Legature storiche nella biblioteca "A. Mai" - INCUNABOLO 4 272
Incunabolo 4 272
Augustinus (S), Aurelius,
De civitate Dei, comm. Thomas Valois e Nicolaus Triveth, Venezia, Boneto Locatello, ed. Ottaviano Scoto, 1489, 322x216x56 mm
segnatura
Inc. 4 272 (già P 4 21)
Provenienza: Hieronymus De Graperis; Hieronymus de Rasinis; Antonia Suardi Ponti.
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 140, p. 52.
Legatura eseguita tra il 1489 ed il 1492, in Italia
Marocchino marrone dalle limitate spellature e con gore brune diffuse, su assi, decorato a secco. Piatti indeboliti lungo le cerniere. Filetti concentrici. Cornici concentriche collegate negli angoli e caratterizzate da dischetti "modo florentino" negli angoli, rispettivamente provviste di: 1) stelline vuote a sei punte; 2) barrette diritte e ricurve intrecciate; 3) doppi nodi. Al centro dello specchio, traccia di un umbone dalle estremità arcuate entro una coppia di nodi di genere moresco, con una rosetta tetralobata vuota alle estremità. Quattro cantonali a bottone centrale. Tracce di quattro fermagli: bindelle in pelle allumata rivestite in cuoio e contrograffe a foggia di trapezio, dal margine zigrinato, con aggancio a riccio. Dorso a tre nervi in pelle allumata, rilevati, alloggiati entro incavi rettangolari lungo il margine dei supporti lignei. Cuoio in testa scomparso ed in fase di distacco al piede. Capitelli blu e grezzi. Compartimento decorato con una coppia di filetti obliqui bruniti,
centrati un filetto orizzontale. Taglio grezzo. Carte di guardia provviste di una filigrana a forma di bilancia entro un cerchio. Rimbocchi sui contropiatti, rifilati con cura; linguette in cuoio, negli angoli.
La data di stampa del testo – il 18 febbraio 1489 - e la scritta sul recto della prima carta di guardia anteriore del 1° (?) febbraio 1492
1, costituiscono rispettivamente, il termine di esecuzione "a quo" e "ad quem" della legatura. Il persistere di un impianto di tipo moresco caratterizzato da losanghe intrecciate
2 e nodi
3, non informa sul luogo di esecuzione della legatura. Conformi alle aspettative per il periodo, i dischetti "modo florentino"
4, il genere di cantonali a bottone centrale
5 ed a bottoncini lungo il margine, le contrograffe tetralobate dal margine zigrinato
6 e le linguette in cuoio negli angoli dei contropiatti ed i rimbocchi rifilati con cura
7. Lo stato non pristino del volume, consente di osservarne le catenelle
8 e i nervi
in pelle allumata, tagliata a metà e ricamata
9.
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Per la nozione cfr. la segnatura
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