Breviarium
ms. membranaceo sec. XV, cc. 243, cartacee le ultime 2 ed alcune inserite in ordine sparso, 155x105x55 mm
segnatura MA 10 (già Alpha 7 27)
Provenienza: Antonia Suardi Ponti.



Legatura della fine XV/inizio XVI secolo, eseguita in Italia

Cuoio bruno dal fiore quasi del tutto scomparso su assi, decorato a secco. La cornice inquadra un motivo a torciglione costituito da barrette diritte e ricurve. Specchio ornato con due coppie di filetti verticali ed orizzontali incrociati. Una bindella in pelle allumata con puntale; contrograffa di foggia quadrata con finestrella laterale di aggancio e tre fori ornamentali interni. Dorso a tre nervi in pelle allumata, poco rilevati. Capitelli rifatti, rosso, blu e verdi, ad anima semplice. Compartimenti decorati con una coppia di filetti obliqui intrecciati. Taglio grezzo. Rimbocchi rifilati con discreta cura; angoli provvisti di una linguetta in cuoio.

Il decoro a torciglione, di tipo moresco¹ (o "mudejar"²), il verso di aggancio dal piatto anteriore verso quello posteriore³ e la contrograffa di foggia quadrata e zigrinata, con tre fori ornamentali interni⁴, suggeriscono un'origine italiana della legatura; l'assenza tuttavia di fregi caratteristici rende incerto il luogo di esecuzione. Il colore prevalentemente scuro delle barrette diritte e ricurve indica l'utilizzo di un ferro generalmente ben riscaldato. Mentre l'impiego di pelle allumata per la bindella in luogo del cuoio costituisce una caratteristica medievale, la foggia della contrograffa è in linea con i moduli costruttivi dei ferramenta rinascimentali italiani.