Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - MAB 9
MAB 9
Paulus Ulmaeus,
Apologia religionis Fratrum Eremitarum Ordinis Sancti Augustini
latino, ms. membranaceo seconda metā sec. XV, cc. 50, 222x135x21 mm
segnatura
MAB 9 (giā Delta 5 7)
Riutilizzo di una legatura del primo quarto del secolo XVI, eseguita in Italia
Marocchino rossiccio nocciola, dal fiore parzialmente scomparso e con limitate perdite di sostanza, su assi, decorato a secco. Tre filetti concentrici. Al centro dello specchio, un nodo di genere moresco, costituito da barrette diritte, ricurve e cerchielli, entro un rosone di stelline e cerchielli, motivi questi ultimi ripetuti nello spazio circostante. Tracce di una coppia di fermagli, costituiti da bindelle fissate con tre chiodini a stellina e contrograffe lanceolate. Dorso a tre nervi rilevati in pelle allumata, rivestito da un lembo di carta spruzzato, di colore nocciola. Capitelli rossi, azzurri e grezzi, rifatti. Taglio dorato. Rimbocchi del cuoio sui contropiatti, rifilati senza cura particolare; angoli giustapposti in pelle. Carte di guardia membranacee.
La decorazione del frontespizio ricco di elementi decorativi, ma ugualmente semplice nelle figurazioni e semplice nelle figurazioni e debole nella resa dei bordi sia nel disegno che nel risultato cromatico, conforta l'ipotesi che l'autore di questa decorazione abbia seguito un modello pedissequamente. La povertā del disegno figurato sembra assegnabile alla tradizione popolare. non č da escludere che si tratti di una copia eseguita a Bergamo da un manoscritto inviato nella sua cittā da frate Olmo da Bergamo nel periodo in cui fu priore di Santa Maria del Popolo a Roma (1470-1480)
1.
Malgrado l'origine bergamasca del codice, l'indeterminatezza del decoro di genere moresco
2, non informa con sicurezza sull'origine della legatura.