Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - AB 53
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AB 53


Diploma di laurea in diritto civile e canonico a Camillo Alidardi
ms. membranaceo sec. XVIII (12 giugno 1775), cc. 2 nn., 232x167x11 mm
segnatura AB 53 (gia Psi 3 11)

AB 53 piatto anteriore AB 53 piatto posteriore

Riutilizzo di una legatura del secolo XVIII, eseguita in Italia

Cuoio marmorizzato marrone e bruno, decorato a secco ed in oro. Due coppie di filetti concentrici a secco. Cornice dorata a doppio filetto, ornata esternamente con motivi a maniglia. Al centro dello specchio, una voluta provvista di una rosetta esalobata, ripetuta negli angoli esterni, entro quattro fregi di foggia quadrata a cinque fori interni. Dorso liscio. Capitelli assenti. Carte di guardie bianche. Contropiatti rivestiti da un foglio di carta ornata a silografia. Rimbocchi rifilati con discreta cura.

La voluta con rosetta1, non caratterizzante, presente in una foggia che ricorda quella impressa su una legatura settecentesca bergamasca2, suggerisce una esecuzione del secolo XVIII. I contropiatti sono rivestiti da una carta decorata a silografia, di produzione remondiniana3, che raffigura sul fondo bianco della carta, il disegno a rametti con fiori e frutti geometricamenti disposti su una superficie a righe, ottenuto con l'impressione di una matrice lignea in verde con successivo intervento a mascherina e pennelletto in colore rosso. Questa Biblioteca possiede un altro esemplare opera della medesima bottega4.


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segnatura AB 53, dettaglio
Segnatura AB 53, dettaglio
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segnatura Estimo 1, dettaglio
Segnatura Estimo 1, dettaglio
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segnatura AB 53, dettaglio
Segnatura AB 53, dettaglio
Cfr. QUILICI 1989, n. 23, Roma Biblioteca Casanatense, Friedrich Wilhelm Martini, Neues systematisches Conchylien = Cabinet geordnet und beschrieben ... und unter dessen Aussicht nach der Natur gezeichnet und mit lebendigen Farben erleuchtet, B. I-II., Nürnberg, Bey Gabriel Nikolaus Kaspe, 1769-1771, segnatura Q.IV.1-2.CCC.
Famiglia di editori-stampatori di Bassano del Grappa, i Remondini produssero in circa due secoli (dal 1657 al 1860) carte di ogni genere per la rilegatura dei libri: xilografiche, dorate, goffrate e marmorizzate, oltre a stampe popolari e immagini sacre. Giovanni Antonio (1634-1711) fu il fondatore dell'impresa mentre il figlio Giuseppe (1677-1750) iniziò la produzione delle carte decorate. Riferisce Jerôme de Lalande, viaggiatore francese che nel 1765 ebbe occasione di visitare la stamperia, che i Remondini disponevano di ben 18 torchi tipografici, 24 per le stampe, 2 per le carte fiorite ed oltre 1000 operai pesantemente sfruttati pur di battere la concorrenza straniera. Aiutati dal governo della Serenissima, che nel 1746 concesse loro il "privilegio" di stampare, fra le altre, carte dorate e argentate, e dall'abilità commerciale dei loro venditori ambulanti, i "tesini" (abitanti della vicentina valle di Tesino), i Remondini conobbero un lungo periodo di prosperità. La decadenza di Venezia e una serie d'investimenti errati, portarono nel 1861 alla chiusura definitiva della fabbrica. Gli stampi vennero acquistati dall'editore varesino Giuseppe Rizzi che ricominciò a produrre le carte dei Remondini, chiamate da allora "carte di Varese". Alla morte del Rizzi, la tradizione fu ripresa per qualche tempo da quattro aristocratiche signore: queste, allorché fu decisa la sospensione dell'attività editoriale, fecero dono delle matrici al Museo Civico di Bassano ove sono ora esposte. Successivamente, nel secolo XX, la produzione di carte xilografiche di stile remondiniano venne proseguita da vari laboratori artigianali tra cui sono noti quelli di tre donne: Flavia Cini di San Marcello Pistoiese, Pia Vitali di Castellare di Pescia ed Eleonora Gallo di Osimo. Attualmente molte matrici remondiniane, recuperate, si trovano al Museo Civico di Bassano del Grappa. La Stamperia Grafiche Tassotti di Bassano del Grappa ha avviato dal 1957 il recupero della grande tradizione remondiniana, riproponendo carte decorate, stampe popolari e biglietti augurali (Cfr. "QUILICI 1989, p. 24).
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Salone Cassapanca 1 H 2 27
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