Ufficio riproduzioni e vendita pubblicazioni
Nell'Ufficio a disposizione degli utenti per fotocopie e riproduzioni sono in vendita le edizioni della Biblioteca; anche in questa saletta notiamo:
- Bartolomeo Secco Suardo
Bartolomeo Secco Suardo (Lurano, Bergamo, 1796-1862), conte, poeta d'occasione e letterato; collaborò a lungo per la Biblioteca con il bibliotecario Agostino Salvioni; la sua opera più nota è Il mio secolo (1841).
Dipinto di anonimo della Scuola di Giuseppe Diotti (Calsalmaggiore, Cremona, 1779-1846).
- Marco Molino
Marco Molino (Venezia 1709-Bergamo 1777), monaco benedettino cassinese, abate del monastero di Santa Giustina in Padova, vescovo di Bergamo dal 1773 al 1777, presidente perpetuo onorario dell'Accademia degli Eccitati di Bergamo (ora Ateneo); nato a Venezia da nobilissima famiglia, entrò giovanetto nella Congregazione Benedettina Cassinese in Padova, nella quale giunse alla carica di abate. Cercò inutilmente di evitare l'elevazione a vescovo di Bergamo e, nella prima lettera pastorale ai bergamaschi, affermò di rimpiangere la vita monastica. Nel 1774 introdusse per i Canonici della Cattedrale l'uso della cappa (o mozzetta) violacea, del rocchetto, della croce dorata con l'immagine del patrono di Bergamo Sant'Alessandro vessillifero a cavallo, al dritto, ed il monogramma intrecciato "PAX", al rovescio (Terminazioni Capitolari, seduta dell'11 giugno 1774).
Dipinto databile al 1777ca..
Il ritratto è riconducibile all'incisione che il vescovo Molino fece realizzare nel 1773, ad ornamento della sua prima Lettera Pastorale alla diocesi di Bergamo, dal pittore ticinese Domenico Pozzi.
Domenico Pozzi (Castello S. Pietro, Canton Ticino, 1744-Milano 1796), appartenente ad una nota famiglia di stuccatori, dopo aver frequentato l'Accademia di Parma, lavorò in diverse città d'Italia, tra cui Como, dove affrescò il salone da ballo di Villa Olmo.
- Pietro Ruggeri
Pietro Ruggeri (Stabello, fraz. di Zogno, Bergamo, 1797-Bergamo 1858), ragioniere, poeta dialettale bergamasco; nel 1827 fu tra i fondatori dell'Accademia Filarmonica presso il Teatro della Fenice in Borgo San Leonardo; su richiesta del musicista bavarese Johann Simon Mayr compose la scena comica Oh de la mula - ol Tone meuliner e 'l Bortol meulater (1842), che venne poi musicata e cantata, in duetto, dal tenore Girolamo Forini con il basso Giovanni Giordani.
Gesso bronzato databile alla seconda metà dell'Ottocento.
La colonna lignea tortile proviene dal Museo Camozzi Vertova di Dalmine; al centro è intagliato lo stemma della famiglia Camozzi Vertova.
- Affresco
Insegna dell'Albergo delle Due Ganasce (secc. XVII-XIX), sito in contrada di Prato, oggi via XX Settembre n. 94, Bergamo.
Attribuito a Giovan Battista Guarinoni d'Averara.
Giovan Battista Guarinoni d'Averara (Bergamo 1548ca.-1579); affermatosi nel campo dell'arte in età giovanile, aprì lo studio di pittura in Borgo San Leonardo; eseguì in Bergamo importanti cicli di affreschi nell'ex chiesa di Santa Maria Maddalena (1570 ca.), nella Sala dei Giuristi del Palazzo del Podestà (1577), nel presbiterio della Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco (1577), nella cappella del Corpus Domini della chiesa di San'Alessandro in Colonna (insieme a Gian Paolo Cavagna, 1578).