Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - MA 140
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MA 140


Bernardinus (S.) da Siena, Tractatus de contractibus et usuris et de restitutionibus (quaresimale del sabato dopo la III domenica di Quaresima al sabato dopo la Passione)
ms. membranaceo sec. XV, cc. 102, 227x155x33 mm
segnatura MA 140 (già Psi 2 4)
Provenienza: Bergamo, Consorzio della Misericordia Maggiore.

MA 140 piatto anteriore MA 140 piatto posteriore

Legatura della fine del secolo XV, verosimilmente eseguita a Milano

Marocchino marrone dal fiore parzialmente scomparso e con limitate perdite di sostanza, su assi, decorato a secco. Quattro filetti bruniti concentrici. Cornici esterna decorata a losanghe dai lati concavi, ripetute sotto forma di croce al centro dello specchio entro quattro agnelli cruciferi, in testa ed al piede, e a piastrelle con l'iscrizione "yhs" (pure presenti al centro dei compartimento del dorso), interna a rosette quadrilobate. Coppia di fermagli, costituiti da bindelle in tessuto verde (quella superiore residua oggi parzialmente) e da due contrograffe rettangolari a finestrella laterale, con l'iscrizione "m(aria)" in caratteri gotici. Dorso a cinque nervi poco rilevati in pelle allumata, evidenziati da due fasci di filetti orizzontali. Cuoio scomparso in testa ed al piede. Capitelli e taglio grezzi. Rimbocchi del cuoio sui contropiatti rifilati senza particolare cura. Carte di guardia membranacee.

Le losanghe dai lati concavi1, le rosette quadrilobate2, l'agnello crucifero3 suggeriscono un'origine milanese della legatura. A differenza delle legature eseguite nel secolo XVI, in cui la scritta "yhs" compare entro un cartiglio circolare4, in questo secolo essa è generalmente inscritta in un rettangolo5. Caratteristica per il periodo, la lettera "m(aria)"6 in caratteri gotici, sulle contrograffe. Volume ritenuto milanese da T. De Marinis7.


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segnatura MA 140, dettaglio
Segnatura MA 140, dettaglio
Cfr. QUILICI 1994, fig. 3, p. 210; fig. 4, p. 212; fig. 6, p. 217; fig, 9, p. 225; fig. 11, p. 228; fig. 13, p. 234; fig, 14, p. 236; fig. 15, p. 239; fig. 16, p. 241.
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segnatura MA 140, dettaglio
Segnatura MA 140, dettaglio
Cfr. QUILICI 1994, fig. 11, p. 228; fig. 12, p. 232.
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segnatura MA 140, dettaglio
Segnatura MA 140, dettaglio
Cfr. QUILICI 1994, fig. 1, p. 207; fig. 4 , p. 212; fig. 6, p. 217; fig. 2, p. 232; fig. 14, 236.
Simbolo religioso di Cristo in uso sin dal periodo romanico (XI-XIII secolo), fu nel XIII secolo insegna degli Umiliati; poi, a Firenze, simbolo dell'arte della lana. Immagine frequente nelle legature di area nordica (KYRISS 1958, III, tav. 325) e spagnola (CARRIÓN 1994, p. 404, fig. 7) del XV e XVI secolo ma anche su borchie metalliche italiane e francesi (CARVIN 1988, Type 3, Avignon 1031) del Quattro e Cinquecento, compare generalmente al centro dello specchio sotto forma di agnello aureolato, passante, cioè di profilo, che tiene con una zampa anteriore una banderuola o uno stendardo crociato. Il suo utilizzo si protrae almeno sino alla metà del secolo XIX, come testimonia una legatura romantica francese custodita presso la Biblioteca Trivulziana di Milano.
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segnatura MA 375, dettaglio
Segnatura MA 375, dettaglio
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segnatura MA 140, dettaglio
Segnatura MA 140, dettaglio
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segnatura MA 140, dettaglio
Segnatura MA 140, dettaglio
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7
DE MARINIS 1960, III, n. 2571 bis (segnatura erroneamente indicata come Psi 2 3).
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