(secc. XV-XVIII)
Notizie
La famiglia Calepio compare nei documenti con tale denominazione a partire dal XII secolo; costituisce probabilmente un ramo della famiglia Martinengo, staccatosi direttamente dal ramo originario, e intorno al 1240 succede a quest'ultima nella qualità di feudatario minore della strategicamente importante val Calepio.
Nel XIII secolo i suoi membri ricoprirono varie cariche ecclesiastiche e dal Trecento essa estese la propria influenza fuori della terra di origine, grazie a una serie di matrimoni con famiglie di elevata condizione sociale, tra cui quella dei Colleoni. Da sempre sostenitori di Venezia nelle lotte contro Milano, i Calepio furono ricompensati dalla Serenissima un prima volta dopo il 1433 con privilegi e castelli del distretto, tra cui Calepio e, al termine della terza guerra tra Venezia e Milano, con l'infeudazione della valle (1437). La concessione in feudo diede origine a una lunga serie di controversie tra i membri della famiglia. Tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo, il ramo principale ebbe modo di affermarsi e la concessione in feudo fu condizione per una più intensa partecipazione alla vita pubblica (i Calepio ricoprirono più volte la carica di ambasciatore e fecero parte dei collegi cittadini) e per una continua ascesa politica. La famiglia si estinse nella prima metà dell'Ottocento e nel
1849 vennero ceduti i terreni e il castello.
L'archivio si divide in
carteggi (XVI-XIX), raccolto in 25 cartelle; A:
amministrative; C:
cause; L:
lambda; M:
miscellanea; P:
Pietro Calepio; T:
tavole; NC:
non Calepio (carte estranee).
L'archivio Calepio è conservato in Biblioteca in virtù della cessione gratuita, sollecitata dal Comune, degli eredi conte Galeazzo dei conti di Calepio: il versamento fu effettuato in tre fasi, nel 1871, nel 1874 (il più consistente) e nel 1897 con l'acquisto Ravelli.
Inventario
Giuseppe Locatelli,
Archivio Calepio, "Bergomum", 1912,
parte speciale, n. 1, p. 1-11,
parte speciale n. 2, p. 13-28 (si tratta dell'indice alfabetico dei corrispondenti per la sola parte A). Antonio Tiraboschi,
Elenco delle carte e delle pergamene dell'archivio degli ill.mi sig.ri conti Calepio da Calepio fatto dal prof A. Tiraboschi. Dal Municipio trasmesse a questa Civica biblioteca il 27 luglio dell'anno 1874, manoscritto, secolo XIX, cc. 10. Alessandretti Gianfranco,
Inventario dell'Archivio Calepio, in appendice
Documenti Calepio dispersi in altre raccolte e sotto altre segnature e
Pergamene Calepio (breve regesto di 72 documenti membranacei), dattiloscritto, 1988.
Un gruppo di 85 pergamene Calepio (aa. 1409-1578) sono presenti anche nella
Collezione di pergamene.
Bibliografia: Fondazione per la storia economica e sociale di Bergamo,
Guida agli archivi di antico regime di Bergamo e provincia, Banca dati, a cura del centro studi Archivio Bergamasco.