Augustinus (S.), De Trinitate, Milano, Leonardo Pachel, 1489, 320x210x48 mm
segnatura Inc. 4 92 (già M 3 11)
Provenienza: Bergamo, convento di S. Agostino.
INDICE DEGLI INCUNABOLI 1966, n. 154, p. 55.



Legatura della fine del secolo XV, eseguita in Italia

Cuoio dal fiore scomparso e con significativa perdita di sostanza, su assi, decorato a secco. Il piatto anteriore è staccato dal blocco delle carte, mentre quello posteriore è collegato con la sola anima del capitello superiore. Tracce di quattro fermagli; bindelle in pelle allumata e contrograffe pentalobate con tre fori ornamentali interni. Dorso a tre nervi spezzati alle estremità, in pelle allumata e ricamata, collocati entro incavi rettangolari posti lungo il margine dei piatti. Capitelli grezzi la cui anima in cuoio prosegue sui piatti. Taglio grezzo. Carte di guardia membranacee e bianca. Rimbocchi rifilati con discreta cura; negli angoli, linguette in cuoio e vuote (scomparse) negli angoli.

Il numero (quattro) e la foggia pentalobata delle contrograffe¹ in rame, come suggerisce il colore verde cupo ancora presente sul cuoio, testimone dell'avvenuta ossidazione, indica l'origine italiana del manufatto. Il decoro corrente a losanghe², pure presente su altre legature coeve³ della Biblioteca "A. Mai”, non orienta sull'origine del volume. Caratteristiche per il periodo, le linguette⁴ in cuoio negli angoli dei contropiatti. Il precario stato di conservazione del volume consente di osservare i nervi ricamati in pelle allumata⁵ e le catenelle⁶.