Passionarium
ms. membranaceo sec. XIII ineunte, Milano e Bergamo, cc. 214, iniziali colorate, c. 209 mutila, 372x250x76 mm
segnatura
MAB 64 (già Delta 9 6)
Legatura del secolo XVII (?), probabilmente eseguita a Bergamo
Cuoio marrone con spellature diffuse e gocce di cera, decorato a secco. Cornice ad un filetto, raddoppiato lungo il dorso. Coppia di fermagli, caratterizzati da una coppia di bindelle - distacco in atto per quella superiore- con puntale a forma di palmetta provvista di un occhiello destinato a fissarsi sul rispettivo tenone. Dorso a quattro nervi rilevati. Capitelli e taglio grezzi. Carte di guardia bianche. Rimbocchi rifilati con discreta cura; quelli laterali sono collocati sopra i rimbocchi di testa e di piede.
Questo Passionario è il risultato di interpolazioni successive, segno dei suoi trasferimenti, dei suoi passaggi di mano e di zona. Il nucleo originario deve essere stato approntato in area milanese nella prima metà del secolo XIII; concordano in tale direzione tanto aspetti del contenuto- la presenza di santi come Vittore, Gervasio e Protasio, Nazario e Celso, di culto ambrosiano- quanto gli elementi decorativi, le tre iniziali fitomorfe e la piccola iniziale dall'uccello azzurro. In tre momenti successivi, tra la seconda metà del secolo XIII e la fine del XIV, vengono compilate le vite dei santi di culto bergamasco, Alessandro, Grata, Esteria, Proiettizio Giovanni, Giacomo, Narno, scandite da cinque diversi tipi di filigrane, in rosso e turchino o in rosso e rosso
1.
La natura locale del testo, suggerisce una verosimile origine bergamasca della legatura, il cui interesse prevalente risiede nel puntale a forma di palmetta
2. Questa Biblioteca possiede altre legature bergamasche così caratterizzate
3.