaria cartacea, cc. 2
Segnatura antica: Filza 2; n° 94
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,20

161
Cronaca

[1646]
Cronaca delle principali vicende patrimoniali del convento domenicano di Santo Stefano e San Bartolomeo in Bergamo dal 1561 al 1646.Segue la cronaca delle iniziative patrimoniali dei singoli frati dello stesso convento dal 1575 al 1646.
Quaderno cartaceo, cc. 15
Lingua: volgare
Classificazione: 4

Segnatura: Basella IV,21