Calepio, Conti di, Ducale di Alvise Mocenigo per trasferimento di feudo ai conti Giulio e Pietro Calepio
ms membranaceo sec. XVIII (24 settembre 1773), cc. 5+1, sigillo di piombo pendulo (40 mm di diametro), 235x175x15 mm
segnatura AB 44 (già Alpha 1 11)



Riutilizzo di una legatura del secolo XVIII, eseguita in Italia

Cuoio marrone decorato a secco ed in oro. Filetti concentrici a secco, delimitano un riquadro dorato. Dorso liscio dal quale si diparte al piede, una cordicella in tessuto nocciola infilata in un sigillo di piombo pendulo (40 mm) con l'effigie del doge Marco Foscarini. Capitelli assenti. Contropiatti rivestiti da una carta di guardia silografata. Le carte di guardia bianche hanno ripreso l'impronta del frontespizio. Taglio grezzo.

Il decoro imperniato su un unico fregio corrente, il garofano¹, corrente, non evidenzia una specifica origine. Da segnalare il sigillo con l'effigie del doge Marco Foscarini² e l'utilizzo di carta silografata³ sui contropiatti, eseguita a Bassano del Grappa, come testimoniano due analoghi esemplari custoditi rispettivamente, a Bassano del Grappa⁴ ed a Roma⁵. Sul fondo bianco della carta, il disegno a rametti con fiori e frutti geometricamente disposti su una superficie a righe verticali, è stato ottenuto con l'impressione di una matrice lignea in verde, con il successivo intervento a mascherina e pennelletto in colore rosso. L'ampia unghiatura (fino a 9 mm sul taglio di gola), segnala un riutilizzo⁶ della legatura.